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Daniele Mannini

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Chi è Daniele Mannini 06/08/2011
Daniele Mannini nasce a Pisa 25 ottobre 1983. Mannini è figlio d’arte essendo figlio di Alessandro Mannini (54 anni) portiere che ha militato in squadre come Bari, Pisa, Fiorentina e Cremonese. Soprattutto a Pisa ha costruito la sua carriera, disputando con i colori neroazzurri nove stagioni, negli anni ottanta, tra Serie A e Serie B. Adesso è il preparatore dei portieri del Grosseto.
Cresce nella Lucchese ma disputa il suo primo campionato da professionista nella stagione 2001-02 in serie C2 con la maglia del Viareggio entrando in campo però solo in 3 occasioni. La squadra retrocede e in serie D trova più spazio disputando 30 incontri andando a segno anche 4 volte.
Viene così acquistato dal Pisa e in serie C1 gioca con continuità rivelandosi uno dei migliori nella categoria con 32 incontri e 4 gol.
Le sue ottime prestazioni interessano gli osservatori del Brescia, e la società lombarda si decide ad acquistarne la metà del cartellino, permettendogli di esordire in Serie A nella stagione 2004-05. Il suo esordio nel massimo campionato avviene il 12 settembre 2004 nel match perso in casa contro la Juventus per 3-0. Nonostante il buon torneo di Mannini (30 presenze e 3 reti) la squadra retrocede.
Il suo primo gol in Serie A, realizzato nella partita Udinese-Brescia del 26 settembre 2004, suscita molte polemiche perché la realizzazione avviene col portiere avversario De Sanctis a terra, infortunato in uno scontro di gioco. In seguito a questo episodio l'Udinese presentò ricorso (poi respinto) al Giudice Sportivo chiedendo addirittura la ripetizione della gara per errore tecnico dell'arbitro Dattilo che, secondo i friulani, avrebbe dovuto fermare il gioco per l'infortunio occorso al portiere.
Nella stagione 2005-06, per il nuovo corso in Serie B, la società lombarda punta su Mannini, rilevandone dal Pisa l'altra metà del cartellino. Segna una rete su 34 presenze.
Nel mercato di gennaio della stagione 2007/2008 il giocatore è stato acquistato dal Napoli (vincendo la concorrenza dell'Inter che in precedenza lo aveva opzionato) per 7 milioni di euro. L'accordo iniziale tra le due società prevedeva la permanenza del giocatore in prestito al Brescia fino alla fine della stagione; il trasferimento è stato poi anticipato a gennaio per volontà del direttore generale del Napoli Pierpaolo Marino.
Fa la sua prima apparizione con la maglia del Napoli il 2 febbraio 2008, giocando titolare nella seconda partita del girone di ritorno vinta contro l'Udinese 3-1. Il 17 febbraio 2008 segna il suo primo goal per il Napoli, nella sconfitta casalinga contro l' Empoli per 3-1. Il 9 novembre 2008 segna la sua prima rete nel campionato 2008-2009 aprendo le marcature nel match interno contro la Sampdoria, terminato con il risultato di 2-0 per i partenopei.
Il 29 gennaio 2009 il Tas di Losanna lo squalifica per un anno insieme al compagno di squadra all'epoca dei fatti Davide Possanzini, dopo un ritardo al controllo antidoping risalente al 2007. La Federcalcio italiana aveva assolto il giocatore, mentre il tribunale nazionale antidoping del Coni lo aveva condannato a 15 giorni di squalifica. Contro tale sentenza la WADA, agenzia mondiale antidoping, aveva però fatto ricorso.
Il 18 marzo 2009 il Tas sospende la squalifica consentendo al giocatore di tornare a disposizione della squadra.
Il 9 luglio 2009 si trasferisce in comproprietà alla Sampdoria per 3,5 milioni di euro nell'ambito dell'operazione che porta Hugo Campagnaro al Napoli. Il 30 agosto 2009 segna il suo primo gol in maglia blucerchiata nella vittoria della Samp per 3-1 sull'Udinese; segna anche contro l'Atalanta, match terminato 1-0 per i blucerchiati e contro il Siena, incontro vinto 4-1 dalla Sampdoria. Il 24 ottobre 2009 segna poi altri 2 gol contro il Bologna portando a quota 5 le sue marcature, anche questa partita sarà conclusa col risultato di 4-1 per la Sampdoria.
Il 25 giugno 2010 viene rinnovata la comproprietà tra Sampdoria e Napoli. Dopo un lungo digiuno trova di nuovo la via del goal il 1º maggio 2011, nella delicatissima partita Sampdoria-Brescia, terminata 3-3. Al termine del campionato la squadra retrocede in Serie B.
Il 25 giugno 2011 il Napoli risolve a proprio favore la comproprietà alle "buste", nonostante l'offerta presentata fosse pari a zero: il club blucerchiato dal canto suo, infatti, si astiene del tutto dal presentare un'offerta e il calciatore torna così in azzurro.
Il 4 agosto 2011 passa al Siena in comproprietà.


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