Siena - Portogruara 1-2 - Robur Siena - A.C. Siena calcio World Fan Club Robur 1904

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Siena - Portogruara 1-2

Stagioni > 2010-2011 > Ritorno

SIENA-PORTOGRUARO 1-2: CLAMOROSA BEFFA AL FRANCHI 22/04/2011
SIENA (4-4-2): Coppola, Vitiello (dal 26' st Caputo), Rossettini Terzi, Del Grosso, Brienza, Vergassola, Bolzoni, Sestu, Calaiò (dal 30' st Mastronunzio), Larrondo (dal 23' st Reginaldo). All. Conte
A disp.: Farelli, Ficagna, Marrone, Troianiello, Reginaldo, Caputo, Mastronunzio
PORTOGRUARO (4-4-2): Rossi, Cristante, Esposito (dal 22' st Franceschini), Madaschi, Cibocchi (dal 36' st Espinal), Cardin, Tarana, Schiavon, Memushaj, Cunico (dal 12' st Gerardi), Scarpa. All. Agostinelli
A disp.: Furlan, Franceschini, Espinal, Mattielig, Scozzarella, Scapuzzi, Gerardi
ARBITRO: Palazzino di Ciampino (Franzi-Cucchiarini/Ciampi)
AMMONITI: 26' pt Cardin (P), 28' pt Madaschi (P), 9' st Terzi (S), 33' st Cibocchi (P), 46' st Franceschini (P)
ESPULSI: nessuno
MARCATORI: 37' st Caputo (S), 44' st Gerardi (P), 47' st Tarana (P)
ANGOLI: 7-0
SPETTATORI: 7326 (abbinati: 6186; paganti: 1140)
Santa pazienza. Conte aveva avvertito tutti: “Contro il Portogruaro ce ne vorrà in abbondanza”. E ce ne è voluta: il Portogruaro ha bisogno di punti e al Franchi non gioca, fa le barricate. Il Siena aspetta, ci prova, ci riesce, meritatamente. Ma dopo quarantacinque minuti, più altri trentasette. E quando i giochi sembrano fatti, il piccolo Porto rimette le cose in parità. Con un gol trovato nell'unico tiro in porta. L'1-2 finale è una vera e propria beffa.
Alla lettura delle formazioni l'unica novità nella Robur rispetto alla squadra vincente a Grosseto è il rientro di Brienza esterno alto sulla fascia. Per il resto tutti confermati: a fianco di Calaiò ancora Larrondo.
La prima azione al 3': è Del Grosso, goleador del derby, a cercare la porta, fuori. Al 9' Siena in avanti: dopo uno scambio Larrondo e Calaiò, la palla arriva a Sestu, perfetto il cross per l'Arciere che non si fa pregare. Ma è alzata la bandierina. Dall'altra parte Tarana punta la porta, para Coppola. Al 13' altissima la conclusione del numero 11 bianconero. Bell'azione della Robur al 17': Bolzoni trova Brienza che prova il diagonale, sul fondo di poco. Al 19' sicuro Rossi sul traversone di Sestu. I ritmi sono piuttosto blandi. Punizione per il Siena al 26': batte Calaiò, sulla barriera, ed è sempre lui a ribattere, debole. Alla mezz'ora cross di Sestu per Larrondo, l'argentino controlla e dà a Calaiò. La retroguardia granata veneta spazza via. Su angolo Brienza al 32' trova un avversario. Bianconeri costantemente in avanti: di potenza Sestu al 37', prende Larrondo. Al 40' punizione di Del Grosso: troppo debole il colpo di testa di Vitiello, para facile Rossi. Piccolo affondo del Porto con Scarpa che serve Cunico, il terzino sinistro spazza via di testa. I bianconeri possono partire in contropiede, Larrondo aspetta troppo a concludere, poi sbaglia l'appoggio per Brienza. Al 44' Calaiò arriva con troppa foga sul traversone di Sestu e alza troppo. Al 46' l'Arciere cade in area in un contrasto con Franceschini, l'arbitro lascia proseguire. Nel secondo minuto di recupero Brienza recupera palla, prova a entra in area, viene messo giù: Palazzino concede punizione dal limite. Larrondo manda sulla barriera.
Al 3' Sestu impegna subito Rossi, il portiere blocca la sfera. Al 5' Larrondo ha sui piedi la palla dell'1-0: l'argentino riceve da Brienza, solo davanti a porta cincischia troppo e passa a Sestu che non trova lo spiraglio giusto. Al 10' ancora il numero 63 vicino al gol: il suo colpo di testa mette a dura prova i riflessi di Rossi. Bella la conclusione di Sestu al 12', fuori però dallo specchio della porta. Al 14' Coppola sporca i guanti: ci prova il nuovo entrato Gerardi, l'estremo difensore evita anche l'angolo. Alle stelle al 17' la semirovesciata di Calaiò. Alla destra di Rossi, al 20' il tentativo di Brienza. Al 21' l'ex Reggina fa tutto bene, recupera palla, salta tre avversari, ma sbaglia l'affondo, para Rossi. Al 23' esce Larrondo: al suo posto Reginaldo. Il brasiliano si mette subito in mostra: sfugge a due avversari e ci prova, non va oltre l'angolo. Vicinissimo alla rete Brienza al 25': il suo sinistro al volo sfiora il palo. Per la Robur è difficile sfondare: Reginaldo sgomita, tenta al 29', nessun problema per Rossi. Conte tenta il tutto e per tutto: dentro, dopo Caputo, anche Mastronunzio. Al 37' Reginaldo batte con il destro una punizione dal limite: niente da fare. Non segna il brasiliano, ma al 37' serve a Caputo l'assist perfetto per l'1-0 bianconero. L'attaccante di testa beffa Rossi: la panchina esplode, Conte impazzisce. Il Portogruaro ci crede e al 44' arriva il gol del pareggio: Gerardi conclude al volo e brucia Coppola. Lo stesso attaccante al 47' manda in Curva. Centra invece la porta Tarana per l'1-2 finale. Con il Portogruaro arriva la seconda sconfitta al Franchi. Ma dagli spalti sale comunque alto il Canto dell Verbena. (Angela Gorellini)
Fonte: Fedelissimo on line

