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Pescara - Siena 2-3

Stagioni > 2012-2013 > Ritorno

Serie A - Il solito Emeghara decide il 3-2 di Pescara
Il treno salvezza passa dall'Adriatico a un anno dalla morte di Piermario Morosini tra ricordo e ultime chance di A per il Pescara: l'undici di Bucchi rimonta lo 0-2 del primo parziale con una grande ripresa ma Emeghara, settimo gol in undici partite, decide il match all'86'. A segno prima del nigeriano Angelo, Zanon (autorete), Celik e Togni; pali per Sestu, Pozzi e Sculli e portieri sugli scudi
Scritto da Fabio DISINGRINI (Twitter @FabioDisingrini) | Eurosport – 13 ore fa
Forse non aveva tutti i torti Beppe Iachini a dire, tra lo stupore della vigilia, che il Pescara arrivava sulla strada del suo Siena nel momento più sbagliato. E in effetti gli abruzzesi - ultimi in classifica e senza vittorie dal 6 gennaio con un punto nelle ultime tredici, 31 reti subite e soltanto 7 realizate - dopo un inizio disastroso hanno rimontato il doppio svantaggio del primo tempo con una bella e intensissima ripresa. Prima Angelo, primo gol alla 96esima di A per il brasiliano, poi l’autorete di Zanon (due gol fortuiti ma meritati in un primo tempo di unica marca senese) ed ecco la reazione del Pescara con il pari in rimonta firmato Celik, subentrato prima dell’intervallo a un fischiatissimo D’Agostino, e Togni. L’ultima mezzora di gioco, tra pali di Pozzi e Sculli e miracoli di Pelizzoli e Pegolo, è stata apertissima e alla fine decisa da Emeghara, settimo gol in undici maglie Robur per il nigeriano, nonostante la posizione irregolare di Agra prima dell’assist.
L’ADRIATICO RICORDA MOROSINI – A un anno esatto dalla morte, proprio su questo terreno di gioco durante un drammatico Pescara-Livorno di Serie B, lo stadio Adriatico omaggia Piermario Morosini con l’intitolazione da parte del Comune della curva sud settore ospiti. I giocatori di Pescara e Siena hanno depositato una corona di fiori sotto il settore tra gli applausi e la commozione per il Moro che non c’è più ma sarà sempre ricordato.
PRIMO TEMPO ONE DIRECTION - Il primo tempo è tutto senese: Vergassola, Terzi e Sestu (traversa) subito pericolosi prima del vantaggio di Angelo al 14’: sfortunatissimo rinvio di Capuano (in chiusura su Sestu in area piccola) sulla testa del brasiliano e quando al 32’ Zanon è l’unico a toccare in area piccola affollata su cross di Vergassola per il classico autogol l’esito della partita sembra già deciso. L’inerzia dei primi 45’ è infatti unidirezionale mentre D’Agostino, ancora indolente e infortunato, esce tra i fischi di un Adriatico davvero spazientito.
LO SPETTACOLO DELLA RIPRESA - Quando si riprende e Rosina può saltare indisturbato tra Kroldrup e Capuano, il copione sembra lo stesso e inesorabile eppure qualcosa è cambiato: il Pescara alza il ritmo, si riversa in avanti e al 51’ Celik accorcia le distanze in controbalzo dopo la parata di Pegolo su Sculli in area piccola. Altri sette minuti e la rimonta, dopo un’altra grande parata di Pegolo su Cascione e un mani in area di Paci, è già completata perché su punizione Togni sembra infallibile ripetendo la rete al Catania con palla a giro sotto l'incrocio. E siamo solo all’inizio: Pegolo vola su Casione e Caprari, Pelizzoli risponde in tuffo ad Angelo ma attenzione perché largo a destra il portoghese Salvador Agra, subentrato a Rosina, è sempre smarcato. Squadre lunghissime, il Pescara ci prova ancora con Terzi, Pozzi (dentro per Sestu) centra l’incrocio, Sculli il palo dopo meno di un minuto. Decide Emeghara all’86’ colpendo di rimessa direttamente da corner Pescara: nigeriano servito in mezzo all'area da Agra (in offside) per il comodo appoggio in rete. Vince il Siena 3-2 aspettando le reazioni di Palermo (in casa col Bologna) e Genoa nell’attesissimo derby della Lanterna: è l’emozionante corsa alla salvezza che estromette il Pescara, ora ultimissimo dopo l’ottava sconfitta consecutiva, nonostante questi incoraggianti ma tardivi respiri del Delfino.

