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Serie A - Disastro Inter, a Siena è notte fonda
Seconda figuraccia dell'Inter contro il Siena. Dopo il ko dell'andata a San Siro, gli uomini di Stramaccioni crollano anche in Toscana, battuti 3-1 e piegati dai gol e dalle prestazioni di Emeghaba, Sestu e Rosina. Non riesce ad accendere la miccia il momentaneo pareggio di Antonio Cassano. Male i nuovi arrivi Schelotto (sostituito nell'intervallo) e Kuzmanovic. Rimandato Kovacic
Scritto da Andrea PRETE (Twitter: @andrea_prete) | Eurosport
Brutta, bruttissima Inter. A nulla sembra essere servito il ko di San Siro nell’andata, contro il Siena vittorioso a Milano per 2-0. Anche in Toscana, il fanalino di coda del campionato riesce a passare e gestire il vantaggio con inquietante facilità. Inter slegata in ogni reparto e capace di regalare l’intera parte destra del campo per oltre 45 minuti. Proprio da quella parte infatti sono arrivati i gol e le azioni pericolose. In evidente ritardo di condizione Schelotto, bruciato, anzi sverniciato da Sestu e Rubin. Incapace Zanetti di risolvere la situazione lasciando spazio ai giocatori avversari, liberi il primo di segnare l’eurogol del 2-1, il secondo di attivare l’azione del vantaggio di Emeghara dopo venti minuti di gioco. Tutto facile per il Siena che nella ripresa, con Rosina, chiude il conto su calcio di rigore.
Stramaccioni, sicuro di fare risultato a Siena, manda subito in campo dal primo minuto Schelotto e Kuzmanovic. Il primo è la bruttissima copia del giocatore dell’Atalanta e il secondo si limita a un paio di conclusioni dalla distanza. Ingiusto però scaricare tutte le responsabilità sui due nuovi arrivi. Alla base del fallimento nerazzurro ci sono infatti aspetti che vanno ben oltre la prestazione di elementi arrivati venerdì ad Appiano. Su tutti una forma fisica a tratti imbarazzante. Il Siena arriva prima su ogni pallone e riesce a seminare il panico sulla trequarti. Zanetti non corre, Ranocchia sbaglia e Juan Jesus mette qualche pezza qua e là. A centrocampo il vuoto. Manca Cambiasso e si sente e l’unico a far vedere qualcosa è Nagatomo, con tanta corsa e qualche traversone interessante. Cassano dura un quarto d’ora e Palacio scompare dopo appena un tempo.
Dopo venti minuti, all’ennesimo affondo, il Siena passa con Emeghara che insacca (in sospetto fuorigioco) deviando in porta un cross dalla sinistra. Un minuto più tardi Cassano con un tiro cross beffa Pegolo, quindi Sestu (migliore in campo) riporta avanti i padroni di casa con un gran tiro dal limite dell’area. Nella ripresa Stramaccioni richiama Schelotto per Kovacic, arretrando Nagatomo. Una soluzione obbligata ma che non riesce a cambiare il match. Il Siena gestisce senza problemi e anzi, dopo un quarto d’ora di gioco, chiude il match su calcio di rigore. Pallone in area per Emeghara che brucia la difesa nerazzurra, Chivu si vede costretto a stendere l’attaccante avversario. Cartellino rosso, calcio di rigore e Inter in dieci. Peggio di così impossibile, anche perché dagli undici metri non sbaglia Rosina.
Il finale è un triste quanto sterile forcing nerazzurro, con i giocatori incapaci di costruire la men che minima occasione da gol. Cassano colpisce una traversa prima di lasciare il campo per Rocchi. Dall’altra parte Handanovic salva su Rosina e Sestu continua a dettare legge sulla trequarti, da sinistra a destra. Kovacic si limita all’abc del calcio e Rocchi non tocca palla per venti minuti. Gargano nel finale prende il posto del nervoso, e ammonito, Guarin. Non cambia il risultato e continua per l’Inter la “maledizione Juve”. Gli uomini di Stramaccioni non vincono infatti fuori casa in campionato dal 3 novembre, nel match dello Juventus Stadium. Un momento complicato per la squadra nerazzurra che con il successo della Fiorentina e il Milan ormai in scia mette a rischio la zona Europa.
