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Serie A - Rossi e Palacio mandano il Siena ko
Successo importante per il Genoa di Malesani che torna a vincere: 2-0 sul campo del Siena piegato dai gol di Marco Rossi e Palacio. Foto AP/LaPresse
Dal tunnel esce il Genoa, esce Malesani, con il successo per 2-0 in casa del Siena che interrompe la striscia negativa di due sconfitte consecutive. Una vittoria firmata dai gol del capitano rossoblù Marco Rossi e sigillata nel recupero da Rodrigo Palacio, tanto basta ad affossare un Siena generoso ma punito nel secondo tempo.
SORPRESA ZE EDUARDO - Malesani sorprende tutti schierando l'oggetto misterioso Zé Eduardo dal primo minuto in coppia con Palacio, preferendo il brasiliano sia a Pratto che a Caracciolo. Merkel dietro le punte. Nel Siena Sannino opta per Grossi e Brienza sugli esterni, con Calaiò in coppia con Destro in avanti. Fischia Guida.
PRIMO TEMPO A EMOZIONI ZERO - Vincere significa uscire dalla crisi ma perdere sarebbe un bel guaio. Ecco perchè il primo tempo del Franchi è a ritmi bassi, con pochi spunti e ancora meno emozioni. Fiammata a cavallo del quarto d'ora con due colpi di testa, quello dello svedese Granqvist all'11', con il pallone che sfiora la traversa e la risposta di Calaiò al 15', servito da D'Agostino su calcio' d'angolo, senza che Frey debba intervenire per respingere. Il resto è tanto, tantissimo tatticismo.
IL GENOA CAMBIA MARCIA - Il Grifone cambia pelle nel secondo tempo, non soltanto negli uomini. Fuori Zé Eduardo (da rivedere, magari con una condizione fisica migliore) dentro l'argentino Pratto. Passano pochi secondi e il Genoa sblocca il risultato: minuto 57', azione sulla sinistra di Constant su cui Brkic esce male scontrandosi con Del Grosso, per Marco Rossi è poco più di un rigore in movimento e realizza il suo secondo centro stagionale. Proprio Del Grosso non ce la fa e deve lasciare il campo all'altro Rossi, Andrea mentre l'acciaccato Veloso viene sostituito da Seymour. Il Siena prende coraggio, Sannino inserisce Mannini per Grossi e cambia le fasce, ma al 68' Destro fallisce un'occasione clamorosa da due passi: pallone nel corridoio di Calaiò proprio per Mannini, suggerimento nell'area piccola con l'ex di turno che colpisce in pieno la traversa da due passi. Avanti di un gol, Malesani toglie un difensore (Moretti) per inserire una punta (Jankovic), Sannino risponde gettando nella mischia Larrondo al posto di D'Agostino. Ma questa volta il cuore del Siena non trova sbocchi e il Genoa sfrutta gli spazi che i toscani concedono nel serrate finale: pallone in profondità di Merkel per Palacio che s'infila nelle pieghe della difesa bianconera, salta Brkic in uscita e al primo dei cinque minuti di recupero manda i titoli di coda al Franchi. Per il Genoa e per Malesani è la luce in fondo al tunnel, a pochi giorni dal recupero di martedì contro l'Inter. Per il Siena si tratta della terza sconfitta consecutiva: abbastanza per cominciare a guardarsi le spalle.
Fabio FAVA / Eurosport
Siena-Genoa 0-2: Grifone opportunista, Rossi e Palacio regalano un po' di ossigeno a Malesani
Reti di Rossi e Palacio per i liguri. E' il terzo ko consecutivo per gli uomini di Sannino.
Marco Rossi affonda Sannino e salva Malesani. Il Genoa batte a domicilio il Siena 2-0, rilanciandosi in classifica. Succede tutto nella ripresa, dopo un primo tempo dominato dalla paura di perdere e da un esasperato tatticismo. Un goal del capitano rossoblu, spiana la strada alla vittoria genoana, dopo un digiuno in trasferta lungo cinque giornate. A tempo scaduto, poi, ci pensa Palacio a chiudere la pratica. Per il Siena, pesa sulla coscienza l’errore a portiere battuto, di Mattia Destro che spara sulla traversa, sul punteggio di 0-1. Poteva essere il punto del pareggio, ma a vincere, alla fine, è con merito il Genoa.