DAL FRANCHI: AGOSTINELLI E FRANCESCHINI 22/04/2011
Andrea Agostinelli:
“Una reazione dopo la brutta sconfitta con la Triestina, sì, me l'aspettavo. Ma tre punti in casa del Siena, no, non me li sarei aspettati. Dopo il gol non ci speravo, ma ho comunque incitato i miei ragazzi. Il iena forse ha creduto di averla vinta, è arretrato di quei primi cinque metri e noi abbiamo sfruttato il momento. La mia squadra ha fatto quello che poteva fare contro la prima in classifica. Non potevamo giocarcela alla pari con il Siena, non ne avevamo le potenzialità. Ma la fame, la grinta e la determinazione dovevamo averle superiori al Siena. Lo svantaggio potevamo anche subirlo prima. Invece è arrivato a otto minuti alla fine: con così poco tempo a disposizione, quella rete avrebbe ammazzato un toro. Invece abbiamo reagito con forza, ci abbiamo creduto. Come dico sempre ai miei ragazzi non c'è mai niente di scritto nel calcio, le partite dobbiamo giocarcele. Sempre. E ora, con questa fame, dobbiamo provare a salvarci fino alla fine”.
Ivan Franceschini:
“Questa sera ci ha premiato modulo scelto dal mister: abbiamo marcato a uomo alla vecchia maniera, siamo riusciti a limitare il Siena. Se avessimo giocato in un altro modo, loro ci avrebbero massacrato. Ognuno, per portare a casa il risultato, usa le proprie armi. Rimane il fatto che il Siena con la serie B non c'entra niente. A livello di singoli, a livello di squadra, nell'impronta che il mister è riuscito a dare. E' sicuramente la migliore squadra della categoria. Dopo la brutta sconfitta con la Triestina, stasera siamo stati bravi a tener botta: è con questo spirito che dobbiamo andare avanti, credendoci fino alla fine”. (a.go.)
Fonte: Fedelissimo on line-Are

DAL FRANCHI: CALAIO' E LARRONDO 22/04/2011
Emanuele Calaiò:
“Stiamo parlando di una partita assurda, persa incredibilmente. Abbiamo dominato, abbiamo giocato in un solo campo. Alla fine, bravi loro, ingenui noi. Loro sono rimasti chiusi per tutta la gara ed è stata dura. A soffrirne soprattutto giocatori tecnici come me o Brienza. L'arbitro non ha visto un fallo, né su di me, né sugli altri, avevo sempre la maglia fuori dai pantaloncini. Peccato, siamo riusciti a sbloccarla, poi al loro pari, in panchina ho avuto la sensazione che sarebbe finita come con il Piacenza e così è stato. Calo di concentrazione? Nel calcio ci può stare di perdere per un tiro in porta che va in gol. Capita a tutti. Dispiace però che il 2-1 sia arrivato con un netto fuorigioco. Se finiva 1-1 eravamo più vicini all'obiettivo. Invece sul mio gol, nel primo tempo, subito la bandierina alzata. Loro, niente. Se fossimo stati l'Atalanta non sarebbe successo. Purtroppo certi episodi possono cambiare la partita. Siamo sempre a parlare delle solite cose. Ora? Andiamo a Novara per vincere, come sempre. Come è nella nostra mentalità. Andiamo là per fare punti e festeggiare”.
Marcelo Larrondo.
“Siamo davvero dispiaciuti, abbiamo fatto una grande partita. Peccato per i due gol presi alla fine. Abbiamo dimostrato di voler vincere dal primo all'ultimo minuto. Purtroppo non ci siamo riusciti. Il Portogruaro ha giocato chiuso, e quando i nostri avversari stanno tutti dietro la palla facciamo fatica, è dura. Questo dimostra che possiamo sempre migliorare. In ogni caso, l'obiettivo è vicino, pensiamo alla prossima. Andremo a Novara per vincere”. (a.go.)
Fonte: Fedelissimo on line-Are

