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Serie A - Solo un pari: Siena e Lazio contente a metà
Eurosport - dom, 01 nov 16:03:00 2009
Finisce 1-1 la sfida del 'Franchi' tra i bianconeri e la squadra di Ballardini. I gol tutti nel primo tempo: passano in vantaggio gli ospiti con un colpo di testa di Mauri, pareggia i conti Maccarone al 32'. Espulso Muslera, poi l'arbitro ci ripensa su segnalazione del guardalinee
L'avventura di Marco Baroni sulla panchina del Siena si conclude con un pareggio: l'ex tecnico della Primavera, subentrato a Giampaolo, raccoglie un punto tra le mura amiche contro la Lazio che - come si dice in questi casi - è come un 'brodino' che non serve a cancellare l'ultimo posto in classifica. E a vedere i primi minuti, si capisce anche il perché: la rete di Mauri, giunta all'8' su colpo di testa dopo un cross di Foggia, tramortisce i bianconeri, incapaci di opporre una benché minima reazione. Per fortuna del Siena, Siviglia si distrae alla mezz'ora, Maccarone si invola sulla fascia sinistra e poi decide di calciare direttamente in porta: Muslera si fa passare la palla sotto le gambe, 1-1.
Il gol scuote i padroni di casa - fino a quel momento effimeri in attacco- ma soprattutto spaventa la Lazio: i biancocelesti rischiano grosso al 36' quando un'altra disattenzione difensiva consente a Maccarone di trovarsi a tu per tu con Muslera: cade l'attaccante - che un controllo non felicissimo e non riesce ad aggirare il portiere - e l'arbitro mostra il rosso a Muslera. A ben guardare, il fallo non c'è: se ne accorge il guardalinee, che invita Pierpaoli a tornare sulla sua decisione: Muslera viene graziato.
La ripresa è meno ricca di spunti di cronaca, ma la Lazio avrebbe la possibilità di tornare in vantaggio quando Cruz, di piatto, calcia a pochi passi dalla porta ma trova la deviazione decisiva di Ficagna, e poi quando Curci si salva miracolosamente su Zarate. La risposta del Siena è un destro a giro di Maccarone che sfiora la porta (60'), e il palo di Ghezzal sulla deviazione di Radu (76'). Se il pareggio non fa scoppiare di gioia il Siena, lascia l'amaro in bocca anche alla Lazio: undici punti in undici giornate sono un bottino troppo esiguo per soddisfare il presidente Lotito.
Eurosport
Siena e Lazio, crisi continua
Apre Mauri, pari di Maccarone
Continua la crisi di risultati delle due squadre. Baroni all'esordio strappa un pareggio contro i biancocelesti, in vantaggio grazie a Mauri. L'1-1 porta la firma di BigMac. Pierpaoli caccia Muslera ma torna sui propri passi dopo aver consultato l'assistente Galloni
SIENA, 1 novembre 2009 - Finisce 1-1 il match d'esordio di Marco Baroni sulla panchina del Siena. Poche emozioni, tutte nel primo tempo, compresa l'espulsione di Muslera poi rientrata dopo la segnalazione dell'assistente Galloni all'arbitro Pierpaoli. Lazio in vantaggio con Mauri, poi riacciuffata da Maccarone.
TECNICO OPERAIO — Il Siena è ultimo, la Lazio un punto sopra la zona retrocessione. Diversa classifica, stessa crisi: entrambe le squadre non vincono dal 30 agosto e in settimana i bianconeri hanno dato il benservito a Giampaolo per affidare la panchina a Marco Baroni, 46 anni, un mezzo miracolo lo scorso anno con la Primavera dei toscani, condotta alla finale per il titolo nazionale. In campo niente giacca e cravatta, solo e semplicemente la tuta "perché - dice il tecnico - io sono un lavoratore". Le prime novità sono Reginaldo dal 1' e Terzi schierato a destra. Ballardini risponde con Foggia preferito a Rocchi, Zarate a sostegno dell'unica punta Cruz. Giornata di sole ma clima pesante, i tifosi biancocelesti contestano Lotito.