FORMAZIONI – Nel Siena Sannino recupera l’infortunato Destro e ritrova Brienza dopo lo stop per squalifica. In difesa c’è Contini una delle novità al posto di Rossettini. A centrocampo si rivede Grossi sulla destra. In mezzo al campo c’è D’Agostino, in forse dopo una settimana turbolenta. Ancora assenti Vergassola, strappo al polpaccio e Belmonte distorsione alla caviglia. In avanti confermato Calaiò.
Malesani ha gli uomini contati per la trasferta senese. Lunga la lista degli indisponibili: Antonelli, Bovo, Birsa e Kucka, mentre Kaladze è out per squalifica. In difesa recupera Dainelli. Per il resto retroguardia obbligata: Granqvist, Mesto e Moretti. A centrocampo tris d’assi: Rossi-Veloso-Constant con Merkel dietro le punte. In avanti rientra Palacio al centro dell’attacco affiancato da Ze Eduardo, preferito a Jankovic.
PARTITA – A Siena Malesani si gioca la panchina. Per lui ultima prova d’appello dopo una settimana passata in rigoroso silenzio. Mentre Sannino cerca di invertire la rotta: un punto nelle ultime quattro partite.
Il Genoa comincia con grande personalità mostrando un discreto fraseggio sulla trequarti. Merkel si muove tra le linee, facendo da spartiacque tra centrocampo e attacco. La strategia di Malesani produce tanto possesso palla ma poche occasioni da goal. Il Siena perde intensità, proprio in mezzo al campo, lento e prevedibile, favorisce la dinamicità delle mezzali genoane. Eccetto qualche pericolo da palla inattiva, i senesi - Calaiò tra i più pericolosi - non riescono a sfondare il muro rossoblu. Ma è il riflesso di un primo tempo opaco, speculare da un punto di vista tattico: zero tiri nello specchio della porta e squadre bloccate.
Nella ripresa il Genoa ricomincia dal goal del suo capitano Marco Rossi che spezza, d’improvviso, l’inerzia, della partita. Un cross di Merkel sulla sinistra, complice l’uscita imprecisa di Brkic, favorisce la rete dell’uomo simbolo del Genoa. Il goal cambia la storia della partita. Le squadre sono più alte, a beneficio dello spettacolo assente per tutto il primo tempo.
Il Siena aumenta la pressione nel tentativo di riportarsi in partita e il Genoa si difende con ordine. Sannino grazie agli innesti di Mannini, al posto di uno spento Grossi, e lo spostamento di Brienza a destra, produce più tiri nella porta rispetto al primo tempo. Nel periodo migliore del Siena, Destro, a porta vuota, spara sulla traversa, sprecando il goal del possibile pareggio. Stavolta l’impegno e la buona volontà non bastano.
Il Genoa tiene sino alla fine e a tempo scaduto, Palacio, trova il goal del definitivo raddoppio, a partita orami chiusa. Malesani incassa una vittoria pesantissima, salva la panchina, e si guadagna la fiducia del gruppo. Esemplare l’abbraccio con il capitano Rossi. Per Sannino terza sconfitta consecutiva: il Siena non sa più vincere ne segnare.
CHIAVE – Marco Rossi salva il suo allenatore nel periodo più difficile. Un guizzo vincente che fa volare di nuovo il Grifone. Uno di quei goal che possono cambiare un’intera stagione.
CHICCA – Confronto inedito in panchina tra Malesani e Sannino, che nella sua carriera non ha mai affrontato il Genoa. Curiosità nella curiosità: il Siena a esclusione di una vittoria nel primo confronto contro il Genoa in Serie A nel 2007, ha raccolto solo due punti (due pareggi a reti bianche) nelle successive cinque partite contro i “grifoni”.
