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SIENA-ASCOLI 3-0: CALAIO'-BRIENZA, ROBUR A -4 DAL NOVARA 11/12/2010
SIENA (4-4-2): Coppola, Vitiello (dal 31' st Valdez), Rossettini, Terzi, Rossi, Sestu, Vergassola, Bolzoni, Kamata (dal 16' st Mastronunzio), Brienza, Calaiò (dal 21' st Immobile). All. Conte
A disp.: Farelli, Valdez, Troianiello. Marrone, Mounard, Mastronunzio, Immobile
ASCOLI (4-1-4-1): Coser, Gazzola, Faisca, Micolucci, Giallombardo; Pederzoli (dal 9' st Djuric); Sommese, Di Donato, Moretti (dal 24' st Uliano), Cristiano; Lupoli (dal 30' st Mendicino). All. Castori
A disp.: Lenzi, Ciofani, Masini, Marino, Uliano, Djuric, Mendicino
ARBITRO: Giancola di Vasto (Costa-Cucchiarini/Irrati)
AMMONITI: 19' pt Giallombardo (A), 39' pt Cristiano (A), 45' pt Terzi (S), 45' pt Micolucci (A), 13' st Cristiano (A)
ESPULSI: 13' st Cristiano (A)
MARCATORI: 46' pt rig. Calaiò (S), 7' st Brienza (S), 10' st Brienza
ANGOLI: 7-0
SPETTATORI: 6847 (abbonati: 6186; paganti: 661 - ospiti: 70)
Tante novità nel Siena anti-Ascoli: in difesa Rossi gioca al posto dello squalificato Del Grosso. A centrocampo torna la coppia Vergassola-Bolzoni, gli esterni sono Sestu e Kamata, la coppia d'attacco Calaiò e Brienza.
Dopo due angoli battuti e un fallo di mano in area invocato dai bianconeri, il Siena si fa vedere al 10' con un tiro di Brienza, centrale e debole e comunque viziato da un'irregolarità dell'ex Reggina. La Robur protesta per un fallo di mano anche al 14', su una punizione battuta da Calaiò. L'arbitro lascia proseguire anche al 16' per un contatto in area tra Brienza e un avversario. Poche le emozioni in campo, con il Siena che fa la partita ma non riesce a trovare lo sbocco giusto. Primo brivido al 21': Giallombardo anticipa di testa Calaiò e mette in angolo. Al 23' Brienza ci prova da lontano: il tiro è abbondantemente a lato. Alta la conclusione dal limite al 25' di Bolzoni. Al 26' Calaiò non aggancia l'assist di Brienza. Alla mezz'ora Coser allontana con i pugni il traversone di Sestu. Al 31' Calaiò vede Kamata solo a sinistra e apre: è angolo. Alta sulla traversa la punizione di Brienza al 34'. Al 35' si vede per la prima volta Lupoli: lo fermano Rossettini e Vitiello. L'Ascoli si difende. Bell'azione bianconera al 38': Vergassola dà a Sestu che carica il cross, ma colpisce un avversario: solo corner. Disattenzione difensiva al 39': Lupoli ruba palla supera Terzi e tira, para Coppola. Rigore per la Robur al 44': su punizione battuta da Kamata, Calaiò viene messo giù da Faisca. Dal dischetto trasforma l'Arciere.
