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Siena - Inter 0-1

Stagioni > 2011-2012 > Andata

Serie A - Castaignos: Inter all'ultimo respiro!
dom, 27 nov 16:36:00 2011
L'Inter non brilla a Siena, ma trova i tre punti grazie alla giocata di Castaignos nel finale: l'olandese segna all'89' e regala l'1-0 ai nerazzurri
L'Inter non convince, ma vince. E questo, per il momento può bastare. I nerazzurri non brillano, ma battono il Siena grazie a un gol di Castaignos, arrivato nel finale: all'89' quando tutto sembrava già portare allo 0-0. Gioca meglio il Siena, che però con Calaiò e Larrondo non riesce a fare male a Julio Cesar. Non è un'Inter brillante, ma in questo momento servono punti e non fronzoli, e nel finale arriva lo squillo decisivo, quello del giovane olandese. Ranieri si porta a quota 14 punti, la vetta è lontana, ma la strada percorsa sembra quella giusta.
Ranieri decide di schierare Pazzini unica punta, con Zarate e Alvarez a dargli una mano. Difesa obbligata, con Nagatomo e Zanetti ai lati e Samuel e Ranocchia centrali. Nel Siena, la spalla di Calaiò è Larrondo, ma ci sono anche Brienza e D'Agostino, sulla linea dei centrocampisti.
A Siena splende il sole, ma vedere un'azione degna di questo nome bisogna attendere qualche minuto: è il 10' quando Stankovic carica il destro dal limite, ma trova Brkic ben piazzato e pronto alla reazione. Zarate gira a vuoto, perdendo i primi cinque palloni su cinque toccati; va meglio ad Alvarez, più incisivo partendo dalla fascia destra. Il Siena però, con il passare dei minuti, raddoppia anche l'altro argentino e l'Inter fatica a trovare spunti offensivi.
Pazzini prova a mettere paura a Brkic di testa al 24' ma va alto, le emozioni vere arrivano verso la mezz'ora: Samuel, sugli sviluppi di un corner, non riesce a mettere a segno la stoccata decisiva. Sul ribaltamento di fronte, l'Inter rischia tantissimo, ma Brienza spara alto con il mancino. Poi tutto tace sino al finale di tempo, quando Calaiò sfrutta uno scontro tra Samuel e Larrondo per scappare verso Julio Cesar, prima di concludere alto sulla traversa.
Tanto possesso di palla, ma tutto fine a se stesso: l'Inter non punge, e allora Ranieri toglie i due evanescenti argentini, Alvarez e Zarate, e prova a inserire Obi e Castaignos per dare un po' di brio. Per la verità non è che i nuovi entrati contribuiscano molto ad aggiungere pericolosità agli attacchi dell'Inter, anzi l'olandese è ancora più evanescente dei due compagni visti in precedenza.
L'Inter soffre più di quanto si aspettasse: il Siena di Sannino infatti prende in mano le redini del gioco e mette alle corde i difensori nerazzurri, costretti agli straordinari. Calaiò prima, Larrondo poi, però non concretizzano le chance a disposizione. L'Inter non cambia marcia, e allora Ranieri nel finale inserisce anche Milito per Cambiasso. All'85' Thiago Motta ha una buona chance da calcio piazzato, ma il suo sinistro è debole.
Partita finita? No, perché all'89', quando tutto sembrava ormai deciso, Castaignos riesce a dare tre punti ormai insperati all'Inter e a Ranieri. Palla dentro di Thiago Motta, stop e tiro dell'olandese, e 1-0. Inutile il forcing finale del Siena: l'Inter si prende i tre punti in palio al Franchi.
Davide BIGHIANI / Eurosport

