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Cagliari-Siena 0-0 16/10/2011
CAGLIARI (4-3-1-2): Agazzi, Pisano, Canini, Astori, Agostini, Biondini, Conti, Nainggolan, Cossu (dal 12' st Ibarbo), Larrivey (dal 12' st Nené). Thiago Ribeiro. All. Ficcadenti
A disp.: Avramov, Perico, Ariaudo, Ekdal, Rui Sampaio, Ibarbo, Nenè
SIENA (4-4-2): Brkic, Vitiello, Rossettini, Terzi, Del Grosso, Reginaldo (dal 19' st Destro), Vergassola, Gazzi (dal 29' st D'Agostino), Grossi (dal 1' st Mannini), Brienza, Calaiò. All. Sannino
A disp.: Pegolo, Contini, Rossi, Mannini, D'Agostino, Destro, Gonzalez
ARBITRO: Tommasi di Bassano del Grappa (Galloni-La Rocca/Tozzi)
AMMONITI: 29' pt Calaiò (S), 37' pt Canini (C), 19' st Mannini (S), 28' st Rossettini (S)
ESPULSI: nessuno
MARCATORI: nessuno
ANGOLI: 4-3
Anche al Sant'Elia nella formazione della Robur, in divisa gialla, la sorpresa: Mannini va in panchina, come a Roma sulla fascia c'è Grossi. Dall'altra parte Reginaldo. Brienza avanza, ne fa le spese Larrondo che finisce in tribuna. La difesa è confermata in toto, in mezzo la coppia Vergassola-Gazzi. Ficcadenti ripropone il Cagliari vincente con il Lecce: Larrivey affianca Thiago Ribeiro.
“Guai a sbagliare nell'atteggiamento”, aveva avvertito in settimana il tecnico della Robur: i suoi ragazzi rispondono dal campo. Partono con la giusta aggressività e spingono sulla sinistra: prima Pisano ferma Grossi, poi l'ex bianconero Agostini allontana il traversone dell'ex rossoblù Del Grosso. Al 4' la prima vera occasione: Brienza carica il destro dalla distanza, Agazzi para a terra. Al 6' Reginaldo conquista un angolo, Tommasi non lo concede. Dopo una fase un po' confusa, il Cagliari guadagna metri su un Siena appostato dietro la linea della palla: al 10' Agostini cerca il primo gol in serie A, parte in velocità si accentar e tira, si supera Brkic e manda in angolo. Al 12' la punizione di Cossu finisce sul fondo. Al 15' è Del Grosso a battere un potente calcio piazzato che Astori devia in corner. Continua il duello Agostini-Brkic: al 18' il portierone serbo si oppone con personalità alla conclusione al volo dell'esterno sinistro. Sugli sviluppi dell'azione, Brienza parte in contropiede, Pisano lo blocca. Spingono i padroni di casa. In un'azione un po' confusa, Conti chiede il rigore, l'arbitro – giustamente - lascia proseguire, sul rovesciamento Astori si oppone a Reginaldo. Al 24' altissimo il destro da lontano di Thiago Ribeiro. Al la mezz'ora Grossi cerca la porta dai 30 metri, angolo. Cinque minuti dopo, ci prova dall'altra parte Conti, Brkic blocca in due tempi. Al 38' punizione per la Robur, batte potente Reginaldo, colpisce Nainngolan che rimane a terra. E' ancora Brienza, al 40', a far tremare Agazzi: poi Calaiò non aggancia la ribattuta.
