2004-2005 - Robur Siena - A.C. Siena calcio World Fan Club Robur 1904

Come quello del 1927, lo scudetto 2005 passò alla storia come un titolo fantasma: nell'estate 2006, infatti, l'intero torneo fu setacciato dalla giustizia sportiva per un giro di intercettazioni telefoniche che coinvolgevano dirigenti di Juventus, Lazio, Milan e Fiorentina, oltre che arbitri e dirigenti federali. Lo svolgimento del campionato fu giudicato irregolare e la società torinese fu privata del proprio titolo così come era accaduto ai cugini granata 78 anni prima.

Nelson Dida (Milan), miglior portiere del campionato.

Il torneo partì l'11 settembre 2004 e fu il primo dal 1952 con 20 formazioni al via. Tra le novità: si registrarono infatti i ritorni nella massima serie dopo diversi decenni di Palermo, Messina e Livorno, oltre a quelli dell'Atalanta, del Cagliari e della Fiorentina, a due anni di distanza dalla caduta in Serie C2 per fallimento.

L'inizio del torneo vide per protagonista la nuova Juventus di Fabio Capello, il cui trasferimento estivo da Roma a Torino fece molto scalpore, creando un vespaio di polemiche. Già alla seconda giornata i bianconeri balzarono in testa, inseguiti nelle domeniche successiva dall'insolito terzetto formato dal Milan campione in carica e dalle sorprendenti Lecce e Messina, con quest'ultimi capaci addirittura di violare "San Siro" rossonero il 22 settembre. Ben presto, però, i milanesi diventano l'unica antagonista possibile della Juve, visto anche lo stentato avvio, ricco di pareggi (ben 10 nelle prime 12 partite), dell'Inter di Roberto Mancini. I rossoneri si presentarono allo scontro diretto di Torino, il 18 dicembre, con quattro punti di svantaggio: lo 0-0 finale favorì così i bianconeri che, il 9 gennaio, con una giornata d'anticipo, incamerarono il titolo d'inverno.

All'inizio del girone di ritorno il Milan accusò una frenata e permise alla capolista di portarsi addirittura a +8 il 30 gennaio; a partire da quel momento, però, i bianconeri dispersero rapidamente il loro vantaggio, permettendo l'aggancio dei rossoneri il 19 febbraio; le due squadre proseguirono a braccetto in testa alla classifica per quasi due mesi fino allo scontro diretto dell'8 maggio. Al "Meazza", in un clima simile a quello di uno spareggio, un gol di David Trezeguet su spettacolare assist di Alessandro Del Piero in rovesciata, premiò la Juve che, complici le distrazioni del Milan dovute agli impegni europei, si aggiudicò il tricolore con una giornata d'anticipo, il 20 maggio, al termine della gara contro il Livorno del capocannoniere Lucarelli.

Si misero in evidenza le due squadre siciliane, Palermo e Messina, che diedero vita nel finale ad una lotta per l'ultimo posto a disposizione per la qualificazione alla Coppa UEFA, conclusasi con la festa rosanero. In coda si registrò un'aspra lotta per la salvezza che coinvolse ben tredici squadre, tra cui le titolate Roma, Lazio e Parma. Nel polverone caddero l'Atalanta Bergamasca Calcio, nonostante un tentativo di rimonta nel finale, il Brescia, superato all'ultima giornata nel confronto diretto contro la Fiorentina, e il Bologna che, tradito da un pessimo girone di ritorno, perse lo spareggio salvezza contro il Parma e salutò la Serie A dopo nove stagioni.

 

 

 

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