Si riparte sul risultato di 1-0 con gli stessi uomini. Al 4' completamente decentrata la conclusione di Moretti dai quaranta metri. Dall'altra parte Calaiò tenta la rovesciata senza fortuna. Punizione dal limite per la Robur per un fallo su Sestu: Brienza batte direttamente in porta con un rasoterra, la palla supera la barriera e la linea, Coser respinge troppo tardi, nell'indecisione Calaiò ribadisce. La rete è comunque del numero 23. Altra magia di Brienza al 10': fa sparire la palla tra tre avversari, apre a Sestu che crossa e rende all'ex Reggina che cala il tris. Al 13' Cristiano si becca la seconda ammonizione. Poi la risposta ospite con il colpo di testa di Gazzola, fuori e in fuorigioco. Al 16' entra Mastronunzio per Kamata, Brienza va sulla fascia. Al 19' Vitiello e Coppola fanno buona guardia su Micolucci. Bello scambio Immobile-Mastronunzio, deviazione e angolo. Siena vicino al poker al 27': Bolzoni davanti a Coser non trova il colpo giusto, poi l'arbitro ferma il gioco per un fallo di mano di Immobile. Al 37' a lato di Coser la potente conclusione di Mastronunzio. A dieci minuti dalla fine la partita è già finita: ritmi bassi con la Robur che controlla senza smettere di cercare la quarta rete: Coser dice per due volte no a Sestu. Al 43' ci prova Immobile dalla distanza, fuori. Con il 3-0 sull'Ascoli la Robur guadagna un punto sul Novara e il Franchi continua a essere un campo imbattibile: per Conte e i suoi è il settimo risultato utile consecutivo. (Angela Gorellini)
Fonte: Fedelissimo on line
Serie B: "triplete" Siena, Ascoli ko
11-12-2010 17:31
I toscani battono 3-0 la squadra di Gustinetti e si avvicinano al Novara. Decidono Calaiò e la doppietta di Brienza
Il Siena batte 3-0 l'Ascoli. I toscani consolidano così il secondo posto in classifica a 37 punti rosicchiando due punti al Novara capolista fermato a Frosinone. Cade invece,dopo sei risultati utili consecutivi l'Ascoli di Gustinetti, che in settimana per irregolarità amministrative ha ricevuto anche un altro punto di penalizzazione, cinque in totale. Adesso sarebbe salvo. Comunque brutta prova dei marchigiani che non sono mai entrati in partita e sono sembrati troppo rinunciatari fin dalle prime battute.
Conte fa un ampio turnover vista la terza partita in una settimana per il Siena, e schiera dal primo minuto Kamatà e Brienza lasciando in panchina Mastronunzio. Nell'Ascoli invece esordio per il portiere Coser al posto di Guarna infortunato. Primo tempo al rallentatore all'Artemio Franchi con il Siena che cerca subito di imporre il suo gioco schiacciando l'Ascoli nella propria metà campo sfruttando la vena di un ispirato Kamatà sull'out di sinistra. L'Ascoli si difende e riparte di rimessa, ma in maniera sterile. Con il passare dei minuti aumenta il possesso di palla degli uomini di Conte, che provano ad affondare sulla fascia destra con una manovra aggirante nel tentativo di scardinare la difesa marchigiana. Al 45' la svolta del match. Punizione di Brienza, Giallombardo tocca il pallone con un braccio in area e l'arbitro Giancola decreta il calcio di rigore. Dagli undici metri Calaiò non sbaglia e porta la squadra di casa in vantaggio.
La squadra di Castori rientra frastornata dopo lo svantaggio sul finire di primo tempo e nel giro di dieci minuti perde partita e testa. Al 52' punizione angolata dal limite dell'area per Brienza. Tiro angolato che sorprende Coser ed è 2-0. L'Ascoli subisce il colpo e la sua difesa sbanda. Al 56' discesa di Sestu sulla fascia destra bell'assist per Brienza, che di testa tutto solo infila il 3-0. Non passa neanche un minuto e Cristiano già ammonito a palla lontana colpisce Sestu con un calcione e l'arbitro lo manda giustamente sotto la doccia. La partita si chiude praticamente qui. La squadra di Castori, infatti, in dieci uomini e sotto di tre gol, non riesce più a creare gioco, cosa mai fatta peraltro in tutto l'arco del match. Inizia così la girandola dei cambi, necessaria soprattutto per il Siena che ha giocato tre partite in una settimana.
Dunque tre punti importanti per la squadra di casa che adesso prima della sosta natalizia dovrà affrontare l'ostica trasferta di Varese. Anche per l'Ascoli sabato prossimo non sarà facile, se la vedrà con la Reggina di Atzori.
