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Siena - Livorno 0-0

Stagioni > 2005-2006 > Ritorno

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Siena-Livorno, derby della noia
Con le due squadre ormai già in vacanza vince chi ha scelto di andare al mare. Tra Siena e Livorno è pareggio a reti bianche tra gli sbadigli dei presenti. Da segnalare solo qualche spunto di Chiesa e due legni per gli amaranto. Così i due tecnici De Canio e Mazzone salutano Siena e Livorno con le squadre che anche il prossimo anno calcheranno i campi della serie A. Fischi e duri striscioni per l’ex bandiera bianconera Argilli.
SIENA-LIVORNO 0-0
SIENA (4-4-2): Mirante, Negro, Colonnese (30’ s.t. Molinaro), Tudor, Gastaldello, Alberto (42’ s.t. Packer), Vergassola, Paro, Falsini, Chiesa, Guzman (1’ s.t. Iadaresta). A disp.: Fortin, Foglio, Portanova. All. De Canio
LIVORNO (4-4-2): Acerbis, Fanucci (18’ s.t. Cesar Prates), Grandoni, Vargas, Balleri, Morrone, De Ascentis, Passoni (18’ s.t. Paulinho), Pfertzel (26’ s.t. Argilli), Lucarelli, Palladino. A disp.: Amelia, Bakayoko, Colucci, Ruotolo. All. Mazzone
ARBITRO: Girardi di San Donà di Piave
ANGOLI: 2 a 5
E così tra uno scandalo e una polemica il campionato di serie A è arrivato all’ultimo atto, formalità per molti, decisivo per alcune squadre. Se di decisivo si può parlare per un turno il cui risultato potrebbe essere sconvolto dalla valanga che ha ricoperto il calcio italiano in questi giorni. Al Franchi si ritrovano Siena e Livorno, dopo il due a due dell’andata, con pochissimi stimoli nonostante l’importanza che ha pur sempre un derby. Sfida toscana dalla quale il Siena non ha niente da chiedere, forte o debole (per questo chiedere ai tifosi contestatori ndr) di una salvezza raggiunta a due giornate dal termine, mentre il Livorno potrebbe ancora sperare nella qualificazione per l’Intertoto, Palermo (deve fare un passo falso contro il Messina) e Uefa (non ha dato l’abilitazione allo stadio Picchi) permettendo. Giornata calda che ha spinto i tifosi più verso il mare che allo stadio, come spesso successo quest’anno abbastanza vuoto. E’ la giornata degli addii annunciati di De Canio e Mazzone, il primo inviso alla piazza se ne andrà con una salvezza e mezzo in tasca, il secondo potrebbe addirittura lasciare il calcio. Tra i bianconeri molti assenti (Locatelli, Bogdani, Legrottaglie) e formazione con il duo Chiesa-Guzman in attacco, per il Livorno il velenoso ex Argilli è in panchina con Mazzone che schiera Palladino al fianco del bomber Lucarelli. Il ritmo dei primi minuti è balneare con il Livorno che prova qualche azione in avanti con la coppia Lucarelli-Palladino e il Siena che cerca di rispondere soprattutto con gli inserimenti di Falsini sulla sinistra. Le due tifoserie provano a riscaldare l’ambiente con qualche coro e sfottò, ma la partita non accenna a cambiare di ritmo con i comprensibili sbadigli dei pochi tifosi sulle tribune del Franchi. Al 15’ da segnalare solo un tiro di Lucarelli potente ma impreciso e un sinistro in girata di Guzman che finisce lentamente tra le braccia di Acerbis. A svegliare dal torpore lo stadio Franchi ci pensa Enrico Chiesa al 27’ con un splendida rovesciata in area che Acerbis devia in angolo. Al fischio di chiusura del primo tempo dell’arbitro Girardi un sospiro di sollievo per gli spettatori e qualche fischio per le due squadre.
Palladino, per lui un palo (Foto Massimiliano Pratelli)
La ripresa inizia con un volto nuovo nelle fila del Siena, il giovane attaccante Iadaresta sostituisce uno spento Guzman, nel Livorno nessuna sostituzione. Al 7’ il primo sussulto con una punizione dal limite a favore del Siena, il tiro di Chiesa è ancora pericoloso ma finisce di poco a lato della porta di Acerbis. Al 17’ Morrone sfiora il goal con una bella azione personale e un tiro da fuori area che va a sbattere contro il palo esterno di Mirante. Il Livorno si scuote un po’ e Palladino ha la palla buona per sbloccare il risultato: il suo tiro a tu per tu con Mirante finisce sul palo. Al 26’ il pubblico di casa si scalda per l’ingresso in campo dell’ex bandiera Argilli, per lui tanti fischi dopo le dure parole delle ultime settimane contro la società bianconera. Sorte diversa per Ciccio Colonnese che esce per Molinaro tra gli applausi e i cori dei suoi tifosi. Per il resto continuano noia e sbadigli in attesa del fischio finale dell’arbitro Girardi. Per il Siena un'altra prova sconfortante tra le mura amiche che chiude una stagione fatta di alti e bassi, ma con l’obiettivo della salvezza raggiunto in anticipo rispetto allo scorso anno. Per il Livorno sfuma, come era prevedibile, l’ipotesi Intertoto. Per entrambe adesso c’è da progettare un altro campionato di A con nuovi progetti tecnici e forse societari, per tutti l’attesa per quello che succederà con le pesanti accuse e inchieste che riguardano il mondo del calcio.