TATTICA – Malesani propone in fase iniziale un 4-3-2-1 che blocca e limita il centrocampo senese. Un uomo in più in mezzo al campo produce tanto fraseggio ma pochi pericoli. II Siena soffre più del previsto nella prima parte di gara come a inizio ripresa. Nella roccaforte del centrocampo a quattro, gli esterni producono pochi palloni giocabili per il duo offensivo. E si vede, visto il risultato finale. Nello scacchiere tecnico-tattico, a vincere è l’allenatore scaligero, con la forza del gruppo e la determinazione dei singoli.
MOVIOLA – Marco Guida della sezione di Torre Annunziata arbitra bene. Nessun episodio da rilevare.
PROMOSSI&BOCCIATI – Brkic sbaglia un solo intervento, quello decisivo, in occasione del goal genoano. Nel Siena non convince la prova di Grossi, partito titolare. Seguito da Brienza, poco lucido rispetto al solito. Quanto agli attaccanti, pesa come un macigno, l’errore di Destro a porta vuota. Per il Genoa, il top player è Marco Rossi, decisivo e risolutivo al momento giusto. Grande prestazione anche per Merkel e Palacio autore del goal raddoppio. Delude Ze Eduardo, lontano dalla forma migliore. Buona la prestazione di Constant soprattutto in fase d’interdizione. Tiene bene la difesa, nonostante, le defezioni della vigilia. Buona prova di Dainelli.
fonte goal.com
Grossi e Del Grosso non si disperano per la sconfitta col Genoa: "Puniti al primo errore, ma c'è tempo per recuperare"
"Il mio infortunio? Credo di essermi rotto il naso, domani farò degli accertamenti e vedremo", ha detto il difensore del Siena, Del Grosso.
"Il Genoa è una buona squadra - ha commentato Paolo Grossi ai microfoni di acsiena.it - Oggi abbiamo fatto la nostra gara, ma purtroppo al primo errore siamo stati puniti. Nelle ultime partite non abbiamo raccolto punti, ma sicuramente non abbiamo demeritato sul piano del gioco. Evidentemente giocare bene non basta".
"Abbiamo cercato di interpretare al meglio la gara - ha detto Cristiano Del Grosso a fine gara in zona mista - E' una sconfitta che deve farci riflettere e sicuramente in settimana vedremo di analizzare gli errori commessi. Il campionato, però, è ancora lungo e abbiamo molto tempo per recuperare. Il mio infortunio? Credo di essermi rotto il naso, domani farò degli accertamenti e vedremo".
Rossi-Palacio, Genoa ok
Malesani tira il fiato
Siena, 10 novembre 2011
I rossoblù vincono 2-0 grazie a un gol del capitano al 12' della ripresa e al raddoppio dell'argentino nel recupero. Il tecnico rossoblù rinsalda la sua traballante posizione. Clamorosa traversa di Destro sull'1-0
Ci vuole un gol dell’onnipresente Marco Rossi, bandiera e capitano del Genoa, per aprire, al 12’ della ripresa, la strada del successo dei rossoblù, sigillato poi dal raddoppio di Palacio in pieno recupero, e consentire alla squadra del traballante Malesani di passare a Siena, in un delicato confronto ai margini della zona rossa della classifica. Partita bruttina, molto tattica, fra due squadre entrambe reduci da due k.o. di fila, e obbligate, risultati alla mano, a muovere la classifica per non farsi trascinare troppo nelle zone più calde. L’incontro è bruttino, soprattutto nel primo tempo, deciso nel suo copione da un episodio, al 12’ della ripresa: l’imperfetta uscita del portiere Brkic su cross teso di Constant, su cui Rossi si è avventato per il gol che ha spianato la strada ai rossoblù. Prima del raddoppio di Palacio, Siena vicinissimo al pareggio, con una clamorosa traversa di Destro da pochi passi.
primo tempo al piccolo trotto — L'avvio è contratto, con tanto agonismo e poco ritmo: il Genoa manovra maggiormente, mostrando una leggera supremazia, più legata alla qualità di Merkel e Palacio che non alla fluidità dell’azione. Il Siena è compatto e accorto, ma agisce più di rimessa, non ha grossi spunti dal suo centrocampo, poco creativo, ma ha un Calaiò che mette i brividi, soprattutto nel gioco aereo. La prima mezzora passa con un conto dei tiri in porta emblematico: zero. Il primo che impegna un portiere, infatti, è Merkel, il cui rasoterra da fuori è deviato in corner da Brkic al 32’. Per il resto, da segnalare, in avvio, un paio di entrate in area di Constant, e un colpo di testa di Granqvist che sfiora l’incrocio, da una parte; un’insidiosa punizione tagliata di D'Agostino, insieme a tre conclusioni (due di testa) di Calaiò – il migliore dei suoi -, dall’altra.
