Menu principale:
Serie A - Il Siena strapazza il Chievo, 4-1
dom, 30 ott 12:10:00 2011
Goleada al Franchi con una doppietta di Mattia Destro (foto AP/LaPresse), cui fanno eco la punizione bellissima di D'Agostino e il gol in chiusura di Calaiò. Solo Moscardelli riesce a tenere alto l'onore clivense
Bella prova di forza del Siena in casa propria: il Chievo rompe il proprio digiuno da gol, ma non riesce a contrastare la grinta dei bianconeri, che si impongono per 4-1. Solo Moscardelli riesce a reagire e a segnare il gol della bandiera. Dall'altra parte, invece, la scena è dominata dalla doppietta di Destro, arrotondata dalle reti di D'Agostino e Calaiò.
PRIMO TEMPO, UN GOL E UN LEGNO - Il primo tempo vede nei primi dieci minuti il dominio totale del Siena, che va vicino al gol con Brienza al 3' con Brienza, che fa partire un tiro-cross dalla sinistra per l'eventuale inserimento di Calaiò e Destro, ma trova l'intervento pronto di sorrentino. Pian piano il Chievo carbura e manca l'occasione del vantaggio con Pellissier, che è vicinissimo alla porta, ma si fa beffare da Contini nel controllo di palla dopo lo stop di petto che preparava il tiro. Così il Siena ne approfitta e al 25' arriva il giusto coronamento dopo una serie di tentativi a vuoto: Destro fa tutto da solo, corre in avanti, si trova Frey in opposizione, si gira e fa partire il sinistro che prende il secondo palo interno e poi oltrepassa la linea di porta. Il Siena resta brillante dopo l'1-0, ma il Chievo non demorde e al 38' sfiora di nuovo il gol. Questa volta è Moscardelli che da calcio piazzato fa partire un tiro insidioso che Brkic devia provvidenzialmente sulla traversa. Il Siena ci prova ancora con Mannini e Calaiò, ma non riesce più a concretizzare.
SIENA A VALANGA NEL SECONDO TEMPO - Nella ripresa la squadra di Sannino ha tutte le intenzioni di regalare ai propri tifosi un risultato più rotondo e così al 57' parte una bellissima azione corale che culmina con la doppietta di Destro: Gazzi recupera palla sulla fascia sinistra, fa partire il retropassaggio al centro per D'Agostino che serve Calaiò; la mezza rovesciata di sinistro trova la respinta corta di sorrentino e a questo punto Destro può ribadire in rete. Passano 5' e per il Chievo arriva la batosta: punizione dal limite, D'Agostino batte un missile terra-aria a giro imprendibile per il portiere clivense, che non può salvare l'angolino destro alto. C'è ancora qualche guizzo per il Siena, mentre ormai il Chievo viene tenuto in piedi dal solo Moscardelli, non supportato da compagni eccessivamente fallosi: al 75' ecco che l'attaccante gialloblù, alla sua seconda apparizione da titolare, la mette dentro con un rasoterra potente a incrocio dopo aver raccolto i'assist di Pellissier. I giochi, però, non si riaprono: i bianconeri allentano il ritmo, ma nessuno degli avversari riesce ad approfittarne. così ci pensa capitan Calaiò (con la fascia in occasione dell'assenza di Vergassola) in pieno recupero ad affondare la stoccata finale: cross lunghissimo di Pesoli, partenza sul filo del fuorigioco, incursione in solitaria in avanti e sinistro che Sorrentino non può parare.
BRIGHI HA QUALCHE COLPA - Brutta partita per il Chievo, ma brutta anche per l'arbitro Brighi, troppo permissivo durante il primo tempo, quando i giocatori del Chievo picchiano senza pietà: non tira fuori i cartellini quando dovrebbe, salvo poi distribuirli a raffica nella ripresa. E resta il dubbio sul contatto in area tra Mannini e Jokic al 41'. Il giocatore del Siena cade, toccato dal difensore avversario, ma il gioco prosegue.
SANNINO, ALLENATORE FOLKLORISTICO - Un episodio curioso è invece l'esultanza di Destro in occasione del primo gol: l'attaccante va ad abbracciare da dietro il tecnico, ma lo stritola letteralmente in una morsa d'acciaio. Quando lo lascia andare, per lungo tempo il tecnico poi si massaggerà al fianco sinistro, con il costato messo a dura prova. Molto colorito, il tecnico del Siena poi saltella e ringrazia quando, nel finale, i tifosi gli chiedono di portarli in Europa.
