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Cesena - Siena 0-2

Stagioni > 2011-2012 > Ritorno

Cesena-Siena 0-2: I romagnoli sono a un passo dalla B, Brienza e l'ex Bogdani non hanno pietà
La squadra di Beretta sempre più a fondo: i toscani, quart'ultimi, ora sono lontani quindici punti. Cinici gli uomini di Sannino, bravi a chiudere la partita nella ripresa
Il Cesena ha un piede e mezzo in Serie B, il Siena non ha avuto pietà. Dopo un primo tempo senza grandi emozioni, i toscani conquistano tre punti d'oro per la salvezza con due goal nel giro di cinque minuti. Brienza è bravo a ribadire in rete - c'era fuorigioco però - il rigore sbagliato da Terzi al ventesimo del secondo tempo; espulso Ceccarelli nell'occasione. L'ex Bogdani ha raddoppiato su assist sempre del centrocampista calabrese. Dopo il 2-0, i romagnoli sono stati contestati duramente dai propri sostenitori. Un'annata da dimenticare.
FORMAZIONI
- Il Cesena deve rinunciare a diversi titolari causa squalifiche e infortuni. Fuori Parolo, Beretta lancia il giovane centrocampista Arrigoni dal primo minuto; in attacco Malonga e Martinez sostituiscono Iaquinta e Mutu. Il trequartista è Martinho.
Siena senza particolari problemi di formazione. Sannino rilancia Calaiò in avanti, al suo fianco sgomita il gioiellino Destro. Giorgi confermato sulla fascia sinistra di centrocampo, in mediana ci sono capitan Vergassola e Gazzi.
LA PARTITA
- Mammia mia, che paura. Il Cesena comincia la gara con lo stesso entusiasmo di chi sta dirigendo verso il patibolo. La retrocessione in Serie B è più che una possibilità, senza una vittoria sul Siena solo la matematica terrebbe in vita i romagnoli. Beretta avrà chiesto ai suoi di lottare. Bene, nei primi quarantacinque minuti il messaggio non è stato ricevuto. Squadra molle, svuotata, senza cattiveria.
Paradosso
: il Siena non fa niente, ma questo basta e avanza per controllare la gara senza preoccupazioni. Sannino suda freddo soltanto in un'occasione: al ventesimo Martinho s'infila nell'area del Siena, sfrutta un rimpallo e spara a botta sicura verso Pegolo. Il portiere di scorta è bravo a dirgli di no.
Nella ripresa il Cesena prova a scuotersi. Diamine, o la va o la spacca! I te punti sono indispensabili per continuare a sperare nella salvezza. Martinho (il più intrapendente) sgomma sulla fascia sinistra mettendo in apprensione Del Grosso, anche Santana sembra svegliarsi dal torpore con due-tre dribbling interessanti. E' un'illusione. Il tempo di uno svarione e il Cesena si scioglie sotto il sole primaverile del Manuzzi.
L'ex Bogdani - entrato al posto di uno spento Destro - ricicla un pallone sulla trequarti, poi lo gira verso Calaiò. La difesa del Cesena è aperta come una cozza: Ceccarelli prova il recupero alla disperata. Il risultato? Stende l'attaccante napoletano in area. Rigore, espulsione, Terzi va sul dischetto. Antonioli ha il riflesso giusto e para, dopo un batti e ribatti però spunta Brienza che insacca. Il calabrese era in fuorigioco, la terna non se ne accorge: in un'annata da incubo è l'ennesima beffa per il Cesena.
La partita in pratica finisce qui, a metà del secondo tempo. Quando Bogdani rende ancora più amaro il pomeriggio ai tifosi del Cesena, giustiziando Antonioli con una spaccata volante, la contestazione del Manuzzi era già cominciata da un pezzo. Il Siena sorride, Sannino e i suoi ragazzi vedono la salvezza a un passo. Per il Cesena invece è già tempo di pensare al futuro.
CHIAVE -
Il fallo da rigore e l'espulsione di Ceccarelli hanno segnato la partita; il Siena aveva fatto poco in avanti sino a quel momento.
TATTICA
- Beretta prova a dare vivacità all'attacco con Santana, piazzato sulla trequarti campo. La mossa non dà i risultati sperati. Sannino non s'inventa niente, solito Siena: 4-4-2 compatto e squadra che fa l'elastico tra difesa e contropiede.