BOTTA E RISPOSTA — Parte bene il Siena, il lavoro fatto sulla testa dei giocatori sembra buono . Ma si capisce presto che è un'illusione: Foggia punta Del Grosso, al secondo tentativo la Lazio passa. Bello il cross dalla destra, l'inserimento di Mauri sul secondo palo è puntuale e il suo colpo di testa all'8' non perdona. E' una mazzata, per venti minuti i padroni di casa annaspano, incapaci di costruire un'azione offensiva. Baroni si sgola per allargare il gioco sulle fasce ma né Ghezzal, né Reginaldo vengono mai innescati in velocità. Meglio la Lazio che controlla, ci prova con Zarate e solo per un errore stupido regala il pari. Al 32' Siviglia perde Maccarone, l'attaccante entra in area dalla sinistra e batte un indeciso Muslera con un preciso diagonale rasoterra.
ESPULSO ANZI NO — Quello che succede al 38' farà discutere e vale la pena raccontarlo: Siviglia manca ancora l'intervento su Maccarone, il bianconero ne approfitta e punta Muslera. Contatto tra i due al limite dell'area, per Pierpaoli l'intervento del portiere biancoceleste è da rosso. La Lazio protesta e il direttore di gara va a consultarsi con l'assistente Galloni: è di quest'ultimo la decisione di annullare l'espulsione. Maccarone non la prende bene, il quarto uomo Rizzoli cerca di tranquillizzare la panchina dei toscani spiegando l'accaduto. Galloni ha visto bene, Muslera non era da espellere e con coraggio ha salvato una partita altrimenti falsata. Va detto, non capita spesso.
A CHI SERVE IL PARI — Ripresa brutta, giocata da due squadre preoccupate soprattutto a non perdere. Ma a chi serve il pari? Non al Siena che con questo punto resta ultimo e nemmeno alla Lazio che porta a 9 le partite consecutive senza successi (4 sconfitte, 5 pareggi). Gli unici a provarci fino alla fine sono Maccarone e Zarate, ma la loro solitudine in avanti dice tutto. Due fiammate ci sono alla mezz'ora: Ghezzal punta Radu, lo salta e calcia di destro. La palla leggermente deviata va a stamparsi sul palo. Sul ribaltamento Zarate, sempre lui, fa un gran numero: stop e tiro all'altezza del dischetto, sembra gol ma Curci si supera e salva il risultato. Finisce con l'ingresso di Calaiò e Larrondo (pallino di Baroni) ma il risultato non cambia. La crisi di Siena e Lazio non finisce qua.
Claudio Lenzi
fonte gazzetta
Siena-Lazio 1-1: Una mini-boccata d'ossigeno non fa male a nessuno...
Al goal di Mauri ha risposto Massimo Maccarone.
01/nov/2009 17.22.29
Un punto, in certi casi, va bene ad entrambe le squadre. E' il caso di Siena e Lazio che, in piena crisi di risultati, muovono la classifica con un punto che fa soprattutto morale.
In campo - Il neo-mister toscano Baroni non opera grandi rivoluzioni: Calaiò è ancora in panchina e sono Ghezzal e Jajalo a supportare Maccarone. Nella Lazio, Cruz è preferito a Rocchi, inizialmente in panchina mentre a centrocampo c'è Foggia dal primo minuto.
Si gioca - Parte subito meglio il Siena, con Codrea parso almeno inizialmente in buona giornata e gli esterni abili a correre nel tentativo di sfruttare le corsie laterali. A passare, però, alla prima azione utile, è la Lazio: Foggia si esibisce in uno show sulla corsia destra e pesca Mauri con uno splendido traversone che il centrocampista laziale spedisce alle spalle di Curci con un bel colpo di testa angolato. Foggia è scatenato e poco dopo, dopo un'azione analoga, imbecca Cruz a centro area, ma il tentativo di tacco del 'Jardinero' non inquadra la porta. I ritmi della gara calano, i toscani gestiscono il pallino del gioco ma tendono a non sbilanciarsi per evitare di offrire il fianco alle celebri ripartenze della Lazio. Al 32', però, arriva il pari. Maccarone prende palla sulla trequarti ed entra in area di rigore lasciando partire un diagonale da posizione defilata che termina in rete dopo esser passato sotto le gambe di un Muslera un po' impacciato. Pochi minuti dopo, grandi proteste senesi: Maccarone approfitta di un clamoroso svarione di Siviglia e si invola verso Muslera che lo stende al limite dell'area: Pierpaoli comanda il calcio di punizione ed espelle Muslera, salvo poi rimangiarsi tutto dopo una segnalazione del guardalinee. Toscani infuriati e Muslera che, incredulo, riprende il suo posto tra i pali.