Siena, Iachini: "Ci davano per spacciati..."
Beppe Iachini commenta la vittoria esterna del suo Siena sul campo del Pescara: "Abbiamo giocato un ottimo primo tempo, in cui siamo partiti forte pressando alto, creando tante occasioni, segnando e poi raddoppiando. Poi abbiamo avuto dieci minuti di black out in avvio del secondo tempo, abbiamo avuto troppa paura dopo aver preso il primo gol e questo non deve accadere. Dovevamo gestire la gara con più personalità". Per Iachini, comunque, il Siena è poi riuscito a dimostrare grande carattere: "Ci siamo rimessi sotto, sapevamo che dovevamo rischiare per vincere. Abbiamo forzato con due punte e siamo riusciti a sbloccare la partita bella e vibrante. Un grande plauso ai ragazzi che stanno lavorando alla grande con spirito e organizzazione. Ricordo sempre che noi abbiamo 36 punti e non 30. A gennaio ci davano per retrocessi, avevamo nove punti di distacco dal Pescara e dovevamo risalire la classifca. Sono andati via tanti giocatori importanti, piano piano abbiamo inserito in rosa giocatori con determinate caratteristiche per mie idee tattiche. Abbiamo preso, senza spendere nulla, ragazzi che ci potevano dare una mano, formando un gruppo solido. Siamo risaliti in classifica, ma ancora non abbiamo fatto nulla. C'è il grande orgoglio per stare lì a giocarcela"
Gasport


Serie A, Pescara-Siena 2-3. Emeghara salva i bianconeri, gol di Angelo, Celik, Togni e aut. Zanon
Milano, 13 aprile 2013
Gara incredibile all'Adriatico: i toscani avanti 2-0 si fanno riprendere dalla squadra di Bucchi che raggiunge il 2-2. Al 41' del secondo tempo la rete decisiva del nigeriano, viziata però da un fuorigioco
E' una partita da pazzi all'Adriatico. Il Siena va in vantaggio sul 2-0 con Angelo e un autogol di Zanon, ma quando la gara sembra ormai decisa il Pescara rialza la testa e riporta tutto in equlibrio. Il 2-2 orgoglioso è firmato Celik e Togni. Al 41' della ripresa la rete che potrebbe valere una stagione: Emeghara trova il 3-2 e salva il Siena, ma l'azione è viziata da fuorigioco. I toscani salgono a quota 30, in attesa del risultato di Palermo e Genoa, mentre gli abruzzesi sono praticamente condannati a quota 21.
dedicato al moro — Un pensiero speciale, in questa giornata, a Piermario Morosini, scomparso lo scorso 14 aprile proprio sul campo del Pescara, in occasione della gara con il Livorno. A distanza di un anno c’è una curva tutta per lui all'Adriatico e un lungo applauso prima del fischio d’inizio.
angelo gol — Tolti i primi minuti di assestamento, il Siena crea e disfa a proprio piacimento contro un Pescara pasticcione e teso. Prima Vergassola con un rasoterra, poi Terzi di testa e Sestu con una traversa fanno le prove del vantaggio. Gli abruzzesi sbagliano un numero impressionante di appoggi ed è proprio un retropassaggio errato di Capuano a innescare l’1-0: Angelo, tutto solo, può spingere di testa in rete al 14’. Per lui primo sigillo in serie A, pesantissimo. Il Pescara ci prova su palla inattiva, con una zuccata di Kroldrup va vicinissimo al pari, ma Pegolo è reattivo. Per il resto la manovra è lenta e i toscani hanno sempre modo di compattarsi.