svolta nella ripresa — Nella ripresa, gli spazi si aprono, soprattutto dopo il gol di Rossi, che fa alzare il livello del match e scuotere il Siena. Che, in verità, il pari lo sfiora davvero: Destro, al 23’, ben servito in area da Calaiò, solo davanti a Frey esagera con la forza del suo piatto e centra la parte bassa della traversa. Pratto, soprattutto, e poi Palacio, di testa, sfiorano il raddoppio, che arriva in pieno recupero. È proprio Palacio, 6 i suoi gol in campionato, che vola in contropiede, salta anche il portiere Brkic e sigilla un risultato che fa respirare Malesani, a lungo abbracciato dai suoi giocatori dopo la gara.
tirando le somme — Un Genoa decoroso con le squadra di blasone – vittorie con Lazio e Roma, pari a casa Juve – ma in affanno con le piccole – sconfitte in trasferta con Chievo, Parma e Cesena, più un pari interno con il Lecce – coglie un prezioso successo contro una quasi diretta concorrente, visto che il Siena in casa è agguerrito e abituato a lottare con i denti per la salvezza. Per i rossoblù sono 3 punti di serenità, ma che non coprono le lacune di una squadra, che ha muscoli e cuore, ma deve risovere l'antico - dai tempi di Milito - problema del centravanti, con un Zè Eduardo davvero impalpabile e Caracciolo in panchina. Malesani, infatti, a fine gara, ha invocato il mercato di gennaio "per sistemare la situazione". Il Siena, che da 5 gare non riesce a vincere, ha diligenza e pressing, ma poche illuminazioni nel cuore della mediana. Calaiò e Destro costituiscono una coppia affiatata lì davanti, ma per salvarsi senza affanno serve qualcosa in più. In fondo, la traversa di Destro, seppur clamorosa, è stata l'unica conclusione nello specchio della porta della squadra di Sannino.
Massimo Brizzi
fonte gazzetta
Siena-Genoa 0-2 10/12/2011
SIENA (4-4-2): Brkic, Vitiello, Terzi, Contini, Del Grosso (dal 15' st Rossi); Brienza, D'Agostino (dal 31' st Larrondo), Gazzi, Grossi (dal 20' st Mannini); Destro, Calaiò. All. Sannino
A disp.: Pegolo, Rossettini, Rossi, Bolzoni, Mannunim Reginaldo, Larrondo
GENOA (4-3-1-2): Frey, Mesto, Dainelli, Granqvist, Moretti (dal 27' st Jankovic), Rossi, Veloso (dal 14' st Seymour), Constant, Merkel, Palacio, Ze Eduardo (dal 10' st Pratto). All. Malesani
A disp.: Lupatelli, Pratto, Jankovic, Seymour, Jorquera, Marchiori, Caracciolo
ARBITRO: Guido di Torre Annunziata (Alessandroni-Giallatini/Peruzzo)
AMMONITI: 38' pt Ze Eduardo (G), 23' st Rossi (S), 29' st Gazzi (S), 44' st Contini (S), 48' st Brienza (S)
ESPULSI: nessuno
MARCATORI: 12' st Rossi (G), 47' st Palacio (G)
ANGOLI: 8-6
SPETTATORI: 9190 (abbonati: 7623; paganti: 1567, ospiti 641)
Risultati obbligato. Per entrambe. Il Siena è a rischio zona rossa, l'ex Malesani, che mette sulla trequarti Merkel, a sostegno del duo Palacio-Ze Eduardi. è a rischio panchina. Sannino cambia in difesa, dove Contini rileva Rossettini, e gli esterni: da una parte c'è Brienza, di rientro dalla squalifica, dall'altra Grossi, con Mannini che finisce in panchina. Davanti Destro, superato l'infortunio, affianca Calaiò. Prima del fischio d'inizio il giovane attaccante bianconero, già premiato a Vercelli lo scorso 28 novembre, ha ricevuto un riconoscimento per il “Silvio Piola 2011”, come miglior attaccante Under 21. Il Siena non si è dimenticato di Erica Angelini: il capitano della Robur Emanuele Calaiò ha deposto un mazzo di fiori sotto il settore degli Indistruttibili in ricordo di Erica, grande amica del Siena e tifosa speciale che ci ha lasciato la settimana scorsa.
