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GRAZIE, MARIO! E TANTI AUGURI
03/06/2007 - 17.59
Quello dell’addio è sempre un momento delicato e un po’ triste. Accade nella vita personale di ciascuno di noi e anche nel succedersi delle vicende sportive. A metà del suo periodo contrattuale, Mario Beretta lascia la panchina della Robur, sostituito da Andrea Mandorlini. Beretta ci saluta al termine di una stagione travagliata, comunque conclusasi nel migliore dei modi, con una sofferta quanto meritata salvezza. Una salvezza che Mario ha festeggiato appieno con tutti i tifosi, i giocatori e gli altri elementi del suo staff. Penso che fra qualche tempo, quando si sarà stabilita una certa distanza fra i criteri di giudizio e le troppe emozioni di un campionato pieno di luci ed ombre, contrassegnato dalla scomparsa del nostro amato Presidente e da un lungo periodo di latitanza della Società, la figura di Mario Beretta assumerà ai nostri occhi una dimensione più precisa e nitida. Crediamo che non sia stato facile allenare la Robur, in una situazione “interna” abbastanza confusa come quella dell’ultimo torneo, soprattutto dopo le illusioni create nella tifoseria dall’esaltante partenza, illusioni via via rinnovate attraverso prestazioni di assoluto rilievo, tipo la partita giocata al Rastrello col Milan. Di Beretta se ne è parlato tanto, in questi mesi, tra i sostenitori bianconeri e non sempre in maniera benevola. Però già adesso, a mente fredda, alcune note positive a suo favore possiamo scriverle. Ad esempio, va elogiato il sapiente lancio di numerosi giovani, immessi in squadra con responsabilità e acume tattico. Beretta ha saputo credere in Eremenko e Galloppa, per citare due nomi. Peraltro il Siena, dopo anni, diciamo la verità, ha finalmente mostrato un bel gioco, arioso, schemi studiati, sincronie perfette fra i reparti. Le accuse di aver svilito la “rosa” attraverso le cessioni di Bogdani, D’Aversa e Candela, sono naufragate nel momento stesso delle retrocessioni di Chievo e Messina. E allora che resta, di negativo? Un tormentato rapporto con Chiesa (che tuttavia ha assommato 23 presenze) e alcune prestazioni della squadra, soprattutto in casa, davvero indecorose. Ma anche qui, scendeva in campo Beretta o i calciatori? E se avessimo avuto un bomber tipo Maccarone sin dall’inizio, non ci saremmo salvati parecchi mesi prima? Via, un bel colpo di spugna su tutto. Siamo rimasti in serie A, siamo felici, GODIAMO e cosa avverrà nel futuro lo vedremo a tempo debito, sempre vigilando con passione ed attenzione. Noi Fedelissimi, riteniamo giusto rivolgere un sentito ringraziamento a Mario Beretta, perché comunque l’obiettivo d’inizio stagione è stato centrato. Tanti auguri, Mario, per il proseguimento della tua carriera. Un saluto affettuoso e riconoscente a te e famiglia. Siamo certi che conserverai di Siena comunque un piacevole ricordo e che non dimenticherai mai i mesi trascorsi in bianconero. Avanti, Mister, con grinta! (riccardo benucci)
fonte: fedelissimi
Siena: Idea Mandorlini per la panchina
Dom 03 Giu, 3:03 PM
Andrea Mandorlini si avvicina sempre più al Siena, il tecnico ha lasciato la panchina del Padova preannunciando la possibilità di tornare ad allenare nella massima serie, nelle prossime ore ci dovrebbe esser sviluppi, in corsa ci sarebbe anche l'Atalanta, orfana di Colantuono
fonte www.yahoo.it
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