Eurosport
Siena-Chievo 4-1 30/10/2011
SIENA (4-4-2): Brkic, Vitiello, Rossettini, Contini (dall'11 st Pesoli), Del Grosso; Mannini, D'Agostino (dal 34' st Bolzoni), Gazzi, Brienza; Destro (dal 31' st Larrondo), Calaiò. All. Sannino
A disp.: Farelli, Pesoli, Belmonte, Angelo, Bolzoni, Reginaldo, Larrondo
CHIEVO (4-3-1-2): Sorrentino, Frey, Mandelli, Cesar, Jokic (dal 25' st Dramè), Bradley, Vacek, Hetemaj (dal 17' st Paloschi), Cruzado (dal 1' st Sammarco), Pellissier, Moscardelli. All. Di Carlo
A disp.: Puggioni, Andreolli, Gallozzi, Sammarco, Paloschi, Uribe, Dramè
ARBITRO: Brighi di Cesena (Romagnoli-Nicoletti/Russo)
AMMONITI: 39' pt Cruzado (C), 2' st Jokic (C), 16' st Hetemaj (C), 22' st Cesar (C), 30' st Moscardelli (C), 43' st Larrondo (S), 44' st Mandelli (C)
ESPULSI: nessuno
MARCATORI: 25' pt Destro (S), 12' st Destro (S), 16' st D'Agostino (S), 48' st Calaiò (S)
ANGOLI: 4-2
SPETTATORI: 8472 (abbonati: 7623; paganti: 849 – ospiti 136)
Iil Siena scende in campo per sfatare la tradizione che vuole il Chievo, con il suo Sergio Pellissier, bestia nera della Robur. Scende in campo per dare seguito ai tre risultati utili consecutivi centrati con Cagliari (0-0), Cesena (2-0) e Novara (1-1). E ci riesce, annientando gli avversari con un poker a firma Destro (doppietta), D'Agostino e Calaiò. Non è giornata invece per il capitano clivense: a segnare il gol della bandiera per gli ospiti è infatti Moscardelli. Nella formazione iniziale mister Sannino propone Contini a sostituire lo squalificato Terzi, a fianco del rientrante Rossettini. In mezzo, con Vergassola out causa un problema muscolare al polpaccio sinistro, si rivede la coppia D'Agostino-Gazzi. Davanti, con l'insostituibile Calaiò Mattia Destro.
Prima del fischio d'inizio il Franchi osserva un minuto di silenzio in ricordo di Campanati, presidente dell' Aia dal 1972 al 1990. Le due squadre giocano per la prima volta con il pallone ufficiale 'versione invernale', non più bianco ma giallo.
Passano solo tre minuti per il primo affondo bianconero: Brienza riceve palla, crossa in area, Sorrentino sfiora soltanto, ma nessun bianconero riesce ad agganciare l'ottimo traversone. Poi al 6' ci prova Vitiello dai trenta metri: alta la sua conclusione. La risposta clivense al 10' con Pellissier: riceve in linea, provvidenziale il salvataggio di Contini. Al 16' ancora il capitano giallobù, ben servito da Frey, non crea problemi a Brkic. Al 22' Mannini, da fuori area, di destro, allarga troppo. E proprio di destro, di Destro, il gol del vantaggio bianconero. E' il 25' quando il giovane attaccante recupera palla sulla trequarti, parte in velocità verso la porta e tira. La palla prima tocca il palo poi supera la linea. Il numero 22 corre subito ad abbracciare il suo mister. Il vantaggio carica la Robur. Dopo due angoli consecutivi, Brienza ubriaca Frey e Mandelli, ma sul suo cross esce bene Sorrentino. Al 38' Chievo vicinissimo al pareggio: su punizione Moscardelli mette a dura prova i riflessi di Brkic che alza la palla quel tanto da spizzicare la traversa e consentire ai compagni il recupero. Al 40' ancora Robur: Calaiò in velocità costringe la retroguardia gialloblù a un nuovo angolo. Al 43' Mannini fa tutto da solo: recupera palla si accentra e tira, ma manda a lato.
