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Siena: Manninger, Portanova, Mignani, Tudor, Colonnese, Pasquale, D'Aversa, Vergassola, Alberto, Taddei, Chiesa.
A disposizione: Fortin, Argilli, Cozza, Pecchia, Falsini, Maccarone, Di Donato.
All.: De Canio
Milan: Dida, Cafu, Maldini, Stam, Kaladze, Gattuso, Rui Costa, Ambrosini, Kakà, Shevchenko, Crespo.
A disposizione: Fiori, Nesta, Simic, Pancaro, Brocchi, Seedorf, Serginho.
All.: Ancelotti
17-04-2005 18:26
Dalla sala stampa di Siena-Milan
De Canio
Questa gara è la dimostrazione dell’imprevedibilità del calcio: partite sulla carta facili divengono impossibili e viceversa. Il merito del Siena di oggi è quello di aver battuto un Milan che fino in fondo ha fatto la sua partita, ribattendo tutto colpo su colpo a ogni azione dei rossoneri. Tudor a centrocampo? Ci avevo pensato in settimana, ne ho parlato con Igor e mi aveva dato la sua disponibilità. Sì, è stata una mossa azzeccata. Mancano ancora tante giornate, non siamo ancora salvi. La nostra posizione è ovviamente migliore di 7 giorni fa, ma bisogna lottare fino alla fine. Piuttosto penso che lo spirito continuerà a essere questo abbiamo buone possibilità di raggiungere il nostro obiettivo.
Chiesa
Il punto di svolta della gara è stata dopo il loro vantaggio. Forse inconsciamente avevano ritenuto di aver messo la partita al sicuro. Noi siamo stati bravi a non demoralizzarci e a continuare a giocare con l’identico spirito con cui avevamo giocato fino a quel momento. Dedico il gol a mio zio Renato, venuto a mancare mercoledì scorso.
Pasquale
Ottima partita, quasi perfetta. Ci abbiamo creduto fino alla fine, abbiamo corso in undici, cosa fondamentale per raggiungere la salvezza. Felicità tantissima, anche se sappiamo che la strada per la salvezza è lunga e che bisognerà scendere in campo da qui alla fine con lo stesso spirito di oggi. Il mio ritorno in campo dal primo minuto? Certo, sono stato contento, ma le decisioni spettano naturalmente sempre e solo al mister.
Colonnese
Avevamo preparato la gara sapendo che non avremmo dovuto concedere spazi al Milan. Nei primi venti minuti forse non siamo stati impeccabili da questo punto di vista, ma poi ci siamo ripresi. Abbiamo preso un gol nel momento in cui meno ce lo si aspettava, poi c’è stata una rimonta davvero avvincente. La salvezza? La quota punti si è sicuramente alzata, pertanto non dobbiamo illuderci di aver raggiunto l’obiettivo, tra tre giorni c’è un’altra partita, dobbiamo rimanere carichi e concentrati.
Cozza
Grande merito a Pasquale che ha messo un ottimo pallone in area, poi sono stato bravo a spingerla dentro. Non mi è pesata la partenza dalla panchina, il campionato è lungo e un minimo di turn over è sempre necessario.
Ancelotti
Non siamo stati fortunati, potevamo chiudere la gara e invece abbiamo trovato una traversa, poi c’è stata la rimonta. Non penso d’aver sottovalutato il Siena anche se nel primo tempo abbiamo sofferto l’inserimento di centrocampisti e la mancanza di riferimenti nell’attacco bianconero. Non mi aspettavo Tudor in qualità di centrocampista, è stata una scelta tattica che mi ha stupito. Il campionato è ancora lungo, 3 punti sono pochi quando ci sono ancora tante gare e lo scontro diretto contro la Juve a casa nostra.
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La Robur batte il Milan 2 a 1 al Franchi
I gol di Chiesa e Cozza rispondono a Crespo
Grandissimo risultato della Robur che contro tutti i pronostici batte per 2 a 1 il Milan. Una gara in cui i bianconeri giocano senza paura, con grande intelligenza tattica e rispondono al gol di Crespo, prima con Chiesa e poi con il gran gol del neo entrato Cozza. Una partita molto positiva sul piano tecnico; lo schema messo in campo da De Canio blocca i rossoneri, pareccchio sotto tono senza troppa difficoltà. Ed ora in attesa della trasferta romana, migliora il morale della squadra e dei tifosi, che tornano prepotentemente a sperare e questa volta, dopo il risultato contro una delle prime della classe, alla grande. Il Milan perde la partita e la vetta della classifica. Non comincia bene la settimana, che avrebbe dovuto scongiurare, almeno nelle intenzioni di Ancelotti, per i diavoli lo spareggio per lo scudetto.
