La Robur crolla sul più bello: 0-3 del Monza al Franchi
I bianconeri perdono imbattilità e primato contro i cinisi brianzoli
Siena, 29 ottobre 2017 - ROBUR SIENA - MONZA 0-3
Perde in un solo colpo imbattibilità stagionale e primato in classifica la Robur che al Franchi è stata battuta dal Monza che alla fine passa 3-0. Punteggio oggettivamente un po’ severo ma prestazione decisamente poco brillante dei bianconeri che dopo un buon primo tempo nella ripresa sono drasticamente calati.
All’inizio Guberti e Marotta vanno vicini al vantaggio ma rispetto a sette giorni fa a Viterbo peccano di precisione. Quando tutto lasciava presagire ad un nulla di fatto a fine primo tempo i brianzoli, al primo vero tiro in porta, passano: tiro cross di D’Errico, errore di valutazione di Pane e Monza in vantaggio. Nella ripresa Siena inizialmente intraprendente, ma ancora una volta impreciso al momento decisivo. Un contropiede del neo entrato Giudici chiude il match mentre l’esatta dimensione al punteggio la da Barzotti nel recupero. In vista del big match di sabato sera contro il Livorno un passo falso inaspettato con una mezzora finale in evidente calo.
Robur Siena-Monza 0-3. Contropiede devastanti: capolavoro di cinismo
30 ottobre 2017 Di Camillo Chiarino Archiviato in: Home Page Sport, Sport 0 commenti
Che goduria… Un Monza formato ragno del Madagascar cattura nella tela una Robur Siena capolista e ancora imbattuta e se la pappa in tre bocconi.
Dopo lo 0-3 casalingo di domenica scorsa con l’Arezzo, i biancorossi allenati da Marco Zaffaroni si rifanno all’“Artemio Franchi” della città del palio più famoso del Bel Paese mostrando di aver tratto lezione dalla batosta di 7 giorni prima. Soprattutto su un aspetto del proprio gioco: le ripartenze. Maestri dell’arte del contropiede erano stati gli amaranto trascinati da Moscardelli e Cutolo. Oggi gli allievi hanno superato i maestri e con due magistrali ripartenze D’Errico e compagni hanno chiuso la pratica dopo che lo stesso numero 10 biancorosso aveva messo il timbro sul primo foglio. E che timbro… Un gol che in Serie A avrebbero trasmesso per una settimana. Il fantasista milanese ha disputato la miglior prestazione stagionale, facendo il bello e il cattivo tempo non solo sulla fascia sinistra di competenza. Il tecnico dei bianconeri di casa Michele Mignani, ex giocatore del Monza, si sarà sicuramente appuntato il suo nome per la prossima campagna acquisti. Ma almeno fino a fine stagione il presidente del “1912” Nicola Colombo non potrà assolutamente liberare il gioiello che Zaffaroni a inizio stagione ha lucidato e rilucidato fino a farlo brillare come nello scorso campionato. Le ripartenze lente e macchinose erano un punto debole della squadra che avevamo sottolineato più volte nelle scorse settimane. Un gruppo che fa della difesa la sua forza e che non ha un attacco di “bomber” di grido non poteva prescindere da quest’arma, che il tecnico del Monza delle due promozioni in Serie B sfiorate a metà anni 2000, Giuliano Sonzogni, utilizzava volentieri. In quelle due stagioni Zaffaroni era protagonista in campo e dunque in questi due primi mesi di Serie C non ci capacitavamo del fatto che non puntasse a sfruttare la velocità di tre dei quattro centrocampisti titolari e delle seconde punte che di volta in volta ha alternato al fianco di Cori. Si insisteva con un continuo e a volte stucchevole “titic-titoc” tra giocatori racchiusi a pochi metri di distanza che dava modo agli avversari di ripiegare in difesa e schierarsi a piacimento. Oggi no. Oggi il Monza, oltre a difendersi con precisione e autorevolezza, ha finalmente mostrato l’altra arma potente di cui a nostro parere può disporre: il contropiede. Davvero devastanti quelli del secondo e terzo gol, ma anche altre due ripartenze del secondo tempo, che però sono state sprecate in fase di tiro conclusivo. Oltre a quella di D’Errico segnaliamo, tra le altre, la prova di Romanò, all’esordio in campionato con la maglia del Monza: come in Coppa Italia Serie C contro l’Albinoleffe, ha fatto un gran lavoro sia di interdizione che di gestione della palla, aggiungendo anche qualche verticalizzazione illuminante. Con D’Errico s’intende a meraviglia: per la serie che tra piedi buoni basta uno sguardo… Al contrario dobbiamo dare tre insufficienze in pagella: 5 a Carissoni e a Gasparri e 5,5 a Cogliati.
