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MARCO GIAMPAOLO
Manca poco, solo un punto. La gioia? Io ho un brutto carattere, non riesco mai a godere delle vittorie, non mi riposo mai mentalmente. La gioia mi dura un momento molto piccolo, è un mio limite. Sono ovviamente molto soddisfatto, ma vivo questa soddisfazione con grande moderazione. Il nostro obbiettivo era quello della salvezza dall'inizio del nostro cammino. Per noi la posta in palio era molto pesante e dopo la vittoria di Bologna pensavamo di essere salvi. Nelle ultime due gare abbiamo trovato squadre che avevano la necessità di fare punti e dal punto di vista delle motivazioni avevano evidentemente più di noi da dare. Oggi è successo il contrario. Il Napoli comunque non ci ha regalato niente, nel primo tempo siamo stati bravi a essere attenti in tutto. Solo nell'ultima parte ci siamo complicati la vita, ce la potevamo risparmiare. Sono anche stato costretto a fare i cambi su quei giocatori che avevamo recuperato in settimana. Il mio futuro? Io ho un rapporto con il Presidente di amicizia, di stima, che va oltre al normale rapporto presidente-allenatore.
Proprio in nome di questa nostra amicizia credo che se arrivasse una proposta importante sarebbe anche lui contento per me. Comunque non c'è pericolo visto che non ci sono assolutamente altre offerte.
A fine stagione mi metterò a tavolino con lui per discutere sulla prossima stagione. Vogliamo consolidare gli aspetti positivi e cercare di migliorare quelli negativi, che comunque ci sono stati.
Gli infortunati? Su Maccarone e Zuniga ci conto per il Palermo, su Curci ho qualche dubbio in più ma è una sensazione a caldo, alla ripresa saranno valutati.
ROBERTO DONADONI
Deluso dai giocatori? Mi sono deluso da solo, non la squadra. Oggi sono il primo che deve essere chiamato in causa dopo una prestazione sotto tono, incolore, che non mi sarei mai immaginato. È vero che la squadra ha un ruolino di marcia deficitario ma già da domenica a Lecce dobbiamo cambiare atteggiamento. Non è facile spiegare la situazione della squadra. Parla la serie della gare in trasferta, non è possibile che i ragazzi cambino tra giocare in casa e fuori. Ora si possono fare tante valutazioni, anche sulla personalità. Ma dobbiamo cercare di terminare bene la stagione, per poi trarre gli spunti e le conclusioni per migliorare. Martedì riprenderemo il discorso, che dopo la partita abbiamo affrontato in modo schietto per pochi minuti. Intendo fare tutto quello che sia possibile e in mio potere, per capire e poter avere altri strumenti e materiale di valutazione. L'aspetto psicologico è senza dubbio quello su cui dobbiamo lavorare di più visto che solo sette giorni fa fisicamente abbiamo fatto molto meglio dell'Inter.
Niente da salvare? Queste sono quelle gare che si salvano in toto, nel senso che da gare come queste va appreso dove non si deve cadere più. Datolo? Una delle note meno negative, mi è piaciuto per come è entrato in partita.
MASSIMO MACCARONE
Mi sono allenato poco, sono uscito infatti solo a scopo precauzionale. Ho capito che avrei potuto rientrare prima del previsto dopo una settimana, quando ho capito che stavo recuperando molto velocemente. Oggi è stato importante l'approccio alla gara, e nel primo tempo non abbiamo concesso nulla e avuto molte occasioni per arrotondare. Il record di Chiesa superato? Sono felice, ma non solo per quello ma anche per la serenità che questa vittoria ci dà per stare più tranquilli nell'ultimo mese. Il futuro? Non ho intenzione di andare via, anzi ora che sono il migliore marcatore della storia del Siena in serie A sono ancora più convinto di restare e di migliorare con i miei compagni.
Il mio rapporto con la gente? Sempre ottimo, mi è dispiaciuto solo per quella parte che mi ha attaccato a livello personale quando le cose non andavano benissimo. Mi ha dato fastidio sopratutto il fatto che sono stato criticato a livello personale e non tecnico. Comunque era solo un piccolo gruppo, per il resto il mio rapporto con i tifosi è sempre meraviglioso, fin da quando sono arrivato qui a Siena.
fonte acsiena
Brutto Napoli, Siena salvo
con Kharja e Maccarone
Dopo il successo contro l'Inter, i partenopei di Donadoni tornano irriconoscibili e spianano la strada al successo dei toscani (2-1). Match chiuso già al 25' del primo tempo. Il presidente dei bianconeri, Lombardi Stronati: "Giampaolo resta con noi un altro anno"
SIENA, 3 maggio 2009 - La classe di Kharja, l'amuleto Maccarone. Dopo due sconfitte consecutive il Siena batte il Napoli e festeggia l'aritmetica permanenza in serie A tagliando il traguardo dei 40 punti. Il presidente Lombardi Stronati spende una parola in più per il tecnico Giampaolo: "Resta con noi anche il prossimo anno" e i tifosi ringraziano. Quelli partenopei, invece, non sanno neanche cosa pensare: dopo il successo sull'Inter, il k.o. odierno riporta alla mente gli ultimi, disastrosi tre mesi. Non è certo questa la continuità di risultati chiesta ieri da Donadoni.
