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Sannino: "Giornata triste per il calcio"
Triste e sorpreso per lo "spettacolo" vissuto a Marassi oggi per colpa di qualche centinaio di tifosi del Genoa. Ecco il commento di Giuseppe Sannino nel postpartita di Genoa-Siena: "È uno spettacolo che nessuno pensava di poter vedere dopo la tragedia di Morosini, che ci ha reso tutti tristi. Oggi è capitato qualcosa di inimmaginabile.Noi abbiamo fatto la nostra partita pensando alla salvezza anticipata e a tutto quello che intorno a noi si vive. Ma penso sempre una cosa: si tratta di calcio". E' d'accordo con la decisione di Tagliavento Sannino, l'arbitro della sezione di Terni che ha deciso di far riprendere il gioco dopo quaranta minuti di sospensione."Era giusto finire. Mi auguro che si possa mettere una pietra sopra ma di sicuro è stato uno spettacolo non bello da vedere". Una battuta sul calcioscommesse: "Sarebbe da ipocriti dire che a Siena ci sono situazioni belle, ma ai miei giocatori ho detto che noi dobbiamo essere uomini e dobbiamo essere giudicati solo sul campo. Poi ci sarà chi deciderà".
gasport
Siena show a Marassi
Il Genoa crolla: finisce 1-4
GENOVA, 22 aprile 2012
La squadra di Sannino si avvicina alla salvezza con la doppietta di Brienza e le reti di Destro e Giorgi. Dopo la sospensione autogol di Del Grosso.
La sfida-salvezza di Marassi è stata oscurata dagli ultras di casa che hanno condizionato tutto il secondo tempo. Ma prima, almeno per un quarto d'ora, si era visto un buon Genoa. Corsa e qualità in mezzo al campo per la squadra di Malesani con Biondini e Kucka sempre primi sul pallone. Sculli si fa vedere spesso a sinistra compensando la timidezza del giovane Alhassan, Gilardino lavora di sponda e Palacio sfiora il gol con un colpo di testa da pochi passi. Ma la truppa di Malesani si scioglie alla prima difficoltà, tra il 17' e il 19'. Prima Brienza indovina la traiettoria giusta su punizione (con l'aiuto della barriera genoana), poi Destro trova l'angolino giusto di testa, senza saltare e con tre difensori liguri attorno. Bello il cross di Del Grosso anche se dietro in casa Genoa si balla come al solito e i gol subiti in questo campionato salgono a 62.
genoa in bambola — Malesani non sa più cosa inventarsi e prova con la difesa a tre: fuori Alhassan, non il migliore degli esordi per lui, e dentro Jorquera per creare scompiglio dietro la diga Vergassola-Gazzi. Il cambio non crea grossi problemi al Siena che controlla agevolmente e arriva al quarto gol a inizio ripresa. Brienza per Giorgi, tiro a giro e gol stupendo. Quello che succede dopo la sospensione è poco più che accademia: qualche tiro di Jorquera e l'autogol di Del Grosso. Ma ormai non era più una partita.
fonte gazzetta
Genoa-Siena 1-4: Incubo rossoblù! Sconfitta e contestazione, Serie B mai così vicina
Gara sospesa per 40' circa a partire dal 53', a causa della protesta dei tifosi di fede rossoblù nei confronti dei loro giocatori.
Il Siena passeggia su un Genoa inguardabile. 1-4 a favore dei toscani è il risultato finale di una partita rocambolesca. A segno vanno Brienza (17' e 37'), Destro (18') e Giorgi (48'). Ma la formazione di Sannino avrebbe potuto rimpinguare il carniere se Frey non avesse messo più di una pezza. La gara viene sospesa all'8' della ripresa quando Malesani, con la sua squadra già sotto di un poker di goal, toglie l'attaccante Sculli per inserire il difensore Kaladze. La mossa, unita a 53' di un Genoa senza gioco nè anima preso a pallonate dal Siena, scatena l'ira dell'ala più dura degli ultrà genoani che invade il settore distinti all'altezza del varco che unisce spogliatoi e terreno di gioco lanciando petardi e fumogeni. Dopo 49' di trattative si riprende a “giocare” sino al 90' in un clima surreale e con i padroni di casa che mitigano il passivo grazie a un'autorete di Rossettini (80').
