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Inter - Siena 2-2

Stagioni > 2007-2008 > Ritorno

Il Siena gela l'Inter
Il 2-2 riapre i giochi

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Incredibili emozioni a Milano: i nerazzurri vanno in vantaggio due volte con Vieira e Balotelli ma sono raggiunti e ora la Roma è a -1. Materazzi sbaglia un rigore al 33' della ripresa. La squadra di Mancini si gioca lo scudetto domenica in casa del Parma a caccia della salvezza
MILANO, 11 maggio 2008 - L’Inter spreca il secondo match point scudetto. Pareggia 2-2 in casa con il Siena, sprecando due volte il vantaggio, e fallendo un rigore. Al gol di Vieira risponde Maccarone, a quello di Balotelli replica Kharja. E Materazzi si fa parare un penalty da Manninger. Ora la Roma è -1, dopo il successo sull’Atalanta, per vincere il tricolore alla banda Mancini servirà una vittoria a Parma nell’ultima giornata. La "pazza" Inter ha colpito ancora, dunque, sprecando il non sprecabile, di fronte a un Siena mai domo, che ha giocato oltre ogni aspettativa. E dire che dopo lo spavento del primo tempo, rimediato allo scadere da Turbo Mario, nessuno qui a San Siro, neanche un tifoso ospite, avrebbe immaginato un pari. L’Inter resta favorita e padrona del proprio destino, ma l’aspetta una settimana psicologicamente terribile.
PRIMO TEMPO DA BRIVIDI - I primi 45’ che non ti aspetti. Vibranti, combattuti. L’Inter sembra un toro che carica a bassa la coreografia tricolore mostrata dalla curva nord. Tutti avanti, non c’è tempo da perdere. Il Siena è in difficoltà ma resta calmo, ragiona, con Locatelli ispirato, e riparte quando può, deciso a non recitare la parte della vittima sacrificale. Dunque: subito un destro di Vieira, Manninger si tuffa, San Siro trattiene il respiro, palla a lato. Poi la replica di Kharja, a mettere le cose in chiaro - il Siena non è qui in gita -, Julio Cesar risponde con una presa sicura. L’Inter si riversa tutta in avanti. Traversa di testa di Materazzi su angolo da sinistra di Balotelli. Sale alto il grido Inter-Inter. Il pubblico si gasa, spinge la banda Mancini.
SCHIACCIATO - Che chiude subito il Siena nell’angolo: tutto schiacciato nella sua area di rigore, alle corde. All’11’ arriva il gol tanto agognato. Lo segna di testa Vieira, su angolo da destra di Jimenez. San Siro esplode. Sembra il gol scudetto. Ma, siccome è meglio star sicuri, l’Inter insiste a caccia del 2-0. Ma al 30’ succede l’impensabile. Kharja si accentra dalla destra e suggerisce per il taglio di Maccarone che brucia Burdisso sullo scatto e di destro di prima intenzione trova l’1-1. San Siro ammutolisce. Accusa il colpo, come l’Inter. Il pubblico riprende fiato quando sul tabellone luminoso arriva la segnalazione dell’1-0 del Napoli sul Milan. Qualche primo mugugno dagli spalti arriva al 40’, per un passaggio comodo toppato da Maxwell. Affiora un minimo di nervosismo.
IL BIVIO DELLA GARA - Al 41’ il Siena ha la clamorosa occasione del 2-1: Rossi in contropiede fila via come un treno alta velocità, approfittando di una difesa in momentaneo sciopero, Julio Cesar è provvidenziale in uscita. Una parata che vale oro. Perchè al 45’ Balotelli a porta vuota segna il 2-1 di testa, sugli sviluppi di un fallo laterale di Maicon su cui Vieira aveva fatto la sponda mandando in tilt la serratura toscana. Sospiro di sollievo generale di San Siro, abbracci sugli spalti. La paura è di nuovo messa da parte, in un angolino, nella speranza di 80.000 anime che non torni più d’attualità.
BEFFA - Cruz sfiora subito il 3-1. Il suo sinistro finisce a lato, il popolo nerazzurro dovrà soffrire ancora un po’. L’Inter insiste, in fuga dalla paura. I minuti passano, il pubblico applaude. Ritmato. Quando Maccarone spinge forte in contropiede arrivano i fischi: il groppo in gola è sempre lì, ancora da buttare giù. Al 18’ esce Balotelli, per crampi. Viene sommerso dagli applausi. Dentro Suazo. Al 24’ del secondo tempo arriva la beffa. Ficagna, dopo un errore di Maxwell, centra dalla destra, respinta corta di Burdisso, Kharja trova l’interno destro del 2-2 da fuori area. Clamoroso. Stadio annichilito. Silenzio. Ora saltano tutte le tattiche: Inter all’arrembaggio. San Siro prova a dare una mano, ma i tifosi nerazzurri vedono spettri mai fugati.
IL RIGORE - Poi Gava vede un rigore discutibile per un contatto in area Riganò-Materazzi. Dal dischetto Materazzi, l’eroe di Siena un anno fa. Il difensore tira forte, Manninger para. Lo stadio è scioccato. Terrore generale e feste del gruppetto dei tifosi ospiti. L’Inter è tutta sbilanciata, sfiora il gol con Jimenez, chiede il rigore con Vieira. Ma il gol non arriva. Finisce 2-2. Tra i fischi. Campionato aperto, incredibile.
fonte gazzetta