Siena-Inter 3-1: Super Robur, Sestu ed Emeghara annientano i nerazzurri
I bianconeri hanno battuto la formazione di Stramaccioni meritatamente: in goal il nuovo acquisto ex Lorient, poi Cassano. Straordinaria rete di Sestu, 3-1 di Rosina su rigore.
di Gianluca Pepe
Pesante batosta per l’Inter. Al Franchi di Siena, i neroazzurri soccombono sotto i colpi degli ispirati Sestu e Emeghara. A nulla è servito il gol del momentaneo pareggio firmato Cassano, arrivato tra il vantaggio di Emeghara e la perla di Sestu a metà primo tempo. Nella ripresa, il sigillo di Rosina dagli undici metri. Uniche note positive di giornata per gli uomini di Stramaccioni sono i buoni esordi di Kuzmanovic e Kovacic. Male, invece, l’altro neo-acquisto Schelotto.
FORMAZIONI - Nel 3-5-2 di Iachini trova spazio in attacco l’ultimo arrivato, il 23enne nigeriano Emeghara. L’ex Lorient fa coppia con Rosina in prima linea.
Modulo speculare per l’Inter. Subito in campo due dei quattro nuovi acquisti, vale a dire Schelotto e Kuzmanovic. Regolarmente in campo Guarin, alle spalle di Cassano e Palacio.
PRIMO TEMPO - Partita subito pimpante, con diverse occasioni sia da una parte che dall’altra. La sfida si accende al 21’, quando in contropiede i padroni di casa si portano in vantaggio con Emeghara. La reazione dell’Inter non tarda ad arrivare: passano due minuti quando un cross di Cassano, che non trova deviazioni, batte Pegolo.
La voglia di far male delle due squadre non accenna a placarsi. Al 24’ uno scatenato Sestu riporta in vantaggio i suoi con un destro a giro imprendibile per Handanovic che termina la propria corsa direttamente all’incrocio dei pali.
Nonostante il 2-1 appena subito, l’Inter si rifà avanti e sfiora il goal coi due nuovi acquisti schierati dal primo minuto. Prima una conclusione di Kuzmanovic dalla distanza viene deviata da un difensore e termina di qualche centimetro a lato della porta di Pegolo; poi è lo stesso estremo difensore senese ad essere decisivo sul colpo di testa di Schelotto.
SECONDO TEMPO - Stramaccioni corre ai ripari inserendo Kovacic per uno spento Schelotto. Il cambio, però, non sortisce gli effetti sperati. Perché la premiata ditta Sestu-Emeghara riesce ad ottenere un rigore. Nell’occasione, viene espulso Chivu. Dal dischetto Rosina spiazza Handanovic.
E’ un colpo durissimo per Zanetti e compagni, che non riescono ad essere pericolosi in attacco e anzi rischiano di subire il quarto gol quando Sestu, senza dubbio migliore in campo, prova ad emulare la prima perla personale sfiorando la traversa.
CHIAVE - Partita decisa dal duo Sestu-Emeghara. I due riescono a mettere in forte difficoltà la retroguardia neroazzurra, soprattutto in contropiede.
MOVIOLA - Il primo goal della partita, firmato Emeghara, è macchiato da un millimetrico fuorigioco della punta nigeriana. L’Inter reclama per un contatto in area tra Cassano e Belmonte alla mezz’ora del primo tempo: l’arbitro Daniele Doveri lascia correre, l’estrema punizione poteva però starci. Non ci sono dubbi, invece, in occasione del rigore concesso al Siena. Giusto anche il rosso a Chivu.
Dalle pagelle:
IL MIGLIORE - Emeghara: Esordisce in A, segna una rete, lotta come un leone, torna ad aiutare i compagni ed impedisce che gli avversari inizino la manovra con tranquillità. Sicuramente è lui la chiave del match oggi.
IL PEGGIORE - Chivu: Giornata storta, non riesce a difendere come vorrebbe, sembra troppo nervoso e finisce per farsi espellere per salvare una situazione già rovinata.
fonte goal.com
Siena-Inter 3-1, Stramaccioni affonda sotto i gol di Sestu e Emeghara
Milano, 03 febbraio 2013
Sei punti su sei per i bianconeri contro Stramaccioni: in gol lo svizzero-nigeriano, pareggio di Cassano poi gioiello dell'esterno e rigore di Rosina, con Chivu che si fa espellere
Se Inter-Siena 0-1 era stato indicato come il punto di svolta, il "toccare il fondo" per risalire dei nerazzurri, Siena-Inter rischia di fare scopa. Identico crollo, vittoria dell'ultima in classifica per 3-1, che così piazza sei punti su sei contro Stramaccioni. L'aggravante per l'Inter è che è passato un intero girone, le attenuanti sono generiche, legate agli infortuni e forse a qualche episodio (primo gol senese in fuorigioco, sospetto rigore su Cassano). L'Inter continua però a essere un cantiere, le toppe arrivate dal mercato per ora non bastano. Chiaro, i nuovi acquisti sono scesi da poche ore dalle scalette degli aerei, però i primi segnali non sono buoni.