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Miracolo Siena, Milan battuto
Clamoroso ko dei rossoneri al Franchi. Collina annulla un gol regolare a Sheva, poi segna Crespo. Chiesa pareggia e Cozza, che gli subentra, fissa sul 2-1
SIENA, 17 aprile 2005 - "Nove punti in sette in giorni", aveva detto ieri Carlo Ancelotti. Teoria da rivedere. A Siena, infatti, i toscani compiono un capolavoro battendo il Milan 2-1: gol di Crespo, Chiesa e Cozza. Zero punti che fanno a pugni con i tre conquistati dalla Juve che ora guarda dall'alto soddisfatta. Toscana terra maledetta, dopo il ko di Livorno. Guarda caso, ancora una volta senza Pirlo.
Bravo Luigi De Canio, notoriamente uno stratega. Per affrontare il Milan occorre uno schema compatto. Dispone in campo un 3-5-2, con Taddei alle spalle di Chiesa. Carlo Ancelotti cambia invece idea. Sostituisce Pirlo con Rui Costa, schiera Ambrosini al posto di Seedorf, fa rifiatare Nesta con Kaladze al suo posto, e gioca con due punte: Crespo e Shevchenko. Mosse senza dubbio azzeccate. Il Milan fa la sua consueta partita, mentre i toscani dedicano il primo quarto d'ora a studiare le misure, faticando però nel pressing, subendo così le geometrie rossonere.
Proprio su una spettacolare triangolazione in piccoli spazi arriva il gol di Sheva che Collina annulla per un fuorigioco che farà discutere. Il Siena reagisce immediatamente entrando in partita. Tudor scheggia la traversa e Chiesa, lì da solo, è una mina vagante che si ricuce spazi, sguscia, ma deve fare i conti con il solito Dida. Occorre sottolineare che in fase di copertura non è molto impeccabile. L'assenza di Nesta si fa sentire, soprattutto quando Cafu avanza, lasciando scoperto il settore.
Bel primo tempo, nonostante lo 0-0, con Tudor che fa la differenza e un Milan che sembra attendere il momento giusto per colpire e affondare. Alla fine si contano un paio di occasioni a testa. Ineccepibile. Molto Milan in avvio di ripresa, ma nonostante un possesso palla devastante, il Siena riesce a trovare i guizzi giusti. Taddei è l'ispiratore; da lui partono le palle giuste per Chiesa che mette in crisi la difesa rossonera. Bravo davvero De Canio; le mosse giuste sono le posizioni di D'Aversa e Vergassola che danno sostanza al centrocampo. Quello che manca al Milan.
Insomma, Adriano Galliani ha proprio ragione: quando Andrea Pirlo non c'è, i rossoneri faticano il doppio. Senza il suo regista manca profondità, il lancio perfetto, l'arte applicata al calcio. Milan imballato che, nonostante l'arretramento del Siena (solo Chiesa in attacco), fatica a trovare la soluzione. Ma è anche un Milan operaio che dopo azioni insistite e accerchianti arriva al gol con Crespo, abile nell'infilare con tanto di tunnel Manniger dalla linea di fondo. De Canio allora rischia: dentro Maccarone per Alberto; due punte.
Buona idea, anche se il gol del pareggio è dell'immenso Chiesa; più forte del palo, colpito due volte prima che il pallone entri, più forte di Dida. Allora spazio a Seedorf e Serginho per Rui Costa e Gattuso, nel più classico dei 4-4-2. Il Siena replica con Cozza che rileva un Chiesa che non ne ha più. Ed ecco il capolavoro, perché l'ex di Reggina e Genoa, in un contropiede che taglia in due il Milan, arpiona di testa e batte Dida sul primo palo. Ed è delirio, trionfo da una parte. Sconcerto e delusione dall'altra. Tra operai, insomma, trionfano quelli specializzati.
www.kataweb.it
Milan, clamoroso scivolone
Il Siena fa scappare la Juve
In vantaggio dopo un'ora di assedio con Crespo, i rossoneri si fanno sorprendere da Chiesa e Cozza e lasciano scappare la Juve. Partita emozionantissima: oltre ai 3 gol anche 3 pali, 2 dei toscani e 1 dei rossoneri
SIENA - Il Siena cambia gli equilibri del campionato con la vittoria che non t'aspetti. Approfitta del fatto che il Milan accusi maledettamente l'assenza di Pirlo e lo batte facendo il 'numero' della giornata.