LA CHICCA
- Erjon Bogdani è un tipo spietato. Pochi giorni fa era ancora un giocatore del Cesena, la società di Campedelli lo ha ceduto ai toscani nel calciomercato di gennaio. Il pubblico romagnolo gli vuole bene: applausi al suo ingresso in campo. E' finita con l'albanese che festeggiava il raddoppio sotto la curva die tifosi del Siena. Così è il calcio.
MOVIOLA
- Nessun problema per l'arbitro Damato, la gara non difficile da gestire. Bene sul rigore e l'espulsione di Ceccarelli, non è aiutato dal secondo assistente in occasione della rete di Brienza. Questione di centimentri, sbandierata difficile.
TOP&FLOP
- Bogdani è il migliore in campo: entra e decide la partita, innesca lui il rigore decisivo. Bene anche Brienza e Pegolo. Tra i romagnoli si salvano giusto Martinho e Antonioli
Da rivedere: Terzi (errore dal dischetto) e Del Grosso nel Siena; nel Cesena non convincono in tanti, Santana e Malonga su tutti.
fonte goal.com

Serie A - Brienza e Bogdani condannano uno spento Cesena
dom, 11 mar 16:25:00 2012
La squadra di Sannino vince la terza partita consecutiva. Contro un Cesena ormai con un piede nella serie cadetta, vince grazie ai gol di Brienza e Bogdani nel secondo tempo. Romagnoli non riescono mai ad essere pericoli in avanti, e il Siena così sale a 32 punti in classifica.
Al Manuzzi va in scena la sfida tra Cesena e Siena. Ultima spiaggia per la squadra emiliana, costretta a vincere questo match per cercare di rimanere in Serie A. La squadra toscana invece viene da due vittorie consecutive e oggi ha un'occasione d'oro per staccarsi dal terz'ultimo posto, dato che il Lecce è impegnato contro il Milan capolista. Dopo un soporifero primo tempo, nel secondo viene fuori un cinico Siena, capace di segnare nelle uniche azioni pericolose create nella ripresa. Ma passiamo all'analisi della partita.
CANZI CON TANTISSIME ASSENZE, SANNINO SCEGLIE CALAIO' - Senza Mario Beretta, espulso mercoledì contro il Catania, in panchina siede Massimiliano Canzi che, senza numerosi giocatori tra cui gli attaccanti Mutu e Iaquinta, è "costretto" ad affidarsi in avanti a Malonga e Martinez per provare a superare questo pessimo momento della squadra, con solo due punti fatti nelle ultime otto partite. Per i toscani invcece, Calaiò vince il ballottaggio contro Bogdani e farà compagnia a Destro in attacco.
VINCE LA NOIA, SOLO MARTINHO CI PROVA - Il primo tempo di questo scontro salvezza ha ben poco da dire. Le due squadre non riescono quasi mai ad essere pericolose in zona d'attacco, e ne viene fuori una partita noiosa e poco spettacolare. All'11' Destro dalla fascia crossa per Giorgi che, di testa, mette alto sopra la traversa. Un minuto dopo Santana risponde con una debole conclusione dal limite dell'area che Pegolo trattiene senza problemi. Martinho è il migliore della squadra cesenate in questo primo tempo, e al 22' ha sul sinistro l'occasione d'oro per passare in vantaggio: il centrocampista penetra centralmente e, favorito da una serie di rimpalli, si ritrova solo davanti al portiere avversario e conclude in porta con il pallone che rimbalza davanti a Pegolo. Ma l'intervento del portiere senese è straordinario e d'istinto devìa il pallone in angolo. Qualche minuto dopo il Siena con Brienza su punizione prova a dar fastidio ad Antonioli, ma il tiro va contro la barriera e sulla ribattuta l'ex giocatore della Reggina conclude al volo e il pallone finisce di poco sul fondo. Martinho ci prova dalla distanza sia al 40' che al 45' ma la sfera termina sempre lontano dallo specchio della porta. Dopo un solo minuto di recupero, l'arbitro manda le squadre negli spogliatoi.