DOMINIO - Il primo tempo del Napoli è imbarazzante, un prolungato possesso palla che non porta a niente. Certo pesano le assenze di Lavezzi e Maggio, ma non può essere una scusa. Anche il Siena ricorre alle seconde linee (Ficagna per Brandao, Coppola per Codrea) ma il risultato non cambia: squadra cinica, ben organizzata che forse nell'arco della stagione ha raccolto meno di quanto avrebbe potuto. Oggi no, è perfetta con Kharja libero di manovrare tra le linee e Maccarone recuperato a tempo di record.
PRO ABRUZZO - Sono proprio loro due ad aprire e chiudere le marcature nel successo del Siena: splendida all'11' l'iniziativa del franco-marocchino che prende palla a centrocampo, semina due uomini con una finta e punta Navarro. Perfetto il sinistro dal limite dell'area. Donadoni s'infuria, i bianconeri raddoppiano con Maccarone: al 25' Zuniga crossa dal fondo e l'attaccante insacca di potenza. BigMac, ottava rete in campionato, va a festeggiare sotto al settore dove l'amministrazione comunale locale ha invitato 80 ragazzini abruzzesi delle aree terremotate.
C'E' SOLO PIA' - Donadoni cambia: al 13' della ripresa dentro Datolo e Denis, fuori Mannini e Zalayeta. Proprio una punizione del centrocampista argentino al 24' è il primo tiro in porta del Napoli nell'arco del match. Curci para, e comunque il Siena aveva già sfiorato il 3-0 con Ghezzal (bravo Navarro) che poi si ripete alla mezz'ora: stavolta è Santacroce a salvare sulla linea. Il Napoli accorcia su punizione con Pià, pescato da Datolo: più un premio alla testardaggine dell'attaccante che alla reazione dei partenopei. Finisce 2-1: Siena salvo, Donadoni alla seconda sconfitta.
Claudio Lenzi
fonte gazzetta
Siena-Napoli 2-1: E' qui la festa? Sì, i toscani sono SALVIIIIIII!
Gli azzurri trovano un po’ di verve solo con l’ingresso di Datolo, ma l’organizzazione di gioco dei toscani non lascia scampo ad un bruttissimo Napoli.
03/mag/2009 17.19.11
Mai vittoria fu più meritata per la differenza di motivazioni e concentrazione messa in campo. Giampaolo è ormai ad un solo punto dalla salvezza matematica, ma visto l’andamento lì in coda la permanenza in A sembra cosa fatta, mentre il Napoli sembra avere perso gli ultimi stimoli dopo la vittoria di prestigio di domenica scorsa contro la capolista e sfodera la forse una delle peggiori prestazioni dell’anno.
In campo – Il Siena cerca una vittoria che avrebbe il sapore di salvezza e Giampaolo può contare sui recuperi di Curci tra i pali, Zuniga sull’out di destra e Big Mac, che completa il duo d’attacco con l’ex Calaiò; gli azzurri invece ritrovano Cannavaro al centro della difesa, mentre Montervino mantiene la sua posizione sull’out destro dopo la magnifica prestazione di domenica scorsa contro l’Inter e in avanti Pià trova posto come vice Lavezzi. Conferme anche per Amodio in mezzo al campo e Navarro in porta.
Si gioca – La partita inizia a ritmi molto blandi, tant’è che Navarro rischia il gollonzo dell’anno rinviando sulla schiena di Maccarone in pressione, con la palla che però non prende velocità e viene facilmente recuperata. Al 10’ Kharja recupera palla sulla trequarti, supera abilmente Blasi e Cannavaro, arriva al limite dell’area e sfodera un gran sinistro che s’insacca nel sette, il Napoli è già al tappeto. Al 20’ il Napoli prova una risposta con una bell’azione che si conclude con un velo di Pià per Zalayeta, ma la conclusione dell’attaccante uruguagio è contrata da Portanova. Al 24’ il Siena si riaffaccia pericolosamente in attacco: rimessa laterale di Zuniga, scambio con Kharja che gli restituisce la palla, cross basso al centro dove irrompe Maccarone che anticipa netto Montervino e Blasi e batte per la seconda volta Navarro. Al 27’ il guardalinee non vede un fuorigioco chilometrico di Calaiò sul’ennesima giocata pregevole di Maccarone, Navarro entra con decisione in tackle e sventa la minaccia. La prima frazione termina così, con un Siena bello e organizzato ed un Napoli tropo brutto per essere vero.