Grossi rimane negli spogliatoi, al suo posto Mannini. Contropiede bianconero al 6': Brienza parte palla al piede, lo accompagna Calaiò: Pisano costringe l'ex Reggina ad allungarsi troppo la sfera. Al 9' bella verticalizzazione di Vergassola per Reginaldo che, pressato in corsa da Astori scivola al limite dell'area. All'11' sugli sviluppi di un corner, Vitiello, disturbato da Nainngolan, manda fuori di poco, poi al 13' il Siena non riesce a trovare la deviazione giusta in un'azione confusa a pochi metri da Agazzi. Robur molto propositiva. Al 18' Calaiò cerca di deviare la punizione di Del Grosso, ma è alzata la bandierina. Al 19' la cannonata di Mannini finisce fuori di poco, Agazzi sembra sfiorare la palla, il bianconero chiede l'angolo con insistenza, Tommasi lo ammonisce. Ancora Brkic protagonista al 22': esce senza problemi sul bel tiro di Conti. Anche al 26' è lui a dire no al colpo di testa di Nenè. Al 29' Gazzi si infortuna: entra D'Agostino. Al 31' Brkic perde palla, poi recupera: Ibarbo cade nel contatto, Ficcadenti reclama il rigore. Al 34' bell'azione bianconera: Calaiò, però, viene pescato in fuorigioco. Al 42' occasione per Destro: Mannini lo serve, l'attaccante in diagonale manda fuori di poco. Al 43' alta la conclusione di Ibarbo. Al 46' Perinetti viene allontanato dal campo per proteste. Nel recupero Mannini rimane a terra: il Cagliari manda fuori la palla. Il Sant'Elia non è d'accordo. Finisce 0-0. La Robur guadagna un punto importante e meritato, stacca il Novara sconfitto in casa dal Bologna e inizia a pensare al Cesena, da terza difesa del campionato. (Angela Gorellini)
Fonte: Fedelissimo on line
Dal Sant'Elia: I giocatori 16/10/2011
Emanuele Calaiò: “Lo 0-0 è il frutto di una gara che ha visto affrontarsi due squadre che non volevano perdere. Alla fine il pareggio è il risultato più giusto. Loro hanno creato di più nel primo tempo. Nel secondo noi potevamo sfruttare meglio le ripartenze. In campo abbiamo messo grandi intensità e aggressività. Questo punto conquistato al Sant'Elia fa morale, in vista degli impegni ravvicinati che ci aspettano. La classifica? Quello italiano è il campionato più bello e difficile del mondo: si segna meno perché ci sono meno spazi: in Spagna e in Germania i gol sono di più perché i club si affrontano maggiormente a viso aperto. Noi, come le altre squadre che si devono salvare, tendiamo più a difenderci. Oggi ho giocato nel mio ruolo: ho fatto la punta centrale con Brienza e Reginaldo che mi giravano intorno. Come a Roma, dove siamo stati pritagonisti di una grande partita. Ci sacrifichiamo tanto, cercando di dare una mano in fase difensiva; gli zero a zero arrivano anche per questo: la difesa è avvantaggiata dal lavoro degli attaccanti che magari poi perdono un po' in lucidità”.
Cristiano Del Grosso: “Tornare in Sardegna, dove ho trascorso due anni, fa sempre effetto. Questa terra mi è rimasta dentro: sono tornato anche la scorsa estate. La partita però ha avuto per me la stessa valenza delle altre. Siamo molto contenti di aver conquistato un punto sul campo di un Cagliari forte fisicamente e tecnicamente. Abbiamo interpretato la gara nella maniera giusta, attenti e concentrati. Ora possiamo affrontare il Cesena con serenità”.
Davide Astori: “Siamo contenti per metà: avevamo la possibilità di raggiungere la vetta, ma i tre punti non sono arrivati. Nel primo tempo e parte del secondo abbiamo fatto la partita, abbiamo tenuto palla e creato diverse occasioni ma non siamo riusciti a sfruttarle. Ci rifaremo domenica”.
Radja Nainggolan: “Siamo abbastanza soddisfatti: è sempre importante non perdere. Il punto conquistato ci permette di affrontare il Napoli con il morale giusto: siamo consapevoli della nostra forza. In un campionato equilibrato come questo stiamo tenendo una buona andatura. Cosa ci è mancato? Niente: è solo che è stato difficile sfondare un muro di otto uomini e poi dover stare attenti alle loro ripartenze veloci. Alla fine il pareggio è un risultato giusto”. (a.go.)