Serie A - Psicodramma a San Siro; la Roma ci crede
Eurosport - dom, 11 mag 17:31:00 2008
I nerazzurri pareggiano 2-2 in casa contro il Siena, i giallorossi superano 2-1 all'Olimpico l'Atalanta. A 90' dal termine c'è un solo punto che separa Inter e Roma! La Fiorentina supera nuovamente il Milan nella lotta alla Champions. Livorno in Serie B
Oltre l'immaginazione umana. La penultima giornata di Serie A regala emozioni e colpi di scena a non finire. L'Inter, in vantaggio per due volte contro un Siena già salvo, riesce nell'incredibile impresa di farsi recuperare due volte dai bianconeri di Beretta sprecando così il secondo match point consecutivo per lo scudetto.
Al vantaggio nerazzurro di Vieira risponde Maccarone poco dopo. Poi è Balotelli a dare l'illusione del tricolore ma Kharja spezza nuovamente i sogni nerazzurri al 69'. L'Inter avrebbe anche l'occasione di fare il 3-2 ma Materazzi si fa parare da Manninger a un quarto d'ora dalla fine un rigore decretato da Gava per una trattenuta di Riganò sullo stesso difensore dell'Inter.
All'Olimpico, intanto, la Roma supera senza troppo forzare un'Atalanta che non ha più nulla da chiedere a questo campionato. Di Panucci e De Rossi (splendida punizione) i gol giallorossi; Bellini, a due minuti dal termine, realizza poi il gol bandiera nerazzurro. Ora la Roma è a un solo punto dall'Inter a 90' dalla fine del campionato.
Un campionato bellissimo, che vedrà domenica prossima gli scontri incrociati fra Parma e Inter al Tardini e Catania (che ha pareggiato 1-1 sul campo della Juventus) e Roma al Massimino. Gialloblu e siciliani devono vincere per salvarsi e le sfide contro le prime della classe sono le loro ultime carte per non scendere in cadetteria.
Capitolo Champions League. Il Milan si fa male da solo perdendo 3-1 al San Paolo contro il Napoli. Hamsik, Domizzi su rigore e Garics i marcatori dei partenopei; Seedorf, nel finale, rende poi il risultato meno amaro per i rossoneri. La Fiorentina mette invece la freccia e ora è davanti al Diavolo in virtù dei tre punti conquistati contro il Parma al Franchi. Santana, Semioli e Osvaldo triplicano il vantaggio iniziale gialloblu con Budan, poi costretto a lasciare il campo per infortunio.
Tutto quindi ancora da decidere. Tutto tranne per quanto riguarda il Livorno. Gli amaranto sono infatti i primi a conoscere il proprio destino in questa incredibile corsa alla salvezza. La formazione toscana perde di misura in casa contro il Torino e, a una giornata dal termine, è già in Serie B.

Il Siena pareggia a San Siro, la Roma vince con l'Atalanta e sale a -1
Scudetto, l'Inter rimette tutto in gioco

Niente festa. A San Siro succede l'imprevedibile: l'Inter pareggia in casa contro il Siena (2 a 2) e fallisce clamorosamente il match point scudetto. La Roma batte l'Atalanta all'Olimpico per 2 a 1 e riduce così il distacco a un solo punto. Il campionato, contro ogni pronostico, si deciderà all'ultima giornata. In zona Champions League, la Fiorentina batte il Parma 3 a 1 e supera il Milan (sconfitto a Napoli con lo stesso risultato). La Juventus pareggia in casa contro il Catania per 1 a 1 (con il pesantissimo gol di Del Piero a un minuto dalla fine). Prossimo turno: Parma-Inter e Catania-Roma. Emiliani e siciliani sono in piena lotta salvezza. Insomma, a questo punto - in testa come in coda - tutto è possibile.
DELUSIONE INTER- A San Siro era tutto pronto. Mancini aveva chiesto «una bolgia» e i tifosi avevano risposto in massa, pronti a festeggiare il tricolore. E invece è finita con i fischi dei sostenitori nerazzurri all'indirizzo della squadra. Perché Zanetti e compagni non sono riusciti ad andare oltre il 2 a 2 con il Siena, fallendo - dopo il ko con il Milan - il secondo match-point scudetto. Eppure era iniziata nel migliore dei modi, con il gol di Vieira all'11' del primo tempo: sembrava dover essere una cavalcata trionfale. Ma la rete di Maccarone, al 30', ha subito raffreddato gli entusiasmi. Allo scadere del primo tempo è arrivato il gol di Balotelli: di nuovo entusiasmo alle stelle, in campo e sugli spalti. Ma al 24' della ripresa, ecco l'inattesa doccia gelata: un tiro da fuori di Kharja si è infilato in un angolino, battendo Julio Cesar. L'Inter, sotto choc, ha subito provato a reagire. Ma senza troppa lucidità. E sotto gli occhi di un Massimo Moratti dallo sguardo terreo, al 78' Marco Materazzi ha addirittura fallito un calcio di rigore. L'assedio è continuato fino al 94', senza portare però a nessun esito. I nerazzurri, dopo un campionato dominato per tre quarti, rimettono dunque lo scudetto in gioco. Si deciderà tutto all'ultima giornata contro il Parma, una squadra che deve assolutamente vincere per salvarsi. Insomma, non sarà affatto facile.
fonte corriere

CALCIO, SIENA; BERETTA: MI DISPIACE PER L'INTER
Il Siena rovina la festa all'Inter riaprendo i giochi scudetto. "Mi dispiace per l'Inter, ma loro possono ancora vincere lo scudetto", ha detto a fine gara il tecnico dei toscani Beretta. "Non abbiamo mollato, abbiamo avuto anche un po' di fortuna. Cos'è successo all'Inter? Non so, sono valutazioni che spettano a Mancini. I nerazzurri hanno attaccato molto, ma quando il tempo a disposizione diminuisce subentra un po' di nervosismo". Nonostante l'annata brillante, Beretta non è ancora stato confermato per la prossima stagione. "L'importante è aver centrato la salvezza. Io ho detto che sarei rimasto volentieri, ma da parte della società non ho avuto segnali. Abbiamo raggiunto la salvezza 8 giorni fa, nessuno mi ha fatto sapere niente. Ho fatto alcune richieste equilibrate, senza spingermi troppo in là dal punto di vista tecnico o economico". (Nic. Api) (11/05/2008) (Spr)
fonte repubblica

Serie A: Pazza Inter. La Roma ora sogna
Retrocede il Livorno.