Dopo una manciata di secondi Calaiò ci prova di prima, ma la sua conclusione si stampa su un avversario, al 3' bello scambio tra Merkel e Constant che non arriva però sulla palla di ritorno. E'ancora il francese, sessanta secondi dopo, a creare grattacapi alla retroguardia bianconera, su passaggio di Palacio. Alla fine Brkic si avventa sulla palla
Al 6' dai trenta metri un Calaiò ispiratissimo punta la porta: il suo bolide improvviso sfiora la traversa. Al 10' Terzi si rifugia in angolo su un insidioso traversone. Sugli sviluppi, di testa Granqvist sfiora l'incrocio dei pali. Risponde la Robur al 15': D'Agostino dalla bandierina trova l'Arciere che di testa per poco non fa centro. In mezzo al campo le trame sono fitte, Gazzi fa gli straordinari e Brienza inventa: bello il pallonetto per Destro, anticipato. Al 21' Contini recupera bene su Merkel, lanciato a porta, poi Veloso manda a lato. Due minuti e su punizione di D'Agostino Terzi non trova la deviazione giusta. Il Siena prova a spingere, ma è difficile trovare un varco nella rocciosa difesa rossoblù, che fa valere i suoi centimetri sul gioco aereo. Al 32' un ottimo Brtkic dice di no a Merkel, pronto a recupera palla a centrocampo, partire e tirare. Al 44' Brienza pesca Destro che crossa in mezzo: fuori di pochissimo l'incornata di Calaiò.
Si riparte con gli stessi uomini e con la Robur in area rossoblù: Calaiò scivola. Dall'altra parte Brkic allontana in uscita con i pugni. Al 12' Genoa in vantaggio: sul cross di Constant, Brkic prova a uscire, disturbato dal contatto tra Del Grosso e Merkel (il terzino è poi costretto a uscire) si fa beffare da Rossi. Il Siena prova subito a reagire, prima con un'azione confusa nell'area di Frey, poi con Destro che, solo davanti a porta centra clamorosamente la traversa. Al 26' brividi per la Robur: il colpo di testa di Pratto esce fuori di un soffio. Alla mezz'ora di poco fuori anche il colpo di testa di Palacio sulla punizione del nuovo entrato Jankovic. Al 33' Frey anticipa Larrondo subentrato a D'Agostino. Pressa la Robur. Al 35' Destro si incaponisce troppo su una palla e perde il duello con Dainelli, con Calaiò solo dall'altra parte; al 39' non riesce a dare forza al tiro su assist di Mannini. Al 45' alta sulla traversa la conclusione di Brienza. Finale concitato, con cinque minuti di recupero e il Franchi che spinge i bianconeri. A raddoppiare è però il Genoa: Palacio parte da solo sul filo del fuorigioco, salta Brkic in uscita e insacca. (Angela Gorellini)
Fonte: Fedelissimo on line
Dal Franchi: Calaiò, Larrondo e Grossi 10/12/2011
Emanuele Calaiò: “Fino a un mesetto fa, pur non giocando in maniera eccellente, riuscivamo a essere cinici e a capitalizzare al massimo le occasioni che creavamo. Adesso giochiamo grandi partite, ma non riusciamo a raccogliere quanto meritiamo. Ci gira tutto male, non concretizziamo e alla prima mezza occasione prendiamo gol. Bisogna dare qualcosa di più tutti quanti, io per primo. Dobbiamo continuare per la nostra strada, fiduciosi nel lavoro e consapevoli che sarà dura. Lo sapevamo che il nostro sarebbe stato un campionato di sofferenza, nessuno di noi ha mai parlato di piazzamento da metà classifica. Cosa va detto a Destro? Che capita a tutti di sbagliare, capita anche a chi gioca in Champions di fallire davanti a porta. Mattia deve rimanere tranquillo, pur sapendo di essere un talento. Non va caricato di troppe responsabilità. In allenamento gli dico sempre di buttarla dentro, anche quando sembra facile. Perché nessun gol è facile e sorrido quando sento qualcuno che lo afferma. Milan-Siena? Sulla carta partiamo battuti, perché non c'è corsa tra i due organici. Ma noi andremo a San Siro per giocarcela a viso aperto, senza niente da perdere e con spensieratezza, cercando di dar loro fastidio. Poi ci concentreremo sul derby. Dobbiamo fare punti, in tutti i modi, pazienza se non giocheremo bene. L'importante è riprendere il cammino”.