A inizio ripresa Cruzado non è più in campo, al suo posto Sammarco. Il Chievo continua a picchiare duro, me fanno le spese, Mannini, Destro, Brienza. Fortunatamente senza gravi conseguenze. Al 9' Moscardelli ci prova da lontano al volo, ma Brkic è molto attento. Al 12' raddoppio bianconero: Calaiò in acrobazia cerca di sorprendere Sorrentino. Sulla respinta corta del portiere si avventa Destro, che segna la sua doppietta. Non può niente l'estremo difensore gialloblù anche sulla punizione di D'Agostino al 16': una pennellata perfetta con il sinistro, quella del centrocampista che vale il tris bianconero. Al 24' ancora Destro ci prova dalla distanza: il suo rasoterra non crea però problemi a Sorrentino. Alla mezz'ora il Chievo accorcia: Moscardelli, defilato a destra, infila Brkic con un diagonale forte e preciso. Al 40' Bolzoni, entrato al posto di D'Agostino, ci prova da fuori area: la conclusione è debole e centrale. Mentre lo stadio inneggia a Sannino “Portaci in Europa”, Calaiò cala il poker: parte da solo, dribbla sorrentino e insacca. E' l'ultima azione: il Siena batte 4-1 il hievo e centra il quarto risultato utile consecutivo, e si posiziona in settima posizione – in attesa delle partite del pomeriggio – a quota 13 in classifica, confermando il Franchi campo ostico per ogni avversario. (Angela Gorellini)
Fonte: Fedelissimo on line
Il suo Siena incanta ancora, ma Sannino vola basso: "Ho già dimenticato questa vittoria, penso alla trasferta di Udine"
L'allenatore del Siena è già proiettato alla delicata sfida del 'Friuli' in programma domenica prossima.
I punti in classifica sono 13 dopo 9 partite: impossibile non prendere atto dello splendido avvio di stagione del Siena di Giuseppe Sannino. L'ex allenatore del Varese, dopo il 4-1 inflitto al Chievo nell'anticipo delle 12.30, ha parlato ai microfoni di 'Sky' per commentare la gara.
"Fare tre gare in una settimana è difficile e quindi la mia squadra è stata davvero brava. L'esultanza per il goal di Destro? Gli avevo detto che volevo vedere un calciatore che non fosse ricordato soltanto per aver fatto goal all'esordio. A questi giovani si fa presto a dire che sono bravi ed altrettanto presto a dire che non lo sono più: io credo che per giocare nel grande calcio bisogna sacrificarsi tanto".
Sannino, però, non vuole alimentare eccessivi entusiasmi: "Quello che abbiamo fatto oggi l'ho già dimenticato, sono già proiettato alla difficile trasferta di Udine. Il mio calcio è sempre prima basato sulla difesa, per me la fase difensiva è fatta da dieci uomini. In attacco invece non riusciamo ancora ad offendere con tanti uomini".
Sarà, ma intanto il suo Siena ha già totalizzato 11 goal...
Siena-Chievo 4-1: Doppietta di destro e goal di D'Agostino e Calaiò, i bianconeri travolgono la squadra di Di Carlo
Non basta ai gialloblù di Di Carlo la rete della bandiera di Moscardelli. Con i tre punti del Franchi la squadra di Sannino raggiunge il sesto posto provvisorio in classifica.
Uno scontro che vale sei punti virtuali nell’aspra lotta per la salvezza non intende di orari inusuali. La sfida tra Siena e Chievo si gioca durante un “mezzogiorno di fuoco” nella città del Palio. Un tipico match all’italiana all’ora di pranzo, povero di emozioni ed esageratamente tattico. In una mattinata afosa e poco promettente sale in cattedra la qualità del centrocampo del Siena, dove D’Agostino ispira tutte le trame e soprattutto da il la al secondo gol di Destro, che aveva sbloccato il risultato con un assolo nel primo tempo. I padroni di casa impongono il loro gioco e si allontanano dalle zone calde della classifica, mentre gli ospiti pagano la scarsa vena in zona gol di Pellissier e non vedono la luce in fondo al tunnel.
FORMAZIONI – Sannino, che per l’assenza di Vergassola schiera Gazzi in mediana affianco al creativo D’Agostino, si affida in attacco alla coppia Calaiò – Destro e punta al lavoro insistente di Mannini e Brienza sulle fasce. Di Carlo schiera Cruzado come trequartista con lo scopo di ispirare la strana coppia Pellissier – Moscardelli, ma il peruviano è spaesato e non riesce ad imporsi deambulando tra le linee e merita la sostituzione con Sammarco all’inizio del secondo tempo.