FORMAZIONI – Malesani, che deve rinunciare a Moretti fermato dal giudice sportivo e a Belluschi affetto da distorsione a una caviglia, schiera il portiere Frey; Mesto, Granqvist, Bovo (preferito a Kaladze) e Alhassan sulla linea arretrata; Sculli, Biondini, Kucka e Rossi in mediana; Palacio e Gilardino sono gli elementi più avanzati. Costretto a fare a meno degli squalificati Pegolo e Contini e degli infortunati dell'ultima ora Larrondo e Belmonte, Sannino propone Brkic in porta; Vitiello, Terzi, Rossettini e Del Grosso in difesa; Giorgi, Vergassola, Gazzi e Grossi in mezzo con l'ex-Destro e Brienza in attacco.
PARTITA – Si parte a ritmi forsennati. Il Genoa ci prova con un colpo di testa di Palacio, una punizione di Bovo e una volèe di Biondini poi si spegne quando il Siena riesce a trovare il bersaglio grosso due volte nello spazio di un minuto: tiro franco di Brienza deviato dalla spalla di Gilardino (17') e incornata di Destro su assist di Del Grosso (18'). Proprio il secondo bomber di giornata potrebbe trovare ancora gloria, ma il suo diagonale è preda di Frey.
Il Genoa si riversa in avanti, sfiora il montante con una punizione di Kucka, e Malesani inserisce Jorquera, sistemato dietro le punte al posto di Alhassan. E' però sempre il Siena a maramaldeggiare trovando addirittura la terza rete ancora con Brienza libero di controllare sui venti metri e di spazzolare l'angolino sinistro di Frey. Il Genoa va in bambola e rischia di andare ancora più a fondo quando sempre Brienza non trova il tap-in a porta vuota dopo una respinta del portiere su botta di Del Grosso. Il Genoa si fa notare solo per una debole conclusione di Jorquera.
Ripresa con il Genoa ancora impalpabile che concede subito il 4° gol agli ospiti, diagonale ad effetto di Giorgi. Ancora lui, poco dopo, sfiora la doppietta personale costringendo Frey a salvarsi di piede. Malesani allora toglie Sculli (un attaccante) per inserire Kaladze (un difensore). Ma a questo punto la gara viene sospesa per lancio di fumogeni e petardi da parte di un folto gruppo di ultrà che invade il settore distinti all'altezza del varco che unisce spogliatoi e terreno di gioco. La contestazione da parte di questo gruppo di sostenitori non risparmia nessuno, presidente Preziosi incluso.
Dopo venti minuti d'attesa Tagliavento ne decreta la sospensione richiamando negli spogliatoi le squadre. Il Siena esce dal campo tra gli applausi, il Genoa resta sul prato sino a quando anche Preziosi entra per parlamentare con i suoi calciatori. Su richiesta dei tifosi i giocatori si sfilano la loro maglia a quarti rosssoblù e la consegnano al capitano Marco Rossi. Fa eccezione Sculli che va a colloquiare con i contestatori. Al termine dell'incontro Rossi riconsegna le casacche ai compagni e si riprende a giocare 49' dopo in clima surreale sugli spalti, con i ventidue in campo che trotterellano solo per onor di firma nonostante il Genoa riesca ad andare a segno su sfortunata deviazione nella propria porta da parte di Rossettini.
CHIAVE – Si gioca a viso aperto, senza tatticismi che per entrambe le squadre non sono congeniali. Ne beneficia il pathos di una gara che i rossoblù cominciano proiettati in avanti prestando però il fianco alle efficaci incursioni bianconere che vanno a nozze con la scadentissima capacità difensiva avversaria.
CHICCA – E' il 37' quando, con i rossoblù vispi quanto una squadra di Subbuteo, Vergassola è libero di avanzare, servire centralmente Brienza che può controllare, prendere la mira e caricare un mancino verso il quale Frey si tuffa in maniera non irresistibile.
TATTICA – Malesani parte con il 4-4-2 modificandolo in un 3-4-1-2 con l'ingresso di Jorquera a fare il trequartista; Sannino mantiene un ordinatissimo 4-4-2.
MOVIOLA – Tagliavento di Terni dirige senza particolari sbavature gestendo al meglio anche la fase più delicata di pomeriggio: sospensione e ripresa del gioco. Dal punto di vista puramente tecnico appaiono corrette le ammonizioni comminate al diffidato Marco Rossi reo di protestare con eccessivo impeto e quella a Gilardino per simulazione.