Lorenzo Simoncelli
Redazione Datasport (AGM Datasport)
Siena, goleada sull'Ascoli
Il Novara resiste a Frosinone
Prova autorevole della squadra di Conte: 3-0 e due punti recuperati alla capolista, che in Ciociaria va sotto ma poi agguanta il pareggio col solito Rubino. Colpi del Varese a Modena (0-2) e del Livorno a Piacenza (0-1). Rocambolesca vittoria del Portogruaro a Empoli: 2-3. Si fa strada il Pescara di Di Francesco
MILANO, 11 dicembre 2010 - Il Siena vince a mani basse sull'Ascoli e per gran parte dei 90' assapora il balzo più grosso in classifica, visto che il Novara è sotto a Frosinone: alla fine gli uomini di Tesser recuperano, ma i bianconeri passano comunque da -6 a -4 dalla vetta. L'Atalanta si aggiudica il derby con l'AlbinoLeffe (3-1), ma il Varese non perde un colpo andando a vincere a Modena (0-2). Dal rocambolesco botta e risposta a suon di gol nel finale a Empoli esce vincitore il Portogruaro di Agostinelli (2-3).
atalanta-albinoleffe 3-1 — Tradizione confermata: l’Atalanta vince il sesto derby su sei con l’AlbinoLeffe e si mantiene agganciata al Siena. Finisce 3-1 e per i nerazzurri vanno a segno gli stessi marcatori di Portogruaro, Ceravolo e Ruopolo. Per la prima volta quest’anno l’Atalanta riesce a ribaltare una partita. Sorprese in avvio: Mondonico fa giocare Bombardini dato per infortunato ed escluso dalla lista dei convocati. Colantuono non è da meno e conferma Ceravolo in attacco al posto di Tiribocchi. Mondonico imbriglia l’Atalanta che non riesce a sviluppare gioco, la tribuna fischia ancora pesantemente Colantuono durante e alla fine dei primi 45’. Nel primo tempo si vede poca Atalanta, l’AlbinoLeffe passa in vantaggio al 32’: tiro di Bombardini respinto, la palla si impenna e rimbalza carica d’effetto, Ruopolo e Manfredini restano sorpresi e Sala con una girata da grande attaccante realizza il suo gol dell’ex. Lo svantaggio provoca la reazione dei nerazzurri che sfiorano il pari con Bonaventura (bravo Tomasig in angolo). Al 40’ Zenoni è ingenuo e trattiene in area Bonaventura. Rigore e 1-1 di Ceravolo dal dischetto. Ma prima dell’intervallo è Consigli a salvare su Foglio. Nella ripresa parte meglio l’Atalanta che si affaccia dalle parti della porta seriana con Ceravolo, Ruopolo e il neoentrato Tiribocchi. Ma al 9’ l’AlbinoLeffe reclama giustamente per la mancata espulsione di Manfredini che, già ammonito, stende il lanciato Bombardini. L’Atalanta ringrazia e passa alla cassa al 28’: Garlini liscia il cross di Padoin e Ruopolo da due passi può segnare anche lui il gol dell’ex che regala il derby all’Atalanta. Ma non è finita: al 37’ Ruopolo si libera con una spinta (forse fallosa) su Bergamelli e segna il 3-1 che vale la prima doppietta in maglia nerazzurra e un finale di gara in scioltezza. (Guido Maconi)
crotone-cittadella 1-1 — Abruzzese risolve una mischia in area di testa con la complicità di un difensore, palla angolata in rete. A inizio ripresa c'è un fallo in area di Eramo su Piovaccari, che trasforma il relativo rigore: 1-1.
empoli-portogruaro 2-3 — Il Porto resiste fino al 34' della ripresa, quando Soriano trova il tocco decisivo dopo un batti e ribatti nell'area veneta. Pareggia Cunico nel finale con bel tuffo di testa ma due minuti dopo Foti ristabilisce il vantaggio. Ancora un minuto, però, e c'è un tiro-cross da destra di Cunico che Altinier devia in porta: 2-2. E alla fine, nel recupero, c'è il gol di Schiavon che dà la vittoria ai veneti.