Il Milan tiene comunque sotto il Siena per gran parte del match. Alla fine le scelte di De Canio risultano vincenti: mentre i rossoneri fanno la partita, i toscani occupano bene il campo, in contropiede fanno la differenza e i gol che servono.
L'uomo chiave è stato un Chiesa ringiovanito: ha lottato da solo contro la difesa rossonera e l'ha messa in difficoltà. Il Siena insomma ha giocato una partita di grande sacrificio ed è stato premiato anche oltre i suoi meriti.
La partita è stata assai vivace. Al 10' rete annullata a Sheva: dopo una fuga di Kakà di 40 metri palla al piede, servizio per Crespo che pesca Sheva, tiro e gol, ma Baglioni segnala all'arbitro una posizione di fuorigico. Inesistente.
Tudor centra la traversa su cross di Alberto: è il primo scricchiolio nella retroguarda rossonera (17'). Maldini non è in serata e al 25' un suo liscio libera Chiesa: conclusione ravvicinata e miracolo di Dida.
Il Siena c'è, ma è sempre Milan: Gattuso e Ambrosini macinano palloni, Kakà è dappertutto.
Nella ripresa, mentre la Juve dilaga sul Lecce, il Milan entra in campo più deciso e dopo un salvataggio di Maldini su Chiesa (5') comincia a pressare. Il Siena non regge e al 18' cade: lancio di Gattuso per Crespo, tutta la difesa senese sale, ma non Taddei che lascia l' argentino in gioco e gli permette di battere Manninger facendogli passare la palla tra le gambe. Gattuso urla tutta la gioia rossonera. La Juve non è più in fuga.
Il gol dà la carica alla squadra di Ancelotti. Gattuso colpisce una traversa con un tiro da fuori (33'), ma il Siena - che ha saputo anche del vantaggio del Chievo - non ci sta a sprofondare e reagisce.
Dentro Maccarone per Alberto. De Canio aumenta il potenziale offensivo e non sbaglia. Su una azione di angolo trova il pari. Chiesa prima colpisce il palo, poi sulla respinta calcia ancora: Dida è a terra, Rui Costa devia la sfera ancora sul palo, ma finisce in rete (27'). Ancelotti sostituisce Rui Costa con Seedorf e Gattuso con Serginho.
I rossoneri sono sbilanciati in avanti. De Canio toglie Chiesa e mette Cozza, per coprirsi in mezzo al campo. La strategia è contenimento e contropiede. E' la mossa giusta. Al 41' Pasquale crossa una palla deliziosa: la retroguardia rossonera è tagliata fuori, Kaladze non chiude su Cozza che di testa batte Dida.
E' la fine: i rossoneri vedono sfuggire la Juve, il Siena vede la salvezza.
Siena-Milan 2-1 (0-0)
Siena (3-5-1-1): Manninger 7, Mignani 6.5, Colonnese 6.5, Portanova 6.5, Alberto 6 (25' st Maccarone 6), D'Aversa 6, Tudor 6.5, Vergassola 6.5, Pasquale 6.5 (43' st Argili sv), Taddei 6.5, Chiesa 8 (35' st Cozza 7). (14 Fortin, 3 Falsini, 19 Di Donato, 39 Pecchia). All: De Canio 7.5.
Milan (4-3-1-2): Dida 6.5, Cafu 5.5, Maldini 5.5, Stam 5.5, Kaladze 5, Gattuso 7 (31' st Serginho 5.5), Rui Costa 5.5 (31' st Seedorf 5.5), Ambrosini 6, Kakà 6, Shevchenko 5.5, Crespo 6 (12 Fiori, 13 Nesta, 14 Simic, 26 Pancaro, 32 Brocchi). All: Ancelotti 5.
Arbitro: Collina di Viareggio 5.5.
Reti: nel st 18' Crespo, 27' Chiesa, 41' Cozza.