È stato un Monza rivoluzionato quello messo in campo da Zaffaroni a Siena. Il tecnico di Gerenzano ha recuperato Perini e l’ex bianconero Cori, ma ha perso per infortunio Adorni e all’ultimo momento Negro. Al loro posto hanno giocato rispettivamente Carissoni e Caverzasi. Inoltre, rispetto al match perso con l’Arezzo, ha cambiato altre quattro pedine per scelta tecnica: Origlio è stato preferito a Tentardini, Gasparri a Giudici, Romanò a Galli e Cogliati a Ponsat. Il suo collega Mignani ha invece perso in extremis Terigi. Da segnalare tra le fila toscane la presenza dell’ex difensore biancorosso Dario D’Ambrosio e del 33enne centrocampista Stefano Guberti, ex di Serie A con le maglie dell’Ascoli, della Roma e della Sampdoria.
La Robur Siena parte all’attacco, come suo solito, ma pur mettendo a dura prova la retroguardia ospite non riesce ad affondare i colpi. Al 5’ si registra una conclusione alta di Gerli. Al 13’ un destro di Campagnacci da 30 metri viene bloccato da Liverani. Al 22’ un colpo di testa di Marotta finisce a lato. 4’ dopo è un destro a giro di Guberti a perdersi a lato di poco. Lo stesso trequartista senese al 41’ ha l’occasionissima del primo tempo, ma il suo piatto da ottima posizione termina “in bocca” a Liverani. In questo caso il gol sarebbe stato ingiusto perché l’azione era chiaramente viziata da fallo. Sul ribaltamento di fronte il Monza passa sorprendentemente, ma cinicamente, in vantaggio: D’Errico penetra palla al piede in area toscana, semina due avversari e, invece di crossare quasi dalla linea di fondo, effettua un calibratissimo pallonetto che scavalca Pane. Il numero 10 va poi a festeggiare assieme alla squadra sotto lo spicchio di stadio occupato dalla cinquantina di tifosi biancorossi giunti fino a Siena.
Nella ripresa ci si aspetta una Robur arrembante e cosi è, ma col passare dei minuti i bianconeri si rendono conto che di fronte hanno un muro invalicabile. Poche, dunque, le occasioni degne di finire sul taccuino. Al 4’ Guberti ruba palla a Carissoni poco fuori dall’area e fatti due passi calcia un destro che si perde a lato. Al 14’ Zaffaroni inserisce Giudici e Ponsat rispettivamente per il pasticcione Gasparri e l’evanescente Cogliati. 1’ dopo un altro errore di Carissoni permette a Campagnacci di tirare dal limite, ma il destro passa clamorosamente alto. Al 20’ il Monza raddoppia con la seconda occasione: il contropiede è devastante e Giudici è bravo a finalizzarlo ubriacando la difesa “del Chianti” e trafiggendola con una rasoiata di sinistro. Al 34’ Galli subentra a un acciaccato ma stoico Romanò, capace all’esordio e contro la capolista di mettere il segno nonostante al 1’ della partita avesse ricevuto un forte pestone alla gamba tale da far temere persino per la sua sostituzione. Al 39’ Ponsat, al termine di un altro contropiede, si mangia il gol del 3-0 angolando troppo il suo destro, che esce d’un pelo. 1’ dopo tocca a Giudici gettare via, ossia tirando addosso a Pane a tu per tu col portiere, un’altra ripartenza micidiale della compagine brianzola. Nonostante i cinque cambi la Robur Siena continua a essere respinta dalla “Maginot” biancorossa. Anche le forze fresche in maglia bianconera si avviliscono di fronte alla propria impotenza. E così al 46’ il Monza ne approfitta e fa tris: D’Errico fa un numero dei suoi in area locale e fornisce un assist per Barzotti, subentrato al 41′ a Cori, che però viene anticipato da Sbraga a gonfiare la… rete. L’autogol, a 240” dal triplice fischio, chiude di fatto la contesa.
In sala stampa Zaffaroni è tornato sereno: “Sapevamo che giocavamo contro una squadra in grande salute, che aveva grande entusiasmo, che è partita anche forte. Sapevamo che giocavamo contro individualità forti nell’uno contro uno e che quindi non dovevamo dare loro spazi, ma lavorare bene sulle traiettorie di passaggio, non far avere loro la palla facile. Beh, abbiamo fatto bene. Quando potevamo gestire la palla l’abbiamo gestita, cercando anche di saltare l’uomo nonostante che loro ci venissero a prendere alti: se non l’avessimo fatto la partita sarebbe diventata complicata. Immaginavo che, restando accorti all’inizio, col passare del tempo la partita poteva venire dalla nostra parte. E cosi è stato”.
Domenica prossima il Monza ospiterà al Brianteo alle ore 16.30 il fanalino di coda Gavorrano, compagine neopromossa della provincia di Grosseto.
A proposito di squadre del centro Italia, la partita amichevole di solidarietà che i biancorossi giocheranno ad Amatrice, paese del Lazio colpito dal terremoto di 14 mesi fa, si disputerà probabilmente il 15 aprile 2018. La società di via Ragazzi del ’99 vuole inoltre “adottare” il settore giovanile del club amatriciano fornendo allo stesso tutto il materiale sportivo necessario.
NOTE: calci d’angolo 7-5; ammoniti Emmausso, Liverani e Barzotti; recupero 1’ e 5′; spettatori paganti 923, abbonati 1859, per un incasso totale di 21433,50 euro.