frosinone-novara 1-1 — Padroni di casa in vantaggio a metà primo tempo: corridoio di Sansone per Santoruvo a sinistra, tocco in mezzo per Lodi che da pochi metri di sinistro prima si fa respingere dal portiere la conclusione, poi mette dentro sul primo palo. Il pari a 6 minuti dalla fine con Rubino, che si tuffa a pochi passi dalla porta su un cross da destra e mette dentro: per i ciociari è mani, per l'arbitro tutto regolare.
modena-varese 0-2 — Varese in vantaggio dopo 16': corner dalla sinistra, Ebagua anticipa tutti e mette dentro di testa angolato sul primo palo. Raddoppia Neto Pereira con un tocco morbido ravvicinato.
pescara-vicenza 1-0 — Secondo gol consecutivo del difensore Mengoni, già decisivo per il buon pari di Livorno. Maran paga soprattutto la stanchezza, logica dopo il recupero faticoso di mercoledì scorso contro il Siena. Bastano dieci minuti di padronanza del campo per sferrare il primo assalto concreto: all’11’ Ariatti ruba palla a centrocampo e lancia Bonanni con un assist che taglia il campo e arriva puntuale sul sinistro dell’altro ex della partita. Gran botta e palla alta di poco. Al 15’ il secondo tentativo: cross lungo di Ariatti da destra verso il palo opposto, Mengoni c’è e inventa un ponte per Maniero, ma è debole. Il Vicenza ha un atteggiamento sornione, di chi preferisce non rischiare e approfittare di eventuali errori dell’avversario. D’altronde, gestire bene le energie è fondamentale dopo il combattuto 2-2 di mercoledì. Dietro, Martinelli tiene a bada Maniero, solo quando s’accendono Bonanni e Verratti ci sono rischi seri. Ma il predominio dei pescaresi è netto, e sfocia nel vantaggio. Al 26’, dagli sviluppi di un angolo, si alza un campanile che finisce sulla testa di Verratti e poi sul destro di Mengoni (che però è mancino), freddo come un cecchino: stecchito Russo, è 1 a 0. Bis del difensore dopo la punizione vincente di Livorno. Nei venti minuti che restano, i biancorossi non riescono a riorganizzare le idee. Nemmeno un pallone giocabile per Abbruscato. Maran inverte gli esterni (Di Matteo a destra, Gavazzi a sinistra) nella ripresa ma la mossa non porta i frutti sperati, così il tecnico al 13’ ricorre a un doppio cambio e a un nuovo modulo: dentro Rossi e Baclet e attacco rimpolpato. Di Francesco risponde facendo il pieno di benzina a centrocampo: fuori la fantasia di Verratti, dentro la sostanza di Nicco. Basta per mantenere gli equilibri. Il Vicenza preme nei minuti finali e Abbruscato al 40’ sciupa la palla del possibile pareggio con un pallonetto fuori misura. Non è giornata, sorpasso del Pescara. Che s’affaccia sulla zona promozione. (Orlando D'Angelo)
piacenza-livorno 0-1 — Dopo un primo tempo senza conclusioni degne di nota, il Livorno trova il primo tiro in porta a inizio ripresa ed è subito gol: Surraco calcia di destro da fuori area, palo interno alla destra del portiere e gol.
reggina-grosseto 1-0 — Adiyah sblocca il risultato a inizio ripresa, poi la Reggina cercherà di chiuderla ma soffrirà fino alla fine, portando però finalmente a casa i tre punti.