La ripresa inizia con gli stessi 22 e la partita fa davvero sbadigliare; al 65’ i senesi si riafacciano avanti e provano il tris con Ghezzal, ma Navarro esce tempestivamente; dall’altra parte, però, Curci ha ancora i guanti immacolati, a parte una punizione insidiosa di Datolo, subentrato al posto dell’inconsistente Mannini. Al 73’ ancora Ghezzal cerca di svegliare gli assonnati tifosi toscani mettendo a sedere Amodio e cercando la conclusione di punta, Navarro non trattiene e Santacroce salva sulla linea. All’80’ Pià si procura una punizione, batte Datolo e lo stesso Pià colpisce di nuca anticipando il neo-entrato Manitta, primo gol stagionale per lui e, almeno numericamente, partita riaperta. I neo-entrati scuotono un po’ i compagni di squadra ma la reazione azzurra è comunque troppo flebile per impensierire gli uomini di Giampaolo
La chiave – Il risultato è lo specchio delle motivazioni in campo, la vera chiave del match; Giampaolo cerca una vittoria per salvarsi definitivamente, gli azzurri non hanno più nulla da chiedere al campionato ed i soli a trovare qualche stimolo sono coloro che hanno avuto meno spazio finora (vedi Datolo e Pià)
La chicca – In una partita così brutta trovare delle chicche è assai difficile, probabilmente le cose più belle sono le discese di Zuniga sulla destra e la mazzata di sinistro di Kharja con cui manda il tappeto il Napoli già al 10’
Top e Flop – Zalayeta è un fantasma, Maccarone un pericolo costante; Datolo merita spazio, Manitta è un po’ arrugginito.
Luigi Di Lauro
TABELLINO
SIENA-NAPOLI 1-2
MARCATORI: 10’ Kharja (S), 25’ Maccarone (S), 80’ Pià (N)
SIENA (4-3-1-2): Curci sv (78’ Manitta 5); Zuniga 7 (85’ Brandao sv), Ficagna 6, Portanova 6,5, Del Grosso 6; Vergassola 6, Coppola 7, Galloppa 6; Kharja 6,5; Maccarone 7 (57’ Ghezzal 6,5), Calaiò 6. A disposizione: Rossi, Jarolim, Codrea, Ghezzal, Frick. All. Giampaolo 6,5
NAPOLI (3-5-2): Navarro 5,5; Santacroce 5 (76’ Aronica sv), Cannavaro 5, Contini 5; Montervino 4,5, Blasi 4,5, Amodio 5, Hamsik 4,5, Mannini 5 (57’ Datolo 6); Pià 6, Zalayeta 4,5 (57’ Denis 5,5). A disposizione: Bucci, Grava, Bogliacino, Pazienza. All. Donadoni 4,5
ARBITRO: Ayroldi 6
AMMONITI: Galloppa (S)
Siena, il 2-1 al Napoli vale la salvezza
(AGM-DS) - 03/05/2009 16.57.57 - (AGM-DS) - Milano, 3 maggio - Il Siena supera per 2-0 il Napoli festeggia la permanenza in seria A. Successo meritato quello dei toscani che, pur senza strafare, approfittano della leggerezza dei campani, ormai privi di motivazioni in questo finale di stagione, per conquistare tre punti che regalano alla squadra bianconeri la certezza di giocare l’ennesima stagione nella massima serie.
Tra i toscani recupera Maccarone, che in avanti fa coppia con Calaiò. Donadoni lancia Pià dall’inizio al posto dello squalificato Lavezzi: il brasiliano gioca a sostegno di Zalayeta. E’ il Siena, pur senza strafare, a condurre la gara. Al 10’ Navarro sbaglia in rinvio, per poco Kharja non ne approfitta. Il fantasista bianconero deve attendere solo 60 secondi per gioire: all’11’, infatti, Kharja prende palla a centrocampo, salta qualche avversario e batte Navarro con un forte sinistro. Il Napoli è decisamente sottotono e al 25’ subisce la seconda rete: sugli sviluppi di una rimessa laterale, Zinia serve Maccarone che brucia i centrali campani e non lascia scampo a Navarro.
L’intervallo non serve ai campani per schiarirsi le idee: la squadra non gira e al 13’ Donadoni inserisce Datolo e Denis per gli evanescenti Mannini e Zalayeta. Il doppio cambio non serve a nulla perché è ancora il Siena a rendersi pericoloso. Al 64’ Galloppa imbrcca Calaiò, l’ex di turno non ci arriva per un soffio. Un minuto dopo cross di Kharja che Ghezzal, bella girata che Navarro respinge. Il Napoli conclude per la prima volta nello specchio della parta al 70’: ci prova Datolo, Curci respinge. Il portiere dei toscani deve uscire per infortunio e il Napoli accorcia le distanze: all’80’ punizione dalla destra di Datolo, Pià anticipa Manitta e insacca. E’ solo una fiammata, il Siena si chiude e dopo quattro minuti di recupero al Franchi esplode la festa, il Siena è salvo.
