OLBIA: Carboni, Pinna, Cotali, Dametto, Miceli, Geroni, Capello, Ragatzu (22’st Tetteh), Piredda (42’st Feola), Kouko (37’st Senesi), Muroni. All. Mignani. A disp. Montaperto, Van Der Want, Murgia, Russo, Auriemma, Quaranta, Delgado.
Arbitro: Raciti di Acireale. Assistenti: Guddo di Palermo e D’Alia di Trapani.
Marcatori: 41’pt Kouko
Ammoniti: Muroni, Cotali, Miceli, Firenze, Geroni
di Augusto Mattioli
SIENA. Una calda (vittoria con il Viterbo fuori casa), una fredda ( in casa oggi con Olbia di Michele Mignani). Questo Siena sconfitto dai sardi per uno a zero (rete di Kouko al 41) non riesce a dare continuità al suo torneo, senza far vedere qualcosa di interessante. Del resto anche il mister Colella, contestato con qualche coro dalla curva , non nasconde la sua insoddisfazione. “ Non dobbiamo vincere il campionato ma era convinto di avere trovato nella squadra l’atteggiamento giusto” ha sottolineato a fine partita parlando con i giornalisti. D’accordo, vincere il campionato non è un traguardo alla portata di questa squadra, ma perlomeno sarebbe confortante per i tifosi vedere qualche miglioramento definitivo e duraturo. Che magari non basta ma è comunque qualcosa di acquisito. Colella ha riconosciuto i difetti dei suoi (“si adattano all’avversario che hanno davanti, la squadra manca della necessaria personalità) per la cui soluzione occorre un lavoro continuo.
Certo anche il modo con il quale è stata assemblata la squadra (per i ritardi con cui si sono stabiliti gli assetti societari) non può non avere influito sul campionato dei bianconeri. In effetti una squadra cresce e diviene squadra sia sugli assetti tecnici, sia sui rapporti umani, sulla reciproca conoscenza tra giocatori e tra giocatori e allenatore. A giudicare dai risultati molti passi in questa direzione devono essere ancora fatti.
Nel dopopartita questi i commenti dei bianconeri. Giovanni Colella: “Abbiamo fatto un passo indietro dopo un passo avanti. Non dobbiamo essere proiettati da nessuna parte, pero’ da giovedì ad oggi abbiamo cambiato atteggiamento, e non va bene. Abbiamo preso un gol ma potevamo raddrizzarla provandoci un po’ meglio. La contestazione? Succede, è la normalità. Quando una squadra perde, ci si rifà con l’allenatore. Sono seccatissimo per la partita perché il passo indietro sull’atteggiamento è stato evidente, ma non è un campionato da buttar via. Ero convinto che avessimo trovato una maniera per affrontare le partite con un certo atteggiamento. Facciamo fatica a cambiare ritmo, ci adeguiamo troppi agli avversari”.
Il commento del direttore portivo Giovanni Dolci: “È un momento delicato, è giusto che la società sia presente. Perdere in casa fa male, faremo l’impossibile per uscirne. La tifoseria è sempre stata encomiabile, è normale che ci sia malumore per il momento che viviamo, l’importante è che ci sia il sostegno fino all’ultimo momento durante le partite. Paghiamo il fatto che siamo un gruppo completamente nuovo, è chiaro che tutti vorremmo vedere continuità nei risultati. Colella? Le valutazioni non si fanno in base ad una partita, insieme dobbiamo venire fuori da questa situazione. Marotta? È un giocatore importantissimo, abbiamo fatto un blitz per prenderlo questa estate, però chiunque giochi dà sempre il 150%. Il mercato? Sicuramente chi manifesterà il desiderio di andarsene è giusto che se ne vada. Al bisogno faremo degli interventi per integrare questo gruppo, soprattutto con giocatori che possano vestire la maglia della Robur nel futuro. Rafforzarsi potrebbe essere anche in prospettiva per la prossima stagione”.