Note: angoli: 8 a 4 per il Milan. Recupero: 0' e 3'. Spettatori: 15 mila. (17 apr 2005)
www.virgilio.it
Il Milan cade a Siena
Nonostante una prestazione discreta ed il gol del vantaggio trovato nella ripresa, il Milan perde a Siena e torna ad inseguire nei confronti della Juve, che ha invece travolto il Lecce al Delle Alpi.
Merito anche di un Siena prudente sotto l’aspetto tattico ma molto determinato nelle ripartenze, e che ha fatto bene tutto quello che il Milan gli ha concesso di fare. Certo, al di là della buona partita, non è da Milan farsi rimontare e superare da una “provinciale” dopo essere passato in vantaggio. Ancelotti dovrà lavorare in settimana più che altro per riportare la giusta tensione psicologica a Milanello.
De Canio parte con un 3-5-1-1 con Taddei a supporto di Chiesa, ma dopo meno di un quarto d’ora, a seguito di due spaventi in difesa, arretra Pasquale e passa al 4-4-1-1. Uno dei due spaventi è un gol annullato forse in giustamente a Shevchenko per la segnalazione di fuorigioco del guardalinee.
Lo schema del Milan è il solito, con Rui Costa nei panni di vice Pirlo e Ambrosini nel ruolo di Seedorf, e se Dida è bravo in un paio di occasioni sui guizzi di Chiesa (c'è anche una traversa di Tudor), Manninger ha il suo bel da fare coi milanisti. Pericolosi Shevchenko, Rui Costa, Gattuso, Kaladze.
Nella ripresa Ancelotti inizia a pensare ai cambi quando Gattuso pesca Crespo in area e l’argentino realizza il gol del vantaggio rossonero (62’). Il Siena non si scompone e resta in partita, ma è anche fortunato quando Gattuso centra la traversa da fuori area a Manninger battuto.
Il Milan affronta forse con sufficienza il finale di gara, e al 71’ su un corner di D’Aversa Chiesa ha tempo e modo di battere due volte consecutive al volo, centrando prima il palo e poi la porta, con Rui Costa che non riesce sulla linea ad evitare il pareggio toscano.
Ancelotti rinuncia a Gattuso e Rui Costa e prova il 4-4-2 con Seedorf e Serginho (con Kakà largo a destra), ma il Siena trova il contropiede giusto a 5’ dal termine con una fuga sulla sinistra di Pasquale conclusa da un cross teso che Cozza mette in rete. Un gol pesantissimo nella corsa alla salvezza della squadra toscana.
www.yahoo.it
Serie A: Siena-Milan 2-1
Dom 17 Apr, 6:36 PM
Il Siena supera il Milan 2-1; gol di Crespo, Chiesa e Cozza. Annulato gol regolare a Shevchenko.
Dopo gli incresciosi fatti dell’Euroderby il campionato di serie A si appresta a vivere la trentunesima giornata inaugurando la nuova legge contro la violenza ribattezzata “tolleranza zero”.
All’ Artemio Franchi è di scena il match tra Siena e Milan. De Canio deve fare a meno dello squalificato Cirillo e degli infortunati Flo e Camorani; Ancelotti invece è costretto a rinunciare agli indisponibili Pirlo, Inzaghi e Tomasson: Nesta partirà dalla panchina.
Ottimo avvio dei padroni di casa che già al 5’ minuto mettono in crisi la difesa campione d’Italia: Chiesa centra per Taddei, che manca di poco la deviazione vincente. Un minuto dopo i rossoneri replicano con Cafu, che sferra un violento destro deviato da un difensore: Manninger è bravo a distendersi. Al 10’ strepitosa combinazione Kaka’-Crespo-Shevchenko con il pallone d’oro che deposita in rete su assist dell’argentino ma il gol viene annullato per un fuorigioco inesistente: errata la valutazione del guardalinee. La gara è viva e sei minuti dopo il Siena ha una doppia occasione :prima Chiesa sfrutta uno svarione di Maldini e tenta un pallonetto ma Gattuso salva la porta. Pochi secondi dopo Tudor sfrutta un cross di Alberto e di testa colpisce la traversa. I rossoneri faticano a trovare spazi: il Siena è ben organizzato in difesa e si rende pericoloso al 25’ con Chiesa che, lanciato ottimamente in profondità, supera Maldini e scarica di prima intenzione in porta: Dida si oppone brillantemente. Al 30’ occasione per il Milan con Shevchenko che in posizione dubbia serve un invitante palla al centro: Pasquale salva la porta. Un minuto dopo è ancora lo stesso ucraino che dal dischetto dal rigore calcia alto, ma è decisivo l`intervento difensivo di Alberto. Ci prova al 38’ anche Rui Costa con un tiro a rientrare su cui Manninger si supera; poi Crespo di testa cerca il palo lontano, ma il pallone sfila a lato. Al 40’ grande è il salvataggio di Stam che di testa respinge un insidioso destro dal limite di Tudor ben servito da Chiesa.