Incredibile finale di campionato con l’Inter che deve rimandare all’ultima giornata il discorso scudetto. I nerazzurri non sono infatti riusciti ad andare oltre il pari per 2-2 contro il Siena. La Roma non si fa sfuggire l’occasione, batte 2-1 l’Atalanta e si porta ad un solo punto dalla formazione di Mancini. In zona Champions vince la Fiorentina contro il Parma (3-1) mentre il Milan torna sconfitto da Napoli (3-1).
In coda raggiungono la salvezza matematica Cagliari, Torino e Reggina che vincono rispettivamente contro Udinese (2-0), Livorno (0-1) e Empoli (2-0). Il Catania pareggia 1-1 a Torino contro la Juventus e lottera’ fino all’ultima giornata con il Parma per non retrocedere. Vittorie, entrambe per 2-0, per Sampdoria e Lazio contro Palermo e Genoa.
fonte goal

Le pagelle di Inter-Siena, terminata 2-2.
INTER
Julio Cesar 5.5 Quattro tiri in porta, due gol subiti. Sul gol di Maccarone non e` uscito alla perfezione, ma sul gol del 2-2 non poteva fare niente.
Materazzi 6.5 Sulla testa ha una calamita che guida ogni palla alta su di se`, sia davanti che dietro. Ma sulla prestazione pesano come un macigno l`inutile ammonizione e il rigore sciupato malamente.
Zanetti 6 In linea con Cambiasso e Vieira tiene l’equilibrio e la posizione. Nel secondo si allarga e avanza di qualche zolla l’area di gioco, prova a fare qualcosa di piu`, ma non ci riesce.
Burdisso 5 Troppo permeabile, Maccarone lo perde sempre, non da` mai sicurezza.
Maicon 7 Pioggia di cross e tanta corsa su e giu` per la fascia. Quando si spinge in avanti semina il panico nella difesa senese.
Jimenez 7 In una giornata sciagiurata e` forse l`unico nerazzurro a giocare con grinta e fosfroro. Dirige ottimamente i tempi dell`orchestra nel primo tempo, nel secondo rimane a garantire geometrie.
Maxwell 6 Al solito la sua copertura difensiva e` praticamente nulla, ma in avanti schiaccia la difesa ospite con le discese travolgenti che nel primo tempo valgono il predominio territoriale nerazzurro.
Vieira 6.5 Bell’incornata di autorita` alla prima occasione. Dei tre in linea a centrocampo e` quello che si spinge piu` avanti, almeno nella prima frazione. Peccato per i suoi non lo abbia sorretto il resto della squadra.
Cambiasso 5.5 Sottotono nel primo, nel quale rimane basso e concentrato, leggermente piu` aggressivo nel secondo. Esce infortunato al termine di una partita non certo esaltante.
Pele` s.v. Quando Mancini lo mette in campo i buoi sono gia` scappati dal recinto..
Balotelli Barwuah 7 Esuberante: crossa, dribbla, tira, recupera. Un assist (su corner) e un gol: finche` rimane in campo l`attacco interista poggia interamente su di lui.
Crespo s.v. Entra nel convulso finale senza venirne coinvolto.
Cruz 5 Qualche bel dialogo con Jimenez finche` le cose vanno per il meglio. Quando la gara si fa difficile fatica molto a trovare spazi, scivola per due volte al momento di battere da posizione propizia, si mangia un gol gia` fatto.
Suazo 5 Impalpabile. Il suo ingresso avrebbe dovuto riportare velocita` nel gioco nerazzurro e garantire profondita`. Avrebbe...

SIENA
Manninger 7 - Sempre attento, decisivo nel respingere il rigore calciato da Materazzi.
Ficagna 6 - Lotta e per buona parte della gara soffre come tutta la squadra, ma alla fine fa` il suo.
Loria 6.5 - E` il piu` efficace della difesa senese, controlla bene la sua zona e nei tanti duelli aerei con Materazzi non sfigura.
Coppola 5.5 - Entra e cerca di lottare come al suo solito, ma fatica come tutti gli altri.
Portanova 5 - Perde Balotelli in occasione del goal e anche un paio di volte Cruz che lo grazia.
Galloppa 5.5 - Anche lui sotto tono rispetto alle sue potenzialita`, ha l`attenuante che di fronte ha il centrocampo dell`inter.
Rossi 5 - Dal suo lato Maicon spinge come un forsennato, tenta di limitarlo ma non gli riesce.
Codrea 5 - Si vede pochissimo, non entra mai in partita.
Kharja 7.5 - Il migliore in campo, lotta e mostra grande personalita` nel palleggio, mette Maccarone davanti alla porta per il momentaneo pareggio e sigla il 2-2 finale.
Locatelli 6.5 - Fino al cambio obbligato per infortunio e` uno dei piu` vivaci e positivi della sua squadra.
Vergassola 5.5 - Preso nella morsa centrale dell`inter Cambiasso Vieira Zanetti soffre veramente tanto, fatica a far ripartire i suoi.
Alberto 5.5 - Non spinge praticamente mai, e soffre come tutta la difesa il finale di patita.
Rigano` 5 - Entra e non ne prende una, causa ingenuamente il rigore che poi Materazzi sbaglia.
Maccarone 6.5 - Ha il merito di siglare il gol del momentaneo pareggio, cala un po` ma tiene comunque da solo sempre in apprensione la difesa nerazzura.
fonte yahoo