ENTRA BOGDANI E CAMBIA LA PARTITA - Il leit-motiv del primo tempo continua anche nella ripresa. Non ci sono azioni degne di nota da segnalare nei primi venti minuti di gioco, però il Cesena sembra più vivo in campo e più voglioso di fare rispetto ad un Siena a cui il pareggio non va affatto male. Ma la svolta della partita arriva al 71', quando Sannino sostituisce Mattia Destro per l'ex di turno Erjon Bogdani. L'albanese, al primo pallone toccato, lancia lungo per Calaiò che in area di rigore viene atterrato da Ceccarelli. L'arbitro Damato non ha dubbi: espulsione per fallo da ultimo uomo e rigore per il Siena. Sul dischetto va Terzi che si fa respingere il penalty da Antonioli. Sulla ribattuta però grazie ad un rimpallo favorevole il pallone finisce sui piedi di Brienza che mette in rete. 1-0 per gli ospiti, ma Brienza parte nettamente in posizione di fuorigioco, ed il gol quindi era da annullare. Il Cesena praticamente esce dal campo e non ci prova neanche più a farsi vedere in avanti, e la squadra toscana ne approfitta ancora: traversone di Brienza dalla fascia destra per Bogdani che al volo di esterno destro supera Antonioli. Terzo gol nelle ultime tre partite per l'albanese, uomo decisivo di questo match. La partita si chiude qui, ed il Siena può festeggiare la terza vittoria consecutiva.
SIENA A 32 PUNTI, CESENA NEL BARATRO - Sannino ha molto da festeggiare al termine di questo match. Partita non bella della sua squadra, ma estremamente cinica. In difesa, complice anche la sterilità offensiva cesenate, non subisce gran che, mentre in attacco due tiri e due gol. Per la squadra romagnola invece non c'è nulla da salvare: nella partita decisiva di questa stagione, la squadra oggi allenata da Canzi ha fatto proprio poco per vincere, e a nulla servono le recriminazioni, comunque giuste, per il primo gol di Brienza segnato in fuorigioco. Ora i romagnoli rimangono a 17 punti, ben 14 di distacco dal quart'ultimo posto. Se non è retrocessione questa, poco ci manca.
Fabio PSOROULAS (Twitter: @FabioPso) / Eurosport

Sannino: "Vittoria fondamentale"
"Sapevamo che sarebbe stata una partita tiratissima, per il Cesena era da ultima spiaggia". Giuseppe Sannino, tecnico del Siena, guarda la classifica e conta i punti che dividono i toscani dalla zona salvezza. Ora sono sette. "Noi domenica affrontiamo il Novara e dobbiamo stare ancora attenti. Sarà una partita come quella di oggi, serviranno ancora concentrazione ed aggressività. Se giocheremo così faremo bella figura. Nella parte destra della classifica ormai sono tutti scontri diretti per la salvezza".
Gasport

Cesena, la B è a un passo
Il Siena vince e allunga sul Lecce

CESENA, 11 marzo 2012
Al Manuzzi finisce 2-0 per i toscani: i romagnoli, decimati e senza Iaquinta e Mutu, giocano meglio ma nel finale cedono in contropiede a Brienza (dopo rigore fallito da Terzi) e Bogdani. La squadra di Sannino ora a +7 dai pugliesi
Quando non è anno non è anno. Il Cesena, decimato, gioca meglio del Siena per 75'. Attacca a testa bassa, pur senza creare chissà cosa. Poi al primo contropiede subisce l'episodio chiave. Rigore e rosso a Ceccarelli. Non finisce qui: Antonioli para il tiro di Terzi, ma sugli sviluppi della ribattuta Brienza segna. In fuorigioco. Finisce così 0-2 al Manuzzi tra Cesena e Siena, coi romagnoli a un passo dalla B (la A è lontana ora 13 punti) e il Siena che guadagna tre punti sul Lecce, prevedibilmente sconfitto a S. Siro dal Milan. Ora i pugliesi sono staccati di sette lunghezze, margine non rassicurante in assoluto ma incoraggiante per costruire la salvezza. Anche perchè le vittorie consecutive sono tre, come i gol consecutivi di Bogdani. E domenica al Franchi arriva il Novara.
CHE NOIA — Non che ci aspettassimo lo spettacolo, vista anche la posta in palio. Ma la partita è molto costante nel suo restare brutta. Il Cesena ci prova di più, ma davanti ha il solo Malonga, punta tutta da verificare nella massima categoria e tenuto a bada faclmente da Terzi e Rossettini. Al vice di Beretta (in tribuna per squalifica) Canzi, mancano per vari motivi, Mutu, Iaquinta, Parolo, Guana, Comotto, Von Bergen e Pudil. Le assenze, soprattutto in avanti, pesano come un macigno. Il Siena crea poco, un po' perché il Lecce va sotto subito a San Siro e il punticino non andrebbe male, ma soprattutto perché in mezzo ci sono poche idee. Inoltre Giorgi e Brienza sugli esterni aggiungono poco. Destro si muove bene ma non conclude, Calaiò non è a suo agio in questo tipo di partite. Il risultato è un'occasione per Martinho, ben parata da Pegolo, e il nulla.