siena-ascoli 3-0 — Otto vittorie su dieci. All'Artemio Franchi-Mps Arena il Siena non conosce ostacoli e abbatte senza troppi problemi pure l'Ascoli. Primo tempo “paziente”, ripresa che si chiude, in pratica, dopo dieci minuti. Brienza è decisivo: suo il cross che porta al rigore che sblocca la gara, sua la doppietta ad inizio del secondo tempo. Si inzia con l'Ascoli abbottonato (Castori disegna un coperto 4-1-4-1), “solito” Siena con il 4-2-4 di Antonio Conte: i bianconeri cercano spazi sulle fasce con Kamata e Sestu. Il primo brivido per Coser arriva (dopo venti minuti) però da un compagno: Giallombardo colpisce di testa per anticipare Calaiò, l'estremo difensore marchigiano si tuffa e mette in angolo. Il Siena colleziona diversi angoli, preme, ma non trova sbocchi; l'Ascoli esce dal guscio nel finale di tempo con Lupoli. Come avviene sempre in questo tipo di incontri, ci vuole un episodio per sbloccare la situazione: Faisca spinge Calaiò in area, rigore che lo stesso attaccante realizza proprio al 45'. E' un episodio decisivo, perché alla ripresa della gara il Siena ha maggiori spazi ed infatti chiude subito i giochi. Prima un'intuizione di Brienza su punizione dopo otto minuti (la palla sembra superare la riga di porta, poi Calaiò la spinge comunque nel sacco dopo la respinta di Coser); poi ancora Brienza, stavolta di testa su cross di Sestu. L'Ascoli rimane pure in dieci (espulso Cristiano per doppia ammonizione) e a più di trenta minuti dalla fine l'arbitro potrebbe già fischiare la conclusione. La gara diventa quasi una seduta di allenamento con il Siena che prova ad arrotondare con Bolzoni, Mastronunzio e Sestu. (Alessandro Lorenzini)
Gasport
DAL FRANCHI: I BIANCONERI
Franco Brienza: “Il gol è attribuibile a me, sì sì, la palla è entrata, il portiere era abbondantemente dentro. La posizione in cui gioco non è proprio la mia, ma sto cercando di adattarmi e di dare il massimo. Non ho mai rivestito questo ruolo, mi sto sacrificando e sono molto contento che le cose stiano andando bene. L'Ascoli è venuto qua per portare via un punto, è stato difficile. Sapevamo che loro non ci avrebbero fatto giocare e avrebbero perso tempo, noi dovevamo solo avere pazienza, per poi sbloccare il risultato e mettere la gara sui giusti binari. E' andata proprio così. Lo so... Ho giocato nell'Ascoli... E' la legge dell'ex.... Per me era importante farmi trovare pronto. Anche per il bene della squadra. Stiamo facendo un cammino importante e complicato: dichiararsi all'inizio porta anche a questo, ogni squadra contro di noi gioca alla morte, poi muore. Ma siamo convinti di noi stessi e in quello che facciamo: sappiamo che possiamo arrivare in alto e centrare obiettivo. Sabato ci aspetta un'altra sfida difficile: il Varese sta facendo molto bene, ma noi vogliamo farci un bel regalo”.
Alessio Sestu: “Sono contento perché il risultato e il bel gioco di oggi hanno dato ancora più importanza ai due pareggi precedenti fuori casa. E' stata difficile: loro si sono chiusi bene, ci è voluto un po' a sbloccare. Dopo il gol l'incontro si è messo in discesa. Io mi sento bene, come tutta la squadra, siamo protagonisti di prestazioni di qualità e carattere. In questo momento non dobbiamo guardare alla classifica, ma pensare solo a noi stessi, consapevoli della nostra forza. Più si va avanti, più la serie A si avvicina e tutti si aggrappano a qualsiasi cosa. Noi dobbiamo aggrapparci alle nostra qualità, guardando solo a noi. Perché siamo forti. Sabato ci aspetta un'altra sfida di livello: il Varese sta facendo molto bene. Sono andato vicino al gol anche oggi? Ci ho sperato, ci ho provato, non è andata bene, me lo sono tenuto per la prossima partita e speriamo che sia decisivo”.
Francesco Bolzoni: “Sapevamo che non sarebbe stato facile sbloccare la partita. Avevamo studiato bene i nostri avversari. Sapevamo che loro sarebbero partiti forte, quindi ci siamo dovuti adeguare ai loro ritmi. Siamo stati bravi a ragionare con calma per poi segnare e fare noi la partita. Abbiamo fatto quello che abbiamo preparato in settimana”.