(R. Datasport, DTS)
Serie A - Kharja-Maccarone e il Siena è salvo!
Eurosport - dom, 03 mag 18:19:00 2009
Il Napoli si sveglia tardi e i toscani, tra le mura amiche, vincono 2-1. Aprono le marcature Kharja e Maccarone, mentre Pià riaccende le speranze dei partenopei
Il presidente del Napoli, De Laurentiis, si aspettava, dopo il successo sull'Inter, l'inizio di una nuova era. Dovrà aspettare, perchè la trasferta all'Artemio Franchi contro il Siena non è andata come previsto. I toscani vincono 2-1 sugli uomini di Donadoni e festeggiano la sicura salvezza.
Giusto il risultato finale, perchè il Napoli si è svegliato troppo tardi e ha subito per almeno un tempo e mezzo l'iniziativa dei padroni di casa, ben schierati in campo, pronti a chiudere gli spazi e a spegnere ogni tentativo avversario.
Come nelle previsioni è un 4-3-1-2 quello schierato da Giampaolo che sorprende, però, affiancando a Calaiò in attacco Maccarone, recuperato in tempo record, al posto di Ghezzal. A supporto Kharja, autore di una grande prestazione coronata dalla rete che apre la partita. Donadoni , invece, si affida al classico 3-5-2 e non potendo contare sull'infortunato Lavezzi schiera la coppia Zalayeta-Pià .
Da subito è il Siena a fare la partita e del napoli che si era visto lottare contro l'Inter c'è veramente poco. Apre le marcature Kharja all'11', autore di una splendida azione personale: partito da metà campo, dribbla in verticale un paio di avversari, carica il sinistro e prova una conclusione da manuale, imparabile per Navarro. E' una doccia fredda per i partenopei che, comunque, non fanno molto per rimettersi in carreggiata. Ci prova Pià al 19' e al 22', in entrambe le occasione tenta di penetrare nell'area dei toscani, ma la retroguardia bianconera non si fa trovare impreparata. Passano due minuti e al 24' arriva il gol del raddoppio, firmato Maccarone. Zuniga serve un delizioso cross a 'Big Mac' che non si fa ripetere due volte il suggerimento del compagno e segna la rete che virtualmente potrebbe chiudere la partita. Il Siena, però, non si ferma qui e va in più occasioni vicino al 3-0, prima al 28' con Calaiò, fermato in fuorigioco, poi al 32' con Galloppa. In entrambe le occasioni Navarro difende bene la porta. E' al 44' che arriva, però, l'occasione più succeulenta per gli uomini di Giampaolo. La serve Maccarone, che coglie un preciso cross di Coppola che salta Santacroce. Peccato che 'Big Mac' pasticci un po' troppo in area permettendo, così, alla retroguardia del Napoli di spazzar via.
Nella ripresa il Napoli non sembra abbandonare lo stato di sonnambulismo che l'ha caratterizzato per tutto il primo tempo. Sono sempre i padroni di casa a condurre la partita, soprattutto con uno Zuniga strepitoso, autore spesso e volentieri di iniziative personali. Al 76' l'occasione più ghiotta del secondo tempo per il Siena è servita da Ghezzal, la sua conclusione è salvata in extremis sulla linea da Santacroce. Donadoni, nel frattempo, prova a cambiare qualcosa, togliendo Zalayeta e Mannini e inserendo Denis e Datolo. Scelta azzeccata, perchè il centrocampista argentino porta quel qualcosa in più che accende le speranze del Napoli. Al 79', sugli sviluppi di una punizione battuta proprio da Datolo, Pià di testa trova l'incornata vincente e segna la rete del 2-1 che dà speranze ai partenopei. Gli uomini di Donadoni si rendono protagonisti di un ultimo quarto d'ora di fuoco e nel secondo minuto dei quattro concessi di recupero vanno vicinissimi al pareggio con il solito Datolo: su cross di Montervino l'argentino prova la conclusione ma viene bloccato da Ficagna. Arriva il triplice fischio dell'arbitro Ayroldi: lo stadio scoppia in un boato. La vittoria sul Napoli permette al Siena di raggiungere quota 40 e conquistare la tanto agognata salvezza. I partenopei, invece, rimangono fermi a 42 punti e incappano nella seconda sconfitta targata Donadoni. Forse il successo contro l'Inter ha tolto motivazioni, quel che è certo è che l'inizio della nuova era tanto auspicata da De Laurentiis è posticipato almeno di una settimana.