GENEROSI — I romagnoli, che mentalmente non sono ancora in B, sono encomiabili per come ci provano nella ripresa. Attaccano, chiudono il Siena dietro. Ma se questa squadra ha segnato 16 gol , nessuno con Beretta, un motivo ci sarà. E Pegolo non deve fare granché. Il Cesena perde perché, inevitabilmente, a un certo punto si sbilancia e concede il contropiede. Alla prima occasione, Ceccarelli abbatte Calaiò, costretto a uscire. E dopo la baraonda del rigore, la partita si chiude col gol dell'ex, Bogdani che, subentrato a Destro, pianta l'ultimo chiodo sulla bara del Cesena.
fonte gazzetta

Il Siena ringrazia Bogdani
Cesena, la B a un passo

L'ingresso dell'albanese nella ripresa cambia le sorti dello spareggio-salvezza del 'Manuzzi', deciso dai gol di Brienza e dello stesso Bogdani. Gli uomini di Sannino (che hanno vinto 2-0) ora hanno 7 punti di vantaggio sul Lecce terzultimo, mentre il Cesena è a -14 da una salvezza che ormai sembra pura utopia
di ARMANDO OSSORIO
Il Siena ringrazia Bogdani Cesena, la B a un passo
CESENA  -  Il Siena mette un altro mattone, di quelli pesanti, nella costruzione di una salvezza che pare ormai sempre più vicina e, di fatto, spedisce in Serie B un Cesena tenuto in vita solo dall'aritmetica: i romagnoli sono ora a 14 lunghezze da Cagliari e Parma, appaiate al quartultimo posto, quando mancano undici gare al termine. Va detto che gli uomini di Beretta mettono in campo grinta e carattere ma non basta il loro impegno, complici le tante assenze con cui il Cesena ha dovuto fare i conti in questo impegno cruciale del suo campionato. Sorride il Siena, che colleziona la terza vittoria consecutiva e ora vanta sette punti di vantaggio sul Lecce.
ROMAGNOLI SFORTUNATI - La partita è molto equilibrata, con il Cesena che fa sicuramente di più nei primi 45' ma non riesce quasi mai a pungere davvero: solo con l'inserimento centrale di Martinho, senza dubbio il migliore tra i suoi, Pegolo è costretto a sfoderare il meglio del suo repertorio, salvando la propria porta da un gol che sembrava già fatto. Il Siena, salvo qualche sfuriata, lascia il pallino del gioco nelle mani degli avversari, scavalcando sistematicamente il centrocampo e attendendo qualche buona chance in contropiede. La sfortuna non abbandona gli uomini guidati da Canzi (in vece dello squalificato Beretta, confinato in tribuna): lasceranno anzitempo il match, entrambi per infortunio, Martinez alla mezz'ora e Malonga nella ripresa.
IL MARCHIO DELL'EX BOGDANI - Il primo quarto d'ora della ripresa
mostra un Cesena che da tempo non si ricordava così battagliero: quello dei romagnoli è un vero e proprio forcing, per quanto sterile. Pegolo strappa applausi disinnescando qualche bel cross di Martinho, mentre il gran tiro da fuori di Santana sfiora l'incrocio senza fare altri danni. Finita la sfuriata dei padroni di casa, Sannino pesca il jolly: il subentrato Bogdani mette lo zampino in entrambi i gol dei toscani, che arrivano in rapida successione. Al 28' l'albanese, entrato in campo un minuto prima, ispira Calaiò nell'azione che porterà al fallo da rigore di Ceccarelli (espulso nell'occasione): Antonioli devia sul palo la conclusione di Terzi, sulla ribattuta è lo stesso Terzi a toccare verso Brienza, in lieve fuorigioco, che scavalca Antonioli e porta i suoi in vantaggio. Sette minuti dopo, Bogdani si intende a meraviglia con Brienza prima di insaccare il pallone che chiude di fatto il match: l'ex di turno esulta, pur consapevole che il Cesena, dopo il suo gol, può dirsi ormai condannato.
fonte repubblica

Si materializza la retrocessione al Manuzzi: Cesena Siena 0-2
Match piuttosto equilibrato e noioso nella prima frazione, dove il Cesena ha trovato qualche conclusione. Nella ripresa durante il maggior sforzo dei romagnoli il Siena passa prima con Brienza, che ribatte in offside il rigore respinto a Terzi, e poi Bogdani chiude la pratica.