Serie A - Il Siena rovina la festa dell'Inter
Eurosport - dom, 11 mag 18:12:00 2008
A San Siro i nerazzurri vanno in vantaggio due volte, sprecano un rigore, ma si fanno fermare sul 2-2 dalla squadra di Beretta. Ennesimo match-ball scudetto sprecato e la Roma, a una giornata dal termine, è a solo -
"Amala, pazza Inter amala....". Nessuna squadra ha un inno più azzeccato di quello della formazione nerazzurra che, da sempre, ha abituato i propri tifosi a grandi e spettacolari rimonte o a incredibile e soffertissime delusioni. Dopo la scottante sconfitta col Milan di settimana scorsa, la squadra di Mancini aveva l'ennesimo match-ball scudetto con il Siena, nella penultima giornata di Serie A. Toscani già salvi, e dunque in teoria senza grandi motivazioni: insomma, tutti i pronostici a favore dei nerazzurri con San Siro tutto esaurito che si veste a festa pronto a esplodere brindare per quella parola che, per scaramanzia, si è evitato di pronunciare in casa interista in questi giorni. Nel calcio, però, nulla è scontato, nulla è già deciso e così il Siena onora al meglio l'impegno e rovina la festa del club di Moratti.
Inter che parte forte, fortissimo: bianconeri letteralmente schiacciati nella propria area con Cruz (dopo soli 15 secondi) e Vieira (2') che sfiorano il bersaglio grosso. Materazzi (10') colpisce una clamorosa traversa sugli sviluppi di un calcio d'angolo ma, sul conseguente corner l'incontro si sblocca: Vieira sale in cielo e buca Manninger con un potente colpo di testa (11'). Trovato il vantaggio, i padroni di casa continuano a spingere alla ricerca del raddoppio ma il fortino eretto da Beretta regge. L'Inter, alla mezz'ora, tira il fiato, si rilassa e il Siena la punisce: Burdisso si lascia scappare in area Maccarone che, da posizione decentrata, batte Julio Cesar con un preciso destro a incrociare.
Zanetti e compagni accusano il colpo e al 40' il portiere brasiliano dei nerazzurri si deve travestire da Superman per sventare il contropiede solitario portato da Rossi. Ma a un minuto dall'intervallo, i nerazzurri trovano il nuovo vantaggio: sugli sviluppi di una lunghissima rimessa laterale di Maicon, Vieira spizzica di testa al centro per il liberissimo Balotelli che, a porta vuota, insacca di testa (45'+1).
In avvio di ripresa l'Inter parte di nuovo col piede pigiato sull'acceleratore: Cruz mette a sedere un avversario in area ma poi spara incredibilmente sul fondo da ottima posizione (47'). Ma come nel primo tempo, i nerazzurri non riescono a chiudere il match, si rilassano nuovamente e, nuovamente, vengono puniti da un gran gol di Kharja che raccoglie palla dal limite e fredda Julio Cesar con un chirurgico destro rasoterra a giro (69').
San Siro si ammutolisce per cinque minuti ma poi i tifosi nerazzurri riprendono a sostenere i propri beniamini che si buttano a capofitto in attacco alla ricerca del gol che varrebbe il sedicesimo scudetto. Al 77', però, si completa lo psicodramma della giornata interista: Gava concede il penalty per un abbraccio di Riganò su Materazzi in area del Siena. Sul dischetto si presenta lo stesso 'Matrix' che però si fa ribattere un sinistro poco convinto da Manninger (78'). Il contraccolpo psicologico per la squadra di Mancini è tremendo con gli i nerazzurri che non riescono più a rendersi pericolosi dalle parti di Manninger.
Al triplice fischio finale di Gava, un San Siro deluso e amareggiato sommerge di fischi i giocatori che lasciano il terreno di gioco increduli. Zanetti e compagni, però, avranno l'occasione di vincere questo agognato scudetto settimana prossima contro il Parma di Hector Cuper (già proprio lui, quello del famoso 5 maggio interista) disperatamente affamato di punti salvezza. Mancini voleva un campionato combattuto fino all'ultimo: è stato accontentato.
Alessandro Brunetti / Eurosport

Siena: Beretta `Siamo stati bravi e fortunati`
Dom 11 Mag, 05:53 PM

Mario Beretta ha fatto un colpaccio. Il suo Siena ha impedito all`Inter di vincere lo scudetto strappando un 2-2 a San Siro. Il tecnico bianconero e` molto soddisfatto dalla prestazione dei suoi: ` Semplicemente noi siamo venuti per fare la nostra partita con serenita` e tranquillita`. La nostra squadra non molla mai, abbiamo avuto anche un po’ di fortuna. Siamo riusciti a fare questo risultato importante, mi dispiace molto per l’Inter` . Beretta, pero`, non se la sente di analizzare il ko nerazzuro: ` Gia` faccio fatica a vedere la mia squadra, sono cose che deve analizzare Mancini. Credo che l’Inter abbia messo di tutto in campo, poi diventa difficile in certi momenti fare gol` .
Certo e` che l`uscita di Balotelli ha tolto qualcosa agli uomini di Mancini: ` E’ un ottimo calciatore ma non e` che siano entrati calciatori meno bravi. Lui ha fatto molto bene, ma non bisogna dargli pressioni` . In chiusura il tecnico del Siena regala parole che sanno di addio: ` Io sono tornato a Siena per dare una mano alla squadra. Poi vedremo quello che sara` il futuro. L’importante e` esserci salvati. La salvezza matematica e` stata raggiunta tempo fa, la societa` non mi ha fatto sapere niente. Ho fatto le mie richieste, ma non penso di aver fatto una richiesta che non possa essere presa in considerazione` .
fonte yahoo