All'ultimo spunta Castaignos
L'Inter beffa il Siena: 1-0

Milano, 27 novembre 2011
Il diciannovenne olandese sblocca all'89' una gara in cui i nerazzurri avevano creato pochissimo: la squadra di Sannino finisce la benzina nel finale. Aggancio in classifica dell'Inter ai toscani
Altro che senatori, la ricetta Inter è chiara: un pizzico di Thiago Motta più "linea verde" quanto basta. Dopo la gloria per Coutinho e Alvarez, a Siena tocca a Luc Castaignos. L'olandese, classe 1992, ritrova la panchina grazie anche alle otto assenze fra i nerazzurri. Dopo un tempo rivede anche il campo, per 40' non fa praticamente nulla, ma nel finale trova la zampata vincente, sui assist di Thiago Motta, per domare il Siena e infilare la seconda vittoria di fila in campionato. Bello stop e tiro immediato, all'angolino, per il suo primo gol in nerazzurro. Gol pesante, da tre punti, gol che premia oltremisura un'Inter che aveva creato pochissimo fino agli ultimi minuti, gol che è una vera e propria beffa per il Siena, che per oltre 80' aveva controllato senza problemi gli avversari, e pensato persino di vincere. L'organizzazione perfetta della squadra di Sannino crolla quando molti dei suoi uomini finiscono le energie. La rete arriva per vie centrali, lì dove aveva dominato Rossettini. Si parlava di digiuno degli attaccanti interisti (non segnavano da oltre due mesi): non lo rompe Pazzini, non lo rompono Milito (entrato nel finale), né Zarate, ma il più giovane del gruppo.
ALVAREZ E ZARATE BOCCIATI — Se a Trabzon si erano viste le doti del 4-1-4-1, a Siena si mettono in luce i limiti del modulo: se, come nel primo tempo Alvarez e Zarate dimostrano di non essere in palla, anche per colpa dei raddoppi costanti del centrocampo senese, semplicemente si esauriscono le fonti di gioco della squadra. Mauro Zarate si perde in dribbling e controdribbling, Pazzini non vede palloni giocabili (Un solo cross, che di testa manda alto), uno sterile possesso palla porta solo a passaggi fra centrocampisti e difensori alla ricerca di uno spazio che non c'è. Alla fine l'occasione migliore è un tiro da fuori di Stankovic, su cui Brkic non ha grandi problemi. Persino più pericoloso il Siena, che almeno quando recupera palla riesce ad andare in verticale, grazie al gran lavoro di Brienza (ormai esterno puro, con tanti ripiegamenti difensivi) e alla qualità fornita da Calaiò. Il capocannoniere della squadra di Sannino era dato in cattiva forma fisica, ma per un tempo crea problemi a Samuel e Ranocchia, andando anche vicino al vantaggio con una rasoterra sul secondo palo che finisce di poco fuori. Il 4-4-2 di Sannino è copertissimo, immaginare che un'Inter così riesca a scardinarlo, se non su calcio piazzato, risulta difficile.
pochi spazi — Deve pensarla così anche Ranieri, che infatti lascia negli spogliatoi i due esterni argentini (bocciatura confermata per Zarate, passo indietro per Alvarez, che pareva in crescita), sostituendoli con Obi e Castaignos. per 40' sembra non cambiare granché: Obi garantirà qualche cambio di marcia, ma non l'ultimo passaggio. E nonostante sia l'Inter ad avere l'imperativo di "ricominciare a correre" per risalire la classifica, è il Siena nella ripresa a premere di più e a creare le occasioni migliori: tutti si sacrificano, da Larrondo in giù e in un paio di occasioni palle recuperate in mezzo si trasformano in pericoli dalle parti di Julio Cesar. La benzina della squadra di Sannino però finisce un po' prima della fine, e dal 35' l'Inter riesce ad arrivare più facilmente dalle parti di Brkic: entra anche Milito, ma l'occasione migliore è una punizione di Thiago Motta. Almeno fino a quando il centrocampista non pesca Castaignos in area: lì cambia tutto. Brienza e Sannino sui infuriano, Ranieri può "godersi" l'aggancio in classifica ai rivali. In uno stadio che ha regalato ben altre gioie all'Inter, può essere pochino, ma i tre punti piaceranno eccome al tecnico.
Valerio Clari
fonte gazzetta