Eurosport
Promossi&Bocciati di Siena-Napoli: Ciuf ciuf Zuniga, Donadoni horror!
Zalayeta è un ectoplasma, Calaiò ha tanta voglia ma non punge.
03/mag/2009 17.51.09
Zalayeta: Dov’è finito il Panterone che solo una settimana fa ha messo al tappeto la capolista con una zampata micidiale? Vaga per il campo senza nerbo, è l’ombra di se stesso, sbaglia anche gli appoggi più elementari. Voto 4,5
Maccarone: Il recupero lampo dopo lo stiramento di Bologna gli permette di scendere in campo e sfoderare un gran bella prestazione, fatta di scatti, grinta e senso del goal, grazie al quale riesce a firmare il raddoppio degli uomini di casa. Esce dopo pochi minuti del secondo tempo, speriamo non si sia riacutizzato il problema che l’ha tenuto fuori per circa un mese, in questo finale di stagione potrà togliersi delle soddisfazioni. Voto 7
Donadoni: Le sue scelte lasciano molto perplessi. Il giovane Russotto, da molti indicato come il vice-Lavezzi, finisce in tribuna, giocandosi forse l’ultima possibilità per un eventuale riscatto a fine anno. Donadoni gli preferisce Pià che ci mette l’anima ma ha degli evidenti limiti tecnici. In panchina porta due doppioni come Datolo e Bogliacino ma soprattutto il suo atteggiamento passivo durante tutto il match non aiuta di sicuro una squadra che già di per sé trova difficoltà a trovare stimoli. Voto 4.5
Manitta: Entra e becca subito goal restando a metà strada tra la porta e l’area piccola; l’essere entrato a freddo non lo aiuta. Voto 5
Datolo: Entra nella ripresa e dimostra che almeno lui la grinta ce la mette, ora è giusto che gli venga dato spazio dall’inizio, visto anche lo stato di forma pietoso degli altri centrocampisti azzurri. Voto 6
Calaiò: Prova a lasciare il segno contro la sua ex squadra, ci mette tanto ardore ma non riesce a trovare la porta se non all’85’. Un po’ troppo poco, anche se la condizione psicofisica è eccellente. Voto 6
Il trio difensivo del Napoli: Non ne combinano una giusta… All’inizio Cannavaro e Navarro rischiano di compiere la frittata, Santacroce appare svagato e svogliato, Contini era il più determinato ma Zuniga gli fa ballare la rumba in un paio di occasioni. Voto 5
Zuniga: Parte piano ma poi sale di giri e travolge chiunque gli capiti dalle sue parti. Mannini esce per forti mal di testa, Contini chiede un Moment per restare in campo sino alla fine. Dimostra di essere pronto per una squadra con ambizioni europee, e forse proprio il Napoli ci sta facendo più di un pensierino Voto 7
fonte goal
Siena-Napoli: le interviste
Roberto Donadoni è una maschera di rabbia, quando va davanti alle telecamere per le interviste. "Dobbiamo finire il campionato in maniera dignitosa, e non è sicuramente quella di oggi. Bisogna onorare la maglia e la professione". Donadoni fa anche il mea culpa. "Il primo responsabile sono io: non sono riuscito in settimana a impedire che la squadra si scaricasse mentalmente, dopo l´impresa contro l´Inter. E invece non siamo in Champions League e non ci misuriamo sempre con le grandi: ci capita il Siena, il Lecce, il Catania, squadre che stanno dietro di noi ma che ci fanno soffrire".
"Non dovevamo entrare in campo così - dice Donadoni - A Lecce si vedrà sicuramente un Napoli diverso". Secondo lei il Napoli è da rifondare? "La settimana scorsa era perfetto, oggi è da rifondare... Bisogna avere equilibrio. Ho già chiesto al presidente e a Marino quello che voglio, so quello che faremo. Il nostro dovere è di finire il campionato in maniera dignitosa, e non è quella di oggi sicuramente. Dobbiamo onorare maglia e professione, oggi non siamo andati in campo con questa volontà. Forse non ho dato le giuste motivazioni".
Grande prova per Emanuele Calaiò, che non ha trovato il gol ma ha convinto al centro dell´attacco del Siena. Il bomber è in comproprietà tra Siena e Napoli e spiega così la sua prova più che positiva: «Volevo dimostrare - dice - il mio valore al Napoli. Oramai è certa la salvezza del Siena, e questa è la cosa più importante». Il tuo futuro? «Sono contento di rimanere a Siena perché sto bene, ma la scelta dipenderà dalle due società». Come hai visto il Napoli? «In campo la grinta l´hanno messa, ma la differenza tra le squadre era dovuta alla motivazione. Il Napoli oramai disputa un campionato tranquillo, mentre noi eravamo alla ricerca di punti».
fonte solonapoli
Il Siena ottiene successo e salvezza
Battuto il Napoli 2-1
Il Siena ottiene un successo che gli permette di uscire definitivamente dalla zona a rischio della classifica. Seconda sconfitta esterna consecutiva per il Napoli.