Fonte: Fedelissimo on line-Are-Sky
Dal Sant'Elia: Sannino e Ficcadenti 16/10/2011
Giuseppe Sannino: “Abbiamo fatto la partita che dovevamo fare, sapevamo che il Cagliari ha tre giocatori importanti davanti. Se chiedo: 'Cossu oggi è stato all'altezza delle altre volte, qual è la risposta? No'. Ecco, abbiamo preparato la gara per non far giocare quei rossoblù che hanno portato il Cagliari così in alto in classifica. Noi dobbiamo salvarci, dobbiamo soffrire, ma se soffriremo sempre come oggi mi sta bene: l'importante è fare punti. Non dobbiamo mai guardare chi abbiamo davanti, ma dare il massimo contro tutti. Il Cagliari ha grande qualità e fisicità, una difesa solida. Conti è una pietra miliare, Biondini Cossu, Nainggolan sono giocatori che possono fare male. Hanno un lunghissimo campionato per fare bene: speriamo che facciano più punti possibile contro le nostre dirette concorrenti”.
Massimo Ficcadenti: “Abbiamo affrontato un Siena compatto. Nel primo tempo abbiamo avuto la possibilità di passare in vantaggio. Poi la gara si è complicata: è subentrata la stanchezza e gli spazi si sono fatti sempre più stretti. Sono sincero: abbiamo anche rischiato di perdere la gara nelle ripartenze dei bianconeri, anche se sarebbe stato troppo penalizzante. Non siamo stati brillanti un po' per demerito nostro e un po' per merito del Siena. In una gara come questa ci sarebbe servita più qualità nelle giocate individuali”. (a.go.)
Fonte: Fedelissimo on line-Are-Sky
Perinetti: Non creiamo un caso D'Agostino 16/10/2011
Giorgio Perinetti: “E' stato un pareggio positivo, considerando anche quanto a Cagliari avevano caricato la partita. Abbiamo chiuso gli spazi, spesso siamo ripartiti e ci siamo resi pericolosi, alla fine le occasioni più limpide le abbiamo avute noi: Destro è andato vicinissimo al gol. Brienza, in un'azione pericolosissima, non ha visto Calaiò solo perché rimpallato fa un avversario. Siamo stati positivi in fase di rilancio e la retroguardia è stata perfetta, Brkic ha fatto buoni interventi. Il fatto che siamo l'unica squadra ad aver fatto punti al Sant'Elia la dice lunga. D'Agostino ha detto che non condivide le scelte dell'allenatore e che se non rientra nei piani del Siena che gli venga detto (il centrocampista, dopo la seconda panchina consecutiva, ha rilasciato queste dichiarazioni nella zona mista del Sant'Elia ndr)? D'Agostino rientra nei piani visto l'investimento che abbiamo fatto su di lui. Sannino è il primo che lo sta aspettando: Gaetano ha avuto problemi di condizione, ha lavorato tanto in queste due settimane per essere pronto a dare ciò che vogliamo da lui e avrebbe voluto giocare. Ma non c'è nessun problema. Se dessimo parola a tutti i ragazzi che sono rimasti fuori direbbero la stessa cosa. Deve esserci rispetto per le prestazioni degli altri, di Gazzi e Vergassola che hanno giocato oggi. L'allenatore sa quello che può dare. Andiamo avanti con D'Agostino che rimane l'acquisto più importante del Siena. Non inizierei a fare casi perché non ci sta. Purtroppo chi sta fuori soffre, ma abbiamo un compito da portare avanti: dobbiamo salvarci e ora ci aspettano tre partite in sette giorni. Quella di avere tanti giocatori in rosa è stata una scelta di sacrificio economico della società. Conosco Gaetano da quando aveva 13 anni: se è qui sappiamo quello che può dare. Quando starà meglio giocherà e darà qualità alla squadra. Si parla di un mancato accordo sul suo arrivo tra me, il presidente e Sannino? Sono responsabile di tutti i giocatori che vengono e che partono, la mia responsabilità me la prendo anche adesso. Ma non è questo il problema. Il problema è avere o non avere giocatori al meglio della condizione. Le scelte degli allenatori non sono mai facili, sono costretti a lasciare fuori giocatori bravi. Sannino è una persona onesta che sa quando osare o non osare i suoi ragazzi. Il fatto che tutti mordano il freno per giocare non può che farci contenti. Avere gente che vuole giocare è di sicuro un vantaggio. Le altre cose sono ragionamenti interni che possono essere equivocati. Questo campionato è strano e difficile, dobbiamo stare sereni e remare tutti stessa parte”. (a.go.)