PARTITA – I numeri e le impressioni pre-partita lasciavano presagire che il gioco si sarebbe sviluppato principalmente a centrocampo. L’incontro inizialmente propone una sorta di avanti e indietro da un lato e dall’altro ma senza molto concretezza ma solo scaramucce sporadiche e senza troppa pericolosità, fatta eccezione per un’ottima occasione al decimo sui piedi di Pellissier che si fa rubare il tempo da Contini e non conclude a rete. Nel Siena Calaiò risulta abulico e dunque ci pensa Destro con un’azione personale: dopo aver saltato il diretto marcatore si accentra da sinistra ed infila Sorrentino dal limite. Il Chievo prova a reagire ma il suo sterile possesso di palla è fine a sé stesso e Bradley da solo non basta ad imbastire azioni realmente interessanti. Tocca a Moscardelli scuotere la squadra con una punizione a giro dai 30 metri che Brkic riesce a smanacciare sulla traversa. L’attaccante è costretto a girare molto a largo dell’area per dare maggiori spazi al suo partner Pellissier nei dintorni dell’area mentre Cruzado non riesce a fare da tramite tra centrocampo ed attacco e non riesce a trovare spunti interessanti neanche a livello personale. I clivensi palesano la loro tendenza a non trovare il gol – sono ormai quattro partite che non segnano – mentre il Siena gioca con calma e prova a ripartire sulle fasce con le azioni costanti di Mannini e Brienza che però non trovano la collaborazione dei due attaccanti bianconeri. I punti di riferimento delle due compagini, Pellissier e Calaiò, appaiono solo nella distinta dell’arbitro al minuto 45.
Il secondo tempo inizia sulla falsa riga del primo, con Di Carlo che prova a riacciuffare il pari inserendo Sammarco per l’impalpabile Cruzado ma il Siena tiene bene il campo e al 57’ trova il raddoppio di nuovo con Destro, che si fa trovare pronto sulla ribattuta di Sorrentino sulla mezza rovesciata di capitan Calaiò. Tuttavia gran merito del secondo gol è di Gaetano D’Agostino, che pennella un pallone delizioso per l’attaccante palermitano. Ma non solo. Il numero dieci senese manda i suoi tifosi in visibilio con una punizione a giro all’incrocio dei pali, nell’unico spiraglio del Franchi dove non batte il sole. Dopo il sigillo del 3-0 Di Carlo da spazio a Paloschi ma a mettere a segno il gol della bandiera, che rompe la serie negativa della sua squadra, è Moscardelli, che trova il 3-1 a quindici minuti dalla fine trafiggendo Brkic di destro da posizione ravvicinata.
Troppo tardi però. Il Chievo non riesce a trovare il bandolo della matassa e l’undici di Sannino amministra agevolmente quel che resta del match ed addirittura firma il quarto gol grazie a un contropiede finalizzato da Calaiò.
CHIAVE – Gaetano D’Agostino dimostra che la classe non è acqua. L’ex Fiorentina prende in mano la squadra e sale in cattedra nel secondo tempo. Oltre ad innescare Calaiò in occasione del secondo gol di Destro e mettere a segno il 3-0 il centrocampista si erge come l’autentico metronomo della squadra ed in mediana non c’è pallone che non passi per i suoi piedi. Dopo tanti anni a sprazzi, pare che finalmente abbia trovato la sua dimensione in quel di Siena. Sannino gli regala la standing ovation a dieci minuti dalla fine: meritatissima.
CHICCA – Tra il forte sole che picchia sul terreno del Franchi e la tensione per l’andamento dell’incontro Sannino non regge e dopo soli cinque minuti si toglie giacca e cravatta. Chissà cosa avrà pensato quando Destro si avvicinava a lui impetuoso e lo sollevava per festeggiare il gol. L’urlo dei tifosi “Oh Sannino, portaci in Europa” rappresenta una gran soddisfazione per il lavoro di un tecnico che debutta nel grande palcoscenico della Serie A a 54 anni.
TATTICA – I padroni di casa schierano un 4-4-2 classico nel quale Brienza e Mannini fanno da ali pure in entrambe le fasi. I clivensi puntano sul rombo a centrocampo con Cruzado come vertice alto. La partita vede il Siena puntare inizialmente sul gioco sulle fasce, mentre il Chievo paga la giornata no di Cruzado e Pellissier e, una volta incassato il gol, prova a reagire affidandosi al piede di Bradley e poi puntando sull’ingresso del più volenteroso Sammarco. Nel secondo tempo il Siena attacca più per vie centrali e l’acume tattico di Agazzi e la qualità di D’Agostino mettono la squadra in condizioni ottimali per chiudere il match. Il Chievo paga la sterilità del possesso palla a centrocampo e la totale assenza di idee dalla trequarti in su.
MOVIOLA – L’andamento dell’incontro non provoca grandi problemi al signori Brighi, il quale riesce sempre a mantenere tranquilli tutti gli elementi in campo, nonostante finisca con l’ammonire sei giocatori. A parte le proteste di Paloschi per una presunta trattenuta in area avversaria la partita non offre episodi particolarmente contraddittori e la prestazione dell’arbitro di Cesena è più che sufficiente.