Simone Vergassola: “Nel primo tempo abbiamo fatto fatica, loro giocavano in dieci dietro linea della palla, era difficile trovare spazi, abbiamo guadagnato parecchie punizioni e calci da fermo che potevamo sfruttare meglio. Non è facile sbloccare il risultato con una squadra arroccata. Dopo il rigore, siamo riusciti ad accelerare, a trovare il 2-0 e poi il 3-0. Oggi abbiamo guadagnato due punti sul Novara: se quello scontro diretto fosse finito come doveva finire, saremmo ancora più vicini agli azzurri... Ma il campionato è lungo... Già sabato ci aspetta una sfida di tutto rispetto. Il Varese sta facendo benissimo. Ma noi dobbiamo sempre guardare avanti, fare il nostro sicuri di toglierci grandi soddisfazioni. Del resto le squadre che incontriamo giocano contro di noi la partita della vita, in trasferta sono sempre tutti aggressivi perché vogliono fare bella figura. Visti gli incontri ravvicinati il turn over si è rivelato un'arma importante: con una rosa così il mister ha possibilità di scegliere. Ognuno di noi deve lavorare bene e farsi trovare pronto per dare in campo un contributo importante”.
Andrea Rossi: “Non è facile giocare poco, il segreto sta nell'allenarsi con costanza e non mollare. Il compito di chi sta fuori è rispondere sempre presente, essere protagonista di una buona prestazione e mettere in difficoltà il mister. Come il compito di chi gioca è fare lo stesso per tenersi stretto il posto. Tengo a questa maglia, sono cresciuto con questa maglia. Ho abbracciato il progetto e, come i miei compagni, faccio di tutto perché il Siena possa tornare in serie A”.
Roberto Vitiello: “L'importante è farci trovare sempre tutti pronti: la nostra è una rosa numerosa e competitiva. Sabato sarà dura: il Varese sta facendo cose incredibili, ha vinto anche oggi. Noi dovremo andare là portando il massimo rispetto agli avversari, ma anche con la massima determinazione per raggiungere il massimo risultato. Oggi, intanto, abbiamo conquistato tre punti fondamentali, dobbiamo continuare così, dando seguito a questa striscia positiva”.
Antonio Conte: “Abbiamo studiato la partita fin nei minimi dettagli, ogni singola giocata. Non siamo neanche andati al cinema per vedere Pescara-Ascoli: volevo far vedere ai ragazzi cosa li aspettava. Loro, come da aspettative, si sono difesi con tutti gli effettivi, tranne qualche volta Lupoli. Sono contento dei ragazzi, del mio gruppo, stiamo facendo cose importanti e anche vincere contro questo Ascoli così chiuso non era facile. Ci è voluta tanta pazienza per sbloccare il risultato. E' una differenza reti pesante: l'Ascoli è una squadra molto organizzata da un punto di vista tattico, ostica che nelle ultime tre partite ha fatto come noi, tenendo una media da grande compagine. A maggior ragione dico bravi i miei. Tatticamente quando fai la gara per vincere e incontri una squadra completamente chiusa, fai fatica, soprattutto quando hai un esterno come Kamata che deve ancora ritrovare il top della condizione. Castori può contare su ottimi giocatori, lui è un ottimo allenatore. Sono sicuro che l'Ascoli dopo questa battuta d'arresto che per fortuna è arrivata a Siena continuerà a fare bene. Noi dovevamo vincere per dare valore ai pareggi contro Torino e Vicenza. Il Siena ha giocato oggi la terza partita in sei giorni, sei, non otto, ma sei. Non era facile, anche a livello di testa e di approccio, di concentrazione. Anche in questo i ragazzi sono stati bravi. Ora dobbiamo guardare avanti, perché sabato sarà un big match. Proprio come in Novara, il Varese è una neopromossa e sta lì. In corsa. Sarà una partita dura. E' un campionato difficile, non smetterò mai di dirlo. E non voglio sentir parlare di corazzata: sono rimasti giocatori dall'anno scorso è vero, ma non tutti tra questi erano titolari, gli altri sono arrivati questa estate dopo una scelta ponderata da parte mia e della società. Non siamo i predestinati. Il ruolo di vincenti ci impone di dover correre più degli altri, essere più organizzati degli altri. Partire con i favori del pronostico non ci aiuta. Per noi ogni partita è difficile. Non c'è nessuna corazzata ma una squadra che deve sempre dare più degli avversari. Brienza? E' arrivato a campionato iniziato senza aver svolto il ritiro di preparazione. Era in una condizione fisica non ottimale, in più ha avuto dei problemi alla caviglia. E' un giocatore di qualità, sa saltare l'uomo. Viene da un'annata sfortunata, ha voglia di rivalsa, se la gioca con gli altri quattro attaccanti. Le scelte che compio sono sempre per vincere, a volte le azzecco a volte no. Siamo in cinque là davanti, mi dispiace, ma ogni volta sono chiamato a prendere delle decisioni: due giocano, due vanno in panchina, uno va in tribuna. E' così: se a qualcuno non va bene lo dica.