Fonte: Fedelissimo on line-Are
Dal Sant'Elia: Gaetano D'Agostino 16/10/2011
Gaetano D'Agostino: “Non condivido le scelte dell'allenatore ma le accetto da professionista. Problemi fisici? Da quando sono stato schierato con il Torino non mi sembra di aver mai dato segno di cedimenti. Il mister ha le sue idee che possono essere condivisibili, giusto che le porti avanti ma se non rientro nei suoi piani bisogna parlarne: sono venuto a Siena con entusiasmo e per giocare. Tutti mi hanno accolto con stima e affetto. Io non sono un giocatore da un quarto d'ora, mi serve un po' di tempo per entrare in partita. Mi comporterò con rispetto perché ho sposato il progetto del Siena senza mai fare un problema in campo. Ma voglio essere libero di poter dire quello che penso con educazione”. (a.go.)
Fonte: Fedelissimo on line-Radio Siena
Il Siena non ha di certo dato spettacolo, ma per Sannino "ha fatto la gara che doveva fare. Campionato mediocre? Ma qui nessuno ti perdona le sconfitte..."
Il tecnico si prende il punto del Sant'Elia e ribatte a chi parla di serie A di basso livello: "E' il torneo più tattico e per le piccole l'organizzazione è fondamentale".
l Siena, grazie ad un'attenta gara difensiva, ha conquistato un prezioso punto sul campo del Cagliari. "La mia squadra ha fatto la partita che doveva fare", ha commentato Giuseppe Sannino, tecnico dei toscani, intervenuto ai microfoni di RaiSport. Di certo, al Sant'Elia il pubblico si è divertito poco e Sannino lo sa bene.
"Certamente la nostra gara è stata avara dal punto di vista spettacolare, ma lo spettacolo non sono solo i gol", è il commento di Sannino. Che ribatte a chi parla di una serie A mediocre: "La Nazionale fa ottime cose con i giocatori migliori di questo campionato, ma in Italia si guarda troppo ai risultati. Questo è il campionato più tattico, quando perdi nessuno te lo perdona".
E' difficile, a suo avviso, "sbilanciarsi offensivamente e giocare in modo spettacolare: è sempre un grosso rischio". Insomma, l'organizzazione tattica è "fondamentale", soprattutto per le piccole. Per lo spettacolo, forse è meglio ripassare altre volte...
fonte goal.com
Ficcadenti riconosce i meriti del Siena: "Difensivamente ha fatto molto bene, per noi è stata la partita più difficile"
L'allenatore dei sardi ora potrà preparare la sfida contro il Napoli di Mazzarri, ed è rimasto sorpreso da quanto venga sentita nell'isola la partita contro i partenopei.
Il tecnico del Cagliari, Massimo Ficcadenti, ai microfoni di ‘Sky Sport’, ha parlato del pareggio del Sant’Elia contro il Siena, che consente ai sardi di salire a 11 punti e di mantenersi a una sola lunghezza dal tandem di testa composto da Juventus e Udinese, e inizia a guardare al prossimo impegno contro il Napoli.