autogol zanon — Al 33’ l’episodio che sembra stroncare i padroni di casa, nel punteggio e nel morale: Zanon buca la porta del compagno Pelizzoli con una deviazione di sinistro. E’ il 2-0, risultato che rinforza le motivazioni senesi. Al 37’ fuori D’Agostino, l’ex, per un acciacco muscolare, dentro Celik.
che rimonta! — Nella ripresa è proprio lo svedese ad accorciare con un sinistro di controbalzo . E’ il 7’ e la partita è ancora lunga. Bucchi si spolmona dalla panchina: se B deve essere, nulla va lasciato intentato. Il pubblico nel frattempo aveva sottolineato ironico la caduta dei padroni di casa con degli “olè” a ogni tocco di palla, irritato dall’atteggiamento troppo remissivo. Dalle solite bocche al 14’ un altro urlo, stavolta per esultare davanti al gol magnifico di Togni. Punizione a giro, Pegolo immobile, partita ripresa e Togni che vola a festeggiare direttamente in tribuna. Il Pescara si è trasformato, il Siena pure. La squadra di Iachini accusa un avversario più spavaldo e sgombro mentalmente, che potrebbe addirittura segnare il 3-2 con Cascione se in porta non ci fosse un Pegolo in palla. Il tecnico bianconero cambia allora il supporto a Emeghara: via Rosina e Sestu, dentro Agra e Pozzi.
il colpaccio — Nell’ultima fetta di gara salta tutto: tattica e ordine. Il Siena si ritrova e sfiora il colpo del k.o. prima con Angelo, poi con Pozzi. In entrambe le occasioni Pelizzoli c’è. Al 39’ è solo questione di centimetri per il solito Pozzi, che fa tremare l’incrocio dei pali. Un minuto dopo gli risponde Sculli, che centra il legno. Il minuto clou è il 41’, quando il Siena becca il Pescara tutto sbilanciato in avanti e sfrutta una ripartenza sull’asse Agra-Emeghara. E’ il 3-2 dell'attaccante, viziato però dal fuorigioco del portoghese. Il Siena raccoglie tre punti fondamentali in chiave salvezza, il Pescara vede i titoli di coda.

Pescara-Siena 2-3: Emeghara salva i toscani, Delfino coraggioso e sfortunato
Sotto di due reti all'intervallo, gli abruzzesi reagiscono e agguantano l'insperato pareggio grazie alle reti messe a segno da Celik e Togni. Nel finale decide Emeghara.
di Jacopo D'Antuono
Allo stadio 'Adriatico', il Pescara cede per 2-3 al  Siena in un delicatissimo e avvincente scontro salvezza, valido come anticipo della trentaduesima giornata di Serie A.
FORMAZIONI - Bucchi sceglie Sforzini come unica punta, dietro di lui nel 4-2-3-1 agiscono Caprari, Cascione e Sculli. D'Agostino dovrà dirigere le operazioni a centrocampo. Nel Siena, che si schiera con un 3-4-2-1 sono Rosina e Sestu ad appoggiare il bomber Emeghara.
PRIMO TEMPO - Compassato e macchinoso l'approccio dei padroni di casa, intraprendente e concentrato quello del Siena. Nei primi dieci minuti infatti i toscani fanno capire le loro intenzioni e prima con Vergassola e poi con Terzi mettono i brividi al Pescara: bravo Pelizzoli nella seconda circostanza a respingere la conclusione aerea di Terzi. All'undicesimo Sestu timbra l'incrocio dei pali con un siluro calciato da fuori, ma trova ancora il portiere dei biancoazzurri ad opporsi. Tre minuti dopo arriva il vantaggio degli ospiti, Angelo raccoglie di testa una respinta difensiva e spinge in rete la palla che vale lo 0-1.