Aggiornato 14 Mag 2006 - 18:12 Scritto da Francesco Di Costanzo
Siena-Livorno 0-0, il dopopartita
Ecco le dichiarazioni dei protagonisti dell’ultimo derby dell’anno tra Siena e Livorno, finito in parità per 0-0. Soddisfazione per entrambe le società per aver raggiunto il traguardo stagionale. Le dichiarazioni dei tecnici De Canio e Mazzone (nella foto Massimiliano Pratelli)e dei giocatori Alberto, Passoni, Colonnese e Vergassola.
Alberto:“Eravamo preoccupati di subire goal e la partita è andata un po’ così, siamo consapevoli che potevamo fare qualcosa di più, ma siamo salvi e va bene così…Argilli? E’ stato importante per la nostra salvezza dello scorso anno, adesso è un avversario e lo abbiamo affrontato come gli altri…Quest’anno abbiamo fatto un po’ troppa fatica in casa, potevamo avere molti punti in più, siamo stati un po’ sfortunati e abbiamo sbagliato alcune partite al Franchi…Livorno-Siena dello scorso anno è stata una partita regolare, abbiamo vinto perché abbiamo meritato e fatto un partitone…Sono in comproprietà con l’Udinese, ma se il Siena mi riscatta rimango qui altri due anni”.
Passoni:“Entrambi avevamo già raggiunto l’obiettivo ed è venuta fuori una partita di questo tipo…la nostra stagione è più che positiva, puntavamo alla salvezza, certo c’è un po’ d’amarezza per essere mancati nel momento clou in cui potevamo raggiungere qualcosa di più…Il nuovo mister non lo conosco, avremo modo di farlo…La società dovrà lavorare sul mercato, molti sono in scadenza e altri arriveranno e se ne andranno, per quanto mi riguarda ho un altro anno di contratto…Ogni estate siamo senza pace, speriamo che gli scandali si risolvano in fretta, tutto questo prima dei mondiali non è certo una bella figura…Per Lucarelli è un peccato, in questi anni ha fatto più che bene, ci teneva lui come noi, purtroppo ogni allenatore ha le proprie opinioni, peccato perché anche per noi sarebbe stata una soddisfazione…Se ci saranno dei provvedimenti saremo pronti anche a giocare in Europa”.
Colonnese:“Mi fanno piacere gli applausi, questa è una città che ti fa rendere al meglio…Il mio contratto scade, aspetterò con tranquillità, poi voglio capire cosa succederà al calcio, sono rimasto molto male da quello che vediamo, noi dobbiamo cercare di stare al nostro posto e non sparare su un mondo che ci ha dato tanto…L’amarezza dello scudetto perso con l’Inter è ormai lontana, ci scherziamo con i miei ex compagni…Sono della Gea, ma ho sempre deciso di testa mia, i giocatori devono rendersi conto che devono essere responsabili del loro destino e affidarsi meno ai procuratori…Nessun giocatore si deve lamentare di questi anni, tutti siamo stati bene e abbiamo guadagnato più di tanti altri nostri colleghi del passato, credo che non dobbiamo sputare nel piatto in cui abbiamo mangiato per anni”.
De Canio saluta Siena (foto Massimiliano Pratelli)
Vergassola:“Se qualcuno ha sbagliato come sembra è giusto che paghi, ma il calcio deve andare avanti, non è tutto così sbagliato nel calcio…Il calcio è uno sport amatissimo, ripartirà senza grandi problemi e la giustizia farà il suo corso…Nella partita Siena-Milan dello scorso anno ha sbagliato il guardalinee, ma mi sembra difficile che lo abbia fatto per favorire il Siena, nella sfida contro il Livorno Alberto subì un fallaccio e poi un colpo a gioco fermo…C’è una sudditanza verso le grandi squadre, poi pensavo fosse finita lì…Fare quattro campionati in A a Siena sono straordinari, per questa città credo sia un obiettivo importante…So che il Livorno mi cerca, lo leggo sui giornali, può darsi che ci sia qualcosa di vero, ma io ho tre anni di contratto con il Siena e qui sto bene. Tutti noi abbiamo delle ambizioni, mi piacerebbe giocare in una grande squadra, ma è difficile, a Siena comunque sto benissimo”.
De Canio:"Bilancio estremamente positivo, dobbiamo considerare come si fanno le squadre, la nostra è fatta di prestiti e di giovcatori a scadenza di contratto, quindi non è facile costruire qualcosa...Abbiamo costruito un gruppo, abbiamo visto crescere ragazzi interessanti e il Siena giocarsela con tutte le squadre e a mantenere una classifica sempre al di sopra del rischio retrocessione...vado via da Siena con la consapevolezza di aver fatto il mio lavoro con la massima dedizione, credo di averlo fatto bene con gli errori che sempre ci possono stare...Potevamo avere qualche punto in più, ma sono molto soddisfatto...Società piccole come il Siena devono costruire e seguire l'esempio di società come Empoli e Udinese, che credono nella continuità del lavoro, penso che l'obiettivo principale di società così sia questo".