Siena Kharja 'L'Inter aveva paura di vincere'
Dom 11 Mag, 05:33 PM

Il giocatore del Siena, Kharja, ha parlato in esclusiva ai microfoni di Sky nel post partita di Inter-Siena.
Sulla partita.
“Oggi ci tenevo a far gol e fare una buona figura, non soltanto perché c’era la Roma di mezzo, ma per una cosa personale, l’anno scorso ho vissuto sette mesi nel buio totale, oggi mi sto prendendo una rivincita con me stesso. Ci tenevo a fare bene, è andata bene, ho fatto assist e gol. Credo che contro uno squadrone come l’Inter sia una cosa bellissima.”
Hai sentito De Rossi e Mexes alla vigilia della partita?
“No, prima della gara no, ci siamo sentiti all’inizio della settimana, mi ha fatto gli auguri per il bellissimo gol che ho fatto contro la Juve e nient’altro, però loro mi conoscono e sanno che quando scendo in campo cerco di dare il massimo ed è quello che ho fatto oggi.”
L’Inter aveva paura di vincere?
“Forse sì, anche se loro hanno premuto sull’acceleratore nel primo tempo. Hanno trovato subito il gol con Viera e poi si sono un po’ rilassati. C’era un po’ l’ansia di dover far bene, con la squadra che hanno dovevano stra-vincere, non ci sono riusciti e adesso si ritrovano con un punto di vantaggio all’ultima gara. Questo è il bello del calcio.”
fonte yahoo

Siena Beretta 'Rinnovo? Nessun segnale dalla società'
Dom 11 Mag, 05:30 PM

Mario Beretta è l'eroe del giorno, il suo Siena ha frenato l'Inter capolista: "Noi siamo venuti per fare la nostra partita con serenità e tranquilità. Siamo andati in svantaggio due volte, ma questa squadra non molla mai, abbiamo avuto anche un po' di fortuna. L' Inter? Non so cosa sia successo, non dovete chiederlo a me". Inter più spenta dopo l'uscita di Balotelli, mister Beretta commenta: "E' sicuramente un ottimo calciatore, ma non è che sono entrati calciatari minori, son entrati Crespo e Suazo". Beretta, nonostante i tanti meriti, non ha ancora rinnovato con il Siena: "Cerco di fare il mio lavoro al meglio, quello che succederà succederà, sono tornato per dare una mano a questi ragazzi, l'importante è esserci salvati con due giornate di anticipo. Io due mesi ho detto che sarei rimasto, ma segnali da parte della società non li ho avuti, si presume che vada su altre situazioni tecniche. Io ho fatto le mie richieste come in ogni trattativa, ma credo di esser equilibrato, non ho fato richiesta tale da non dover esser presa in considerazione"
fonte yahoo

L`Inter si ferma a undici metri dallo scudetto
Dom 11 Mag, 05:06 PM

L’Inter non chiude il discorso campionato nemmeno alla 37.a giornata, con il Siena e` 2-2. Roberto Mancini riporta Mario Balotelli nell’undici titolare, schierandolo in attacco al fianco di Cruz. Dietro di loro, in quello che e` un 4-3-1-2, si muove Jimenez, mentre al centro della retroguardia vanno Burdisso e Materazzi. Mario Beretta, dal canto suo, risponde con un 4-3-2-1 nel quale Kharja e il promesso nerazzurro Locatelli supportano l’unica punta Maccarone. Sugli esterni difensivi, poi, ecco Ficagna e Rossi. L’avvio e` tutto di marca interista. Al 1’ ci prova subito Cruz, con Manninger che salva il risultato. Al 2’, invece, e` il turno di Vieira, ma la palla esce di poco. Il Siena non ci sta e al 3’ Kharja risponde con una conclusione parata da Julio Cesar. La gara si fa vibrante. L’Inter vuole lo scudetto e preme sull’acceleratore. L’assedio si traduce in una serie di calci d’angolo.
Al 10’ Materazzi svetta di testa e colpisce una clamorosa traversa, un minuto dopo tocca a Vieira incornare. Ma l’esito e` ben diverso, ed e` la rete dell’1-0, quella che puo` valere lo scudetto e fa esplodere San Siro. L’Inter tiene il controllo del gioco e cerca di gestire la sfida. Al Siena non resta che il contropiede, come al 18’, quando i padroni di casa si salvano in extremis. Al 29’, invece, e` Materazzi a stendere Locatelli con un pauroso intervento in scivolata. Gava si limita a sanzionare il centrale nerazzurro con un cartellino giallo. Il campanello d’allarme suona, l’Inter non lo sente e al 31’ Maccarone pareggia su assist al bacio di Kharja, con un diagonale che sorprende Burdisso. Gli uomini di Mancini provano a reagire, ma tutto quello che ottengono sono due conclusioni in fuorigioco. E l’occasionissima e` per Rossi, che al 41’ arriva a un passo dall’1-2. Julio Cesar, pero`, fa il miracolo e tiene in piedi l’Inter. I nerazzurri prendono paura. Per fortuna la coppia Vieira-Balotelli continua a lavorare. E al 46’ arriva il 2-1. Il francese serve il giovane attaccante con una sponda di testa e Balotelli, sempre di testa, la mette dentro da un passo e fa di nuovo gridare San Siro allo scudetto.
Dopo l’intervallo non rientra in campo Locatelli, sostituito da Alberto con il modulo del Siena che diviene un 4-4-1-1. Cruz, invece, spreca malamente al 47’, dopo essere stato imbeccato alla perfezione da Balotelli. L’Inter si e` comunque scrollata di dosso ogni patema, mentre pare ormai chiaro che gli ospiti abbiano gettato la spugna. Mancini ne approfitta per dare spazio a Suazo, regalando cosi` la standing ovation a un ottimo Balotelli (63’). Sembra fatta, ancor piu` di prima. Ma al 69’ Kharja trova il secondo jolly nel giro di una settimana dopo la rete che ha steso la Juventus. E batte Julio Cesar con un preciso tiro dalla distanza. E’ 2-2, paura vera per San Siro, con la Roma che nel frattempo e` sul 2-0 contro l’Atalanta e si e` portata a -1. Ad aiutare la squadra di Mancini e` un rigore concesso al 78’ per fallo di Rigano` su Materazzi. Dal dischetto va lo stesso difensore interista e Manninger si salva con un miracolo. E’ 2-2. Lo psicodramma e` compiuto. L’Inter va all’attacco alla disperata, Cruz fallisce un’altra occasione al 93’ e finisce in pari. I nerazzurri, con la Roma a -1, per portare a casa il 16.o scudetto dovranno andare a Parma e vincere. Contro Cuper, all’ultima giornata di campionato. Fantasmi del passato che ritornano. Incroci pericolosi in coda al campionato.
fonte yahoo