buco schelotto — Ci sono debutti trionfali, ed altri più faticosi: quello di Schelotto nell'Inter si inserisce decisamente nella seconda categoria. L'ex Atalanta dovrebbe presidiare tutta la fascia destra: il condizionale è d'obbligo, perché è proprio in quel settore che il Siena sfonda. Sestu è letteralmente scatenato, Rubin arriva sul fondo con una regolarità che nemmeno il Maicon dei tempi migliori. Partono da lì le due azioni che nel giro di 5 minuti bucano due volte la porta di Handanovic: la prima al 21' è un contropiede. Rosina apre per Rubin che arriva quasi sul fondo e crossa basso per Emeghara. Lo svizzero-nigeriano, alla prima da titolare, è in leggero fuorigioco quando tocca per l'1-0. Da sinistra, e da Rubin, si comincia anche al 25': si finisce con un gran tiro di Sestu, che dopo essersi liberato inventa una gran parabola che bacia l'interno della traversa e si infila. In mezzo, c'era stato il pareggio immediato di Cassano, con un cross che Nagatomo salta e Pegolo lascia passare: finirà all'angolino.
rosso chivu — Il debutto così così di Schelotto dura 45', Stramaccioni prova con Kovacic e una difesa a quattro, ma i suoi piani duirano a stento una decina di minuti, perché Sestu spacca definitivamente la partita con un altro contropiede: lancia in velocità Emeghara, che brucia Chivu e lo "costringe" a un tackle da dietro con un solo esito possibile: fallo da rigore. Il penalty arriva, Rosina stavolta non sbaglia, sul 3-1 con un uomo in più il Siena di Iachini si chiude e riparte con immediati contropiede.
milano trema — Il risultato tiene, Stramaccioni infila la settima sconfitta in campionato e qualcuno evoca sinistri paralleli con Zeman. L'Inserimento dei nuovi non può essere immediato, Kuzmanovic parte al piccolo trotto: il reparto fatica sulle ripartenze immediate del Siena, ma non è colpa di un singolo. Kovacic è ingiudicabile, visto come si mette la gara. Prova qualche sortita palla al piede, viene triplicato e chiuso. Nel complesso la squadra fatica a rifornire Palacio, Cassano inizia bene quando sta largo, poi cala, come spesso gli succede. La difesa barcolla sinistramente, ricorrere ancora una volta all'arretramento di Zanetti è una sconfitta morale.
siena sogna — Il Siena del "non abbiamo più una banca" invece assorbe con facilità partenze pesanti, trova la giornata di grazia di Sestu, recupera Rosina dopo gli erroracci del recente passato e vede come vincente la mossa di schierare tre uomini veloci, guidati da Emeghara, per mettere in crisi la difesa interista. La salvezza pare comunque difficile, ma in questo campionato in cui le distanze tecniche sono ridotte è lecito sognare.
fonte gazzetta
Siena-Inter 3-1 03/02/2013
SIENA (3-4-2-1): Pegolo, Belmonte, Paci, Felipe; Angelo, Della Rocca, Vergassola, Rubin; Rosina (dal 24' st Valiani), Sestu (dal 34' st Bolzoni), Emeghara 8dal 37' st Bogdani). All. Iachini
A disp.: Farelli, Uvini, Teixeira, Terlizzi, Bolzoni, Verre, Mannini, Valiani Agra, Reginaldo, Paolucci, Bogdani
INTER (3-4-1-2): Handanovic, Ranocchia, Chivu, Juan Jesus; Zanetti, Kuzmanovic, Nagatomo; Schelotto (dal 1' st Kovacic), Guarin (dal 40' st Gargano), Cassano (dal 27' st Rocchi), Palacio. All. Stramaccioni
A disp.: Belec, Di Gennaro, Silvestre, Kovacic, Alcarez, Roscchi, Gargano, Venassi, Pereira, Honathan
ARBITRO: Doveri di Roma 1 (Marrazzo-De Pinto/Rosi/Castrignanò-Celi)
AMMONITI: 12' st Paci (S), 14' st Guarin (I)
ESPULSI: 10' st Chivu (I)
MARCATORI: 21' pt Emeghara (S), 22' pt Cassano (I), 25' st Sestu (S), 11' st rig. Rosina (S)
ANGOLI: 4-8
SPETTATORI: 12.130 (abbonati: 6.869; paganti: 5.261)
Mette in campo tutto la Robur. Quello che ha. L'entusiasmo dei nuovi è nel primo gol di Emeghara. La rabbia nella rete stratosferica di Alessio Sestu. La voglia di rivincita nel rigore segnato da Rosina. Finisce 3-1 per il Siena, al Franchi, per la prima volta nella sua storia batte i nerazzurri al Franchi e diventa la bestia nera di Stramaccioni. Dei 17 punti in classifica, sei i bianconeri li hanno conquistati contro i nerazzurri.