Aggiornato 14 Mag 2006 - 18:10 Scritto da Francesco Di Costanzo
Siena-Livorno 0-0, le pagelle
In questa partita da calcio estivo, Enrico Chiesa è il migliore anche nell'ultimo incontro della stagione. La difesa non corre rischi. Bene anche Vergassola. Nel Livorno spicca Acerbis, protagonista dell'unica parata della partita. In campo, tra i bianconeri, anche i giovani Iadaresta e Packer. Foto Massimiliano Pratelli
SIENA:
Mirante 6 : non viene mai chiamato in causa. Il Livorno non si fa mai vedere e nell'unica occasione in cui gli si propone davanti, Cristiano Lucarelli prende male le misure. Qualche brivido quando, con un pizzico di incoscienza, si prende la briga di uscire dall'area per fermare Palladino.
Negro 6: dietro, di pericoli, non ne corre. Allora cerca di farsi vedere anche in avanti, cercando di servire palle invitanti ai compagni.
Gastaldello 6: ordinaria amministrazione, nonostante si trovi davanti uno degl attaccanti più prolifici del campionato.
Colonnese 6i ritmi della gara sono blandi e lui se la cava senza problemi. Quando esce per infortunio lo stadio lo acclama (dal 31' st Molinaro 5,5: mette sul campo pregi - corsa, impegno e volontà - e difetti - tecnica limitata, poca abilità a tenere la posizione -. Al solito: non è un fenomeno, ma può sempe essere utile).
Tudor 5,5: schierato davanti alla difesa, fa valere la sua prestanza fisica. Nelle mischie spunta sempre il suo piedone, ma spesso con il piedone sbaglia passaggi anche elementari.
Alberto 6: dinamismo, corsa e velocità a servizio della squadra. Qualche cross invitante male sfruttato (dal 42' st Packer sv: uno scampolo di partita, per impreziosire il curriculum).
Paro 6: tecnicamente dotato, abile a impostare l'azione. Qualche errore di misura che ci sta tutto.
Vergassola 6,5: primo tempo di quantità passato a costruire dalle retrovie. Secondo tempo in cui si fa vedere di più anche davanti alla porta.
Falsini 6: non avrà sempre brillato, ma nell'ultima partita del campionato, dopo una stagione costellata di infortuni, i fischi che gli rivolge il Franchi sono fuori luogo.
Guzman 5,5: tocca pochi palloni. E' generoso quando non deve esserlo. Non lo è quando deve. Corre come un matto, ma alla fine è inconcludente (dal 1' st Iadaresta 5,5: dopo 'esordio di San Siro, un'altra presenza in serie A. Pecca di ingenuità o forse di timore, non se la sente di tirare e spreca palle che si sarebbero potute trasformare nel suo primo gol nella massima categoria. L'impegno non manca, e poi è ancora giovane)
Chiesa 7: la sua rovesciata nel corso del primo tempo è l'unica pennellata in un tempo incolore e noioso. Nella ripresa batte una punizione vicinissima al palo e cerca di concludere la stagione con la dodicesima rete personale. Il capitano onora anche nell'ultima partita la fascia che ha stretta al braccio.
LIVORNO: Acerbis 6,5, Grandoni 6, Vargas 6, Fanucci 6 (dal 19' st Cesar Prates 6), Balleri 6, Morrone 6,5, Passoni 6 (19' st Paulinho 6), De Ascentis 6, Pfertzel 6,5 (dal 26' st Argilli 6), Lucarelli 5,5, Palladino 5,5