LE FORMAZIONI - Giampaolo ha recuperato in extremis Maccarone e lo manda in campo dal primo minuto. Al suo fianco l’ex Emanuele Calaiò, giocatore che ha fatto le fortune del Napoli il serie C e B. Kharja alle spalle delle due punte, con Vergassola, Coppola e Galloppa che agiscono sulla linea mediana. In difesa, davanti al ritrovato Curci, ci sono Zuniga, Portanova, Ficagna e Del Grosso.
Donadoni ripropone Zalayeta dal primo minuti dopo il gol-vittoria contro l’Inter. Al suo fianco, causa l’infortunio di Lavezzi, Pia preferito a Russotto. Montervino e Mannini i due esterni di centrocampo, con Blasi, Amodio e Hamsik che agiscono da centrali. In difesa torna Cannavaro dopo il turno di squalifica. Al suo fianco, davanti a Navarro, ci sono Santacroce e Contini.
SUBITO SIENA - Partono subito bene i toscani che dopo poco più di 10 minuti passano in vantaggio: Kharja raccoglie nella sua trequarti un rinvio con le mani di Curci, fa fuori Blasi e Cannavaro giunge al limite dell’area del Napoli e lascia partire una conclusione imparabile per Navarro, 1-0. Spettacolare il quinto gol stagionale di Houssine Kharja. La reazione del Napoli è inesistente e al 24? i padroni di casa trovano il gol del raddoppio: Maccarone sfrutta al meglio il cross teso di Zuniga e batte Navarro, 2-0. Tre minuti dopo il guardalinee non ravvisa un’evidente posizione di fuorigioco di Calaiò. Quest’ultimo solo davanti al portiere non riesce a dribblare il portiere sciupando un’ottima occasione.
NAPOLI INESISTENTE - Succede ben poco nei minuti successivi col Napoli che sta a guardare e il Siena che controlla il gioco senza particolari difficoltà. A inizio ripresa Donadoni inserisce Datolo e Denis per Mannini e Zalayeta. Giampaolo vuole preservare Maccarone e inserisce al suo posto Ghezzal. E’ proprio quest’ultimo ad andare in un paio di circostanze vicino al gol: prima sfrutta al meglio un cross dalla destra trovando sulla sua strada un ottimo intervento di Navarro; poi è Santacroce a salvare sulla linea sul tiro smorzato dall’intervento del portiere argentino.
PIA’ ACCORCIA LE DISTANZE - All’80? il Napoli dimezza lo svantaggio: sul cross di Datolo colpevole la difesa bianconera di lasciare tutto solo Pià che di testa accorcia le distanza, 2-1. Nel finale il Siena riesce comunque a gestire bene il match. Il Napoli va alla ricerca del gol del pareggio, ma non riesce a rendersi pericoloso e la partita finisce 2-1.
TRIPLICE FISCHIO - Il Siena ottiene un ottimo successo ed esce, complici i risultati delle avversarie, definitivamente dalla lotta per la salvezza. Buona la prestazione dei toscani soprattutto nella prima frazione. Il Napoli scende in campo con poche motivazioni non riuscendo a contrastare per buona parte del match un Siena più attivo e combattivo. Buona la prestazione di Datolo che ha dato maggior vivacità alla manovra offensiva dopo il suo ingresso.
MIGLIORE IN CAMPO
kharja
Kharja 7 - Il trequartista merita sicuramente la palma del migliore in campo. Il suo gol dopo pochi minuti è stato straordinario.