Inter dalla festa all'incubo, in coda il Livorno è in B
11 05 2008

Grazia Neri
Doveva essere il giorno della festa dell'Inter, pronta a conquistare il 16° scudetto della sua storia davanti agli 80.000 di San Siro; invece il Siena impone il 2-2 ai nerazzurri e riapre clamorosamente il campionato, con la Roma che battendo l'Atalanta torna a -1 ed il popolo nerazzurro che, suo malgrado, torna a vedere i fantasmi del 5 maggio. Il tricolore, da settimane assegnato virtualmente all'Inter, torna completamente in gioco, anche perchè nell'ultimo turno è in programma un incrocio thrilling con Parma-Inter e Catania-Roma, laddove emiliani e siciliani si giocano la permanenza in serie A.
Secondo programma il Siena doveva semplicemente fungere da ospite d'onore al party nerazzurro, come avvenne lo scorso anno a campi invertiti. Invece la squadra di Beretta, matematicamente salva dalla scorsa settimana, ha voluto vestire i panni del guastafeste, ed ora l'Inter sarà beffardamente costretta ad andarsi a giocare il terzo ed ultimo match point a Parma contro Hector Cuper.
Poco più di dieci minuti e la festa sembra avere inizio; Vieira anticipa tutti sul corner da destra di Balotelli, e con un preciso colpo di testa batte Manninger per l'1-0. In difesa però le maglie nerazzurre sono spesso troppo larghe, ed al 31' Maccarone sfrutta l'assist di Locatelli per battere Julio Cesar in diagonale. Prima dell'intervallo Balotelli sfrutta la sponda aerea di Cruz per mettere dentro da due passi e chiudere la prima frazione sul 2-1 per l'Inter.
Nessuno immagina ciò che accadrà poco più tardi; il Siena pareggia al 70' con un preciso piatto destro di Kharja, l'Inter ha l'occasione di chiudere i conti con un calcio di rigore assegnato per (presunto) fallo di Riganò su Materazzi a 10' dal termine; il difensore vuole la propria firma sul tricolore e si presenta sul dischetto, ma Manninger respinge il suo penalty e l'Inter va nel pallone, non riuscendo più a creare le premesse per il gol del 3-2 fino al triplice fischio.
La Roma, dal canto suo, piega l'Atalanta coi gol di Panucci e De Rossi (Bellini accorcia nel finale), così come aveva chiesto Spalletti per evitare di poter avere qualche rammarico; altro che rammarico, ora i giallorossi hanno l'occasione di provare a vincere il terzo scudetto della loro storia, proprio quando sembrava impossibile.
Per la volata Champions controsorpasso della Fiorentina sul Milan, che crolla al San Paolo contro il Napoli. I viola piegano invece il Parma dopo essere stati sotto, ed ora hanno un vantaggio di 2 punti sui rossoneri. Sampdoria, Udinese e lo stesso Napoli sono ancora in corsa per il posto in coppa Uefa, mentre in coda si delineano i primi verdetti; salve matematicamente Cagliari, Torino e Reggina, in corsa per due posti Catania, Parma ed Empoli, mentre il Livorno è aritmeticamente in serie B e subisce la pesante contestazione del proprio pubblico.
fonte alice