Manca ancora l'ufficialità sancita dalla matematica, ma il Cesena uscito ancora senza punti dal Manuzzi, per opera di un Siena che non ha prodotto nulla per oltre 70 minuti, si può considerare in Serie B. I tifosi speravano nell'uscita casalinga di oggi di poter trovare la speranza di acchiappare tre punti per potersi rilanciare ma così non è stato. Gli equilibri del match si rimpono solo al 75': rigore netto per il Siena, Terzi si fa respingere la palla da Antonioli, ma Brienza in fuorigioco ribatte in rete. Poi ci pensa ancora l'ex Bogdani a segnare il definitvo 2-0 dopo pochi minuti dal vantaggio ospite, oggi a maglie blu.
Ritmi bassi - Sorpresa della vigilia, sia Mutu che Iaquinta non sono stati convocati per problemi fisici, viene concessa la maglia da titolare al solo Malonga in avanti. La prima frazione di gioco quindi è piuttosto noiosa con il Cesena che prova ad affacciarsi in avanti. Al quarto d'ora Santana ci prova dalla distanza ma Pegolo non deve compiere grossi sforzi per recuperare la palla. Il vero miracolo del portiere toscano però accade al 22': Martinho, il migliore dei suoi, su azione personale riesce anche con un po' di fortuna nei rimpalli, a presentarsi davanti al portiere. Il suo tiro però è schiacciato e Pegolo trova un colpo di reni che salva il risultato! I romagnoli si portano così in avanti con più coraggio ma ne escono solo tre deboli conclusioni prima di Malonga e poi ancora due di Martinho che non creano grattacapi al buon Pegolo. Nell'unico minuto di recupero tenta la via della rete anche Arrigoni dalla distanza, ma il potente tiro è centrale. Il Siena riesce ad affacciarsi in avanti solo in contropiede e rimedia con Brienza una punizione interessante al 28'. Sannino pensa più a coprirsi che a colpire in avanti.
Siena a fari spenti - Come era terminato il primo tempo con i bianconeri in avanti, la ripresa segue lo stesso filo. Al 47' Malonga prova a girarsi dal limite dell'area e calcia in porta debolmente. Pegolo para senza problemi. La seconda occasione del match capita sui piedi di Santana al 55': il trequartista sfodera una gran botta su punizione, la deviazione fa andare la sfera di poco sopra la traversa. I ritmi calano e Sannino innesta Mannini per Giorgi, mentre il vice di Beretta, oggi in tribuna per squalifica, toglie Malonga in debito di ossigeno per Rennella. L'epilogo arriva al 75': Satana perde palla nella metà campo toscana e gli uomini di Sannino velocizzano la manovra per il contropiede. Calaiò quindi riceve palla a centrocampo, supera la scivolata di Rodriguez e si invola in area. Ceccarelli lo stende e per l'arbitro non ci sono dubbi: rigore e rosso diretto! Cesena ancora in dieci uomini, stessa sorte contro il Catania mercoledì! Terzi dal dischetto si incarica del penalty ma il suo sinistro viene respinto dal grande Antonioli che bravissimo intuisce di tuffarsi alla sua sinistra. Sulla ribatutta si innesca uan mischia e la palla carambola a Brienza che insacca da due passi. La posizione dell'ex Palermo però è in fuorigioco ma non sanzionata. I tifosi in Curva Ferrovia esplodono di gioia. Il neo entrato Bogdani per Destro, dopo solo sei minuti insacca il decisivo 2-0 al volo di destro mentre era in caduta, questa volta Antonioli non può nulla. Vani sono i maldestri tentativi del Cesena per raddrizzare la gara. Ancora una volta il Manuzzi è stato violato. Un Siena che per tutta la partita non ha prodotto nulla se non nell'ultimo quarto d'ora spazza via una discreta prestazione del Cesena che aveva bisogno solo della vittoria. Toscani quindi che puntano decisi alla salvezza, mentre i romagnoli sono già pronti con le valige in mano per far ritorno in cadetteria ed abbandonare i lustrini della Serie A tanto faticosamente conquistata appena due stagioni fa.