Nella ripresa la trama del match cambia: è la Lazio a scendere in campo maggiormente determinata, con il Siena guardingo e pronto alle ripartenze: al 15' Maccarone fa tremare Muslera con un bel tiro a girare che non inquadra di poco lo specchio della porta. Maccarone sembra troppo isolato, Ghezzal disputa una gara tutta sua con il pallone, Jajalo si perde col passare del tempo. Nella Lazio, Ballardini richiama in panchina un abulico Cruz per mandare in campo Rocchi, ma la musica cambia poco. Alla mezzora un lampo! L'algerino Ghezzal calcia a botta sicura, ma il pallone si infrange sul palo e per poco, appena due minuti dopo, non è la Lazio a passare, ma Curci è strepitoso a sbarrare la strada a Mauro Zarate, non certo impeccabile nella conclusione da due passi. Barone si gioca, probabilmente troppo tardi, la carta Calaiò: per entrambe le squadre subentra la paura di perdere e la gara finisce così senza ulteriori sussulti.
La chiave - La 'revoca' dell'espulsione di Muslera ha decisamente influito in maniera decisiva sulle sorti della gara: con l'uomo in meno già nel corso del primo tempo, la Lazio se la sarebbe vista davvero brutta.
La chicca - Al 20' clamoroso abbaglio per l'arbitro Pierpaoli: Siviglia su azione d'angolo strattona Ghezzal in maniera talmente veemente da sfilargli del tutto la maglietta. Incredibile la decisione del direttore di gara di non concedere il calcio di rigore.
Top&Flop - Maccarone riesce a sobbarcarsi da solo l'intero peso dell'attacco del Siena, Ghezzal e Jajalo si vedono troppo ad intermittenza. Nella Lazio, Zarate si divora un goal facile, ma rimane comunque il più intraprendente insieme a Pasquale Foggia. Siviglia disastroso, ne combina di cotte e di crude.
Giovanni Amore
IL TABELLINO
SIENA-LAZIO 1-1
MARCATORI: 8' Mauri (L), 32' Maccarone (S)
SIENA (4-4-1-1): Curci 6.5; Terzi 6, Ficagna 6, Brandao 6.5, Del Grosso 6; Reginaldo 6 (73' Jarolim s.v.), Codrea 6.5 (92' Larrondo s.v.), Ekdal 6 (80' Calaiò s.v.), Ghezzal 5.5; Jajalo 5.5; Maccarone 7.5. A disposizione: Pegolo, Rosi, Rossi, Genevier. All. Baroni 5.5
LAZIO (4-3-2-1): Muslera 5; Lichtsteiner 6, Siviglia 4.5, Radu 5.5, Kolarov 5.5; Brocchi 6, Baronio 6, Mauri 6.5; Foggia 6.5, Zarate 6; Cruz 5 (68' Rocchi 5.5). A disposizione: Bizzarri, Cribari, Diakite, Eliseu, Perpetuini, Makinwa. All. Ballardini 5.5
ARBITRO: Pierpaoli 5
AMMONITI: Baronio (L), Ficagna (S)
DALLA ZONA MISTA: LE VOCI DEI BIANCONERI 01/11/2009
Massimo Maccarone: "Potevamo fare di più, è vero, ma va bene così, abbiamo dato tutto fino alla fine. Abbiamo dimostrato che ci siamo, che siamo compatti e uniti. Con un pizzico di fortuna in più, senza un guardalinee come quello di oggi, potremo far bene. Come è andata? Muslera mi ha fatto lo sgambetto. Arbitro, che era dietro, ha visto, il guardalinee gli ha fatto cambiare decisione e ha fischiato fallo a me... Ma non mi ha ammonito... Mah... A volte sono rimasto un po' isolato, ma il ruolo in cui ho giocato oggi, l'ho già svolto in passato benissimo, come posso fare benissimo l'esterno a sinistra. Giampaolo? Mi dispiace, abbiamo passato insieme un anno e mezzo. Le responsabilità di questa classifica, però, ce le prendiamo tutti: alla fine siamo noi giocatori che andiamo in campo. Baroni? Ha fatto grandi cose con la Primavera, sono sicuro che farà benissimo anche con noi. Trasmette serenità e ci ha dato la carica giusta per affrontare questa partita".