DAL FRANCHI: CAPUTO, VERGASSOLA E DEL GROSSO 22/04/2011
Francesco Caputo:
“Ho fatto due gol e abbiamo subito due sconfitte... Mi dispiace. Per la rete, in quel momento da tre punti, ero felicissimo, era importante per me. Invece adesso c'è solo tanto rammarico: potevamo portarci a +15 dalla terza, sarebbe andato bene anche il pareggio. E invece niente. E' stato un fattore psicologico? Il primo gol ci può stare: su cross di un compagno l'attaccante ha anticipato i nostri difensori. In occasione della seconda rete è stato bravo Tarana, noi troppo disattenti, ma mi dicono che c'era fuorigioco. Il Portogruaro non ha passato più di due volte la metà campo e in tutte e due le occasioni ci ha punito: non ci dispiace per i due gol presi in sé, ma per la sconfitta immeritata. E' una cosa irripetibile. Ora non deve assolutamente prenderci la paura. Dobbiamo rialzarci subito, e andarcela a giocare a Novara. La classifica è cambiata poco, siamo sempre primi. Loro sicuramente vorranno vincere i play off, noi vogliamo chiudere il prima possibile il discorso promozione. Sarà una bella sfida”.
Simone Vergassola:
“Quando prendi due gol in casa, in due minuti, le tue colpe le hai. Dobbiamo prenderci le nostre responsabilità. Questa sconfitta ci deve far capire che bisogna fare meglio, lavorare, ci deve insegnare che abbiamo fatto tanto e non abbiamo fatto niente. Ci dispiace perché volevamo dare continuità ai risultati, per raggiungere il prima possibile la serie A”.
Cristiano Del Grosso:
“Il fuorigioco? Non l'ha sanzionato... Ora dobbiamo ripartire e cercare di fare punti a Novara: alla fine, a livello di classifica, non è cambiato niente. Peccato però, perché oggi era l'occasione giusta per iniziare a festeggiare. Il loro atteggiamento? Noi abbiamo preparato la partita consapevoli che il Portogruaro sarebbe arrivato con cinque difensori. Così è stato: cinque difensori di esperienza, marcature a uomo. E infatti ci dobbiamo preoccupare di queste squadre non di quelle che giocano. Perché poi ti partono in contropiede e con un po' di fortuna e bravura riescono a segnare. A Novara andiamo giocarcela: loro vengono da un periodo non positivissimo. Prendiamo questa sconfitta per conquistare i tre punti domenica e magari ottenere lì la promozione matematica. Ma fin quando non c'è la certezza, dobbiamo continuare a pedalare perché poi è dura”. (a.go.)
Fonte: Fedelissimo on line-Are

DAL FRANCHI: ANTONIO CONTE 22/04/2011
Antonio Conte: “Queste feste non riusciamo proprio a festeggiarle in pace... Anche il Natale, con la sconfitta di Varese, non l'abbiamo santificato. E' davvero difficile fare un commento alla partita di questa sera. Per un'ora e venti il Portogruaro neanche è entrato in area. Purtroppo il gol ci ha fatto male: dovevamo essere più bravi a gestire le situazioni e continuare a giocare. Invece, non so perché, non me ne capacito, ci siamo abbassati. Abbiamo smesso di giocare. Cose che non fanno parte del nostro repertorio. Non mi piace perdere, lo sapete: in campo una squadra ha giocato, l'altra ha cercato di distruggere il gioco e di limitarci, usando anche scorrettezze, pure pesanti. Sono stati remissivi, fallosi. Ma alla fine chi vince può parlare, chi perde non può dire niente. Dispiace, ma dobbiamo prendere atto della sconfitta e riprendere la corsa. L'unico aspetto positivo della giornata è che è rimasta invariata la distanza dalla terza. Siamo sempre a +12, anche se abbiamo buttato via l'occasione di portarci a +15. Finché la serie A non è matematica l'ambiente ci deve dare una mano. Mi hanno sempre insegnato che prima devo avere in mano una cosa, poi dire che è mia”. (Angela Gorellini)
Fonte: Fedelissimo on line

DAL FRANCHI: MASSIMO MEZZAROMA 22/04/2011
Massimo Mezzaroma: “E' stato un venerdì di passione in tutti i sensi. Nell'uovo la sorpresa l'hanno trovata loro. Oggettivamente, perdere tre punti quando gli avversari passano due volte la trequarti e, tra l'altro, la seconda volta anche ingiustamente, dispiace. Io sono credente e non voglio dire altro. E comunque, se avessimo messo dentro almeno due delle dieci occasioni create, saremmo qua a parlare di un'altra partita. Abbiamo pagato l'ultimo bel periodo e il derby. E abbiamo pagato anche meno di quello che potevamo pagare, visti gli altri risultati. Amaro in bocca? E' dir poco, ho l'ulcera”. (a.go.)
Fonte: Fedelissimo on line-Are