LE PAGELLE
Siena: Curci 6 (33? st Manitta 5), Zuniga 7 (41? st Brandao s.v.), Portanova 6, Ficagna 6, Del Grosso 6, Vergassola 6.5, Coppola 6, Galloppa 6, Kharja 7, Maccarone 6.5 (13? st Ghezzal 6.5), Calaiò 6. A disp.: Rossi, Jarolim, Codrea, Frick. All.: Giampaolo 7
Napoli: Navarro 6, Santacroce 5.5 (32? st Aronica s.v.), Cannavaro 5, Contini 6, Montervino 5.5, Blasi 5, Amodio 6, Hamsik 5, Mannini 5.5 (13? st Datolo 6.5), Zalayeta 5 (13? st Denis 6), Pià 6.5. A disp.: Bucci, Grava, Bogliacino, Pazienza. All.: Donadoni
Arbitro: Ayroldi di Molfetta
Marcatori: 11? pt Kharja (S), 25? pt Maccarone (S), 35? st Pià (N)
fonte mondopallone
Siena-Napoli 2-1, svogliati
Siena-NapoliLa differenza di motivazioni non può bastare per spiegare la sconfitta a Siena. Napoli mai in partita, senza concentrazione, senza stimoli e per lunghi tratti senza orgoglio. Il Siena fa il suo lavoro con calma, applicazione e voglia; battendo il Napoli con un uno due senza nemmeno sforzarsi tanto. Al decimo minuto Curci rinvia con le mani per Kharja, il marocchino corre palla al piede e trova solo la timida opposizione di Cannavaro, una volta superato il capitano azzurro si presenta al limite dell’area e batte Navarro col sinistro. In pratica la gara finisce qui, perché il Napoli anche per solo dieci minuti era entrato con lo spirito se non giusto almeno accettabile e persino Hamsik sembrava in palla. Ma dopo aver subito il primo gol la sensazione è che mollino tutti. Sensazione che diventa certezza a guardare il secondo gol, Zuniga chiede l’uno due dopo aver battuto una rimessa laterale, Mannini si guarda intorno mentre il colombiano mette in area una palla sulla quale si fionda Maccarone che segna il raddoppio sotto gli occhi del pubblico presente, difensori del Napoli compresi. In campo c’è solo il Siena, uno spettacolo imbarazzante.
La ripresa non comincia con auspici migliori, il Siena pago si mette dietro la linea della palla a gestire facilmente la gara. Gli ospiti non riescono a tirare in porta, la gara è piuttosto brutta fino a quando Donadoni non decide di mandare in campo Datolo e Denis per Mannini e Zalayeta. Non è che la gara cambi completamente ma almeno i due argentini si danno da fare, specialmente Datolo che punta sempre il suo diretto marcatore e cerca il cross per le punte. Non è un caso che il primo tiro sia proprio dell’ex Boca da calcio di punizione al 70’ e non e un caso se proprio da una sua punizione arrivi il gol di Pià che è bravo nel colpo di testa e al 80’ firma il 2-1. Negli ultimi minuti arrivano altre due buone occasioni prima con Aronica e poi con Datolo che vengono entrambi chiusi. Il Siena può festeggiare la salvezza mentre il Napoli deve capire cosa fare nelle restanti gare che saranno come questa senza stimoli. Forse è il caso di ripartire da Datolo e Denis che ci hanno messo tanto impegno come anche Pià e Amodio, unici tra tutti a salvare la faccia in una giornataccia da dimenticare.
fonte justnapoli
Siena (quasi) salvo grazie al Napoli: 2-1
3 maggio 2009, 17:05
SIENA-NAPOLI 2-1
MARCATORI: Kharja (S) all'11' p.t., Maccarone (S) al 25' p.t.; Pià (N) al 35' s.t.
SIENA (4-3-1-2): Curci (33' st Manitta); Zuniga (41' st Brandao), Ficagna, Portanova, Del Grosso; Vergassola, Coppola, Galloppa; Kharja; Maccarone (13' st Ghezzal), Calaiò. (Rossi, Jarolim, Codrea, Frick) All.: Giampaolo.
NAPOLI (3-5-2): Navarro; Santacroce (32' st Aronica), P. Cannavaro, Contini; Montervino, Blasi, Amodio, Hamsik, Mannini (13' st Datolo); Zalayeta (13' st Denis), Pià. (Bucci, Grava, Pazienza, Bogliacino) All.: Donadoni.
ARBITRO: Ayroldi
NOTE: Giornata di sole, terreno in ottime condizioni. Spettatori: 9.000, nella curva ospite, chiusa per i tifosi partenopei, presenti 500 giovani delle contrade senesi e 120 tra bambini e accompagnatori provenienti dal comune terremotato di San Pio delle Camere, provincia dell'Aquila. Ammoniti: Galloppa per gioco scorretto. Angoli: 4-0 per il Siena. Recupero: 0' e 4'.
SIENA. Il Napoli si era dimenticato a casa qualcosa, forse la vittoria con motivazione con l'Inter; quello visto al Franchi per i primi trequarti di partita era la brutta copia della squadra vista con i nerazzurri. Qualcuno dice: motivazioni diverse. D'accordo, ma gli azzurri sono addirittura imbarazzanti contro un Siena che al 25' del primo tempo poteva già considerare chiusa la partita con i due gol di Kharja e Maccarone. Due reti molto belle e perentorie su cui il Napoli ha mostrato una difesa inconsistente. Le occasioni del rimo tempo sono più o meno quelle dei due gol, per il resto...
Nell'intervallo la consegna del pulmino al sindaco di San Pio delle Camere da parte del Siena e di Siena, che ha ospitato un'ottantina di ragazzi del paese terremotato.