Marcelo Larrondo: “Nello spogliatoio c'è grande amarezza. Stiamo attraversando un momento delicato, che possiamo superare solo guardando avanti, lavorando sodo e rimanendo tutti uniti. Oggi era importante vincere o almeno muovere la classifica, non ci siamo riusciti. Ma non possiamo mollare. E' possibile che a questo punto della stagione la stanchezza si faccia un po' sentire, ma non è una giustificazione”.
Paolo Grossi: “Questa è la serie A: basta un errore che vieni punito. Noi abbiamo fatto la nostra partita, abbiamo dato il 110 per cento ma, come ci è capitato spesso nelle ultime partite, abbiamo raccolto zero punti. A livello di prestazione non abbiamo mai fallito: il nostro impegno è sempre stato massimo come quotidianamente durante gli allenamenti. In settimana il mister mi aveva provato un po' di più, speravo che toccasse a me: ho cercato di dare il mio contributo, forse mi è mancata un po' di lucidità in fase offensiva. Il Milan? Pensiamo alla gara di Coppa a Palermo, poi guarderemo a San Siro”.(Angela Gorellini - Foto Nicnat)
Fonte: Fedelissimo on line
Dal Franchi: Vitiello e Del Grosso 10/12/2011
Roberto Vitiello: “Stiamo attraversando un momento davvero delicato. Siamo in crisi di risultati e ci dispiace perché con la mole di lavoro che facciamo meriteremmo sicuramente più di quanto raccogliamo. Forse ci manca un pizzico di determinazione: se non riusciamo a fare punti allora vuol dire che il 100 per cento non basta e che dobbiamo dare il 110 per cento. Anche a livello di classifica inizia a farsi dura: prima navigavamo in acque tranquille, adesso siamo abbastanza in basso. Da questa situazione possiamo tirarci fuori solo con il lavoro e il carattere. La gara a Milano? L'ennesima partita difficile, ma noi non abbiamo niente da perdere”.
Cristiano Del Grosso: “Sto meglio (il terzino ha subito una nuova frattura delle ossa nasali - dopo quella del 12 marzo scorso in Siena-Empoli - in un contrasto in area a tre con Merkel e Brkic ndr). Domani mattina farò accertamenti, vediamo cosa diranno. Come è successo? Stavo guardando la palla, su un cross, c'è stato uno scontro, non ricordo altro sulla dinamica. Ma sono cose che capitano. Tornando alla partita, abbiamo cercato di interpretare la gara nel miglior modo possibile, ma il risultato ci dice il contrario. La sconfitta ci deve far riflettere. Perché ogni problema ha la sua soluzione e noi dobbiamo trovarla al nostro. Da domani inizieremo ad analizzare gli errori. Il campionato è lungo e la storia non finisca certo qua. Dobbiamo rimanere calmi, lucidi, dobbiamo ripartire con coraggio, ritrovando in noi le giuste motivazioni: abbiamo attraversato un periodo positivo, adesso ne stiamo attraversando uno negativo, il tempo è dalla nostra”. (Angel Gorellini - foto Nicnat)
Fonte: Fedelissimo on line
Dal Franchi: Contini e Brienza 10/12/2011
Matteo Contini: “È stato un brutto secondo tempo ma dobbiamo cercare di andare avanti sapendo che questo è il campionato che ci aspetta. L’importante è rimanere concentrati, lavorare bene e dare qualcosa in più tutti quanti. Penso che la fortuna ognuno se la vada a guadagnare, adesso ci gira in questo modo e va bene così. L’occasione per pareggiare l’abbiamo avuta ma non va colpevolizzato l’attaccante perché si vince o si perde tutti assieme. Bisogna andare avanti, cercare di creare più occasioni e magari riusciremo a vincere. La gara di Milano è una partita che fa parte del nostro campionato di sofferenza: dovremo stare in undici dietro la linea della palla, soffrire tutti insieme e rincorrere. Poi davanti dobbiamo