Siena-Inter 0-1: All'ultimo respiro è il primo goal italiano di Castaignos a far cantare l'Inter
Un'Inter ancora una volta poco entusiasmante è riuscita a raccogliere il massimo con il minimo sforzo grazie ad un goal messo a segno al 90' da Luc Castaignos.
Inter corsara a Siena, suo talismano fortunato. Decide nel finale un guizzo di Castaignos, al termine di una partita tutt'altro che bella e poco spettacolare. Per i nerazzurri bocciati nel primo tempo Alvarez e Zarate, quest'ultimo ancora una volta inconcludente. Per l’Inter tre punti pesanti. Quanto al Siena, è una sconfitta che brucia, visto il bel gioco espresso al “Franchi” dai ragazzi di Sannino.
FORMAZIONI – L’Inter si presenta a Siena falcidiata dagli infortuni. Dopo Lucio fuori anche Chivu e Jonathan. Ranieri ha gli uomini contati e in difesa le scelte sono obbligate: Zanetti a destra, Nagatomo a sinistra, Samuel e Ranocchia, centrali. In mezzo al campo è il solito centrocampo d’interdizione, composto da Motta davanti alla difesa e dal tandem Cambiasso-Stankovic. In aggiunta Alvarez a destra e Zarate a sinistra. Unica boa d’attacco Pazzini, preferito a Milito. Nel Siena, Sannino recupera Calaiò ma perde Destro, cresciuto nelle giovanili dell’Inter. Torna tra i pali Brkic. In avanti si rivede Larrondo. Per il resto assetto invariato rispetto alle ultime uscite dei senesi.
PARTITA – Il Siena guarda l’Inter dall’alto verso il basso. Per una volta le gerarchie sono invertite, e i tre punti in più in classifica dei bianconeri sui nerazzurri non sono un caso. Due anni fa l’Inter conquistava in Toscana il 18° scudetto. Ma oggi è tutta un’altra storia: i nerazzurri arrancano e faticano, quasi fossero una provinciale cui sta bene un punto in trasferta. Alla fine il risultato finale sembrerà bugiardo, ma le vittorie delle “grandi” squadre sono queste.
Sannino presenta una squadra compatta per tutto il primo tempo con gli esterni che si alternano nel tentativo di non dare riferimenti ai nerazzurri. L’Inter conduce il gioco, a tratti, e più confusamente, ma le occasioni da goal latitano. Il prolungato possesso palla dei nerazzurri non trova sblocchi, è il merito è tutto dei bianconeri, arroccati dietro e pronti a ripartire. Alla mezz’ora, è clamoroso l’errore di Samuel al centro dell’area senese dopo un corner smanacciato da Brkic. Escluse due rapide ripartenze di Brienza e Calaiò non succede nulla. Il primo tempo va in ghiaccio a reti bianche: ritmi bassi e zero spettacolo.
Ranieri, preoccupato per l’involuzione dei suoi, manda in campo Obi a sinistra e Castaignos a destra con l’intento di avvicinarsi dalle parti di Brkic. Di occasioni da goal, però, neanche l’ombra. A differenza del primo tempo, la ripresa è tutta di marca bianconera. Il Siena gioca e lo fa con il piglio giusto. Le contromosse di Ranieri non funzionano, la squadra arretra e i padroni di casa ne approfittano.
Il tecnico romano prova a vincere il match con l’inserimento di Milito al posto di Cambiasso, passando a un attacco a due punte. È questa la scelta vincente. Dopo tanta sofferenza, nei minuti finali, e per il gran lavoro svolto, il Siena abbassa il proprio baricentro e all’ultimo respiro, l’Inter passa in vantaggio. Un guizzo di Castaignos con un morbido piazzato regala a Ranieri tre punti d’oro. Per il Siena è una beffa troppo pesante, visto il bel gioco. Ma il calcio è anche questo.
CHIAVE – Castaignos: altra pedina fondamentale dello scacchiere nerazzurro. Il primo goal stagionale del giovane olandese salva Ranieri coprendo, di fatto, la brutta prestazione dell’Inter.
CHICCA – Per la quarta volta arbitra Andrea De Marco. Se lo ricordano bene in molti. L’ultima volta, tre anni fa, il 20 dicembre 2008, quando sulla panchina nerazzurra sedeva Mourinho. Al Franchi, il fischietto ligure convalidò un goal irregolare a Maicon, un metro di fuorigioco, per 1-2 finale. Siena che porta bene all’Inter: due anni fa fu scudetto con rete di Milito.
TATTICA – Ranieri conferma in avvio il 4-1-4-1: è un mezzo flop. A Siena i conti non tornano. Se regge bene la linea mediana, gli esterni d’attacco, Alvarez e Zarate, deludono. Vincente l’ingresso in avvio ripresa di Obi e Castaignos, visto il risultato finale. Per i bianconeri di Sannino lavorano molto gli esterni, e gli interni di centrocampo. Comprese le due punte. Per le disposizioni tattiche dei senesi non c’è nulla da obiettare per quasi tutti i 90 minuti di gioco.
MOVIOLA - Partita tranquilla per De Marco, controllato a vista, visti i precedenti. Nulla da segnalare.
PROMOSSI&BOCCIATI - Nell'Interr si salva il solo Castaignos, autore del goal vittoria, anche se in realtà come tutta la squadra era stato poco brillante. Bocciati Zarate, sarebbe ora che si svegliasse, e Alvarez. Il solo Zanetti salva la faccia. Per i bianconeri è stata una buona prova corale. Mannini e Brienza dimostrano grande personalità. Buone anche le prestazioni di Larrondo e Calaiò.
fonte goal.com