Nel secondo tempo i bianconeri sono un po' più pimpanti e cercano di chiudere l'incontro: due le grandissime occasioni non andate a buon fine. Sulla prima Navarro si salva di piede, sulla seconda è Santacroce a salvare sulla linea di porta. Poi va in gol il Napoli ed il Siena si spaventa, rischiando qualcosa in difesa, ma - giocando di rimessa - cerca di tenere gli azzurri lontano dalla porta di Manitta, che ha sostituito Curci. Giampaolo sembra tarantolato, poi arriva il triplice fischio e la vittoria è una conquista importante.
Alla fine Giampaolo è contento e - bene o male - considera quasi conquistata la salvezza. "Era determinante vincere oggi per metterci più o meno al sicuro. Molto onestamente sarà difficile per le altre arrivare a 40 punti. Kharja ha fatto una grande partita, come tutti i suoi compagni. Non abbiamo concesso niente al Napoli. La squadra sentiva questa partita come quella determinante per la salvezza".
Ciliegina sulla torta la conferma di Lombardi Stronati: "Giampaolo resterà ancora un anno".
fonte ilcittadiono online
Siena-Napoli 2-1: Kharja e Maccarone stendono gli azzurri. Al Napoli non basta il gol di Pià.
A nulla è servito il primo gol in serie A con la maglia del Napoli di Inacio Pià, con cui il brasiliano ha accorciato le distanze a dieci minuti dalla fine. Un Napoli brutto e confuso si arrende ad un ottimo Siena, che ha sempre tenuto in mano il pallino del gioco e ha siglato due bellissimi gol con Kharja e Maccarone. Bastano undici minuti agli uomini di Giampaolo per passare in vantaggio: il numero dieci bianconero riceve palla dal suo portiere, si fa trenta metri di campo indisturbato e scocca un sinistro terrificante che non lascia scampo a Navarro. Gol bellissimo, con i difensori del Napoli che nulla facevano oltre che guardare l’avversario. Gli azzurri non reagiscono e non riescono mai ad impensierire seriamente Curci. Il solito centrocampo lento e macchinoso, l’ormai solito Hamsik invisibile e un attacco confuso non mettono paura al Siena. Al 14? ancora Siena vicino al raddoppio: come tre minuti prima Kharja, anche Maccarone ha la possibilità di calciare indisturbato, ma spara alto. Il Napoli continua a sbagliare anche gli appoggi più semplici, il Siena controlla il gioco e si fa vedere con insistenza dalle parti di Navarro. Donadoni comincia a far scaldare Denis e Pazienza, forse per mettere pressione ai titolari. Ma neanche questo basta, anzi al 25? il Siena raddoppia: Zuniga batte una rimessa laterale, per poi andare a ricevere l’appoggio di Galloppa alle spalle di un Mannini dormiente. Il terzino colombiano mette al centro, dove Maccarone è più veloce delle statuine con le maglie blu e con un siluro fa secco Navarro. Incolpevole il portiere, non i difensori, che sbagliano a scalare le marcature. Santacroce e Cannavaro si ritrovano sullo stesso uomo, Maccarone parte prima di Montervino e lo brucia sul tempo. A questo punto la partita è più che chiusa, visto che il Napoli non da mai l’impressione di voler cercare il gol. Finisce il primo tempo con il Siena in pieno controllo del gioco e della partita. La ripresa inizia con gli stessi uomini da entrambe le parti, e purtroppo gli uomini in maglia blu sono inesistenti. Al 55? doppio cambio per Donadoni: fuori Zalayeta e Mannini, dentro Denis e Datolo. Sono proprio gli argentini che danno un pizzico di vitalità al gioco partenopeo. Soprattutto il secondo, che cerca sempre di farsi dare la palla dal compagno per cominciare qualche azione interessante. Datolo corre, lotta, dribbla, cerca quasi da solo di far rinascere la squadra. Al 72? arriva il primo tiro in porta del secondo tempo partenopeo: Denis ci prova da fuori area, ma la sua conclusione è facile preda del portiere bianconero, che però dopo poco si fa male e deve lasciare spazio al suo secondo Manitta. Il portiere ex Napoli non fa in tempo ad entrare che subisce gol: al 79? minuto dai piedi di Datolo, su calcio piazzato, parte il cross che Pià trasforma in gol con un bel colpo di testa in pallonetto. Assist e gol degli unici due che hanno cercato con volontà di fare qualcosa di interessante in fase offensiva. L’argentino è attivo sulla fascia sinistra, ma non disdegna di svariare su tutto il fronte offensivo, arretrando anche per ricevere palla dai difensori. Purtroppo, ahinoi, solo Datolo non basta. Il Napoli perde ancora, meritatamente, non entrando mai in partita. Il Siena conquista tre punti meritatissimi, non avendo quasi mai rischiato di compromettere il risultato.
fonte ssc-napoli