Inter-Siena 2-2: Nerazzurri raggiunti per due volte. E Materazzi sciupa il penalty-scudetto
I nerazzurri sprecano un altro match point ed ora le gambe tremano, il Siena onora il campionato facendo il suo dovere.
Tutto sembra pronto per la festa, stadio gremito e bella giornata al Giuseppe Meazza di Milano. L’Inter si presenta con un undici tipo che vede assente il solo infortunato Stankovic che all’ultimo non ce la fa, sostituito dal cileno Jimenez. Il Siena risponde con Maccarone unica punta supportato da Locatelli e Kharja.
I nerazzurri partono subito forte ed al 1’ Cruz ha dai sedici metri tutto lo specchio libero, ma calcia dritto su Manninger che blocca comodamente. L’avvio è arrembante, lo stadio si scalda sugli attacchi a folate dei nerazzurri che sembrano tutti uniti verso l’unico obbiettivo, la vittoria. Il Siena è sornione, ma quando riparte mette in difficoltà la retroguardia nerazzurra che non sembra ben supportata dai due interditori, Vieira e Cambiasso, spesso in avanti e poco utili nel recupero dei palloni. L’Inter però spinta dal suo pubblico avanza , a ritmi lenti, e guadagna campo con i cross di Maicon e Maxwell, che appare però intimorito.
Al 9’Balotelli calcia splendidamente un corner carico d’effetto, Materazzi salta più in alto di tutti e di testa spedisce il pallone ad incocciare l’incrocio.Sono i primi gufi che cominciano a sorvolare il Meazza.Un minuto dopo sempre il baby fenomeno Balotelli calcia alla stessa maniera e Vieira sbatte la palla in rete di testa.Vantaggio meritato e cercato dai nerazzurri che sembrano poter controllare…sì sembrano perché qui parliamo di Inter. La Beneamata gestisce il pallone continuamente con parecchi passaggi ad allargare il gioco verso le fasce, dove Maxwell continua però a sbagliare l’impossibile. Al 21’ la Roma si porta in vantaggio col solito Panucci, da questo momento in poi l’Inter cambia, si blocca, si intimorisce, sembra aver paura di vincere. Passano otto minuti e Materazzi entra con vigore eccessivo sulle gambe di Locatelli e viene giustamente ammonito.Sono segnali, precisamente di nervosismo, un nervosismo inspiegabile però che può capire e respirare solo chi vede l’Inter giocare al San Siro in queste occasioni. Non è un caso che da una disattenzione per un pallone perso sulla mediana nasca il pareggio del Siena, pallone rasoterra defilato per Maccarone che resiste alla marcatura troppo distante di Burdisso e deposita la palla in rete. Adesso anche il pubblico è muto, come ghiacciato, impaurito, incredulo.
L’Inter però vuole la vittoria e si getta letteralmente in avanti, Maxwell conclude dal vertice sinistro dell’area ed il pallone violentissimo colpisce Materazzi peraltro in fuorigioco, un altro segnale? I ragazzi di Mancini, più nervoso dei suoi in panchina, sono spaventati ed al 41’ rischiano i capelli bianchi su un lancio del buon Galoppa che imbecca Rossi, solo come capita solo nei tornei all’oratorio, sono istanti lunghissimi che terminano quando il senese viene murato dell’ottima uscita di Julio Cesar che salva letteralmente il risultato. L’Inter allora capisce che deve osare ed al gong della prima frazione batte una rimessa con Maicon, il brasiliano la mette lunghissima sulla testa di Viera che la allunga sul secondo palo dove Balotelli deposita di testa a porta vuota con Manninger fuori causa. Finisce così la prima frazione da batticuore, ed è solo l’inizio.
Le squadre si ripresentano in campo ed è il Siena ad operare un cambio, fuori Locatelli causa Materazzi, e dentro Alberto.
Passano pochi secondi e Cruz costruisce il pallone che potrebbe chiudere l’incontro mettendo a seder il suo diretto marcatore ma spedendo clamorosamente a lato da due passi.Nel giro di pochi minuti l’arbitro comincia ad estrarre cartellini, prima allo scatenato Kharja e dopo al neoentrato Coppola.
L’Inter sembra nuovamente abbassare il ritmo, mentre servirebbe come la manna il terzo gol per chiudere il discorso campionato. Balotelli è costretto ad uscire per crampi e viene sostituito, sommerso dagli applausi, da Suazo Il Siena sembra non spingere e raramente supera la metà campo.Lo fa al 66’ quando Maxwell recupera però palla e potrebbe lanciare Suazo verso il tre a uno, ma in maniera comica consegna maldestramente il pallone agli avversari che per ringraziare pareggiano i conti con Kharja.Proprio lui, il giocatore che aveva più volte proclamato in settima di voler punire l’Inter. Il clima ora è ai limiti dell’esaurimento nervoso, l’Inter con disperazione attacca in un clima bollente e teso. Punizione dai trenta metri, mischia in area e Riganò, entrato da pochi secondi si aggrappa a Materazzi. Gava indica il dischetto, sembra un finale scritto. Materazzi dice “Lo tiro io”. Come a Siena un anno fa. Parte e batte forte all’angolino dove si è buttato Manninger che respinge a lato di ginocchio. Altri segnali??? Incredulità, rabbia e disperazione spingono l’Inter all’attacco negli ultimi assalti. Attacchi confusi senza un nesso logico e di gioco. Vieira sembra esausto e sbaglia ogni appoggio, la tensione porta crampi a vagonate verso il destino nerazzurro.
Al 41’ sembra gol, grande cross dalla sinistra ed il piccolo Jimenez anticipa tutti spedendo di testa un pallone che sembrava ormai all’angolino. Macchè, esce di un millimetro alla sinistra dell’immobile Manninger, quasi eroe di giornata. Ancora un tiro di Cruz da dentro l’area, indovinate chi è in mezzo alla traiettoria…ovviamente Materazzi. Segnali? Il tempo scorre nella clessidra malefica che segna il destino maledetto di questo assolato pomeriggio. Arriva il triplice fischio, la Roma ha battuto l’Atalanta due a uno facendo il suo dovere. L’Inter no, ed ora a Parma si parte verso le montagne russe.
Michele Collu
TABELLINO
Inter (4-3-1-2) : Julio Cesar 6; Maicon 6; Materazzi 4,5; Burdisso 5; Maxwell 4( 80’Crespo s.v); Cambiasso( 85’ Pelè s.v); Vieira 6; J.Zanetti 5; Jimenez 5,5; Cruz 4,5; Balotelli 6,5 (64’Suazo 5)
Siena (4-3-1-2): Manninger 7; Loria 6; Portanova 5,5 ; Ficagna 6; Rossi 6 ; Codrea 5 ; Galoppa 6,5( 65’Riganò 5) ; Vergassola 5,5 ; Kharja 7 ; Locatelli 5,5 ( 45’Alberto 5,5) ; Maccarone 6,5
RETI: 10’Vieira(I), 30’ Maccarone(S), 45’Balotelli(I), 64’ Kharja(S)
AMMONITI: Materazzi(I),Ficagna;Kharja;Coppola;Vergassola(S)
NOTE: Materazzi fallisce un rigore all’ 80’
fonte goal