PROMOSSI&BOCCIATI – L'unica risicata sufficienza genoana la merita Marco Rossi per l'impegno profuso a livello agonistico e diplomatico. Trovare il peggiore dei suoi compagni non è impresa semplice, a toglierci le castagne dal fuoco pensa ancora una vola mister Malesani: confuso nella preparazione e nella lettura del match. Nelle fila senesi Brienza e Destro hanno il merito di monetizzare il lavoro svolto con diligenza da se stessi e dai propri compagni. Nessun calciatore di Sannino merita la bocciatura.
fonte goal.com
Serie A - Genoa-Siena 1-4, ma l'Italia si vergogna
dom, 22 apr 16:55:00 2012
Vince con merito la squadra di Sannino, ma sul 4-0 l'arbitro Tagliavento è costretto a sospendere il match dopo la durissima contestazione degli ultrà del Grifone. Giocatori rossoblù costretti a togliersi le maglie, poi l'intervento decisivo di Sculli (Non è cambiato nulla, e forse nulla cambierà mai. Il calcio italiano accoglie un'altra domenica, l'ennesima purtroppo, di violenza coi club ostaggi di alcune centinaia di tifosi. Anche se è veramente dura definirli ancora così.
LA PARTITA: DOMINA IL SIENA - Moduli speculari per le due formazioni. Classico 4-4-2. Malesani lancia dal primo minuto Alhassan, ghanese all'esordio in serie A. Kucka guida il centrocampo al posto di Veloso. Sannino avanza Brienza a fianco di Destro. Larrondo costretto al forfait dopo un infortunio nella rifinutura. Il Genoa parte meglio, apparentemento libero da fantasmi e paure immobilizzanti. L'illusione dura poco più di un quarto d'ora. Brienza gela il Marassi. La sua punizione da posizione defilatissima sorprende Frey. Sembra un prodigio balistico, ma i replay evidenziano un decisivo tocco di Gilardino. Black-out rossoblu. Da qui in poi sarà un'imbarcata unica. Destro firma il classico gol dell'ex per lo 0-2. Malesani cerca di scuotere i suoi. Fuori il baby Alhassan, dentro El nino verttical Jorquera. Il Cambio non sortirà gli effetti desiderati. Il Genoa alza il baricentro, ma concede spazi enormi. Gli attaccanti del Siena vanno a nozze. Giorgi imbecca Brienza al limite dell'area. Il fantasista senese ha tutto il tempo di controllare il pallone, scegliere l'angolo e trafiggere Frey. 0-3, notte fonda per il Genoa. Nel finale di tempo Il Genoa è incapace di reagire. Rischia addirittura di subire il quarto gol. Quello che ritorna sul terreno di gioco è un Genoa paralizzato dalla paura. Il Siena è spietato. Giorgi riceve palla da un'incontenibile Franco Brienza. Lato destro dell'area di rigore. Si aggiusta il pallone con il sinistro a giro sul lato opposto trova il gol del 4-0. Il Genoa non oppone più resistenza. È ancora Giorgi a sfiorare il gol del 5-0.
Vince con merito la squadra di Sannino: match sospeso dagli ultrà - 2 VERGOGNA A GENOVA: SCOPPIA IL CAOS - Al 53esimo succede l'incredibile. Contestazione totale del Marassi. I fumogeni e i petardi piombati in campo costringono Tagliavento a sospendere il match. Una frangia di tifosi si assiepa nella porzione di spalti situata sopra gli spogliatoi. Reclamano a gran voce la sospensione del match. Vogliono che i giocatori si tolgano le maglie e abbandonino il campo. Ottengono un "colloquio" con il capitano Marco Rossi e gli comunicano le loro richieste. In campo regna una confusione totale. Nessuno sa cosa fare. Sono i tifosi a fare il bello e il cattivo tempo. Tornano alla memoria le infauste immagini di Italia-Serbia, sempre a Genova. Si attendono le indicazione del questore. In campo scendono anche le forze dell'ordine, mentre la terna arbitrale e i giocatori del Siena abbandonano il campo. Incredibilmente i giocatori accolgono le richieste dei tifosi. Accogliendo la richiesta della frangia più esagitata, capitan Marco Rossi a raccogliere le maglie dei compagni. Tutte tranne una. Quella di Beppe Sculli. Lui non ci sta. Si arrampica nel settore della frangia più esagitata e, di fatto, è lui a convincere i tifosi a placare la loro ira. Il match riprende. Grazie al carisma del "paciere" Sculli. Si riparte dall'ottavo minuto del secondo tempo. In un clima a dir poco surreale. Il Grifone trova la rete della bandiera, 'grazie' all'autogol di Del Grosso ma ormai non è più calcio.
Vince il Siena. Perde il Genoa, ma più in generale perde ancora una volta il calcio italiano.