Siena, che pasticcio
Ma nessuno ne approfitta

37ª di B: la squadra di Conte battuta in casa dal Portogruaro 2-1. Ma l'Atalanta si fa fermare dal Crotone (2-2), il Varese in casa dall'Ascoli (1-1) e un brutto Novara perde con la Reggina (1-0), che scavalca il Toro in zona playoff. La promozione dei toscani resta a un passo
MILANO, 22 aprile 2011 - Clamoroso al Franchi. Il Siena fatica a piegare la resistenza del Portogruaro, ci riesce alla mezzora della ripresa ma poi, a cavallo del 45', si fa raggiungere e superare dai veneti (1-2). Così per la promozione matematica anticipata in A, a portata di mano sull'1-0 (sarebbe bastato un punto domenica prossima a Novara), bisognerà aspettare ancora un po'. Alle spalle, però, l'Atalanta stenta a Crotone (2-2), e il Varese si fa raggiungere dall'Ascoli dopo un gol da cineteca di Carrozza (1-1) ma aggancia comunque al terzo posto il Novara, che perde meritatamente a Reggio. Solo la Reggina avanza davvero scavalcando in zona playoff il Toro, fermato a Modena. In coda, Portogruaro a parte, colpi dI Triestina e Cittadella.
albinoleffe-grosseto 1-1
— I minuti di recupero segnalati erano stati cinque ma il Grosseto ha fatto ricorso un po' al mestiere per rallentare il gioco. La tattica non ha pagato e gli ulteriori due minuti accordati da Ruini sono stati un boomerang. Al 52' infatti l'AlbinoLeffe ha pareggiato con una punizione magistrale di Regonesi. E' finita quindi sull'uno a uno una competizione che non ha regalato né grandi emozioni né gran gioco. L'AlbinoLeffe ha giocato con la stessa formazione che aveva brillato a Cittadella ma non ha ripetuto l'impresa. Ne è nato quindi un primo tempo abbastanza sonnacchioso e senza grandi emozioni tranne le conclusioni di Grossi e di Freddi nella fase iniziale. Nella ripresa il Grosseto osava di più inserendo prima Caridi e poi Papa Waigo ottenendo il meritato vantaggio al 24' con Caridi libero di andare in gol quasi indisturbato. Poi i maremmani riuscivano a difendere il vantaggio senza grandi affanni sino alle concitate battute finali e il pareggio dei bergamaschi che creava un grane rammarico per un'occasione importante persa. (Fulvio Facci)
crotone-atalanta 2-2
— Alla fine viene fuori un pareggio ma Crotone-Atalanta è stata una partita bellissima, vibrante col risultato sempre in bilico. La sorpresa è stata ancora una volta il Crotone che reduce da tre vittorie di fila ha tenuto testa ai bergamaschi. Un pareggio che accontenta tutti: l’Atalanta può ancora puntare al primo posto e il Crotone vede sempre più vicina la salvezza. La cronaca è ricchissima di spunti e le due squadre non si sono certe risparmiate. Al 5’ Tiribocchi scappa ma Vinetot gli ribatte il tiro in angolo, Al 10’ un diagonale dalla distanza di Cutolo è ben controllato da Consigli. Al 18’ palla gol per i nerazzurri con Bjelanovic che di testa non trova lo specchio su suggerimento di Bellini. Al 29’ doppio errore della difesa del Crotone con Correia che controlla male un pallone che Doni gli soffia lanciando Tiribocchi nel cuore dell’area che con un diagonale batte un colpevolissimo Bindi sul primo palo. Il raddoppio degli ospiti è quasi fatto ma al 35’ Bindi respinge un colpo di testa di Bjelanovic servito dall’onnipresente Doni. Il Crotone pareggia due minuti dopo grazie a Cutolo e a una dormita della difesa lombarda con Peluso che si fa scappare il capocannoniere rossoblu, il quale ha il tempo di controllare e battere Consigli con un preciso rasoterra. Ma Cutolo è scatenato e lo dimostra in chiusura di tempo quando salta tre difensori e da 25 metri spara un diagonale da destra che sorprende nettamente Consigli che vede la sfera sbattere sul palo e infilarsi sul palo opposto. Si va al riposo con i tifosi in tripudio ad acclamare Aniello Cutolo. Si ricomincia con Tiribocchi che impegna Bindi con una girata di destro ma questa volta il portiere rossoblu è attentissimo e para. Il pari dell’Atalanta arriva al 9’ quando Doni (beccatissimo dal pubblico) trasforma in gol una punizione dai 20 metri. Il Crotone non ci sta e con De Giorgio prova un eurogol ma Consigli questa volta sfodera una parata da campione e gli nega il vantaggio. Al 24’ Crotone vicino al gol con Loviso che dai 30 metri sfiora il gol ma guadagna solo un angolo. Al 35’ ancora Loviso che con un destro al volo impegna Consigli che si deve rifugiare in angolo. (Luigi Saporito)
empoli-livorno 0-0
— Non è stato certo il derby che ci si poteva aspettare dopo che l’Empoli era andato a vincere a Bergamo una settimana fa, e col Livorno desideroso di rifarsi dopo la sconfitta col Crotone. Alla fine vien fuori dal ‘Castellani’ uno 0-0 con poche emozioni. Terzo pareggio consecutivo in casa per l’Empoli, quarto risultato utile consecutivo, ma per i playoff occorre di più. I labronici invece respirano, pensando anche al rigore fallito da Forestieri sullo 0-0: bella la parata di De Lucia. E pensare che proprio la squadra di Novellino era andata vicina al vantaggio al 22': occasione per D'Alessandro che, solo davanti a Pelagotti e lanciato sul filo del fuorigioco manda il suo pallonetto alto sulla traversa Al 28’ bella azione azzurra che porta al rigore. C’è il fallo di Bernardini in area su Forestieri lanciato a rete dopo uno scambio volante fra Mchedlidze e Moro. Solo ammonito il difensore. L’italoargentino si fa però parare il rigore. Nella ripresa le azioni si contano sulle dita di una mano sebbene entrino Fabbrini, Coralli e Tavano. All’11' Mchedlidze pasticcia su assist pregevole di Forestieri. Nel finale al 37' cross di Lazzari dalla sinistra, colpo di testa di Coralli fuori di poco. Sempre Lazzari pericoloso al 39' con una azione personale che si conclude con un destro potente che sfiora il palo alla destra di De Lucia. Si chiude qui. In sala stampa Novellino, alla domanda sulla solidità della sua panchina, se la cava con uno scontato “avete il numero del presidente, chiedete a lui”. (Giacomo Cioni)