“È stata una gara difficile, – ha commentato – il Siena è una squadra molto compatta. Con il passare dei minuti vincere diventava sempre più difficile perché gli spazi erano più stretti e c’è stato anche il timore di perderla a causa di qualche ripartenza”.
Secondo l’allenatore rossoblù i bianconeri di Sannino sono una squadra molto forte nella fase difensiva. “Bisogna dare i meriti a questo Siena, – ha dichiarato – che difensivamente ha fatto molto bene. Non avendo spazi a noi serviva maggiore qualità individuale o qualche conclusione da fuori, tra le partite fatte è stata la più difficile”.
Ora domenica al Sant’Elia arriverà il Napoli di Mazzarri, per quello che si preannuncia come un big match. “Qui la partita con il Napoli è molto sentita, – ha spiegato Ficcadenti – con loro avremo più spazi ma anche più qualità di fronte. Ci penseremo da martedì. Non sapevo che la partita fosse così sentita da queste parti”.
fonte goal.com
Cagliari-Siena 0-0: Difesa e contropiede, la ricetta di Sannino funziona ancora
A fare la partita è stata la compagine sarda mentre quella di Sannino si è affidata quasi esclusivamente al contropiede, impostando la gara sulla solidità del reparto arretrato.
Si interrompe il sogno dei tifosi del Cagliari che speravano di andare in testa alla classifica di serie A, per il Siena invece un meritato punto che sarà molto utile in chiave salvezza, saranno poche che le squadre che usciranno indenni dal Sant'Elia. Il prolungato possesso della squadra isolana non riesce a rompere la difesa senese che una volta riconquistata palla prova più volte a ripartire in contropiede, senza trovare la via del gol. La partita termina con un giusto 0 a 0.
FORMAZIONI - Per il Cagliari giocano i titolarissimi di Ficcadenti che nelle prime 5 giornate hanno portato i sardi ad essere la rivelazione del campionato, Cossu e company sono chiamati a proseguire il cammino nelle zone alte della classifica.
Sannino schiera a sorpresa Reginaldo come esterno destro per mettere in difficoltà Agostini, per il resto confermatissimo Vitiello sorpresa di questo avvio campionato e il duo Grossi, Del Grosso sulla fascia sinistra.
PARTITA - Inizio frizzante del Siena che con Grossi e Brienza riesce a mettere in difficoltà la difesa del Cagliari, ma la prima vera occasione è per Agostini che sfiora il suo primo gol in serie A con una serpentina nella difesa dei toscani.
Da qui in poi prende il pallino del gioco la formazione isolana che però non riesce a trovare soluzioni valide in attacco. Sul finire del tempo è il Siena a cercare la via del gol con delle accellerazioni prima di Reginaldo e poi del propositivo Brienza che trovano un ottimo Agazzi.
Nelle file senesi esce un Grossi non in giornata ed entra Mannini che pochi minuti dopo prova a segnare dalla distanza con un gran destro ma la palla esce di un soffio. I sardi continuano con la trama a metà campo, ma non trovano il bandolo della matassa.
Su calcio d'angolo si rende poi pericoloso il neo entrato Nene sul quale Brkic vola evitando la rete. Quest'ultimo rischia poi in uscita su cross di Biondini e sul gran tiro di Naingollan. Sul finire della partita Destro subentrato a Reginaldo sbaglia una rete a pochi metri dalla porta cagliaritana. La partita termina 0 a 0 con poche vere occasioni, da protagonista la fanno le difese.
CHIAVE - Una partita insipida nella quale il Cagliari risulta leggermente più organizzato, ma il Siena comunque si chiude benissimo e cerca le ripartenze con i suoi esterni. Sicuramente gli isolani si aspettavano un risultato diverso ma in fondo il risultato è più che legittimo viste le occasioni create dal contropiede senese.
CHICCA - Bello l'effetto consigliato dal presidente del Cagliari Cellino, le bandane con i quattro mori in fronte ai tifosi sardi fanno sembrare il Sant'Elia uno stadio pieno samurai giapponesi pronti alla battaglia.
