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UDINESE-SIENA 4-1: ORA MANCA SOLO IL VERDETTO MATEMATICO
25/04/2010
UDINESE (4-3-3): Handanovic, Ferronetti (dal 38' st Cuadrado), Domizzi, Lukovic, Pasquale (dal 27' st Badu), Isla, Inler, Asamoah, Sanchez, Di Natale, Pepe (dal 33' st Lodi). All. Marino
A disp.: Belardi, Cuadrado, Zimling, Badu, Lodi, Pepe, Corradi.
SIENA (4-3-3): Curci, Malagò, Cribari, Pratali, Del Grosso, Vergassola, Ekdal (dal 10' st Jarolim), Tziolis (dal 21' st Larrondo), Reginaldo (dal 9' st Jajalo), Calaiò, Maccarone. All. Malesani
A disp.: Pegolo, Odibe, Terzi, Jajalo, Jarolim, Codrea, Larrondo
ARBITRO: Rosetti di Torino (Stefani-Faverani/Brighi)
AMMONITI: 12' st Vergassola (S), 23' st Cribari (S), 35' st Malagò (S)
ESPULSI: nessuno
ANGOLI: 5-4
MARCATORI: 19' pt Pepe (U), 40' pt Calaiò (S), 42' pt Pepe (U), 16' st Sanchez (U), 36' st rig. Di Natale (U)
Era l'ultima chiamata, l'ultima occasione utile alla Robur per poter almeno sperare fino alla fine. A Udine invece è finita nel peggiore dei modi: un 4-1 pesante che spenge ogni luce e che mette i bianconeri nella sola attesa del verdetto matematico. Per rimanere nella massima serie Vergassola e compagni dovrebbero vincere le tre partite rimanenti (Palermo, Fiorentina e Inter), sperando in tre sconfitte del Bologna, che dovrebbero maturare con un passivo molto negativo. E se tutto ci sta, nella vita, fosse mai, questa impresa rientrerebbe nell'ultraterreno. Troppo, per una squadra che ha subito quattro reti e ne ha fatte una in quella che doveva essere la sfida della vita.
Al fischio d'inizio, Malesani sostituisce lo squalificato Rosi con Malagò e punta su Calaiò, come anticipato ieri nella probabile formazione, dal primo minuto. Marino preferisce a sorpresa Pepe a Floro Flores.
Il primo tiro della partita è firmato Di Natale che al 5' mette alla prova con il suo destro i riflessi di Circi. All'8' è bravo il portiere bianconero ad anticiparlo in uscita a terra. All'11, dopo un'azione insistita friulana ancora Curci trasforma in angolo una pericolosa deviazione in area di Cribari. Sugli sviluppi del corner il colpo di testa di Domizzi tocca il palo. La partita si gioca tutta nella metà campo senese. I bianconeri di Malesani si vedono al quarto d'ora: un tiro cross di Del Grosso mette in difficoltà Pasquale che pressato da un avversario regala un angolo. Sugli sviluppi Calaiò segna, ma con alzata la bandierina del fuorigioco (molto molto dubbio). Al 18' a lato il tiro dalla distanza di Isla. La rete dell'Udinese arriva al 19': Pepe, sfrutta al meglio di testa il cross dalla destra di Sanchez. Al 20' Curci evita l'immediato raddoppio a Di Natale. La reazione della Robur: al 21' è provvidenziale la deviazione di Inler sul traversone di Maccarone. Al 22' Calaiò scambia con Vergassola, che al limite dell'area si gira e tira potente: Handanovic gli si oppone con un grande intervento. Spingono i friulani: Di Natale passa di tacco a Sanchez, la retroguardia toscana seppur in affanno sventa il pericolo. Poi Malagò si rifugia in corner. Nessun problema per Curci sul colpo di testa di Sanchez. Al 27' erroraccio di Del Grosso che passa indietro di testa e costringe Curci al corner. Al 32' senza pretese la punizione battuta da Maccarone, conquistata da Ekdal fermato fallosamente da Asamoh (non sanzionato qualche minuto prima il fallo di mano dello svedese in area). Al 35' bella l'apertura di Reginaldo per Maccarone che crossa in area: Malagò si inserisce bene, ma a pochi centimetri dalla porta di testa mette clamorosamente fuori. Sul palo interno la rovesciata di Calaiò al 37': era comunque alzata – e ancora ingiustamente – la bandierina del guardalinee. Il gol del pareggio l'Arciere lo trova al 40': protegge palla, la passa a Maccarone che gliela rende. Imprendibile per Handanovic il suo diagonale. Al 42' il numero 11 della Robur cade in area e quando si rialza sono scintille con Ferronetti. Due minuti e Pepe riporta l'Udinese in vantaggio: Ekdal si fa rubare palla da Isla, Di Natale tira, un ottimo Curci respinge con i piedi, sulla ribattuta il numero 7 friulano non si fa pregare. Al 45' bravissimo l'estremo difensore romano ad anticipare a terra il solito Pepe.