Eurosport
Genoa-Siena 1-4 22/04/2012
GENOA (4-4-2): Frey, Mesto, Granqvist, Bovo, Alahassan (dal 29' pt Jorquera), Rossi, Biondini, Kucka (dal 35' st Antonelli), Sculli (dall' 8' st Kaladze), Palacio, Gilardino. All. Malesani
A disp.: Lupatelli, Antonelli, Kaladze, Veloso, Birsa, Jorquera, Zé Eduardo
SIENA (4-4-2): Brkic, Vitiello, Rossettini, Terzi, Del Grosso; Giorgi (dal 29' st Sestu), Vergassola, Gazzi, Grossi (dal 35' st Mannini); Brienza, Destro (dal 25' st Bogdani). All. Sannino
A disp.: Farelli, Pesoli, Bolzoni, D'Agostino, Mannini, Sestu, Bogdani
ARBITRO: Tagliavento di Terni (Marzaloni-Tonolini/Russo)
AMMONITI: 18' st Mesto (G), 26' pt Rossi (G), 26' pt Del Grosso (S), 4' st Giorgi (S), 5' st Gilardino (G)
ESPULSI: nessuno
MARCATORI: 17' pt Brienza (S), 19' pt Destro (S), 37' pt Brienza (S), 4' st Giorgi (S), 35' st aut. Del Grosso (G)
ANGOLI: 7-0
Doveva essere solo la cronaca di una partita di calcio, di una vittoria che avvicina sempre di più la squadra di Sannino alla salvezza. E' invece il resoconto di un'altra assurda giornata di sport. Non è nemmeno il 10' della ripresa di Genoa-Siena, con i bianconeri in vantaggio di quattro gol (Brienza, Destro, Brienza e Giorgi), quando a Marassi scoppia la contestazione di una parte della tifoseria rossblù. Il calcio si ferma di nuovo, quasi un affronto a quanto successo solo otto giorni fa. Giocatori costretti a togliersi le maglie, rimettersele, riprendere a giocare in un clima surreale. Qualcuno tra le lacrime, qualcuno con la rabbia. Del Grosso sbaglia porta, così il Genoa segna il gol della bandiera, ma la Robur raggiunge quota 42, con il pareggio del Lecce, va a +7 dalla zona retrocessione. E' quasi matematica.
Per la formazione titolare mister Sannino punta su Giorgi e Grossi sulle fasce con Brienza che avanza a fianco dell'ex Destro. In porta torna Brkic. Malesani preferisce Bovo a Kaladze, davanti il tandem Palacio-Gilardino.
Si parte con il minuto di raccoglimento in ricordo di Piermario Morosini. Il Genoa ha il lutto al braccio per la scomparsa dell'ex giocatore rossoblù Petrini.
Mentre al 1' Sculli guadagna il primo angolo della partita, al 3' Frey è attento su Brienza. Al 4' fuori il tiro al volo di Biondini. Ma la prima vera azione pericolosa è al 9': Gilardino serve Sculli che crossa per Palacio che di testa mette di poco a lato. Al 12' punizione di Bovo è alta sopra la traversa. Al 17' Brienza zitta Marassi: bella la sua punizione dal vertice dell'area, la barriera rossoblù sfiora e spiazza Frey. Giusto il tempo di riprendere il gioco che Mattia Destro segna alla sua ex squadra la nona rete stagionale. Perfetto l'assit di Del Grosso per la testa del giovane attaccante che per poco, un giro di lancette dopo, non beffa ancora Frey. Al 24' sicuro Brkic sull'incornata di Sculli. Al 27' potente ma imprecisa la punizione di Kucka. Il Siena gioca alla grande, Malesani cerca di correre ai ripari, toglie Alahassan e con Jorquera passa alla difesa a tre. Ma per il Genoa non finiscono i problemi: è il 37' quando Grossi riesce a servire Brienza - ancora il migliore - nonostante il pressing di due avversari e il fantasista dal limite non sbaglia. Al 39' ancora il numero 23 sfiora il poker, con Frey che non trattiene la forte conclusione di Del Grosso. Il Genoa è completamente imbambolato. Brkic al 43' non ha problemi sul tiro cross di Kucka sul quale non arriva Gilardino. Al 46' bravo Vitiello ad allontanare dopo l'azione insistita di Jorquera, Sculli e Gilardino. Poi Rossi, a porta vuota, non calibra bene il tiro.