Due minuti di terrore, Sannino si rammarica: "Eravamo felici, poi è successo..."
"Siamo una squadra che spreca tante energie. Il nostro gioco è basato sulla corsa e l'aggressività, avremo tempo per metterci a posto. Il calcio è questo".
Stava per fermare l'Inter, il Siena di Giuseppe Sannino. Invece alla fine è spuntato Luc Castaignos a rovinare la festa senese con un goal negli ultimi minuti. Minuti che sono rimasti veramente indigesti al tecnico bianconero: "Sono stati due minuti fatali alla fine, purtroppo".
Ai microfoni di 'Sky Sport' l'ex mister del Varese cerca comunque di non piangersi addosso: "Dopo queste partite bisogna andare negli spogliatoi, guardarsi in faccia e parlare poco. Eravamo tutti felici per quello che si era fatto ma si sa la serie A è questa".
Siena che non ha assolutamente demeritato, ma le energie sono venute meno proprio nel momento clou: "Siamo una squadra che spreca tante energie. Il nostro gioco è basato sulla corsa e l'aggressività, avremo tempo per metterci a posto. Il calcio è questo, dobbiamo andare avanti e pensare alla prossima partita". Che nello specifico si chiama Bologna.

Siena-Inter 0-1 27/11/2011
SIENA (4-4-2): Brkic, Vitiello, Rossettini, Terzi, Del Grosso; Brienza, Gazzi (dal 25' st Bolzoni), D'Agostino, Mannini; Larrondo (dal 30' st Gonzalez), Calaiò (dal 19' st Reginaldo). All. Sannino
A disp.: Pegolo, Belmonte, Contini, Bolzoni, Angelo, Reginaldo, Gonzalez
INTER (4-1-4-1): Julio Cesar, Nagatomo, Ranocchia, Samuel, Zanetti, Cambiasso (dal 36' st Milito), Alvarez (dal 1' st Obi), Stankovic, Motta, Zarate (dal 1' st Castaignos), Pazzini. All. Ranieri
A disp.: Castellazzi, Cordoba, Obi, Caldirola, Poli, Castaignos, Milito
ARBITRO: De Marco di Genova (Rosi-Grilli/Romeo)
AMMONITI: 15' pt Ranocchia (I), 38' pt Terzi (S), 36' st Brienza (S), 43' st Stankovic (I), 46' st Brienza (S)
ESPULSI: 46' st Brienza (S)
MARCATORI: 44' st Castaignos (I)
ANGOLI: 5-6
SPETTATORI: 13.587 (abbonati: 7623; paganti: 5964-1317 nel settore ospiti)
La Robur ci crede, fino all'89'. Poi Castaignos spegne le sue speranze. L'olandese mette a segno il gol vittoria dell'Inter, in una partita in cui i nerazzurri, mai pericolosi e lenti nella manovra, hanno raccolto il massimo con il minimo sforzo.
Al pronti via Brkic (pubalgia) e Calaiò (problema muscolare) sono in campo: stringono i denti, ma ci sono. Brienza parte da destra, Mannini da sinistra. Con Destro out per infortunio mister Sannino dà a Larrondo la responsabilità della maglia titolare. Ranieri
Si parte con il minuto di raccoglimento per commemorare le vittime dell'alluvione che ha colpito la provincia di Messina.
La Robur parte aggressiva, prima con Mannini, poi con Calaiò (2') che tenta il numerto in area e Larrondo (8') che ben servito da Briemza, scivola. Riparte in velocità l'Inter, ma Zarate, con addosso tre avversari, non trova sbocchi: decisiva la zampata di Gazzi. Al 10' attento Brkic sulla prima vera conclusione nerazzurra, di Stankovic, dalla distanza. Al 16' Alvarez, dalla sinistra, trova Zarate in area, ma il colpo di testa è debole: para facile Brkic. Al 24' ci prova Pazzini di testa, alto. Al 27' grande mischia nell' area bianconera sugli sviluppi di un angolo: libera D'Agostino. Alla mezz'ora Sannino inverte gli esterni. Ed è proprio allo scoccare del 30' che Zarate ci prova su punizione. Fa buona guardia il Siena che si rifugia in angolo. Sugli sviluppi Brkic perde palla, Cambiasso scivola, Samuel conclude male. La palla allora arriva a Brienza che parte in velocità, vola verso la porta e conclude: fuori. Al 32' altra occasione per la Robur: Mannini di testa per poco non centra lo specchio della porta. Succede poco in campo con l'Inter che fa la partita e i bianconeri attenti a difendere: al 41' Brkic in uscita allontana il quarto angolo dell'Inter. Al 45' Calaiò per poco, con un rasoterra, non beffa Julio Cesar.
Dagli spogliatoi non escono Zarate e Alvarez: al loro posto Obi e Castaignos. Spinge dubito il Siena: al 2' buon cross di Mannini che non trova nessun compagno, al minuto successivo ci prova Calaiò di prima intenzione, fuori. Al 9' è la volta di Larrondo: carica il sinistro dal limite, ma non trova la porta. Al 10' il colpo di testa di Calaiò su angolo non ha miglior fortuna. Dall'altra parte da dimenticare la conclusione dalla distanza di Stankovic. I bianconeri cercano di sfruttare gli spazi concessi dall'Inter e al 15' Larrondo, dopo un un'azione costruita sulla sinistra, scivola in area in un contatto con Samuel, l'arbitro fa proseguire. Al 18' Siena vicinissimo al gol: l'argentino passa a Calaiò in velocità, ma Zanetti anticipa l'Arciere di un soffio. Al 20' prima Brkic allontana un corner, poi Rossettini anticipa Pazzini. Al 27' tra coross e controcross Zanetti si salva di nuovo in angolo. Proprio dalle bandierine arrivano i pericoli maggiori della gara. Mentre al 34' Brienza approfitta di un errore di Ranocchia Al 39' l'Inter guadagna una punizione nei pressi della lunetta: batte Thiago Motta, gli risponde Brkic. Al 42' di tacco Pazzini trova Stankovic che di prima manda altissimo. Al 44' gli sforzi della Robur vengono vanificati da Castaignos: su assist di Thiago Motta l'olandese porta l'Inter in vantaggio. Al 46' Brienza si becca il secondo giallo e salterà la trasferta di Bologna. (Angela Gorellini)
Fonte: Fedelissimo on line