TATTICA - La squadra di Ficcadenti domina nel possesso palla e Cossu prima e Ibarbo poi provano a fare la differenza ma la difesa Senese è praticamente impenetrabile.
Le ripartenze del Siena sono devastanti, se solo gli attaccanti di Sannino fossero più concreti si parlerebbe di un risultato diverso.
MOVIOLA - L'arbitro si fa rispettare e tutte le decisioni prese sono giuste, nel primo tempo il Cagliari protesta per due presunti falli in area di rigore ma è bravo Tommasi a non farsi trarre in inganno.
PROMOSSI & BOCCIATI - Tra le file senesi sicuramente il migliore è Brienza, una continua spina nel fianco mentre tra i sardi il solito duo Astori-Canini continua a essere solidissimo in fase difensiva tra i peggiori invece da segnalare sono Grossi, per niente incisivo nel corso del primo tempo e Larrivey che pare non essere mai entrato.
fone goal.com
Cagliari bloccato dal Siena: reti bianche al Sant'Elia
Goalcity
Reti inviolate al Sant'Elia: Cagliari e Siena non vanno oltre lo 0-0, la squadra di Ficcadenti perde una buona occasione per balzare in testa alla classifica mentre per Sannino questo e' un punto importante guadagnato su un campo difficile. Inizio folgorante dei padroni di casa: in attacco c'e' Larrivey e non Nene', la squadra viene avanti piu' volte e il portiere del Siena Brkic e' chiamato spesso all'intervento; i toscani, invece, sfiorano il vantaggio con Brienza. Nella ripresa, la gara perde di brillantezza e sembra quasi da subito impossibile per le due squadre arrivare in porta. E infatti il risultato finale e' 0-0: Sannino puo' essere soddisfatto del suo Siena, tornato a far punti dopo la sconfitta di Palermo; Ficcadenti, invece, deve sbrigarsi a far ritrovare ai suoi la verve delle prime gare.
Serie A - Pari senza emozioni, Cagliari-Siena 0-0
Partita senza emozioni al Sant’Elia dove esce un pareggio che fa più piacere al Siena che al Cagliari. Nel primo tempo sono i sardi a sfiorare il gol con due conclusioni di Agostini mentre il Siena è pericoloso con Brienza. Nella ripresa Mannini e Destro ci provano ma non trovano il bersaglio
Partita senza emozioni al Sant’Elia dove esce un pareggio che fa sicuramente più piacere al Siena che al Cagliari che, con una vittoria oggi, avrebbe addirittura potuto andare in testa al campionato. Poche occasioni da segnalare e tanta noia in una partita interpreta veramente molto bene dai toscani di Sannino che hanno chiuso tutti gli spazi a Cossu e compagni e hanno provato a mordere in contropiede non trovando però il guizzo vincente. Meno brillante del solito invece il Cagliari, al secondo zero a zero al Sant’Elia, al quale la sosta ha fatto perdere un po’ di brillantezza. L’esperimento della bandana dei quattro mori voluto da Cellino non ha portato così bene anche se il presidente sardo guardando la classifica: 11 punti e terzo posto in coabitazione con il Napoli, prossimo avversario dei rossoblù.
45’ DI SBADIGLI – Squadra che vince non si cambia. Ficcadenti conferma per dieci/undicesimi la formazione che ha vinto a Lecce inserendo solamente Larrivey al posto di Nenè. Sannino invece preferisce giocare in maniera accorta lasciando Destro e D’Agostino in panchina e preferendo partire dal primo minuto con Gazzi e Reginaldo. In attacco il partner di Calaiò è Brienza che al 3’ ha sul sinistro la prima opportunità del match ma la spreca calciando debolmente tra le braccia di Agazzi. Per vedere il primo sussulto del Cagliari bisogna attendere il 9’ quando Agostini in proiezione offensiva salta un avversario e lascia partire una conclusione forte che Brkic mette in angolo. E’ sempre il terzino mancino rossoblù il più pericoloso tra le fila dei locali e a impegnare ancora il portiere bianconero con una girata al volo su cross di Thiago Ribeiro. E’ solo il 18esimo minuto ma questo resta l’ultimo brivido di un primo tempo veramente avaro di emozioni.