fonte vavel.com

Cesena-Siena: 0-2 11/03/2012

CESENA (4-3-2-1): Antonioli, Ceccarelli, Moras, Rodriguez, Rossi, Arrigoni (dal 42' st Djokovic), Colucci, Martinho, Santana, Martinez (dal 30' pt Del Nero), Malonga (dal 21' st Rennella). All. Beretta
A disp.: Ravaglia, Lauro, Benalouane, Djokovic, Urso, Del Nero, Rennella
SIENA (4-4-2): Pegolo, Vitiello, Rossettini, Terzi, Del Grosso; Giorgi (dal 16' st Mannini), Verassola, Gazzi, Brienza; Destro (dal 27' st Bogdani), Calaiò (dal 32' st Angelo). All. Sannino
A disp.: Farelli, Pesoli, Angelo, Parravicini, Mannini, Grossi, Bogdani
ARBITRO: Damato di Barletta (Faveran-Stefani/Bergonzi)
AMMONITI: 7' st Arrigoni (C), 34' st Del Grosso (S), 43' st Moras (C)
ESPULSI: 28' st Ceccarelli (C)
MARCATORI: 30' st Brienza (S), 36' st Bogdani (S)
ANGOLI: 3-3
Un match point che il Siena segna con grande cinismo, quello del Manuzzi. Brienza e Bogdani (al terzo gol consecutivo)affondano il Cesena che saluta la serie A nella partita dell'ultima spiaggia. Ora l'Oceano, per la squadra di Beretta e una maglia da onorare. I bianconeri di Sannino, in attesa dei posticipi delle 20,45, volano invece a 32 punti, si mettono dietro il Parma e il Cagliari, agganciano Fiorentina e Bologna, con sette lunghezze di vantaggio sul Lecce battuto a san Siro dal Milan. Tre vittorie di seguito, la prima in trasferta, nessuna rete subita. Gioiscono gli 800 tifosi che hanno seguito la Robur in Romagna. Con loro il 'Guaspa'.
Nel Siena, che veste la fortunata maglia azzurra da trasferta, alla fine Calaiò vince il ballottaggio con Bogdani: c'è lui nel tandem d'attacco a fianco di Destro. Per il resto la Robur anti-Cesena è la stessa che ha battuto Palermo e Cagliari. Lo squalificato Beretta, con Canzi seduto in panchina, deve rinunciare anche a Mutu e Iaquinta: davanti gioca Malonga, con Santana, recuperato in extremis, e Martinez a sostegno. Per il giovane Arrigoni è l'esordio in campionato.
Le prime battute della partita sono di studio: solo al 6' Calaiò si fa vedere sul lancio di Del Grosso, ma è alzata la bandierina del fuorigioco. Al 10' il terzino appoggia con il petto per Pegolo il tiro cross di Martinho. Prima scintilla al 12': Giorgi di testa non inquadra la porta, alta la sua conclusione. Al 13' Santana vince un rimpallo e ci prova dal limite: nessun problema per Pegolo. Al 17' sugli sviluppi del primo corner della partita battuto da Brienza Antonioli riesce con una mano ad allontanare. Ceccarelli, lesto spazza via. La sua grande occasione il Cesena, mai pericoloso fino al 23' con Malonga osservato speciale di Rossettini e Terzi, ce l'ha con Martinho, ben servito da Santana: un super Pegolo devia in angolo. Al 28' punizione per la Robur: Brienza batte con il sinistro, prende la Barriera, sulla respinta ci prova ancora ma manda sul fondo. Davanti a un Siena accorto, il Cesena non trova sbocchi, allora Del Nero, entrato a sostituire l'infortunato Martinez, ci prova dalla distanza: è attento Pegolo (37'). Alto al 41' il sinistro di Martinho. Due minuti dopo Pegolo anticipa Malonga sul cross del numero 15. Allo scadere il tentativo è di Arrigoni, il portiere bianconero non si lascia sorprendere.