Al 2' della ripresa (nessuna sostituzione rispetto al primo tempo), né Reginaldo, né Calaiò riescono ad approfittare del traversone di Maccarone. Sessanta secondi dopo Domizzi si rifugia in angolo, poi Calaiò parte in gioco, ma la palla gli rimbalza davanti e l'pazione sfuma. Al 5' fuori la punizione battuta da Maccarone, Tziolis non ci arriva. Al 7' Sanchez salta Del Grosso, dà a Di Natale, ci mette una pezza Ekdal. Al 16' arriva la rete del 3-1 udinese: Di Natale tira, la palla batte sul braccio di Pratali e arriva a Sanchez che batte facilmente Curci. Al 21' il nuovo entrato Larrondo ci prova subito, ma il suo cross dalla sinistra non trova nessun compagno. Al 29' bravo Lukovic ad approfittare di uno scambio Larrondo- Jajalo al limite dell'area e a sventare il pericolo. Al 30' Calaiò non arriva su un traversone in area, al 34' fuori la conclusione di Jajalo. Di Natale cala il poker al 36': Malagò commette fallo in area su Sanchez. Rosetti concede il penalty e ammonisce il difensore. Il numero 10 friulano trasforma: è il capocannoniere della serie A. Al 41' netto il fallo di Lukovic su Calaiò in area friulana: Rosetti non concede il rigore. Al 43' Larrondo ci prova da solo, Handanovic gli si oppone, la palla torna all'argentino il cui destro colpisce però un avversario. Nel primo minuto di recupero Di Natale, defilato a sinistra tenta un improbabile pallonetto, fuori. Dall'altra parte Handanovic para in due tempi il missile di Jarolim su assist di Maccarone. Finisce così, con Malesani desolato in panchina e il Siena ormai prossimo da svegliarsi dal sogno. (Angela Gorellini)
Fonte: Fedelissimo on line
DA UDINE: MALESANI E MARINO
25/04/2010
Alberto Malesani: “Fino al 3-1 siamo stati in partita, dopo il terzo gol è umano mollare. Il brutto è giocare un primo tempo come abbiamo fatto noi, e passare in svantaggio. Purtroppo commettiamo troppe ingenuità individuali e quelle non ci hanno permesso di compiere il salto. E' un'annata tutta sbagliata e nelle annate sbagliate ci sono anche gli errori dei guardalinee: oggi è stato annullato un gol a Calaiò regolare e se ce lo avessero dato forse avremmo visto un'altra partita. L'Udinese di questo pomeriggio non era una squadra impossibile da battere, non sono pazzo a dirlo dopo un 4-1: loro hanno probabilmente speso molto mercoledì e noi abbiamo perso per errori singoli. Produciamo, facciamo gioco, poi incappiamo sempre nell'errore individuale. Ho provato ad analizzare questo problema, a rimediare, ma non ci sono riuscito. Probabilmente l'handicap sta nell'ansia con cui siamo sempre scesi in campo. Comunque durante la mia gestione i ragazzi hanno sempre dato tutto, su questo non posso dire loro niente. Ora mancano tre partite alla fine del campionato e la mia volontà, che sono sicuro sia anche quella della squadra, è di giocarcele dando il massimo. Il Livorno, nonostante la matematica retrocessione, oggi ha battuto il Catania. Il calendario ci mette di fronte a squadre sulla carta molto forti, ma dobbiamo affrontarle come se la classifica non fosse questa. Voglio che nessuno possa dirci che non abbiamo dato tutto fino in fondo. I prossimi tre incontri possono dire molto sotto diversi profili: tengo tantissimo a queste ultime giornate, voglio che il Siena dia tutto, poi se gli avversari vincono è un altro discorso... E nel caso poi si dovesse retrocedere in serie B, ci deve essere la voglia di operare bene per poter subito risalire. Se lascerò Siena? Non ho detto che lascerò il Siena, ho detto solo che vorrei allenare una squadra dove posso intervenire secondo le mie idee. Potrebbe essere il Siena come un'altra. Se non dovessi trovarla sono anche pronto a rimanere fermo”.