Al sedicesimo ancora occasione per il Siena, ma Emeghara spreca con imprecisione. Il pirmo sussulto creato dagli uomini di Bucchi arriva al 20esimo, azione che parte da un cross di Modesto raccolto da Sforzini che spara alto. Poco dopo Pegolo strappa applausi e dice no ad un'inzuccata di Kroldrup che fallisce da pochi passi. Crescono i padroni di casa pericolosi prima con Caprari e poi con Capuano che spedisce sopra la traversa da una mischia. Ma si sa, la legge del calcio è chiara e cinica: "goal mangiato,goal subito".
Infatti al trentaduesimo minuto arriva il raddoppio senese, realizzato però da un difensore del Pescara, Zanon, che devia nella propria porta un cross dalla fascia destra bianconera. Il primo tempo si spegne tra i fischi del pubblico dell'Adriatico e su una conclusione al volo di D'Agostino che trova pronto e reattivo Pegolo.
SECONDO TEMPO - Parte il secondo tempo, e suona la sveglia per il Pescara che accorcia le distanze dopo pochissimi minuti: Celik supera Pegolo con una potente conclusione di controbalzo. La squadra di Bucchi sembra magicamente rigenerata e al cinquantasettesimo chiede una calcio di rigore per presunto fallo di mano di Paci, ma l'arbitro Rizzoli dice no.
Pochi minuti dopo si concretizza la rimonta del Pescara che agguanta il 2a2 grazie ad una splendida punizione di Togni che insacca con un tiro a giro. Il match si infiamama, e i padroni di casa si tuffano alla ricerca della vittoria rischiando anche la beffa. Pericolosissimo prima Sforzini per il Pescara bravo a tagliare sul primo palo e colpire di testa la palla che sfiora il palo. Palo che viene timbrato all'ottantatresimo da Pozzi che scaglia un tiro potentissimo. Non c'è un attimo di tregua, e il Pescara risponde con Sculli che tira dalla distanza in girata ma la sua conclusione si infrange sul palo.
Ma all'ottantasettesimo il Siena è letale: azione da manuale in contropiede, ed Emeghara raccoglie in posizione dubbia un assist che viene spinto in rete. Il Pescara non ci sta e attacca con la forza della disperazione, ma i bianconeri alzano le barriere e proteggono il risultato.
LA CHIAVE - Onore al Siena che è sceso in campo con il giusto atteggiamento e con la mentalità di una squadra che vuole salvarsi. Ma merito anche a chi ha scovato Emeghara, un vero bomber da 7 reti in 11 partite. Decisivo oggi con il suo goal pesante nella corsa salvezza.
MOVIOLA - Ha fatto bene l'arbitro Rizzoli a non assecondare le richieste biancoazzurre sul presunto fallo di mano in area di Paci. In fuorigioco, seppur di pochissimo, il goal vittoria di Emeghara valutato regolare dal guardalinee.
Dalle pagelle:
IL MIGLIORE - Pegolo. Il migliore dei suoi. Soprattutto nella ripresa salva la sua squadra in diverse occasioni con interventi prodigiosi.
IL PEGGIORE - D'Agostino. Viene salutato dai fischi dei tifosi pescaresi alla sua uscita dal campo, sul finire del primo tempo, a causa di un problema muscolare. Nei 37 minuti giocati non ha espresso certo il meglio del suo calcio.