Nessun cambio a inizio ripresa. Al 7' Giorgi serve Destro che vola verso la porta, Arrigoni lo mette giù e viene ammonito. Al 10' Santana mette i brividi a Pegolo, immobile, con una gran botta su punizione. La palla era stata deviata: terzo corner per i padroni di casa. Al 12' esce sicuro sul traversone di Martinho. Al 22' Antonioli in uscita alta blocca il traversone di Del Grosso (bello il triangolo con Brienza). Al 23' Del Nero guadagna una buona punizione dalla lunetta: altissimo il sinistra di Rennella, in campo al posto di Malonga. Al 26' Santana prova a sfondare, in tre riescono a fermarlo. Al 27' applausi per Bogdani dai suoi ex tifosi, quando entra per Destro. Proprio dai piedi dell'albabese parte il passaggio giusto per Calaiò: l'Arciere entra in area, Ceccarelli lo stende (l'attaccante nell'azione subisce una forte contusione al ginocchio ed è costretto a uscire), Damato espelle il difensore, rigore per la Robur. Batte Terzi, Antonioli devia sul palo, la palla rimane lì, arriva Brienza – in posizione dubbia - che alza alle spalle di Antonioli ed è 0-1. Al 36' il raddoppio della Robur: è proprio l'ex Bogdani, ben servito da Brienza, che spegne d'esterno destro le speranze del Cesena. La partita è praticamente finita: il sottofondo del Manuzzi è il Canto della Verbena. (Angela Gorellini)
Fonte: Fedelissimo on line

Dal Manuzzi:
Giuseppe Sannino:
“Ci godiamo questa vittoria, ma dobbiamo pensare da subito alla nuova partita che dovremo giocare, contro il Novara, un'altra sfida che può dire molto al nostro campionato. Abbiamo centrato tre vittorie di fila senza neanche accorgercene, ora dobbiamo stare attenti a non avere cali di concentrazione. I ragazzi sono stati bravi, hanno giocato la gara che dovevano fare contro un Cesena che ha provato a metterci in difficoltà. Li abbiamo aspettati e siamo ripartiti, abbiamo concesso qualcosina, come è normale, ma credo che il risultato sia giusto. Sono dispiaciuto per il Cesena – non è mai bello veder soffrire gli altri -, ma anche per noi non è finita. La prima vittoria esterna? Come ho sempre detto, a me interessa far punti: fuori dal Franchi abbiamo pareggiato cinque volte e per come la vedo io meglio cinque pareggi che due vittorie e tre sconfitte. A noi servono punti, che arrivino in casa o in trasferta. Sono contento perché dopo le sconfitte con Lecce e Catania i ragazzi sono rimasti compatti, hanno affrontato il momento con grande serenità, ma con la consapevolezza di dover reagire e con grande cultura del lavoro. La strada è questa, ma il cammino è ancora lungo. Siamo riusciti a risucchiare nella lotta altre squadre. Bogdani? Nella mia squadra tutti sono giocatori fondamentali, Erjon è arrivato in punta di piedi, tre partite e tre gol, cos'altro devo dire?”.
Erjon Bogdani:
“Sono contento per il mio gol, ma soprattutto per l'assist a Calaiò, perché era importante passare in vantaggio. Sono contento per come ha giocato la squadra e per i tre punti importantissimi per la nostra classifica. Ora dobbiamo ripeterci contro Novara e Chievo. Non dobbiamo assolutamente sentirci salvi, dobbiamo andare avanti per la nostra strada, non mollare niente e allenarci forte per raggiungere il prima possibile quota 40. Per i tre gol consecutivi che ho segnato ringrazio tutti coloro che hanno avuto fiducia in me. Non mi sono fissato un numero di reti da raggiungere, come ho sempre detto, ai gol non ci penso. Per me l'importante è dare il massimo per la salvezza, per questa maglia, cercando di sfruttare le occasioni che il mister mi concederà. Il Cesena mi rimpiange? Dal 31 gennaio sono un giocatore del Siena e penso solo a fare bene per il Siena”.
Giorgio Perinetti:
“E' stata una bella vittoria di unione di intenti, un grande successo, ma è già passato. Non dobbiamo mollare di un niente, perché domenica ci aspetta un'altra partita che non possiamo sbagliare. Non dimentichiamo che il nostro finale di campionato sarà tremendo. Il nostro concetto guida deve essere sempre 'fare bene la domenica successiva'. Il raggiungimento della semifinale di Coppa Italia, per il Siena, è un onore, un motivo di orgoglio e un'opportunità, ma ora deve interessarci solo il Novara”.