A Milano anche l'Inter si arrende al Siena
I ragazzi di Beretta pareggiano 2-2 a San Siro. Grande prova di carattere, da parte dei bianconeri, che dimostrano ancora una volta di non avere paura di nessuno, neppure delle grandi. I ragazzi di Mancini imbrigliati dalla paura devono rimandare la festa per lo Scudetto.
MILANO - Tutti a parlare della Robur, come fosse una facile impresa battere l'Inter. E invece no, perchè sono i nerazzurri a dover vincere lo Scudetto, con il Siena che non deve far altro che il suo dovere: scender in campo e combattere. Come sempre e con la tranquillità di una salvezza ottenuta con due settimane di anticipo. San Siro è una bolgia, il popolo interista freme nell'assaporare la conquista del prestogioso traguardo. Beretta, però, non si lascia spaventare e ripropone lo stesso modulo che aveva schierato contro la gloriosa partita con la Juve: dentro i due trequartisti Locatelli e Kharja a supporto di Maccarone. In difesa ancora fiducia a Daniele Ficagna a destra della linea. Nella formazione di Mancini, invece, Jimenez veste la maglia titolare al posto di Stankovic. In avanti il tandem Cruz-Balotelli.
Che per i ragazzi di Beretta le cose non siano facili, si vede già dai primi minuti: l'Inter parte in quarta e già al 3' Ficagna è chiamato agli straordinari. Vieira, da fuori area, mette fuori alla destra di Manninger
Il Siena si vede a folate: è il 5' quando Vergassola mette in mezzo per Kharja, ma para facile Julio Cesar. Al 6' Maccarone viene fermato in fuorigioco. L'Inter vuole i tre punti e fa di tutto per ottenerli. All'8' potrebbe essere il momento giusto, ma l'incornata di Materazzi si stampa sul palo. E' solo questione di minuti. Al 12' i nerazzurri passano in vantaggio: autore della rete Patrick Vieira. La rete del vantaggio sembra c aricare la squadra di Mancini. E'un assolo nerazzurro, la difesa bianconera è chiamata agli straordinari. I quattro però non si lasciano spaventare. E per quanto sia l'Inter a fare la partita la Robur, in contropiede sa fa male. Al 17' Locate passa a Maccarone, ma Big Mac non riesca a sfondare. Almeno fino alla mezz'ora. Perchè è proprio di Big Mac la rete del pareggio bianconero. Ispirato da Kharja l'attaccante di Beretta la mette dentro. E' il suo primo gol a San Siro. La gara prende tutta un'altra strada. Perchè l'Inter sembra sballottato e meno propositivo rispetto a come lo era stato fino al pareggio del Siena. Bella la parata di Manninger al 31'. Bella l'azione personale di Rossi al 39'. A dirgli no l'uscita di Julio Cesar. Proprio quando sta per scadere il tempo regolamentare i padroni di casa passano in vantaggio. E' Balotelli a finire sulla lista dei marcatori.
Nella ripresa il Siena cambia: dentro Coppola e Albeto, fuori Locatelli e Codrea. L'Inter parte subito forte: la conclusione di Cruz (2') si perde di poco alla destra della porta difesa da Manninger. Al 6' è senza pretese il colpo di testa di Materazzi. In campo gli animi si infiammano e la partita si fa più cattiva. Al 16' è di nuovo Materazzi, di testa, a tentare il tris, ma il difensore nerazzurro non inquadra lo specchio dela porta. Al 17' Balotelli passa un'ottima palla a Cruz: l'attaccante, defilato, tira debole e Manninger non ha problemi a intervenire. L'Inter spinge, ma commette anche tanti errori. Al 24' la beffa: dalla destra, Ficagna si sovrappone ad Alberto, la mette in mezzo e Kharja è lì pronto a segnare la sua quarta rete in serie A. I nerazzurri ci provano allora con Suazo: al 29' il colored viene fermato in fuorigioco. I nerazzurri sentono troppo la pressione della gara. Sospinti da tutto San Siro, insistono con Cruz (31') che tira in porta, ma centra Materazzi steso a terra. E' poi la volta di Cambiasso, che mette fuori di poco (32') e ancora di Materazzi che su rigore, per fallo in area di Riganò, si fa parare da Manninger (33'). Da parte interista cresce la foga, la paura di non riuscire a tagliare l'agognato traguardo. I ragazzi di Mancini peccano di lucidità e il Siena, ben chiuso e organizzato, non si lascia spaventare. Al 42' Jimenez, a pochi metri dalla porta, tira di testa, ma la palla rotola fuori alla sinistra dell'estremo difensore bianconero. Al 43' facile la parata di Julio Cesar su Maccarone. Al 47' va di nuovo fuori il tiro del numero 11 nerazzurro. E anche Cruz al 49' tira alto sulla traversa. Non c'è niente da fare. La sfida finisce così: con l'Inter che si lecca le ferite per un'occasione persa dalla troppa paura e il Siena che esce a testa alta da San Siro. Con la tranquillità di una classifica più che gratificante. Con un altro prestigioso punto in classifica e la consapevolezza di essere una squadra che non a niente da invidiare a nessuno.


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