Dal Franchi: Terzi e Vitiello 27/11/2011
Claudio Terzi: “Siamo stati protagonisti di una buona prestazione, nel secondo tempo abbiamo creato più di un problema all'Inter. Abbiamo fornito una prova pazzesca in fase difensiva, senza rinunciare a proporci e abbiano pagato una disattenzione. Quando prendi gol, la commetti sempre... Peccato, perché sullo 0-0, gli ultimi cinque minuti neanche devi giocarli... Che la sconfitta ci serva per maturare: fino al 95' non possiamo permetterci cali di tensione. In due partite abbiamo perso punti pesanti. Non credo che il turno infrasettimanale a Cagliari abbia influito più di tanto: in Sardegna il mister ha fatto un sostanzioso turn over... Pensiamo al Bologna: è una partita a cui tengo tantissimo, perché ho vestito la maglia rossoblù per molti anni. Ma soprattutto perché è uno scontro diretto che non possiamo fallire”.
Roberto Vitiello: “E' un vero peccato non aver preso neanche un punto per quello che abbiamo fatto per novanta minuti. Avremmo guadagnato una lunghezza d'oro. Siamo partiti un po' titubanti, poi con lo scorrere dei minuti ci siamo sciolti e abbiamo giocato con gran disinvoltura fino al 44': un episodio che ha condizionato tutta la gara. Anche in svantaggio abbiamo provato a reagire ma ormai non c'era più tempo. Il rammarico c'è, ma dobbiamo andare a Bologna con il morale alto”. (Angela Gorellini)
Fonte: Fedelissimo on line