modena-torino 1-1
— Un altro pari sia per Modena che Torino. Un pari utile in chiave salvezza per la squadra di Bergodi, un'altra frenata per i granata che scivolano al sesto posto, sorpassati dalla Reggina, ma ancora con un discreto vantaggio (+3) sul trenino delle squadre a 49 punti. Botta e risposta nel primo tempo. Bergodi schiera a sorpresa Stanco e lascia ancora fuori Mazzarani, con Diagouraga al rientro in difesa. Lerda si affida alla coppia Bianchi-Antenucci per cercare la vittoria. Ma è il Modena a passare in vantaggio: Gozzi al 13' dalla destra lavora un bel pallone e lo crossa teso in mezzo all'area dove Stanco di testa prende sul tempo la difesa ospite e batte Rubinho. Il Toro reagisce subito. Dopo un tentativo di De Feudis, arriva il pareggio al 20'. Il cross dalla destra di Pagano trova impreparata la difesa del Modena: Diagouraga salta a vuoto, alle sue spalle Bianchi raccoglie il mezzo regalo del difensore e da solo, dentro l'area, non ha problemi a realizzare la sua 17esima rete stagionale. Il Torino allenta la morsa e ne può approfittare il Modena che gioca meglio. Stanco, uno dei migliori tra i gialloblù, fa reparto da solo. Ci provano nel finale di tempo Pasquato e Greco ma senza fortuna. Nella ripresa Lerda, dopo aver cambiato Zavagno per infortunio con Garofalo, inserisce prima Gabionetta per Pagano e successivamente Antenucci con Iunco. Al 15' Diagouraga lascia sfilare la palla, un altro errore che Antenucci non sfrutta. E' lo stesso Diagouraga che salva sulla linea con Alfonso già battuto. Il Modena avverte più del Toro la stanchezza. Mazzarani, entrato per Greco, impegna Rubinho dalle media distanza al 33'. Nel finale cala il ritmo e la partite finisce senza sussulti. (Paolo Reggianini)
piacenza-cittadella 0-2
— Terra di conquista. Anche il Cittadella passa al Garilli affossando un Piacenza in una crisi senza uscita. O meglio: le porte che iniziano ora ad aprirsi per Cacia e soci sono quelle della Lega Pro. Il Citta quasi non crede ai propri occhi quando la squadra di Madonna, dopo un avvio discreto, sparisce dal campo. Foscarini, dopo le quattro sberle di sabato scorso, blinda la propria difesa; ai soli Piovaccari e Gabbiadini i compiti di offendere: basta e avanza. Sì, perché ad agevolare la gita veneta in Emilia, oltre all'inconcludenza biancorossa, ci pensa il nefasto tandem difensivo Rickler-Gervasoni. Come detto però, proprio i padroni di casa, dopo nemmeno un minuto, centrano un clamoroso palo: deviazione di un difensore dopo la bella sgroppata di Piccolo a destra con Villanova battuto. Stop. Il Piacenza si ferma qui. Così, dopo mezz'ora di schermaglie ci pensa proprio Piovaccari a eludere l'intervento di Anaclerio la prima volta. Il difensore piacentino è il perno ideale per il centravanti che, al 36', in assoluta scioltezza si gira in piena area e fredda Cassano. Si attende una reazione piacentina nella ripresa ma le mosse, più che discutibili, di mister Madonna hanno effetto zero. Così, dopo nemmeno quattro minuti ecco il bis del tiratore scelto del torneo: questa volta è il desaparecido Cacia ad innescare il contropiede avversario che Piovaccari concretizza in assoluta scioltezza dopo l'assist al bacio di Gabbiadini. Dopodiché è Via Crucis per un Piacenza inconcludente fischiato sonoramente dal pubblico: la terza sconfitta casalinga può costare carissima ad un Piacenza che rilancia pure il Cittadella nella corsa salvezza. (Paolo Gentilotti)
reggina-novara 1-0
— Vince la Reggina meritatamente e l’1-0 non deve ingannare, perché il punteggio poteva essere più sostanzioso. Atzori trova il successo con gli uomini della panchina. Infatti la rete è stata confezionata da Tedesco e finalizzata da Alessio Viola. Dopo 37 anni il Novara torna a rendere visita alla Reggina, mai vittorioso nei 7 precedenti con un bilancio di 3 sconfitte e 4 pareggi. Tesser conferma l’undici della vigilia, mentre Atzori come play sceglie Nicolas Viola con Montiel in panchina. Reggina che parte subito forte e dopo appena un giro d’orologio va vicina al vantaggio: calcio d’angolo di Viola, correzione di testa di Acerbi e Campagnacci disturbato dall’uscita del portiere manda il pallone sul palo. Senza Bonazzoli, la formazione calabrese si affida all’estro del piccolo Danti e all’infaticabile Campagnacci. Nicolas Viola da 25 metri mette alla prova i riflessi di Ujkani, il quale manda sopra la traversa. Ospiti che si rendono pericolosi con Gonzales, che sfrutta un passaggio errato di Adejo. Quando Castiglia lancia il liberissimo Rizzato in posizione regolare e l’assistente alza la bandierina, anche Atzori protesta insieme ai tifosi. Anche Puggioni deve intervenire alla mezzora per respingere in angolo una bordata di Motta. Sfortunato De Rose al minuto (36), quando servito da Danti si libera di Ludi e di sinistro manda il pallone a sbattere sotto la traversa. Si val riposo senza ulteriori sussulti. Ad inizio ripresa un gol validissimo realizzato da De Rose su assist di Danti veniva annullato dall’arbitro su segnalazione dell’assistente Schenone. Reggina che fa la partita e Novara che cerca le ripartenze per rendersi pericoloso, ma con scarso profitto. Incitata dal pubblico, la banda di Atzori mette alle corde il quotato avversario che si difende con affanno. Brividi per i padroni di casa, quando Gonzalez sfiora l’incrocio dei pali. Nel capovolgimento, la Reggina sblocca il punteggio al 41’ con Alessio Viola, subentrato a Danti, su tiro assist di Tedesco (entrato al posto di Castiglia). Per il giovane attaccante della Piana il terzo gol stagionale, che potrebbe aprire ancor di più le porte dei playoff. Nel recupero sulla linea di porta, Ludi salva il Novara dalla seconda capitolazione su tiro ravvicinato di Zizzari. Reggina nuovamente quinta in classifica. (Lorenzo Vitto)