Pasquale Marino: “Oggi sono molto contento, i ragazzi sono stati bravi, non era facile: abbiamo giocato anche in settimana e contro la Roma siamo andati ai supplementari. Segno del nostro valore. Con la vittoria sul Siena non dico che siamo matematicamente salvi, ma siamo molto molto vicini all'obiettivo. Questo è un campionato dove tutte le squadre sono determinate e scendono in campo agguerrite, il nostro recente ruolino di marcia è invidiabile, abbiamo centrato riusltati importanti che ci hanno permesso di risalire la china”. (a.go)
Fonte: Are-Rs-Fedelissimo on line
Serie A - Sanchez travolge il Siena
Eurosport - dom, 25 apr 14:56:00 2010
Il cileno trascina l'Udinese con una grandissima prestazione: Udinese in salvo, Siena spacciato. Finisce 4-1 con doppietta di Pepe e gol di Di Natale su rigore e dello stesso Sanchez; il Siena aveva provvisoriamente pareggiato con Calaiò
Sanchez, Udinese v Siena (AP/LaPresse) - 0
L'Udinese, a quota 42 e +8 sulla terz'ultima, è quasi in salvo. Il Siena, a quota 30 e a -9 dalla quart'ultima, è ormai spacciato. L'aritmetica rinvia il suo verdetto solo per via degli scontri diretti con il Bologna (1-0 al Franchi e 2-1 al Dall'Ara); ma la partita del Friuli si evidenzia troppo severa nei confronti di un Siena che la salvezza non l'ha certo persa qui e oggi.
Primo tempo bellissimo nel corso del quale è solo la necessità a rendere il Siena aggressivo. Dopo un migliore avvio dei padroni di casa, che culmina con le folate offensive di un imprendibile Sanchez (illustrato in un momento del match nella foto AP/LaPresse) e con il meritato gol marcato al 18' da Pepe, il Siena trova infatti il modo di reagire insistendo soiprattutto sull'asse Maccarone-Calaiò. E non è neppure molto fortunata la squadra di Malesani cui prima viene annullato un gol (regolare) marcato di testa da Calaiò, fermato di nuovo di lì a poco su un offside inesistente. La personalità del Siena tuttavia produce un buon gioco, e il meritato pareggio: ancora uno scambio Maccarone-Calaiò porta al tiro l'ex attaccante del Napoli che con un secco diagonale rasoterra supera Handanovic. Bastano un minuto e un errore di Ekdal, che si fa soffiare sui propri venti metri la palla da Isla, a riportare avanti l'Udinese grazie a un bel tiro dal limite di Pepe.