Dal Franchi: D'Agostino e Larrondo 27/11/2011
Gaetano D'Agostino: “E' andata male: non abbiamo sofferto per novanta minuti, poi siamo stati puniti da uno svarione. Dobbiamo però ripartire dalla grande prestazione di cui siamo stati protagonisti. Abbiamo veramente dato tutto. Solo a Palermo, da questo punto di vista, abbiamo steccato e il mister, nello spogliatoio, ci ricorda sempre la trasferta del Barbera. Io non mi ricordo un tiro, un tiro, dell'Inter, giusto qualche mischia in area su angolo. Guardiamo avanti, adesso: non voglio fare il moralista, ma ci sono cose ben peggiori che una sconfitta con l'Inter, persone che muoiono, come le vittime del maltempo a Messina. Credo anzi, che chi oggi è venuto a vederci si sia divertito per un'ora e mezzo, che abbia passato un bel pomeriggio. A Bologna ci rifaremo”.
Marcelo Larrondo: “Il contrasto con Samuel era rigore? Non lo so, sono curioso anche io di rivedere l'azione. Ho stoppato la palla di petto, ho sentito l'uomo dietro, mi sono sentito toccare e non sono riuscito a calciare. E quando l'arbitro è corso da me mi ha detto di non buttarmi... C'è molta amarezza perché abbiamo giocato una grande partita, abbiamo dato tutti il massimo e non è facile mentalmente tornare a casa a mani vuote. L'Inter è una grande squadra, e lo sapevamo, ma noi abbiamo fatto meglio di loro. Sicuramente l'impegno di Coppa ci ha portato via energie, non è facile giocare ogni tre giorni. Ma ormai è andata. Adesso dobbiamo andare a Bologna con ancor più cattiveria e convinti dei nostri mezzi”. (Angela Gorellini)
Fonte: Fedelissimo on line

Dal Franchi: i nerazzurri 27/11/2011
Javier Zanetti: “È stata una partita difficile contro un’ottima squadra che gioca bene ci ha fatto soffrire fino alla fine. Dove possiamo arrivare? Adesso noi dobbiamo pensare partita dopo partita, poi alla fine faremo i conti. Siamo consapevoli di essere partiti con grande difficoltà ci stiamo riprendendo ma dobbiamo dare molto di più. Il Siena mi è sembrata una squadra molto compatta, che si muove bene e lascia pochi spazi all’avversario. Credo che il Siena farà un gran campionato”.
Luc Castaignos: Sono contento per il gol. È stato importante per me e per la squadra e sono felice di aver segnato la mia prima rete. Sono a disposizione del mister e poi sarà lui a scegliere. Io sono felice e rimango tranquillo. (Luca Casamonti)
Fonte: Fedelissiomo Online

Dal Franchi: Giorgio Perinetti e Valentina Mezzaroma 27/11/2011
Giorgio Perinetti: “Tutte le sconfitte bruciano, ma quelle come oggi ancora di più. Dispiace perché abbiamo tenuto testa all’Inter e purtroppo all’ultimo minuto tutto si è vanificato su una delle poche azioni dell’Inter. Sono stati sì bravi ma anche tanto fortunati, probabilmente a noi non gira bene ma questa è la Serie A: fai 89 minuti bene e poi puoi perdere all’ultimo minuto. Rimango comunque sereno perché la prestazione è stata importante. Ricordo che poi ho sempre detto che questo è il nostro campionato, che dovremo lottare fino alla fine e che gli avverrai si avvicineranno. La penso in questo modo e sono convinto che sarà così fino in fondo. Spero poi di tirarsi fuori prima possibile ma sarà un campionato difficile e lottato. I cambi? Speravo potesse entrare Ibrahimovic ma purtroppo il mister non l’ha messo. Abbiamo avuto la sfortuna di non avere Destro por infortunio: se avessimo avuto lui, avremo sempre potuto tenere in campo un giocatore di peso.Larrondo era stremato, Calaiò veniva dall’infortunio e non so che cambi potevamo fare. Mi pare che ci sia sempre qualcuno che ne sa più di noi, ci dice cosa dobbiamo fare e dice il contrario di quello che deve essere. Tornando a stasera penso che abbiamo fatto bene e poi ognuno la può vedere a modo suo. Pensando alla prossima gara dobbiamo pensare che quando parliamo del Bologna l’annoi scorso ha speso più di 20 milioni di euro nel mercato e ha un attacco con giocatori del calibro di Di Vaio, Aquafressca e Ramirez. Questo è il campionato con cui ci confortiamo e tutte le squadre sono attrezzate. Per fortuna per adesso reggiamo bene il confronto e speriamo di riuscirci fino alla fine, sapendo che ci sarà ancora molto da lottare”.
Valentina Mezzaroma: “L’amarezza è tanta per una sconfitta immeritata. Il gol l’ho rivisto adesso e non è stato un eurogol ma un gol normale ed oggi è stato importante. C’è davvero tanta amarezza, noi abbiamo avuto tante occasioni gol, ci siamo presentati davanti alla porta molte volte, ma siamo stati sfortunati perché la palla non ha gonfiato la rete. Purtroppo va così, la fortuna oggi ha girato bene a loro e noi possiamo solo sperare che una volta potrà girare anche per noi. La Coppa Italia ci ha un po’ penalizzato perché anche se non era la solita formazione di giovedì, tutta la squadra si è dovuta muovere fino in Sardegna. Forse era meglio se potevamo rimanere a Siena perché queste gare infrasettimanali non aiutano, soprattutto se la domenica devi giocare con l’Inter. Magari avere uno stadio più grande con qualche posto in più. Ringrazio comunque i tantissimi tifosi che hanno fatto una bella coreografia con i palloncini e ci stanno sempre vicini”.
Fonte: Fedelissimo Online