fonte goal.com

Pescara-Siena 2-3 13/04/2013
PESCARA(4-2-3-1): Pelizzoli, Zanon, Kroldrup, Capuano, Modesto (dal 31’ st Bianchi Arce), Togni, D’Agostino (dal 37’ pt Celik), Caprari (dal 40’ st Abbruscato), Cascione, Sculli, Sforzini. All. Nobili
A disp.: Perin, Abbruscato, Celik, Bocchetti, Blasi, Bianchi Arce, Caraglio
SIENA (3-4-2-1): Pegolo, Terzi, Paci, Felipe, Angelo, Vergassola, Della Rocca, Rubin, Rosina (dal 22’ st Agra), Sestu (dal 28’ st Pozzi), Emeghara (dal 42’ st Bolzoni). All. Ichini
ARBITRO: Rizzoli di Bologna (Rosi-Marrazzo/De Pinto/Fabbri-Pairetto)
AMMONITI: 13’ st Terzi (S), 13’ st Sculli (P), 15’ st Togni (P), 26’ st Felipe (S)
ESPULSI: nessuno
MARCATORI: Angelo 14’ pt (S), Zanon aut. 33’ pt (S), 7’ st Celik (P), 14’ st Togni (P), 41’ st Emeghara (S)
ANGOLI: 8-8
Una vittoria sofferta quanto importante: il Siena espugna l’Adriatico e continua a sognare. Sembrava tutto facile, alla fine del primo tempo con la Robur in vantaggio di due reti. In quindici minuti gli abruzzesi hanno rimontato e spinto per il vantaggio della sopravvivenza. Poi ci ha pensato ancora lui, Innocent Emeghara. Tre punti fondamentali per la gioia dei centocinquanta tifosi presenti sugli spalti e per tutto il popolo bianconero.
Nessuna novità nelle due formazioni: nella Robur Felipe e Della Rocca si riprendono il posto dopo la
squalifica, sulla trequarti, a fianco di Rosina torna Sestu. La punta è Emeghara. Nel Pescara Bucchi sceglie la coppia Togni-D’Agostino, Cascione sostituisce l’infortunato Quintero.
Si parte con una punizione del Siena al 4’: batte Rosina, ma la palla finisce sopra la traversa. Un minuto dopo Angelo, cercato molto dai compagni, sforna il traversone perfetto, ma Capuano allontana. Dall’altra parte bene Pegolo in uscita su Sforzini. Al 9’ Vergassola sfonda in area, il diagonale del capitano sfiora il palo. Con lo scorrere dei minuti cresce la Robur: al 10’, sugli sviluppi di un angolo, Terzi di testa tira a botta sicura, Pelizzoli d’istinto respinge. Al 12’ Sestu, complice un lieve tocco del portiere, colpisce l’incrocio dei pali, una manciata di secondi e ci riprova con una bella conclusione alta di poco. Sono le prove generali per il gol: il duello è ancora tra Sestu e Pelizzoli, in un batti e ribatti in area la palla arriva ad Angelo: la sua incornata è imprendibile per il portiere abruzzese. Al 17’ alta la conclusione di Emeghara. Al 18’ il nigeriano cade in area in un contrasto con un avversario, ma Rizzoli lascia proseguire. Al 21’ Caprari manda alle stelle. Al 24’ Vergassola viene spinto in area, senza fallo dice l’arbitro. Il Pescara riparte, salva Terzi in angolo sul tentativo di Sculli. Al 25’ anche Rubin si rifugia in corner sul colpo di Kroldrup. Sugli sviluppi proprio il danese mette alla prova Pegolo che non si lascia sorprendere: altro intervento eccezionale del portierone bianconero. E’ sui calci piazzati che i padroni di casa inseguono il pareggio, ma è invece la Robur che trova la seconda rete. Prima Kroldrup chiude su Emeghara (31’), poi Pelizzoli su un corner bianconero non esce e mette in crisi i compagni (32’), alla fine Zanon con una sciagurata deviazione di sinistro regala al Siena il raddoppio (35’). D’Agostino prova dare una scossa ai suoi, ma Pegolo è un brutto cliente. Si fa anche male, al suo posto Celik. Al 45’ Sculli ci prova di testa, ma la palla si perde alla destra di Pegolo (era comunque alzata la bandierina). Ottimo Pegolo in uscita a togliere dai piedi di Sforzini un retropassaggio sbagliato di Paci.