Angelo:
“Questo campionato è così, due partite e sembri finito, tre vittorie e tutto cambia. Non eravamo spacciati dopo il ko con Lecce e Catania, non siamo salvi adesso. Prima di Palermo, un momento molto delicato del nostro campionato, abbiamo dovuto alzare livello di tensione, ora stiamo attraversando un ottimo periodo, al quale dobbiamo dare continuità. Se spero di giocare di più? Come ogni calciatore che non trova troppo spazio. In Coppa Italia sono stato impiegato un po' di più, spero di avere più minutaggio anche in campionato”.
Simone Vergassola:
“Abbiamo sofferto, non siamo stati belli, un po' per il campo sintetico, un po' per i primi caldi. Ma siamo stati bravi a far male al Cesena nel momento giusto, a passare in vantaggio e poi raddoppiare. Siamo contenti che la prima vittoria in trasferta sia arrivata su un campo ostico, contro una diretta concorrente nella corsa salvezza e con tantissimi tifosi al seguito che si sono fatti sentire per novanta minuti. Dopo questo successo dobbiamo prepararci bene per l'incontro di domenica con il Novara, altro passo decisivo per il nostro campionato. La quota salvezza si può abbassare ma il cammino è ancora lungo e c'è da faticare. La finale di Coppa? Non la baratterei mai con la retrocessione: pensiamo al Novara, poi Napoli, pur sempre un sogno, una cosa bellissima. Ma non possiamo sentirci salvi, la classifica e la matematica non dicono questo”.
Daniele Mannini:
“Dopo questo successo dobbiamo continuare su questa strafa, senza distrarci, perché manca ancora tanto alla fine del campionato. Il rischio è alto, non vogliamo assolutamente sbagliare. E' un buon momento per noi, la fortuna ci assiste, è vero, ma per arrivare a creare certi episodi una squadra deve giocare ordinata e compatta. Come sto? Sono a disposizione, bello tranquillo e contento. Ho sempre rispettato le scelte del mister e continuerò a farlo”.
Gianluca Pegolo:
“Sto vivendo un bel momento, sono contento, perché ho sofferto tanto in passato. Abbiamo centrato una vittoria importantissima, abbiamo messo un bel mattone sul nostro campionato. La parata su Martinho? Quando ha calciato l'ha presa un po' strana, mi stava spiazzando, ho alzato il braccio, credevo fosse gol, mi sono girato e ho visto che la palla era fuori... . Mi è venuto spontaneo esultare. A trent'anni un po' sicurezza mentale l'ho presa, ora spero di continuare su questa scia. E' stato bello sentire alle mie spalle i tanti tifosi che ci hanno seguito in massa, ci hanno incitato e hanno esultato con noi. Li aspettiamo sabato mattina, per il solito rito che porta bene...”.
Luca Rossettini:
“Abbiamo conquistato tre punti pesanti, ma mancano ancora tante partite e il nostro obiettivo è ancora distante otto lunghezze. Ci aspettano altre due partite che proprio non dobbiamo sbagliare: domenica in casa con il Novara e poi a Verona. Dovremo affrontarle con cattiveria, determinazione e concentrazione le stesse che abbiamo avuto oggi a Cesena. La gara di Lecce ci è stata di insegnamento: siamo andati lì a fare la partita, per un'ora ci siamo riusciti, poi abbiamo perso. Abbiamo subito le loro ripartenze, oggi ci è capitato solo in certi frangenti e comunque siamo stati in grado di sopportarle. Avanti così”.
Cristiano Del Grosso:
“Quella di oggi è una vittoria fondamentale, siamo stati meno belli, ma pratici. Ci stiamo convincendo, come gruppo, che ce la possiamo fare e in campo riusciamo sempre meglio a tirare fuori quello che abbiamo dentro. Sapevamo che a Cesena era una necessario muovere la classifica: è stata una sfida dura, maschia, non ci sono state grosse occasioni da gol, noi siamo stati bravi a sfruttare gli episodi. Le altre? Dobbiamo fare la corsa solo su noi stessi, abbiamo delle qualità umane e calcistiche che nemmeno noi sappiamo di avere, qualità che ci stanno permettendo di fare risultato con le grandi, ma anche con le piccole, anche in trasferta. Da questo punti di vista la vittoria di oggi ci dà maggiore consapevolezza. Con la sconfitta del Lecce ci ha dato ancor più respiro, con Cagliari e Parma ora sotto di noi. Anche con il Novara non possiamo accontentarci: vogliamo soltanto i tre punti e scenderemo in campo per quelli”.




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