Al pronti via Iachini consegna la maglia titolare a Emeghara: dietro di lui Sestu e Rosina. Nessuna novità in difesa e a centrocampo dove il mister preferisce non rischiare i nuovi. Stramaccioni preferisce Kuzmanovic a Gargano. Esordio anche per Schelotto.
Prima della partita il presidente Mezzaroma ha consegnato a Vergassola la maglia numero 300, tante le partite in campionato del capitano in bianconero, mentre la gradinata ha esposto una maglia gigante in onore del guerriero.
Primo brivido per Pegolo al 6': Cassano batte improvvisamente una punizione bassa, Palacio aggancia, ma il portiere lo anticipa (è comunque alzata la bandieri, dall'altra parte bell'azione di Sestu che prova a crossare ma non trova nessun compagno. A destra la sfida è tra Angelo e Nagatomo: all'8 Doveri fa proseguire per un contatto tra i due che fa reclamare i nerazzurri. Occasionissima per il Siena all'1'': Emeghara parte in contropiede, sul filo del fuorigioco, troppo generoso, serve Rosina, Juan Jesus spazza via. La partita è molto vivace. Intanto in Curva appare lo striscione 'Onore a Del Grosso', firmato Vecchi Ultras. Al 17' bene Pegolo su Juan Jesus, al 18' bello il sinistro a girare di Rosina che mette alla prova un ottimo Hndanovic (angolo). Sugli sviluppi l'arbitro ferma per un fallo di confusione. In un'azione bellissima tutta di prima, il Siena passa in vantaggio: Rosina innesca il contropiede, serve Rubin che supera Schielotto e parte a gran velocità, il suo cross trova Emeghara ben appostato: è la prima rete nella serie A italiana per il nigeriano svizzero che festeggia insieme a Vergassola con in mano una maglia dedicata 'forza Giorgio'. La gioia della Robur dura un minuto: Nagatomo (in sospetto fuorigioco) non tocca il tiro. Ancora due minuti e la Robur si riporta in vantaggio: fantastico il tiro dalla distanza di Alessio Sestu. Al 28' il retropassaggio di Ranocchia ad Handanovic è corto, per poco Rosina non ne approfitta. Poi Emeghara punta la porta, ma scarica sull'esterno della rete. Alla mezz'ora sul fondo la conclusione potente, deviata, di Kuzmanovic. Al 34' Cassano richiede un rigore per un contrasto in area con Belmonte, dubbio, Doveri dice no. Al 35' ci prova Runbin con il destro: deviazione e corner. Paci di testa, manda alto. Al 37' Pegolo in uscita con il corpo respinge la conclusione ravvicinata di Schelotto. L'incontro è avvincente, i ritmi sostenuti. Al 41' Franchi applaude Sestu: perfetta l'apertura di Vergassola per il centrocampista che carica ancora, fuori di poco. L'ultima azione del primo tempo il traversone di Rubin per Angelo che incrocia e mette sul fondo.