Nessun cambio a inizio ripresa. E si riparte subito con il Siena in avanti: Emeghara protegge la palla da tre avversari, passa a Rosina che però non inquadra la porta.  Al 5’ Pelizzoli si oppone a Sestu. Il Pescara riapre la partita al 7’ Pegolo respinge su Sculli, sulla ribattuta Celik con un sinistro potente porta il risultato sul 2-1. All’11’ ancora protagonista il portiere bianconero che si accartoccia per dire no Cascione. Il Pescara non molla, con il Siena che si difende, e al 12’ reclama per un fallo di mano in area di Paci (la palla aveva rimbalzato precedentemente sulla gamba del difensore). Al 14’ la doccia fredda per il Siena: su punizione Togni pareggia. Al 20’ Pelizzoli esce dai pali per fermare l’avanzata di Emeghara lanciato a rete. Dall’altra Pegolo salva la porta sul tiro ravvicinato di Cascione. Poi Togni ci prova con un’altra cannonata. Fuori. Al 26’ il portiere bianconero allontana sul tiro a girare di Caprari. Al 28’ Sestu non serve Emeghara e spreca una ghiotta occasione. Al 30’ Agra ben servito da Emeghara spara altissimo. Al 33’ bell’azione di Agra che serve Angelo, grande risposta di Pelizzoli in angolo, sugli sviluppi ancora l’estremo difensore dice no al colpo di testa di Pozzi. Sul fondo al 35’ l’incornata di Sforzini. Al 37’ alta anche quella di Paci sugli sviluppi di un corner. Al 38’ sfortuntissimo Pozzi: la sua splendida conclusione si schianta sull’incrocio dei pali. Legno anche per il Pescara sul rovesciamento con Cascione. La gioia bianconera esplode al 41’: in una ripartenza con gli abruzzesi sbilanciati, Agra serve Emneghara alla perfezione per il tris di Emeghara in dubbio fuorigioco. Nei minuti finali Pegolo riesce a controllare senza patemi le avanzate biancazzurre, alla fine vince la Robur. (Angela Gorellini)
Fonte: Fedelissimo on line   

Pescara-Siena 2-3, Emeghara firma il colpo salvezza nel finale
La rete dell'attaccante arrivato a gennaio lancia la Robur a quota 30 punti: toscani virtualmente salvi, in attesa delle sfide di Genoa e Palermo. Angelo e l'autogol di Zanon avevano portato i bianconeri sul doppio vantaggio, prima dei gol di Celik e Togni. Il 2-3 è viziato da un fuorigioco di Agra. Prima della partita intitolato il settore ospiti dell'Adriatico a Piermario Morosini, scomparso un anno fa
di MARCO GAETANI
PESCARA - Vincere due volte. È la storia della stagione del Siena, che da inizio anno deve fare i conti con una penalizzazione che ne sta complicando dannatamente l'obiettivo salvezza: la rincorsa dei bianconeri parte sempre da lontano. Quando l'avversario sembra raggiunto, basta una scivolata per perdere terreno. La trasferta di Pescara non ha modificato questo iter, anzi: avanti di due gol, i toscani hanno subito l'orgogliosa rimonta dei biancocelesti, disperatamente a caccia di un successo che avrebbe forse riaperto i giochi per la permanenza in A. I tre punti, però, se li mette in tasca Iachini, grazie al solito Emeghara: suo il centro del definitivo 2-3.
AVVIO BIANCONERO - Nella giornata del ricordo di Piermario Morosini, scomparso tragicamente proprio all'Adriatico un anno fa e oggi ricordato con l'intitolazione del settore ospiti dello stadio pescarese, la Robur parte attaccando a testa bassa. Al 9' Vergassola va vicino al vantaggio con un diagonale destro che esce di un nulla. Minuto 11, sponda di Felipe per la testa di Terzi, Pelizzoli risponde presente. Il portiere è strepitoso un giro d'orologio più tardi, quando smanaccia sulla traversa uno splendido tiro a giro di Sestu da 28 metri. L'esterno bianconero ha il piede caldo, al 13' raccoglie l'involontario assist di D'Agostino, stop e conclusione al volo: alta di pochissimo. Il gol è questione di secondi. Rosina raccoglie palla a sinistra e trova proprio
Sestu a centro area, botta a colpo sicuro, Capuano è tanto bravo nel respingere a 2 metri dalla porta quanto ingenuo nel tentativo di disimpegno: il centrale spazza sulla testa di Angelo, che insacca il primo centro in Serie A con un'incornata chirurgica. Emeghara sfiora subito il raddoppio, poi il Pescara prova a uscire dalla tana.