cercare di sfruttare le nostre qualità per fare bene e casomai con un po’ di fortuna provare a fare risultato. Sappiamo che sarà una partita difficile ma dobbiamo giocarla, andremo là sapendo di affrontare una delle squadre più forti al mondo ma con la voglia di giocarcela. Oggi è toccato a me essere titolare ma penso che siamo una rosa dove tutti possono giocare e forse sabato giocherà un compagno che è stato oggi in tribuna. Soprattutto a livello difensivo penso che chi ha giocato si sia sempre fatto trovare pronto. Da parte mia mi alleno come devo, l’allenamento vale come una partita e poi decide il mister”.
Franco Brienza: “Ho corso tanto ma non è bastato. Anche oggi analizziamo la solita partita delle ultime volte, ora dobbiamo rimboccarci le maniche e migliorare dal punto di vista dell’attenzione. Penso però che l’impegno, la voglia e il sacrificio che dà questa squadra siano totali e in certi frangenti non si sa davvero cosa dire. Penso che non abbiamo sofferto la squadra avversaria, abbiamo avuto le occasioni per fare male e non ci siamo riusciti e sull’1-0 è arrivato il raddoppio in contropiede. Nell’episodio con Frey, pensavo che un giocatore della sua esperienza esultasse in silenzio, invece ha esultato in faccia i nostri tifosi e per me non sono gesti belli. Il calcio è fatto di episodi che decidono la gara: oggi abbiamo preso gol a difesa schierata con un uomo che veniva da dietro. Sono momenti particolari e dobbiamo superarli nel migliore dei modi. Il mister mi ha chiesto di cambiare ruolo ma in quella posizione c’è un giocatore come D’Agostino che è molto importante per noi che aveva avuto dei problemi in settimana e in quel momento il mister ha deciso in quel modo”. (Luca Casamonti - foto Nicnat)
Fonte: Fedelissimo Online
Dal Franchi: Giorgio Perinetti 10/12/2011
Si perde sempre per demeriti nostri e meriti dell’avversario. A fine gara, Sacchi ha dichiarato che quello di oggi è il miglior Genoa che ha visto in trasferta quest’anno. Avevano la miglior formazione se si eccettua per un difensore e nel primo tempo hanno giocato bene e ci hanno messo in difficoltà. Noi risentiamo del momento negativo e dopo due sconfitte è normale che ci sia meno lucidità e meno sicurezza. Ci sono poi episodi che segano la partita in un certo modo e l’aver preso quel gol è uno di questi. Loro hanno fatto un gara accorta decisa e puntuale, noi abbiamo qualche problema fisico e dobbiamo stringere i denti. Bisogna andare avanti, essere fiduciose pensare gara dopo gara, senza avere paura e quelle caratteristiche che ci hanno fatto far bene all’inizio. Dobbiamo avere fiducia perché smarrirsi adesso sarebbe più grave che perdere le partite. Riguardo alla Coppa Italia, abbiamo fatto un programma con Sannino e dopo la sconfitta di oggi proseguiamo con quanto programmato senza fare stravolgimenti. Faremo due gruppi e non tutti andranno a Palermo, per preparaci al meglio per la gara di sabato. Adesso è un momento difficile e delicato ma sarebbe sbagliatissimo agitarsi e perdere la testa. Il Milan ha strapazzato diverse squadre a San Siro ed è un avversario stellare ma può anche capitare che sabato a Milano possiamo fare bene. Ogni partita ha una storia a sé e forse sotto l’aspetto psicologico è la miglior partita che possiamo giocare. Come dirò domani ai ragazzi possiamo giocare con serenità e tranquillità e dovremo essere tranquilli. Bisogna però impegnarsi e concentrarsi di più e casomai essere più pratici e meno belli. Però non va smarrito quanto di buono fino ad adesso sennò peggioriamo ulteriormente la situazione.