PROMOSSI & BOCCIATI – D’Agostino, dopo un primo tempo leggermente in sordina, dispensa qualità e fosforo per tutto il campo, mettendo ordine ed entrando in due dei tre gol del Siena. Destro fornisce una prestazione frizzante e determinante in zona gol, firmando la sua prima doppietta in Serie A. Pellissier non pervenuto: il punto di riferimento del Chievo è assente ingiustificato e Moscardelli è costretto a sobbarcarsi da solo tutto il peso dell’attacco. Cruzado delude senza riuscire a farsi vedere tra le linee, si lascia risucchiare dal lavoro di Agazzi e D’Agostino e viene giustamente sostituito all’inizio della ripresa.
fonte goal.com
Destro demolisce il Chievo
Siena sempre più rivelazione
MILANO, 30 ottobre 2011
I bianconeri stravincono 4-1 al Franchi: doppietta dell'attaccante dell'Under 21, poi perla di D'Agostino su punizione. Gialloblù troppo rinunciatari, nel finale accorcia Moscardelli, poi Calaiò nel recupero arrotonda il risultato
Il Siena fa l'ennesimo figurone di questo inizio di stagione. Al Franchi dà quattro schiaffi al Chievo, dimostrando la solita organizzazione di gioco, ma anche individualità importanti, che in un campionato che viaggia a ritmo da moviola, con le squadre più blasonate che si muovono ad andamento lento, potrebbero permettere alla squadra di Sannino di togliersi anche qualche ulteriore soddisfazione, oltre a centrare l'obiettivo minimo salvezza. È stato il pomeriggio di Mattia Destro, attaccante di 20 anni, dell'Under 21. Per lui doppietta. Con tanti allenatori che hanno paura a dare spazio ai giovani di casa nostra, va sottolineata la scelta di Sannino, che lo ha preferito a Gonzalez, più contropiedista che apriscatole. E il Chievo oggi si è chiuso come nemmeno una scatoletta di sardine: tutti appiccati là dietro, al Franchi, nemmeno di fronte avessero il Barcellona. Al Siena non è parso vero: per essere una provinciale è squadra impostata per produrre gioco, non per contenere: D'Agostino, autore di un gol perla su punizione, è bravo a verticalizzare, Mannini e Brienza a creare la superiorità numerica e Calaiò solito terminale avanzato, che si è andato a prendere il meritato gol personale nel recupero. Il Chievo ha perlomeno trovato nel finale il gol della bandiera con Moscardelli, il migliore dei suoi. Ma la prestazione dei gialloblù è stata deludente, così come il cammino in traferta dei ragazzi di Di Carlo: un punto in 4 uscite, con il Cesena.
SEGNA DESTRO — Nel primo tempo il Siena gioca meglio. Perchè prova sempre a fare la partita, volitivo, pieno di buone intenzioni. E pazienza se non sempre riesce a tradurle in fatti. Mannini e Brienza sugli esterni sono vivaci, gli attaccanti si muovono molto, il baricentro del gioco è sempre molto alto. Il Chievo tiene fede al suo solito motto: coprire e ripartire. Ripiegato nella sua metà campo, pressa tanto, e picchia altrettanto, con Brighi in versione buon samaritano nella gestione dei cartellini gialli. Di occasioni vere ce n'è una per parte. Il Siena segna, il Chievo colpisce la traversa. La rete porta la firma di Destro, con un interno destro tagliato sul secondo palo, da fuori area. Gol bello, addirittura spettacolare l'esultanza: l'attaccante si avventa su Sannino, più che un abbraccio sembra una presa da arti marziali. La replica del Chievo è circoscritta all'episodio della bella punizione di Moscardelli, toccata da Brkic sulla traversa. All'intervallo il Siena è avanti, premiato per il suo atteggiamento più propositivo.
il siena dilaga — A inizio ripresa. La squadra toscana prova a chiudere la partita, e ci riesce. Il raddoppio è ancora di Destro, che tocca a porta vuota, sulla corta respinta di Sorrentino sull'acrobazia di Calaiò. Bello soprattutto il passaggio di D'Agostino per il capitano bianconero. Poi, con il Chievo che pensa più a contenere, con le cattive, piuttosto che a costruire gioco, arriva anche il 3-0 che blinda il risultato. Splendida la punizione tagliata di sinistro di D'Agostino, Sorrentino proprio non può arrivarci, la palla si infila all'incrocio dei pali. L'esito della gara ormai è scritto, il risultato cambia solo perchè Moscardelli si va a prendere il giusto merito di una prestazione personale generosa, poi emulato nel recupero da Calaiò, per il 4-1 finale.
fonte gazzetta