A Varese di nuovo turn over o sintesi degli incontri precedenti? Sono sereno perché tutti quanti sanno cosa fare in fase di possesso e di non possesso palla, in settimana provano tutti le stesse cose, sia i titolari che le alternative. Non uso la parola riserve, perché in questa squadra non ci sono riserve. Quindi ogni volta posso cambiare 5-6 giocatori senza snaturare la nostra organizzazione tattica. Oggi, per esempio, ho tenuto fuori Marrone che a Vicenza aveva fatto una grande partita, ma aveva spesso tanto. Per Varese tornano tutti in gioco. Mi dispiace non dare mai indicazioni sulla formazione prima delle partite e dal giovedì chiudere le porte, ma non voglio concedere vantaggi a nessuno. E ora testa bassa e pedalare e correre più degli altri: non si nasce bravi, bravi si diventa. Senza correre più degli altri non si vince. Sabato contro il Varese servirà un Siena aggressivo, loro sono ben organizzati. Noi dovremo correre più di loro, sarà sicuramente un big match”.
Girgio Perinetti: “Sono contento per la partita di oggi e per tutto quello che il Siena ha fatto fino a qui. Se andiamo a vedere la classifica la differenza con il Novara è tutta in quel gol preso al 94' che poteva essere evitato, ma comunque irregolare. E' un campionato difficile, lo stiamo vivendo sulla pelle. Sabato ci aspetta già un'altra partita difficile: il Varese è una squadra viva, che aggredisce. Con due attaccanti importanti, giocatori giovani con corsa e stimoli. Dovremo prepararci bene, poi finalmente arriverà la meritata sosta e poi ci rimetteremo a lavorare per il girone di ritorno. Tanti cambi in formazione? Il concetto con la squadra lo abbiamo instaurato da subito: siamo tanti e tutti sono utili, chiunque gioca risponde, partecipa con profitto e chi va fuori lo accetta senza problemi. Va bene così. Brienza? E' stato l'acquisto dell'ultimo giorno, è arrivato come l'attaccante dalle caratteristiche diverse rispetto agli altri. Non migliori né peggiori, ma diverse. Ha esperienza e qualità, può mettere in campo quel brio e quella tecnica che possono servire. Cosa manca al Siena da trasferta rispetto a quello casalingo? Se prendiamo la gara di Vicenza, direi la fortuna. Il mercato di gennaio? Valuteremo il da farsi, partendo dalla volontà di non stravolgere l'organico attuale. Proveremo, se capita l'occasione, di ampliarlo con una pedina. Non possiamo creare confusione: per come si è preparata da questa estate la squadra, per come lavora quotidianamente, l'inserimento di nuovi giocatori non è troppo facile”. (a.go.)
Fonte: Fedelissimo on line-Are
DAL FRANCHI: I MARCHIGIANI 11/12/2010
Fabrizio Castori: “Faccio i miei complimenti al Siena, una grandissima squadra. Ma a onor del vero Calaiò ha segnato il rigore che ha sbloccato la partita successivamente a una punizione inesistente. Prendiamo atto della superiorità degli avversari, perdere su questo campo dopo sei risultati utili consecutivi ci poteva stare. Le mie sono valutazioni serene che attengono al vero: il fallo della punizione non c'era. Saremmo andati a riposo sullo 0-0 e non si sa come sarebbe andata a finire. Avevamo impostato un tipo di gara che il rigore ha condizionato. Ma detto questo merito agli avversari. I ragazzi si sono anche innervositi. Ho cercato di togliere i diffidati. Con Cristiano non ho fatto in tempo. Peccato per Djuric”.