fonte sienaclubfedelissimi
Dal Franchi: Mister Sannino 10/12/2011
È stata una partita che ci ha visti un po’ farraginosi all’inizio ma giocavamo contro una squadra che aveva tra le sue fila giocatori di grandi qualità. Penso però che se non era un episodio ad incidere sulla gara avremo parlato del Siena in altro modo. Non penso che abbia inciso la stanchezza fisica perché anche alla fine i ragazzi hanno cercato di trovare il pari. Io parlerei più di momenti che nel calcio ci sono e ci stanno, vanno saputi gestire e non bisogna farsi prendere da isterismi. Non sono però stupido da non rendermi conto che abbiamo fatto un solo punto in cinque partite e che adesso ci siamo fatti risucchiare in basso da una classifica non bella. Ma io voglio ricordare a tutti che l’obiettivo iniziale del Siena era la salvezza e ad inizio anno dicevamo che fino all’ultima giornata ci sarebbe stato da soffrire per salvarci. Siam partiti in un certo modo dando entusiasmo a tutti e abbiamo giocato un buon calcio propositivo. Anche stasera, se esuliamo il risultato, abbiamo fatto quello che dovevamo fare, però quando si perde si va a cercare anche cose che non ci sono. La squadra dopo il gol ha cercato di sovvertire il risultato iniziale e abbiamo avuto occasioni di poter far male sia prima che dopo il gol loro. Ho scelto Grossi perché l’ho visto positivo ed avevo bisogno di un giocatore che potesse saltare l’uomo nell’uno contro uno, di un giocatore che potesse aiutare la squadra e incidere dentro l’area. Ho scelto lui perché di quelli che ho è insieme a Brienza l’unico con certe caratteristiche. Ho messo Contini perché dopo un po’ di partite volevo dare la possibilità a Rossettini di riposare e di valutare Contini sotto l’aspetto caratteriale in una gara importante dove la personalità di un giocatore che ha alle spalle tante partite in A poteva essere utile. Non sono preoccupato ma debbo essere cosciente del problema: ripeto che tutti dobbiamo sapere che il Siena ha un unico obiettivo. Vivere nella parte sinistra della classifica ci ha fatto star bene e sognare ma il nostro campionato è un altro. Voglio che i tifosi capiscano che ci sono io davanti ai ragazzi, sono io il responsabile e faccio scudo al gruppo al quale non si può dire nulla. Allo stesso tempo non posso dire assolutamente niente ai tifosi perché si sono dimostrati fino ad adesso straordinari e mi auguro che possano seguirci e sostenerci anche in momenti difficili come questi. Non voglio parlare di mercato, io devo andare avanti con i ragazzi che ho a disposizione tirando fuori il meglio da loro. E loro devono sentirsi parte integrante del progetto, sapendo che stanno facendo tutto quello che è nelle loro possibilità. Non c’è uno che ha fatto meno o di più, io faccio delle scelte per quello che vedo durante la settimana, e chi è andato in campo ha sempre fatto il 150%. L’esempio stasera è Brienza, che ho fatto giocare in tante zone del campo e alla fine ha avuto anche la forza di litigare con Frey. Ecco, penso che i tifosi dovrebbero essere contenti di questa gran voglia di fare del Siena anche se capisco che dispiace per il risultato, per la classifica e per il momento. La Coppa Italia speravo di giocarla a gennaio invece incombe adesso. Dopo abbiamo due partite, di cui una è sentitissima in città e io devo pensare prepararle bene. In Coppa Italia andremo a giocarcela, con quei giocatori che hanno trovato meno spazio ma che fanno sempre parte del Siena. (Luca Casamonti - foto Nicnat)
Fonte: Fedelissimo Online