Aggiornato 14 Mag 2006 - 18:01 Scritto da Angela Gorellini
www.gazzetta.it

A Siena derby senza reti
Nonostante l'antica rivalità, la sfida del Franchi offre poche emozioni: una rovesciata di Chiesa nel primo tempo e due pali del Livorno nella ripresa
SIENA, 14 maggio 2006 - Non bastano campanilismo toscano e una rivalità esplosa qualche anno fa per il dominio in C1 a rendere Siena-Livorno un derby fiammeggiante: le squadre ormai non hanno obiettivi di classifica e la partita si accende solo con tre lampi isolati, una magia di Chiesa nel primo tempo e due pali del Livorno nella ripresa. Squadre in campo con il 3-5-2, per non lasciare spazi a centrocampo e sfruttare le fasce. A riuscirci per primo è il Siena: Alberto spinge a destra e va due volte al cross, ma trova Acerbis pronto all’uscita. Dopo pochi minuti il Livorno prende il controllo del centrocampo e proprio la fascia destra del Siena, dove Alberto rientra poco, offre spazio agli attacchi amaranto. Al 13’ è Lucarelli a creare il primo pericolo per Mirante: lanciato da Morrone controlla di petto e calcia di sinistro, mandando la palla a poca distanza dal sette sul primo palo. Il Siena risponde con un tiro di Chiesa respinto da Grandoni, la palla carambola a Guzman, che tira debolmente tra le braccia di Acerbis. La conclusione è lo specchio della sua prova: il giovane sudamericano è troppo leggero e non riesce ad appoggiare Chiesa, che al 28’ fa tutto da solo: controlla di petto una respinta di Acerbis e lo costringe al miracolo con una splendida rovesciata. Ma è il Livorno a rimanere più pericoloso: Palladino si libera spesso a sinistra, cerca quasi sempre un dribbling di troppo. Al contrario di Lucarelli, che si vede meno, ma è sempre pronto al tiro e chiude il primo tempo con un destro al volo bello, ma centrale.
Nella ripresa De Canio cerca di dare peso all’attacco bianconero inserendo il giovane Iadaresta per Guzman: la mossa funziona e il Siena controlla la partita, ma senza creare grandi pericoli. Nel momento migliore dei bianconeri, al 18’, il Livorno sfiora il gol: contropiede di Morrone che parte palla al piede sulla destra, si accentra, e di sinistro dal limite dell’area sfiora il palo alla sinistra di Mirante. Il quasi gol stuzzica Mazzone che fa entrare Cesar Prates per Fanucci e cerca il gol con il tridente, inserendo Paulinho per Passoni. Neanche il tempo di entrare che al 19’ il giovane attaccante brasiliano serve Palladino in area, destro piazzato e palla fuori dopo aver colpito lo stesso palo. E’ l’ultimo brivido: il Siena controlla la gara, ma il Livorno rischia solo su un colpo di testa di Iadaresta che spedisce alto al 42’, poi le squadre tirano i remi in barca. Sul campo il campionato è finito: al Livorno non resta che tranquillizzare Lucarelli, nervoso per la probabile esclusione dal Mondiale, il Siena ha ben altre preoccupazioni

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