I toscani imbrigliano il Cagliari e trovano un punto importante - 2 RIPRESA AL CLOROFORMIO – Nei secondi 45 minuti il Siena inserisce Mannini al posto di Grossi ed è proprio l’ex doriano a scagliare il primo brivido della ripresa con una conclusione da fuori area a giro che sfiora il palo alla sinistra di Agazzi. Ficcadenti vede i suoi fiacchi e prova a cambiare sostituendo Nenè e Ibarbo al posto di Larrivey e Cossu. Il cambio non sortisce però gli effetti sperati:poiché l’unico squillo dei sardi arriva su un colpo di testa di Ribeiro su un corner dalla destra. Il Cagliari fa tanto possesso palla ma non riesce a creare pericoli alla porta di Brkic che però si complica la vita perdendo palla su un uscita alta e rischiando di travolgere Ibarbo in area. La porta arriva stancamente al 90’ senza emozioni al di fuori di un diagonale di Destro, che a cinque minuti angola troppo un rasoterra sottomisura.
Eurosport
Cagliari: zero gol molti rimpianti
Al Siena basta il punticino
CAGLIARI, 16 ottobre 2011
Finisce 0 a 0 al San'Elia in una partita combattuta, ma con pochissime emozioni. Chance sprecata dai sardi, che con una vittoria si sarebbero ritrovati soli in testa
Il Cagliari, che sognava di vivere una settimana da primo in classifica, sbatte contro il muro senese: la squadra di Sannino non concede varchi, controlla facilmente (anche perché i sardi non riescono mai a cambiare passo) e torna dalla Sardegna con un punto meritato.
fortuna cieca — Ficcadenti dà fiducia a Larrivey, preferito a Nené; Sannino non si priva di capitan Vergassola, che costringe alla panchina D'Agostino. Cellino continua con le sue iniziative scaramantiche: dopo il dressing code viola richiesto al pubblico in occasione del 17 settembre (che portò una vittoria contro il Novara), il presidente del Cagliari fa distribuire agli ingressi una fascia da apporre sulla fronte con i 4 mori sbendati. Quelli bendati, infatti, sono stati imputati di malasorte a Palermo. Mai più un Cagliari cieco come quello in terra sicula, insomma, ma piuttosto uno frizzante come quello ammirato a Lecce.
avvio soporifero — In realtà l'inizio non è incoraggiante: il primo tempo scorre via senza troppi sussulti, con i sardi in possesso palla ma decisamente sterili e il Siena che si limita a controllare e ripartire in contropiede. Qualche buona giocata di Brienza che impegna un paio di volte Agazzi dal limite; dall'altra parte, invece, tra gli attaccanti è solo Thiago Ribeiro a dare la sensazione di essere in giornata, tanto che tocca ad Agostini provare i panni del bomber e tentare lo sfondamento dalla sinistra: Brkic per due volte gli nega il primo gol in carriera. La prima sostituzione alla ricerca di qualche spunto degno di nota, se la gioca Sannino, che ad inizio ripresa lascia negli spogliatoi Grossi e presenta Mannini.
panchine frizzanti — La partita, però, non riesce proprio a decollare, anche se Mannini tutto sommato un po' di animo ce lo mette: conclusione dalla distanza a giro che sfila di poco a lato. I tecnici le provano tutte per svegliare i tifosi: Ficcadenti cambia addirittura due attaccanti su tre in una botta sola (fuori Cossu e Larrivey, dentro Ibarbo e Nené), Sannino risponde con Destro al posto di Reginaldo (Brienza scala a destra, attacco toscano con due punte pure). Tutto vano, perché il finale è alla camomilla.
fonte gazzetta