siena-portogruaro 1-2 — Il risultato che proprio non ti aspetti. Il Siena stava quasi per tirare fuori la calcolatrice per fissare l'appuntamento con la serie A, invece incassa una sconfitta amara. Si gioca ad una porta per novanta minuti, la squadra di Conte va addirittura in vantaggio, ma in sei minuti finali il Portogruaro ribalta clamorosamente il punteggio. Agostinelli non le manda tanto a dire: difesa a cinque con due marcatori vecchia maniera su Calaiò e Larrondo e Cristante battitore libero. Calcio (quasi) d'altri tempi. Chiaro l'intento di limitare i danni su un campo così difficile, mentre il Siena di Conte è in campo con il consueto 4-2-4, con i recuperati Brienza e Bolzoni. Prima parte senza grandi emozioni: ci provano Del Grosso e Brienza per il Siena, la mira è da aggiustare. Risponde Tarana con un tiro centrale parato da Coppola. Nel finale di frazione il Siena aumenta la pressione, ma i varchi sono pochissimi. A due minuti dal termine l'occasione più ghiotta: Sestu mette in mezzo una palla d'oro per Calaiò, Madaschi lo anticipa in extremis, ma l'arbitro non concede il corner. Il Siena potrebbe sbloccarsi a inizio ripresa: Bolzoni non trova il tempo per battere a rete in piena area, poi prima Larrondo e poi Sestu non trovano il varco giusto a due passi dalla porta. Replica dello stesso Sestu al 12': dribbling e tiro “alla Del Piero”, palla di un soffio alta. Brienza prova ad inventare qualcosa intorno al 20', quindi Conte gioca la carta Reginaldo e sposta lo stesso Brienza accanto a Calaiò. Un paio di occasioni proprio di Reginaldo e Brienza, poi Conte tenta il tutto per tutto e mette dentro anche un'altra punta (Caputo) per un terzino (Vitiello). Diventa un vero e proprio assedio, il Siena colleziona angoli e calci di punizione dal limite (in una Reginaldo calcia di poco alto), alla fine sfonda. Reginaldo calibra de destra, Caputo in tuffo infila di testa: il fortino del Portogruaro crolla. Sembra fatta, invece la squadra di Agostinelli ha la forza di pareggiare: a due dal termine Cardi mette in mezzo e Gerardi batte Coppola. Poi, nel recupero, Tarana (in sospetto fuorigioco) fa tutto da solo: dribbling e tiro a rientrare. Il Portogruaro porta a casa tre punti d'oro, il Siena rimanda la festa. (Alessandro Lorenzini)
triestina-sassuolo 2-1
— Tre punti importanti per la Triestina che con la seconda vittoria consecutiva tenta di uscire dalla zona retrocessione dove annaspa da alcune settimane. Il Sassuolo ci ha rimesso il risultato ma la sua posizione di classifica, se non tranquilla, è sicuramente migliore di quella dei giuliani. Il risultato è stato deciso da un calcio di rigore trasformato da Testini per fallo su Godeas, da una rete realizzata dallo stesso Godeas su calcio d’angolo battuto dallo stesso Testini e infine, per accorciare le distanze sul 2-0 al passivo, da Rea che ha battuto Colombo da distanza ravvicinata. Il Sassuolo può recriminare per il rigore sbagliato da De Falco nel minuto di recupero del primo tempo, nonché per due pali colpiti da Martinetti nella ripresa. La sua condotta di gara è stata più che generosa ma la Triestina ha opposto la sua forte determinazione data l’importanza che aveva la posta in palio. L’allenatore Salvioni si è trovato a schierare una difesa con i centrali utilizzati per la prima volta in quel ruolo, potendo però utilizzare Lunardini a centrocampo. Gregucci ha dovuto invece sostituire per infortunio Bianco nel primo tempo e Martinetti nella ripresa. Quando ha sostituito De Falco con Quadrini per rinforzare l’attacco, la manovra offensiva è diventata più pericolosa ma non è riuscita a colmare la differenza reti in atto a quel punto. Il finale è stato contrassegnato dal contropiede della Triestina che, sfruttando le avanzate a testa bassa del Sassuolo, ha cercato di colpire con Godeas (autore di un errore clamoroso nella conclusione) e con Dettori il cui pallonetto a porta vuota da lunga distanza non è stato fortunato. In definitiva una gara condotta a ritmo serrato dal primo all’ultimo minuto e risultato che premia la squadra più brava ma anche più fortunata. (Dante Di Ragogna)
varese-ascoli 1-1
— È bastato l’1-1 con l’Ascoli al Varese per agganciare il Novara a cui i biancorossi soffiano, però, il terzo posto, in virtù dei migliori scontri diretti con i piemontesi. Per l’aggancio-sorpasso è stato, dunque, sufficiente prendere un punto nella vibrante sfida con la squadra di Castori. Un match combattuto che si è aperto nel modo più spettacolare. La folta cornice del Franco Ossola (sugli spalti dello stadio varesino, profanato per l’ultima volta il 7 settembre del 2008 c’erano oltre 5.500 spettatori) è stata incantata dalla magia di Carrozza che, spalle alla porta, ha stoppato una palla d’oro, fatta filtrare in area dal funambolo Neto Pereira. L’esterno ha, quindi, effettuato una splendida rovesciata che ha mandato in delirio il pubblico di casa. La prodezza di Carrozza, confezionata al 9’, ha illuso la formazione di Sannino, che pensava di aver messo una seria ipoteca sul successo. Ma l’acuto del Varese non ha avuto seguito ed è stato al contrario l’Ascoli a prendere il sopravvento con una imperiosa rimonta orchestrata dall’incontenibile Feczesin. L’attaccante ungherese ha, infatti, reso possibile l’1-1 dopo alcune taglienti incursioni che hanno messo in gravi difficoltà i difensori centrali biancorossi. Come dimostra l’azione da cui è scaturito il gol del pareggio: la punta ha fatto fuori Dos Santos e, quindi, si è fatta atterrare appena dentro l’area da Pesoli. Dal dischetto Feczesin ha fissato il risultato, facendosi perdonare l’errore, sempre dagli undici metri, di sabato scorso nella sfida con il Pescara. Dal 34’ del primo tempo, il risultato non è più cambiato ma è cambiata però la classifica del Varese, ora terzo. (Filippo Brusa)
Gasport