Daniele Di Donato: “Abbiamo affrontato una squadra di categoria superiore, che alla fine ha preso tutta la posta in palio. Ero un ex della partita contraccambio gli 'in bocca al lupo ricevuti oggi'. Vesto la maglia dell'Ascoli da quattro anni e ora stiamo cercando di tirarci fuori dalle sabbie mobili. I problemi non li ha la squadra, sono altrove. Il Siena? E' un ottimo gruppo, costruito per andare in serie A e questo in campo si vede: è l'avversaria più forte che abbiamo incontrato”. (a.go.)
Fonte: Fedelissimo on line
L’EDITORIALE di Daniele Magrini 12/12/2010
Grande vittoria quella con l'Ascoli per la sua importanza strategica, per aver interrotto la serie dei tre pareggi consecutivi, per aver consentito di recuperare due punti al Novara, finalmente bloccato aul pareggio a Frosinone. Ma giornata significativa complessivamente, anche per la frattura di quattro punti che si è creata fra le prime ed il resto della truppa. Vero è che l'Atalanta è sempre alle costole ed il Varese, futuro avversario, incombe, ma cominciare a delineare con i punti, un dislivello dei valori delle squadre in campo, potrebbe aiutare a rendere il girone di ritorno meno ingarbugliato.
Vittoria importante anche perchè conquistata con un Ascoli alla prima sconfitta dopo la serie positiva iniziata con l'avvento di Castori, che però a Siena ha impostato la gara solo sulla difensiva ed ha pagato. L'arroccamento dei marchigiani, fino a quando il risultato non si è sbloccato, ha fatto capire quanto il calcio possa essere brutto, quando non si è in due a giocare.
Un successo, dunque, quello del Siena, preziosissimo anche perchè conferma l'importanza di Brienza. La sua doppietta ne conferma il valore di jolly determinante e questa è una vittoria tattica di Conte. Perchè riesce ad utilizzare questo attaccante mostrando duttilità nell'intepretazione del modulo, e perchè per la seconda volta consecutiva un giocatore non atteso negli undici iniziali, firma la partita in modo decisivo. Era successo a Vicenza con Marrone e questo graditissimo copione si è ripetuto oggi con Brienza. Merito - lo vogliamo ribadire - dell'abilità di Conte di leggere il lavoro della settimana e di proiettarlo volta per volta sulla partita.
Il turn over dopo la maratona al Nord offre buoni appigli dalla prestazione di Rossi, un po' meno da quella di Kamata. Significativa, ancora una volta, la prova di Sestu.
L'unico pensiero negativo, che si fa fatica a ricacciare indietro, viene dallo sguardo alla classifica e dai punti persi nei finali di gara: a Sassuolo si era sul 3-2 in vantaggio al 91' e con il Novara ancora avanti al 93'. Se fosse andata come doveva, il Siena ora avrebbe cinque punti in più e il Novara due in meno.
Ma la Robur c'è, su in alto, e questo è quello che conta.
Fa piacere anche la serena disamina di Perinetti, nel dopogara, anche in prospettiva. Il ds ha infatti giustamente sottolineato che non c'è da guardare al mercato con atteggiamento da rivoluzionari, ma che se capiterà l'occasione di innestare in questa rosa una pedina di qualità, la società non si tirerà indietro. E se arrivasse davvero un uomo di personalità, la lotta nel girone di ritorno sarebbe meno difficile.
Sabato, altra prova del fuoco, stavolta sul campo di quel Varese dove ha perso anche il Novara. Squadra che impressiona quella di Beppe Sannino, per la compattezza di gioco ed il ruolino di marcia: l'ultima sconfitta, per 1-0 a Crotone, risale al 10 ottobre. Nelle ultime dieci partite i lombardi hanno conquistato 6 vittorie (3 consecutive nelle ultime tre gare) e 4 pareggi. Ci vorrà il Siena gagliardo di Vicenza. Ovviamente senza le disattenzioni su palle inattive. (Daniele Magrini)
Fonte: Fedelissimo Online