Dal Franchi: Luca Rossettini 27/11/2011
Abbiamo fatto una partita quasi perfetta dove purtroppo abbiamo portato a casa zero punti. Questa e la Serie A e si vede dobbiamo crescere ancora tanto. Adesso bisogna ingoiare velocemente questo boccone amarissimo e ripartire dalla prossima gara a Bologna cercando di sfogare questa rabbia sul campo. Sul gol forse eravamo un po’ troppo larghi o abbiamo lasciato troppi spazi al portatore di palla, adesso dovremo rivederla e analizzarla. Purtroppo continuiamo a commentare belle gare ma pochi punti e ciò non fa bene né al morale né alla classifica. Dobbiamo rimboccarci ancora di più le maniche e cercare di fare ancora di più perché dobbiamo portare a casa punti.(Lu.Ca)
Fonte: Fedelissimo Online

Dal Franchi: Mister Sannino 27/11/2011
C’è grande amarezza, ma anche la consapevolezza che la Serie A è questa: nel momento in cui pensi di aver portato a casa il risultato, a pochi minuti dalla fine si lascia anche solo un metro di spazio a grandi campioni e a una squadra come l’Inter ti punisce. Purtroppo vedo tanta tristezza e mi dispiace perché i ragazzi hanno fatto una gran prestazione e per i tifosi che sono accorsi in massa. Calaiò era fuori da un po’ di tempo e lo stesso Larrondo ha giocato poco, ma nel momento in cui ti vengono a mancare le forze è giusto che entrino altri al loro posto. Penso che il fatto di schiacciarsi dietro è una questione anche mentale: poter portare a casa il risultato ed essere vicini alla meta forse ha fatto arrivare un po’ di paura e ci ha fatto abbassare troppo. Bisogna sapere crescere e trovare la consapevolezza che nel momento in cui ci vengono a mancar le energie bisogna andare a trovare altre cose dentro di noi per essere più coesi e cercare di non lasciare un metro all’avversario. Con la Juventus giocavamo alla seconda di campionato e ancora non c’erano certezze ma solo una parvenza di squadra. Invece per quanto visto oggi il Siena ha dimostrato di potersela giocare contro l’Inter. Abbiamo fattola gara che dovevamo fare e per colmare il gap tecnico abbiamo corso tanto e ciò ci è venuto meno alla fine. Spero i ragazzi smaltiscono velocemente la sconfitta perché è difficile in partite come questa entrare nello spogliatoi e parlare con loro. Per Bologna non so chi recupereremo e lo faremo solo dopo che abbiamo valutato attentamente quello che è successo oggi. Io non voglio far diventare una partita e giornata di festa un funerale: nel calcio come nella vita basta niente per farti sorridere o farti piangere. Noi non dobbiamo pianger ma essere contenti per aver saputo lottare contro una delle grandi del campionato. Poi per carattere io sono pratico e cinico e preferirei rubare qualcosa o buttare la palla in tribuna; se forse avessimo fatto questo e portato a casa il risultato la gente e i ragazzi sarebbero stati tutti più felici fine gara. (Luca Casamonti)
Fonte: Fedelissimo Online


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