Serie B: impresa Portogruaro, Siena cade al 94'
Gerardi e Tarana firmano nel finale l'1-2 in rimonta al Franchi e regalano ai granata tre punti d'oro
Il Portogruaro compie l'impresa a Siena e conquista tre punti di platino. Sotto all'84', i granata mettono in scena l'incredibile rimonta e con l'1-2 agguantano in classifica l'Ascoli al terzultimo posto, a tre punti dalla salvezza.
Primo tempo avaro di occasioni da gol. Il Siena attacca senza troppa convinzione, perlopiù sbattendo contro la difesa a 5 del Portogruaro. L'unico a ravvivare la manovra è Sestu, che fa impazzire Cardin a sinistra e sforna cross a ripetizione. Il mancino da trenta metri di Tarana al 10' è l'unico tentativo offensivo ospite: Cristante, Madaschi e Franceschini (subentrato all'infortunato Esposito) sono pressoché perfetti e Rossi non corre pericoli. Anche perché le due conclusioni di Brienza finiscono lontano dai pali.
Siena più convinto nella ripresa, ospiti alle corde. Larrondo non è in giornata e spreca una palla d'oro nell'area piccola. E allora Conte lo richiama in panchina e fa entrare Reginaldo. La partita cambia con l'ingresso del brasiliano: all'82' punizione appena sopra la traversa, due minuti dopo assist al bacio per l'altro neo-entrato Caputo, che gira di testa infilando Rossi. Il gol del match? Neanche a parlarne. Cross di Cardin e sinistro volante di Gerardi: 1-1 al 90'. Esplode la gioia sulla panchina ospite, che ancora non può sapere cosa si sarebbe inventato di lì a poco Tarana. L'ex Mantova al 94' sfugge a destra, rientra sul mancino e dipinge una traiettoria splendida sul secondo palo: 1-2.
Ammutolito il Franchi, violato per la seconda volta in stagione. Il Siena è al tappeto ma conserva il primato. La promozione diretta è questione di settimane.
Daniele Todisco
fonte daasport