Tornare nello spogliatoio di nuovo sotto dopo tanta fatica e una prova comunque più che dignitosa è una mazzata devastante per il morale della squadra di Malesani, che nel secondo tempo non riuscirà a riprendersi più, né a ripetere la bella prestazione del primo tempo. Bastano pochi minuti a far intuire che il Siena ha smesso di crederci: e non bastano gli inserimenti di Jajalo e di Jarolim a ridare fiato alla squadra e soprattutto morale a una squadra ormai rassegnata. I primi minuti di affannosi attacchi del Siena si spengono quasi subito lasciando spazio a un progressivo controllo del match da parte dell'Udinese che trova il terzo gol con Sanchez, sigillo meritatissimo per il cileno, e poi si limita a controllare senza forzare tempi né ritmi. Il rigore trasformato da Di Natale arriva quasi casualmente, in un momento di stanca e di stallo assoluto del match su una delle solite accelerazioni di Sanchez, trattenuto da Malagò.
Finisce 4-1, un risultato come detto severo nei confronti del Siena che indubbiamente meriterebbe di più, più che da questa partita, interpretata con una certa brillantezza dall'Udinese, dal campionato e da una classifica che ormai non lascia più spazio neppure per le speranze.
Matteo PRIANO / Eurosport
Udinese-Siena 4-1: Il tridente di Marino cala il POKER, toscani virtualmente RETROCESSI
Doppietta di Pepe, goal di Sanchez e Di Natale. Inutile la rete di Calaiò.
25/apr/2010 17.11.00
Il Siena rimane in partita solo nel primo tempo grazie al goal di Calaiò che va a rispondere alla doppietta di uno scatenato Pepe, poi le reti nella ripresa di Sanchez e Di Natale condannano i toscani ad una virtuale retrocessione. Marino si gode uno dei tridenti migliori della serie A e festeggia una salvezza più che meritata per una squadra che forse poteva fare qualcosa in più in questa stagione.
In campo – Marino non rinuncia al 4-3-3, con Pepe e Sanchez in attacco ai fianchi del capocannoniere Di Natale. In difesa, vista l'assenza di Zapata, tocca a Domizzi comporre la coppia centrale con Lukovic. Modulo speculare per Malesani, che deve fare a meno dello squalificato Ghezzal e lancia in avanti Calaiò supportato da Reginaldo e Maccarone. Retroguardia a 4 con Malagò e Del Grosso sugli esterni, Cribari e Pratali al centro. Arbitra Roberto Rosetti, reduce dalla semifinale di Champions League tra Bayern Monaco e Lione.
Si gioca – Padroni di casa più convincenti in avvio trascinati da un Sanchez in giornata di grazia. Al 12’ svetta in area Domizzi, ma il suo colpo di testa pizzica il palo esterno. Il Siena prova a reagire con Calaiò quattro minuti più tardi, ma il suo tocco in rete dopo un assist di Pratali viene annullato da Rosetti per una posizione di offside più che dubbia. L’Udinese passa al 19’ con uno dei suoi uomini più in forma: è infatti è Pepe a depositare in fondo al sacco in elevazione dopo un cross con il contagiri di Isla. Gli uomini di Malesani non si abbattono e prima vanno vicini al pari con Malagò (clamoroso il suo errore sottomisura dopo un assist stupendo di Maccarone) e poi agguantano l’1-1 al 40’ grazie a Calaiò che batte Handanovic con un rasoterra mancino sempre su spunto di BigMac. Palla al centro e i friulani tornano subito avanti per merito di Pepe che ribadisce in rete una respinta miracolosa di Curci su Di Natale (azione causata da un grave defaillance di Ekdal).
Nella ripresa Malesani inserice Jajalo e Jarolin ma l’inerzia del match è sempre a favore dell’Udinese. Al 61’ Di Natale si rende protagonista di un’ottima giocata in area, sulla sua conclusione c’è una deviazione di Pratali che permette a Sanchez di battere comodamente Handanovic di destro. Il Siena non riesce a rialzare la testa nonostante un Maccarone sempre vivo e l’ingresso di un pimpante Larrondo. All’81 Sanchez viene steso in area da un incerto Malagò, l’arbitro concede un giusto rigore che Di Natale non sbaglia per il 25’ centro stagionale. Totò potrebbe anche regalarsi la doppietta ma la sua mirabile parabola a giro nel finale esce di un soffio. Al triplice fischio di Rosetti i tifosi friulani possono festeggiare una salvezza più che meritata, mentre manca solo la matematica per sancire il ritorno in serie B del Siena.