Schelotto non esce dagli spogliatoio, in campo Kivacic: l'Inter passa alla difesa a quattro. In Curva ancora striscioni contro Mezzaroma. Al 4' cross di Nagatomo per Palacio che però commette fallo su Belmonte: Al la partita si mette tutta in discesa per la Robur: Emeghara, imprendibile, costringe Chivu al fallo in area. Espulsione e calcio di rigore. Dal dischetto Rosina questa volta non sbaglia. Ammonizione per Paci al 12': diffidato salterà la trasferta di Bologna. Al 14' Pegolo para il tiro di Guarin poi Rubin allontana. Sugli sviluppi dell'azione Cassano centra la traversa, Al quarto d'ora ancora Rosina carica dalla distanza, Handanovic non si fa sorprendere e para in due tempi. Un grandissimo Sestu, al 16', serve Emaghara che prova a superare il portiere nerazzurro ma si allunga troppo la palla. Al 24' ancora il numero 77 del Siena manda in bambola l'Inter, la sua conclusione a girare sfiora la traversa. I bianconeri si difendono con ordine, senza correre grossi rischi e senza rinunciare ad attaccare. Stramaccioni cambia uomini, Iachini anche, ma l'inerzia dell'incontro non cambia. Finisce 3-1 e al Franchi torna a risuonare il Canto della Verbena. (Angela Gorellini)
Fonte: Fedelissimo on line
Siena-Inter 3-1, i nerazzurri sprofondano
La squadra di Stramaccioni cade sul campo dell'ultima in classifica e si allontana pericolosamente dalla zona Champions. I toscani vincono con i gol di Emeghara, Sestu e Rosina. Non basta la rete di Cassano
dall'inviato ANDREA SORRENTINO
SIENA - L'Inter non c'è più. Sprofonda anche a Siena, contro un avversario che aveva perso sei delle ultime sette partite e che tuttora è ultimo in classifica, anche se insieme al Palermo. Per i nerazzurri è la settima sconfitta in 23 gare di campionato, la conferma che il gruppo granitico dello scorso autunno si è sbriciolato, che il condottiero Stramaccioni è in paurosa crisi di identità e ha perso la lucidità nelle scelte (anche stavolta sbaglia completamente la formazione iniziale) e che il futuro adesso è una nebulosa: questa squadra, nelle attuali condizioni, non potrà agganciare la zona Champions, visto che neppure i nuovi acquisti per ora riescono a incidere. Dopo la vittoria a Torino (3 novembre) l'Inter ha perso tutte le partite in trasferta, con l'eccezione di quella contro la derelitta Roma di questo periodo (1-1 il 20 gennaio scorso). Nelle ultime sette gare di campionato, l'Inter ne ha vinta solo una: 2-0 al Pescara a San Siro, lo scorso 12 gennaio.
Stramaccioni inserisce subito due nuovi acquisti del mercato di gennaio, Kuzmanovic e Schelotto, ma lascia in panchina il più atteso, il diciottenne Kovacic. Le sorprese del Siena sono nel reparto offensivo: Iachini preferisce lo svizzero-nigeriano Emeghara a Bogdani al centro dell'attacco, e Sestu a Reginaldo: scelte che si riveleranno più che azzeccate. La gara si incanala subito sui binari previsti, con l'Inter a manovrare e il Siena arroccato, pronto a ripartire in velocità. Ma al solito la costruzione
del gioco nerazzurro è faticosa, a ritmi troppo bassi, ed è il difetto che condurrà l'Inter alla sconfitta: Kuzmanovic prova a orchestrare la manovra ma non è ancora a suo agio e non sembra certo un velocizzatore, Guarin è palesemente fuori condizione, in avanti Palacio e Cassano non trovano spazi. Pegolo deve intervenire solo su un tiro da quasi 30 metri di Guarin (15') e su una spettacolare rovesciata in mischia di Juan Jesus (16'), ma il Siena sa rispondere: prima con un sinistro a rientrare di Rosina al 18' (Handanovic sventa) poi col gol del vantaggio. Contrattacco sulla sinistra, Schelotto buca il pallone filtrante per Sestu sul cui cross radente bucano sia Zanetti sia Handanovic, ed Emeghara deposita in rete da due passi. Pareggio immediato e fortunoso di Cassano, che crossa a rientrare dal vertice sinistro dell'area, poi in mezzo Nagatomo fa velo e la palla entra nell'angolino: 1-1 al 22'. Ma è un gioiello di Sestu al 25' a riportare davanti il Siena: destro alla Del Piero dal vertice sinistro dell'area (con Zanetti che assiste) e palla sotto l'incrocio alla destra di Handanovic. C'è un possibile rigore di Belmonte su Cassano al 33' e un flebile tentativo sottomisura di Schelotto al 37' (respinge Pegolo col corpo) poi si va al riposo.
Dagli spogliatoi esce il giovane Kovacic in sostituzione dell'impresentabile Schelotto, l'Inter si piazza con un 4-3-1-2 ma affonda ben presto ancora su contropiede e ancora su iniziativa di Sestu, che lancia centrale in profondità per Emeghara, Chivu è lentissimo nel recupero e stende l'avversario da dietro, in area: rigore ed espulsione del difensore, poi Rosina trasforma spiazzando Handanovic (10'). L'Inter reagisce con una punizione di Guarin deviata da Pegolo (13') che pochi secondi dopo si ripete ancora su Guarin, e sulla respinta Cassano colpisce la traversa. Ma in dieci contro undici l'Inter può ben poco (il diciottenne Kovacic mostra buone qualità in palleggio ma non può certo da solo cambiare il corso delle cose), contro un Siena organizzato che di fatto non rischia più nulla fino al 90'. Sprofondo Inter, e adesso chissà come faranno a risalire.
fonte repubblica