Serie B: le pagelle di Siena-Portogruaro
Larrondo non ne indovina una, Cristante è l'ultimo uomo insuperabile

Le pagelle di Siena-Portogruaro, terminata 1-2.

SIENA
Coppola 6 Praticamente inoperoso per l'intero match. Poi in pochi minuti Gerardi e Tarana lo infilano, ma lui non ha grosse colpe.
Rossettini 6 Non rischia nulla con Scarpa, Gerardi al contrario lo fa lavorare.
Del Grosso 5.5 Davanti a sé agiscono prima Sestu e poi Reginaldo e non ha bisogno di spingere. Nel finale si fa sorprendere dalla veloce punizione che innesca Tarana.
Terzi 5.5 Meno ordinato del solito, si fa ammonire per un fallo veniale e si perde Gerardi nell'occasione del pari.
Vitiello 6 Compitino a destra, sulla sua strada non passa nessuno. Fa spazio a Caputo.
Sestu 7 Decisamente il migliore del Siena. Le trame di gioco sono prive di inventiva, e ci pensa lui sull'out sinistro a creare palle gol dal nulla. Cardin impazzisce a stargli dietro, e spesso non ci riesce.
Vergassola 5 Deludente, non entra mai nel vivo del match. Nessun inserimento e errori di fraseggio.
Bolzoni 6 A differenza di Vergassola, cerca di velocizzare il gioco e farsi vedere in area di rigore. Quando va al tiro, Cristante lo ferma sul più bello.
Larrondo 4.5 Non ne becca mezza. Né di testa, né di piede. Tanto che il Franchi si spazientisce e Conte lo toglie dal campo.
Caputo 6.5 Tocca pochi palloni. Uno lo insacca alle spalle di Rossi con una torsione di testa da uomo d'area. Si commuove, purtroppo per lui la festa non è completa.
Reginaldo 6.5 Il brasiliano entra al 68' e i toscani cambiano marcia. Cross, dribbling e punizione a fil di traversa. Poi l'assist per Caputo. Non si può pretendere di più.
Calaio' 5 L'attaccante principe del Siena stecca. I difensori ospiti lo marcano con foga e aggressività, non sa reagire.
Brienza 6 E' il genio della squadra. Pur in un match complicato fa valere la sua classe superiore. Ma le conclusioni non sono all'altezza.
Mastronunzio 5.5 Non si mette in mostra se non per qualche spintone con i difensori avversari.

ALLENATORE
Conte 6 Azzecca i cambi, visto che il gol nasce sull'asse Reginaldo-Caputo. Inspiegabile il black-out finale,

PORTOGRUARO
Rossi Fr. 6 Sotto pressione per 90', anche se gli attaccanti del Siena non prendono quasi mai lo specchio dalla porta. Sul gol potrebbe fare di più, ma su Caputo è in ritardo Madaschi.
Franceschini 6 Entra a freddo per Esposito e sopravvive con il mestiere. Qualche fallo di troppo, però è lodevole per l'impegno.
Cardin 5.5 Sestu lo mette in crisi, sfuggendogli sempre. Nel finale cambia ruolo e regala il prezioso assist a Gerardi.
Esposito 6 Distorsione al ginocchio nelle battute iniziali. Fin lì non aveva commesso sbavature.
Cibocchi 5.5 In difficoltà contro Brienza, deve ricorrere spesso alle cattive maniere.
Madaschi 6 Prova di sostanza, al rientro da titolare dopo parecchie settimane. Perde Caputo sull'1-0, per sua fortuna non si tratta di un errore decisivo.
Cristante 7.5 Gigantesco al centro della difesa. Schierato libero, è l'ultimo baluardo (quasi) insuperabile. La spaccata su Bolzoni vale un gol.
Scarpa 6 Del tutto solo per 60', ovvero finché non entra Gerardi. Ma non si lamenta, pedala a testa bassa e negli ultimi minuti si sacrifica in copertura.
Schiavon 6 Deve rattoppare qua e là quando il Siena offende in massa. Galleggia fino al 90'.
Memushaj 6.5 Già nel primo tempo è uno dei pochi che non ha paura di avventurarsi nella trequarti del Siena. Nella ripresa continua a lottare, dopo il gol alla Triestina si conferma pedina importante.
Tarana 7 Fa fatica ad entrare nel ruolo, davanti alla difesa e in aiuto a Cardin su Sestu. Il sublime mancino al 94' ha un valore inestimabile per l'intera stagione.
Espinal 5.5 Entra per dare manforte alla difesa del Portogruaro ma permette a Reginaldo di produrre l'assist per Caputo.
Cunico 5.5 Dovrebbe supportare Scarpa, preferisce arretrare per andarsi a prendere la palla. Ne tocca poche e non incide.
Gerardi 7 Agostinelli capisce di aver bisogno di una punta e lo inserisce sul terreno di gioco. Lui fa il massimo possibile: una palla giocabile, un gol di qualità. Interno sinistro al volo, complicatissimo.
ALLENATORE
Agostinelli 7 Imbriglia il Siena fino all'84' con la difesa a 5. Il gol potrebbe affossarlo, invece succede il miracolo. La salvezza è a portata di mano.
Daniele Todisco
fonte datasport

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