Dopo il bel primo tempo, la Robur riparte sull'acceleratore anche nella ripresa. Passano solo quattro minuti dall'inizio che Giorgi cala il poker; riceve da Brienza, si porta la palla sul sinistro e insacca: è il suo primo gol in serie A, bellissimo. Ancora l'esterno, al 7', va vicino al quinto gol bianconero: una gran botta al volo, la sua, che mette alla prova i riflessi di Frey. E' l'8' quando esplode la rabbia dei sostenitori rossoblù in una maxi contestazione: fumogeni petardi e polizia in campo, Tagliavento sospende temporaneamente l'incontro. Il clima è surreale, la volontà di Marassi sembra proprio quella di voler interrompere la partita. I giocatori in campo sono scossi. Il capitano del Genoa Marco Rossi viene richiamato dai contestatori (la richiesta è quella di doversi togliere le maglie e abbandonare il terreno di gioco) e poi con i compagni. Mentre il Questore deve decidere se ci sono i presupposti per poter continuare, la terna arbitrale e il Siena rientrano negli spogliatoi. Dopo Capozzucca scende in campo il presidente Preziosi e chiama a raccolta squadra e staff. I giocatori del Genoa si tolgono la maglia. Mesto, piange, Sculli cerca di avere un dialogo con la divisa ancora addosso e non vuole spogliarsi, piange anche lui. Dopo l'intervento dell'attaccante, Rossi riconsegna le maglie alla squadra, Frey cerca di spiegare alla Curva che se non si riprende a giocare il Genoa rischia penalizzazioni. Il Siena rientra in campo. Si riparte, alle 17, con 37 minuti da disputare. Con la Robur che gestisce il risultato, al 14' Rossi ci prova di forza: deviazione e corner. Al 18' sicuro Brkic sul sinistro di Jorquera. Al 27' sul corner battuto da Bovo, Gilardino non trova la deviazione giusta di testa. Al 35' Brkic non può niente quando Del Grosso, per spazzar via la palla, centra la sua porta. La partita è praticamente finita. C'è solo il tempo per riflettere ancora su quello che è successo, mentre a Marassi risuona, ancora, il Canto della Verbena. (Angela Gorellini)
Fonte: Fedelissimo on line
Da Marassi: Mattia Destro 22/04/2012
Mattia Destro: “E' successo quello che è successo, ma non sta a me giudicare l'accaduto. Preferisco parlare della partita: abbiamo giocato un grandissimo primo tempo, abbiamo espresso al massimo il nostro gioco. Abbiamo compiuto un grosso passo avanti verso la salvezza, anche se ci mancano ancora altri punti, uno o due, per essere davvero tranquilli. In questa partita importante siamo stati bravi a concretizzare le occasioni, spero per il Genoa, possano riprendersi il prima possibile. Oggi, però, i meriti sono tutti nostri. Il mio futuro? Penso a finire il campionato poi si vedrà”. (a.go.)
Fonte: Fedelissimo on line-Sky
Da Marassi: Giuseppe Sannino 22/04/2012
Giuseppe Sannino: “Nessuno immaginava di vedere certe scene dopo la tragedia di Morosini. Oggi è capitato qualcosa di inimmaginabile. Mi dispiace per i ragazzi del Genoa, che dimostrano in campo quanto tengono alla maglia. Il Siena ha fatto la sua partita pensando alla alla salvezza, ma solo fino all'interruzione: parto dal presupposto che si tratta di una partita di calcio. Una volta sospesa non lo è più. Non si può rientrare dopo tanti minuti, ma era giusto finirla. Al di là dell'incolumità delle persone in campo, è stata questa la cosa che più mi è dispiaciuta, non poter giocare. Mettiamoci una pietra sopra. Le voci intorno al Siena? Inutile negare che ci siano, a livello mediatico soprattutto. Sono situazioni poco belle, ma ho chiesto ai miei giocatori essere uomini, di scendere in campo per essere giudicati come professionisti; per tutto il resto ci sono organi predisposti a giudicare. A me interessa solo il gruppo, la squadra. Sul campo questi ragazzi straordinari hanno meritato la sopravvivenza in serie A. Se rimarrò bianconero? In questo momento sono sulla panchina del Siena, finiamo questa stagione, poi vediamo. Ho un altro anno di contratto che mi lega alla società, quando sarà il momento ne riparleremo. Ora penso solo a prendere la laurea. E dei complimenti non mi interesso, fateli ai ragazzi: se siamo dove siamo senza mai essere stati risucchiati in zona retrocessione, è merito loro, che hanno avuto la forza superare i momenti meno belli che ci sono stati e che possono capitare in un'annata con grande forza”. (a.go.)
Fonte: Fedelissimo on line-Sky
Vergassola: Giuseppe ci ha aiutato a vincere 22/04/2012
Il capitano Simone Vergassola ha una dedica speciale per la vittoria:
“Il mio pensiero va a Giuseppe, il bambino di 13 anni morto nei giorni scorsi a Siena e che era malato di adrenoleucodistrofia, e alla sua famiglia. Sicuramente dall’alto ci ha aiutati a vincere”.
Fonte: Fedelissimo on line-acsiena