Nella ripresa il Milan è padrone assoluto del campo, il dato sul possesso di palla sarà eloquente. Ma sono i toscani al 49’ rendersi pericoloso in contropiede: Vergassola lancia a rete Chiesa che viene fermato dal prodigioso recupero di Maldini. Tre minuti dopo è ancora Chiesa a rendersi pericoloso con una fucilata dalla distanza su cui Dida fa buona guardia. Al 55’ grande conclusione dalla distanza di Rui Costa: Manninger vola mandando in corner. Il gol è nell’aria e al 63’ il Milan passa in vantaggio: Gattuso veste gli insoliti panni di assist-man e serve una gran palla a Cresp: l’argentino, da posizione defilata, trafigge Manninger con un diagonale che gli passa in mezzo alle gambe.
Due minuti dopo Kaka` viene messo giù al limite dell`area: la battuta a giro di Rui Costa termina di poco fuori. Al 68’ i rossoneri sfiorano il raddoppio con la botta dalla distanza di Gattuso, ma la palla incoccia clamorosamente la traversa. Al 71’ Il Siena usufruisce di un angolo: la palla giunge sui piedi di Chiesa che colpisce il legno, la palla ritorna sui suoi piedi e l’attaccante ribadisce a rete nonostante il salvataggio di Rui Costa che fa carambolare lka sfera sul palo prima che finisca in rete. I rossoneri premono ma il Siena chiude bene gli spazi e cerca di colpire di rimessa: proprio in contropiede i toscani siglano il 2-1: Pasquale galoppa sulla fascia, effettua un preciso traversone su cui il neo entrato Cozza si fa trovare pronto; Dida non può nulla sul colpo di testa dell’ex amaranto. Nel finale il Milan assedia gli avversari, ma sulla sua strada trova un grande Manninger che all’ 88’ leva dal sette la punizione di Serginho e al 90’ compie un’uscita decisiva su Crespo. Nel recupero il Siena spreca un contropiede in superiorità numerica con Maccarone. Il Siena continua a credere nella salvezza, mentre il Milan perde momentaneamente il passo della Juve.
Siena: De Canio "Siamo rimasti uniti senza andare allo sbaraglio"
Dom 17 Apr, 6:37 PM
Gigi De Canio, allenatore del Siena, festeggia la sorprendente vittoria sul Milan: “Bisogna essere forti e capaci nel ripartire e crederci. A noi è andata bene, meglio così. E’ stata una partita equilibrata, nel senso che abbiamo cercato tutti e due di vincere la gara” .
De Canio individua la chiave del successo bianconero: “Noi abbiamo avuto la capacità di rimanere uniti senza andare allo sbaraglio. Guardandomi indietro mi resta un po’ di rammarico per alcuni nostri risultati un po’ stentati” .
Serie A: le pagelle di Siena-Milan
Dom 17 Apr, 7:08 PM
Le pagelle di Siena-Milan, terminata 2-1.
SIENA
Manninger 7.5 - Respinge ogni tiro arrivi dalle sue parti. In occasione del gol Crespo gli fa il tunnel, ma per il resto è praticamente perfetto. Insuperabile.
Alberto 6.5 - In fase offensiva fa spesso preoccupare Kaladze; anche in difesa concede veramente poco. Ottimo un suo intervento che salva un sicuro gol di Shevchenko.
Colonnese 6 - Dalla sua parte Cafu spinge, ma non compie mai azioni devastanti a cui solitamente siamo abituati. Limita i danni dando una mano alla squadra.
Mignani 5.5 - Fa quel che può contro Shevchenko che, nonostante non sia decisivo, lo taglia fuori in diverse occasioni. Bravo nel gioco aereo, un po` distratto sul gol del Milan.
Pasquale 6.5 - Protagonista di una buona gara che incornicia con il pregevole assist per il gol decisivo. Velocista, risulta più efficace di Cafu.
Portanova 6 - Guida la difesa che resiste agli assalti rossoneri anche se concede troppe occasioni. Gol a parte, non patisce la presenza di Crespo.