L'INATTESA RIMONTA - È il 21' quando Caprari calcia malamente un bel cross di Modesto: gli abruzzesi premono e cavallo del 25' ottengono quattro corner consecutivi, l'ultimo è quello che spaventa Pegolo. Sculli di testa prolunga per Kroldrup, gran riflesso dell'estremo bianconero. Nel miglior momento del Delfino, gli ospiti allungano. Sestu mette in mezzo da destra, Emeghara è in ritardo ma per sua fortuna spunta il piede di Zanon: Pelizzoli è beffato, 0-2. Sembra finita, il Pescara trova energie insospettabili. Aiutato dal cambio D'Agostino-Celik, l'attacco biancoceleste nella ripresa va subito a segno. Lo svedese fa da torre per Sculli, l'ex genoano a tu per tu con Pegolo calcia sul portiere, sul pallone arriva nuovamente l'ex Rangers: stop e tiro, la deviazione di Felipe è decisiva per l'1-2. Al 14' è già pari: mani di Terzi al limite, la punizione di Togni bacia la parte interna della traversa prima di scivolare in rete, scatenando la corsa del brasiliano, che sale sugli spalti per festeggiare.
PALI, PELIZZOLI E IL GOL VITTORIA - A questo punto, ogni disegno tattico viene appallottolato e gettato in un ipotetico cestino. Minuto 20, diagonale di Cascione, Pegolo tiene a galla un Siena sotto shock. Iachini si affida ad Agra e Pozzi, i due diventano subito protagonisti. Il portoghese al 33' scappa sulla destra e scarica per Angelo, conclusione immediata del brasiliano, Pelizzoli è sontuoso nel mettere in corner. Sugli sviluppi dell'angolo tocca al centravanti: girata di testa sul primo palo, altra spettacolare risposta del portierone. Le squadre sono spaccate in due, è il 38' quando Pozzi porta la sfera al limite dell'area e sfodera un missile che soltanto la traversa può respingere. Cambio di fronte, tocca a Sculli: destro basso e violento, Pegolo è battuto, palo pieno. C'è un corner per il Pescara, Bucchi sogna la clamorosa rimonta e si gioca la carta Abbruscato. La difesa Robur non solo allontana ma lancia il contropiede: Rubin guida il 3 contro 2 e serve Agra, l'ex Betis è in netto fuorigioco, l'assistente di Rizzoli non se ne accorge. Tocco in mezzo per Emeghara, il piatto destro è una formalità, il Siena vince due volte e continua a sognare.
Pescara-Siena 2-3 (0-2)
Pescara (4-2-3-1): Pelizzoli; Zanon, Kroldrup, Capuano, Modesto (31' st Bianchi Arce); Togni, D'Agostino (35' pt Celik); Caprari (40' st Abbruscato), Cascione, Sculli; Sforzini. (Perin, Bocchetti, Blasi, Caraglio). All.: Nobili/Bucchi
Siena (3-4-2-1): Pegolo; Terzi, Paci, Felipe; Angelo, Vergassola, Della Rocca, Rubin; Rosina (22' st Agra), Sestu (28' st Pozzi); Emeghara (42' st Bolzoni). (Farelli, Belmonte, Teixeira, Uvini, Calello, Mannini, Valiani, Reginaldo, Bogdani). All.: Iachini
Arbitro: Rizzoli di Bologna
Reti: 14' pt Angelo, 33' pt aut. Zanon, 7' st Celik, 14' st Togni, 41' st Emeghara
Ammoniti: Togni per comportamento non regolamentare, Felipe, Terzi e Sculli per gioco falloso
Recupero: 1' e 3'
fonte repubblica

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