La chiave – Il tridente calato da Marino manda in tilt la fragile difesa senese. Sanchez, Di Natale e Pepe fanno quello che vogliono in area avversaria e il passivo potrebbe essere anche più pesante.
La chicca – Al 39’ del primo tempo Alexis Sanchez si traveste da slalomista e si rende protagonista di tre dribbling consecutivi a metà campo che mandano in estasi il pubblico del “Friuli”. Un numero di altissima scuola per El Niño Maravilla!
Top&Flop – Malagò e Del Grosso subiscono in maniera tremenda le accelerazioni di Pepe e Sanchez, Reginaldo è un fantasma. Maccarone e Vergassola si confermano l’anima della squadra toscana, buono il rientro di Calaiò. Che personalità Asamoah, Di Natale segna sempre. Qualche sbavatura per Rosetti.
fonte goal
Pepe, Sanchez e Di Natale
Udinese salva, Siena quasi in B
Due gol per tempo e i friulani aspettano solo l'aritmetica per festeggiare la permanenza in A. Prima doppietta dell'esterno in corsa per una maglia azzurra, di Calaiò la rete dei toscani ormai condannati
UDINE, 25 aprile 2010 - Udinese salva, Siena retrocesso. Per entrambe il "quasi" è d'obbligo, ma superfluo: i toscani finiscono a -9 dal Bologna quando alla fine della stagione mancano tre partite. Solo gli scontri diretti a favore tengono in corsa Maccarone e compagni, di fatto spacciati. I friulani, invece, salgono a 42, quota pressoché irraggiungibile dall'Atalanta, grazie a un convincente 4-1 frutto della doppietta di Pepe (la prima in A, per Lippi e la Nazionale), del gol di Sanchez e del rigore di Di Natale, sempre più capocannoniere del campionato.
UDINESE AL PEPE — Doveva giocare Floro Flores, invece Marino preferisce proprio Pepe e Sanchez sugli esterni, dove il Siena - complice l'assenza di Rosi per squalifica - soffre di più. Malagò e Del Grosso non sono all'altezza della velocità e della tecnica dei friulani, innescati puntualmente da un ispiratissimo Isla. Passa al 20' l'Udinese, dopo essere andata sotto colpita da Calaiò: l'inzuccata dell'attaccante è perfetta così come la posizione in area, Rosetti però annulla per fuorigioco. Sul ribaltamento di gioco, Isla crossa in mezzo per Pepe, Malagò è in ritardo e Curci non arriva sul preciso colpo di testa.
ORGOGLIO SIENA — Un Siena apparso rinunciatario reagisce, invece, allo svantaggio: prima un palo di Calaiò in rovesciata, poi un bel diagonale di Vergassola parato da Handanovic, fino al pareggio firmato ancora da Calaiò al 40': l'attaccante è bravo a recuperare palla al limite dell'area friulana e a servire Maccarone. Il passaggio di ritorno è preciso, così come il rasoterra indirizzato sul palo lontano. E' il momento chiave della partita, i toscani giocano meglio e dagli altri campi ricevono la notizia che vincendo tornerebbero realmente in corsa per la salvezza.
ANCORA DI NATALE — Invece raddoppia l'Udinese. Di Natale calcia su Curci, la palla finisce a Pepe che, indisturbato, trova l'angolo firmando la prima doppietta in serie A. Un chiaro messaggio al c.t. Lippi in chiave Mondiali. La musica non cambia nella ripresa, Sanchez indiavolato e Di Natale sempre in agguato chiudono il conto con un tocco facile sottoporta e un rigore imparabile, frutto di uno scambio di cortesie tra due compagni di squadra che si trovano a meraviglia. Con un colpo da biliardo, Di Natale sfiora anche la doppietta. Finisce con Rosetti che rincuora Malesani: il Siena è già pronto a ripartire dalla B, dal quel d.s. Perinetti che tanto bene ha fatto col Bari dopo aver lasciato i toscani.
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