Tudor 6.5 - Positivo sia in fase d`interdizione che di impostazione. Sfiora il gol centrando una clamorosa traversa: il suo ruolo è davanti alla difesa.
D`aversa 6 - Innesca diverse azioni pericolose: peccato che i compagni sfruttino poco i suoi lanci. Si sacrifica poi in fase difensiva ottenendo risultati sufficienti.
Taddei 5 - Parte bene, calando però nettamente alla distanza. Grave responsabilità sul gol del Milan quando rimane arretrato tenendo in gioco Crespo.
Vergassola 6.5 - Partita generosa quella del centrocampista che si rende utile soprattutto in fase di ripartenza: non si tira mai indietro quando c`è da lottare. Aggressivo.
Chiesa 7 - Sembra quello di qualche anno fa. Sprinta, dribbla e cerca la porta costantemente. Realizza in modo fortunoso un gol peraltro meritato. Peperino.
Argilli s.v. - Scampoli di partita per lui. Ingiudicabile.
Cozza 6.5 - Gioca dieci minuti e realizza un gol bello e decisivo in una delle partite più importanti della stagione. Cosa chiedergli di più?
Maccarone 5.5 - Entra a metà ripresa e combina un po` pochino. Sbaglia il contropiede del possibile 3-1.
All.De Canio 7 - Manda in campo una squadra ben organizzata nonostante nella ripresa sia poco presente in fase di impostazione. Azzecca il cambio decisivo. Bravo e fortunato.
MILAN
Dida 6.5 - Conferma il momento di grazia che sta attraversando parando tutto il possibile. Incolpevole su entrambi i gol, viene anche graziato dalla traversa.
Cafu 6 - Il pendolino appare meno brillante del solito: Pasquale lo mette talvolta in difficoltà. Buono comunque l`apporto di traversoni al centro.
Kaladze 5 - In avanti non lo si vede mai, mentre in difesa concede troppo ad Alberto e commette l`errore di perdere di vista Cozza in occasione del gol. Da rivedere.
Maldini 6 - Nel primo tempo compie uno svarione che quasi non sembra appartenere al suo repertorio. Nella ripresa si rifa con un grande intervento su Chiesa.
Stam 6 - Prestazione di sostanza per il difensore che non incide in fase offensiva, ma controlla la zona di sua competenza. Chiesa ogni tanto lo salta.
Ambrosini 6 - Chiamato in causa dal primo minuto risponde con una discreta prestazione, anche se a volte sembra troppo avanzato e cerca di mettersi in luce con preziosismi evitabili.
Gattuso 7 - Particolarmente ispirato, va vicino al gol con due tiri per poi centrare una clamorosa traversa. Assist da vero rifinitore oltre la consueta generosità in mezzo al campo.
Kakà 5 - Lodevole la sua progressione in occasione del gol annullato. Poi si perde per il campo senza mai riuscire a incidere nella manovra come potrebbe. Evasivo.
Rui Costa 6.5 - Sostituisce dignitosamente Pirlo e fino a quando rimane in campo detta i tempi della manovra. Va vicino al gol cercando sempre di rifornire le punte.
Crespo 6 - Fa due grandi cose: l`assist per il gol annullato a Sheva e realizza con tunnel su Manninger la rete del momentaneo 1-0. Peccato risulti impalpabile per il resto della gara.
Shevchenko 6 - Risulta essere il più pericoloso dell`attacco rossonero anche se attacca poco gli spazi a sua disposizione. Gli viene annullato un gol regolare. Sulla sua strada trova un grande portiere.
Seedorf s.v. - Entra negli ultimi minuti senza entrare in partita. Ingiudicabile.
Serginho 5.5 - Entra e non da` il contributo sulla fascia perdendosi in dribbling inutili. Sfiora la rete su punizione ma Manninger dice ancora una volta no!
All.Ancelotti 6 - Manda in campo una formazione insolita che comunque non demerita. Osare maggiormente nella ripresa sarebbe forse servito a portare a casa il risultato.
ARBITRO
Collina 5,5 - Il miglior fischietto italiano incappa in una giornata non molto fortunata. Più che sua, la colpa è degli assistenti che annullano un gol regolare a Shevchenko e sbagliano dei fuorigiochi abbastanza clamorosi. Tiene comunque calmi gli animi, anche se alcuni interventi potevano essere sanzionati maggiormente.