Cristiano Del Grosso: “Per noi difensori, con il cambio di mister è cambiato poco. A parte che sui calci piazzati: adesso marchiamo a uomo, non più azona. Il gol di Mauri? Mi assumo la respondsabilità del passaggio corto su cui abbiamo perso palla. Ma è difficile, con il pallone in movimento, marcare. Quel gol lo potrebbe prendere chiunque. L'esonero di Giampaolo? Nel calcio cambiano allenatori, cambiano i giocatori. Quando le cose non vanno bene è giusto cercare una soluzione. Come è giusto che chi è in campo abbia la forza di reagire. Quella forza che come uomo e giocatore ho messo io, come i miei compagni, oggi in campo".
Abdelkader Ghezzal: "La maglia non me la sono certo tolta da solo, non sono matto... la trattenuta c'è stata, ovviamente, da sanzionare. Quello di oggi è comunque un ottimo pari ottenuto contro una squadra di grande qualità. In questi giorni, con quello che è successo, abbiamo avuto poco tempo per prepararci. Ho comunque visto un Siena in crescita, anche se c'è da migliorare tanto. La situazione rimane difficile, ma questo punto ci dà morale. Speriamo che a Genova, contro la mia ex squadra, riesca a fare gol. Ci vorrebbe proprio".
Paul Codrea: "E' un punto che fa morale. Abbiamo affrontato una Lazio che sono sicuro verrà presto fuori e si posizionerà ai posti alti della classifica. Anche noi, a piccoli passi, riusciremo a toglierci da questa situazione. faremo di tutto per andare incontro al mister, per dargli una mano".
Gonzalo Brandao: "A inizio partita, dietro, eravamo un po' bloccati e abbiamo preso il gol. Ma c'è stata un'ottima reazione, abbiamo giocato bene, abbiamo creato diverse occasioni. Speriamo adesso, di muovere la classifica anche a Genova". (a.go.)
Fonte: Are-Fedelissimo on line
BARONI: UN PUNTO MOLTO IMPORTANTE 01/11/2009
Marco Baroni: "Abbiamo conquistato un punto importante contro una buona squadra, con qualità individuali da prime cinque del campionato. Un punto che ha peso nella convinzione, nella stima, nelle certezze della squadra. Un punto da cui partire. Sono contento dell'atteggiamento visto in campo: mi interessavano le risposte della squadra, dovevo sentire di averla acquisita. Tre giorni sono pochi, è vero, ma sono stati tre giorni intensi e qualche risultato credo si sia visto. L'episodio di Ghezzal? Preferisco non parlare di arbitri, sono appena arrivato. Preferisco porre l'attenzione su altre cose. Perché ho cambiato subito in corsa? Lo avevamo preparato in allenamento: dovevamo soffocare la fonte di gioco che era Baronio, ma Mauri si apriva molto, Reginaldo faceva un po' fatica. Ho fatto anche riscaldare Calaiò, nel caso lo avrei inserito. Avevamo deciso nel caso di cambiare velocemente. Un test anche questo, per me, per capire se c'era voglia, attenzione, disponibilità al sacrificio per il cambiamento in corsa. Ho ricevuto una risposta importantissima. Un test per vedere nei ragazzi la reale voglia di togliersi dall'ultimo posto: ho visto determinazione, compattezza, contro una squadra, ripeto, non facile da affrontare. Terzi, ad esempio, sapevamo benissimo che avrebbe potuto soffrire esterno, con Foggia e Zarate, l'ho comunque sacrificato esterno. In questo momento preferisco guardare più alla prestazione che che all'aspetto tattico e di quella sono contento. Ho avuto poco tempo per lavorare con la squadra e ho cercato di spenderne la maggior parte per intervenire sulla testa. La classifica non la guardo e se dovessi guardarla non mi spaventa. Giampaolo? Mi ha lasciato una squadra su cui ha lavorato per un anno e mezzo, un lavoro importante. Cercherò di dare continuità a questo lavoro, mettendoci del mio, perché non sono lui.
La tuta? Con la pettorina ero davvero inguardabile, ma mi sentivo più a mio agio. La giacca e la cravatta vanno meritate. Paolucci? E' un investimento importante che va recuperato. Deve fare un passo verso di me e verso la squadra. Non ci sono altre cose da sottolineare. Sono appena arrivato, mi è sembrato non stesse benissimo. Non ho guardato dietro, ma solo quello che ho visto in questi giorni. Ma ha tutte le possibilità per giocarsela". (Angela Gorellini)
Fonte: Fedelissimo on line