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Siena - Catania 3-2

Stagioni > 2009-2010 > Andata

ROBUR: CALAIO', TERZI E PAOLUCCI CALANO IL TRIS VINCENTE 06/12/2009
SIENA (4-3-3): Curci, Reginaldo, Terzi, Brandao, Del Grosso, Vergassola, Codrea, Ekdal (dal 35' st Jarolim), Fini (dal 1' st Calaiò), Maccarone, Ghezzal (dal 1' st Paolucci). All. Malesani
A disp.: Pegolo, Rossi, Genevier, Jajalo, Jarolim, Calaiò, Paolucci
CATANIA (4-3-2-1): Andujar, Bellusci, Silvestre, Spolli; Capuano, Ledesma (dal 20' st Ricchiuti), Carboni, Biagianti, Martinez, Mascara, Morimoto (dal 32' st Llama). All. Atzori
A disp.: Campagnolo, Augustyn, Alvarez, Moretti, Izco, Llama, Ricchiuti
ARBITRO: Tagliavento di Terni (Vicinanza-Fittante/Giancola)
AMMONITI: 29' pt Codrea (S), 15' st Ledesma (C), 26' st Silvestre (C), 7' st Bellusci (C)
ANGOLI: 5-3
ESPULSI: nessuno
MARCATORI: 14' pt Martinez (C), 6' st Calaiò (S), 10' st Martinez (C), 11' st Terzi (S), 17' st Paolucci (S)
SPETTATORI: 9157
Se nel credo di mister Malesani dopo la tempesta c'è sempre il sereno, la vittoria di oggi (in casa i bianconeri non vincevano dal lontano 10 maggio, 1-0 sul Palermo) rappresenta un raggio di sole in un cielo ancora carico di nubi. Ma un raggio di sole caldo, che lascia sperare in un inverno meno gelido. Siena-Catania era lo scontro diretto che la Robur non poteva e non doveva fallire. Dopo un primo tempo giocato sugli standard annuali, se non peggio, la squadra di Malesani ha rischiato tutto nella ripresa: una sfida a poker con il destino. Volata la prima freccia, ha calato il tris vincente.
Con le assenze per squalifica di Rosi e Ficagna, il mister, non volendo stravolgere ll'assetto tattico, adatta Reginaldo al ruolo di terzino destro. Nel terzetto di centrocampo ritrovano la maglia titolare Codrea ed Ekdal. Nel tridente offensivo c'è Ghezzal, con l'ex Paolucci in panchina. Martinez, Mascara e Morimoto invece le scelte di Atzori.
La prima occasione della partita, al 9', è di sponda catanese: Morimoto riceve a sinistra da Biagianti, Curci gli si oppone con il corpo (all'8' Ekdal non aveva trovato la palla sul corner battuto da Fini).
Il Catania crea, sfruttando le ripartenze, come al 12': il portiere bianconero sventa il pericolo mettendo in angolo. Prova generale del vantaggio rossoblu: al 14' Martinez, lasciato libero in area devia di sinistro una punizione battuta da lontano. Maccarone cerca di risolvere la situazione e al 19' si libera di due avversari, crossa in area, ma non va oltre il corner. Un Siena molto falloso stenta a guadagnare metri, il Catania fa possesso palla (al 21' alta la punizione di Mascara) e sfiora il raddoppio al 22': Curci si supera sul pallonetto di Ledesma. Al 30' un affondo bianconero: Vergassola passa a Del Grosso che crossa in area, ma Andujar in uscita blocca. Big Mac non ci sta: al 35' accerchiato dagli avversari, cerca di farsi spazio, riesce a girarsi, non vede Vergassola e tenta la conclusione: il diagonale è abbondantemente fuori. Al 36' Terzi di testa non centra la porta. Il Siena ci prova, ma senza idee e commettendo troppi errori. Al 44' senza pretese la punizione di Codrea. Sulla punizione tagliata di Fini, Terzi di testa non riesce a trasformare.
Doppio cambio per il Siena a inizio ripresa: non escono dagli spogliatoi Fini e Ghezzal. Al loro posto Calaiò e Paolucci. Le sostituzioni danno ragione a Malesani: proprio l'Arciere, al 6', dopo un doppio scambio con Paolucci, riaddrizza la partita (al 5' il tiro dalla distanza di Biagianti non aveva creato problemi a Curci). Il Franchi si scalda, il portiere ci mette una pezza sul colpo di testa di Spolli, ma non può niente al 10' su Martinez che anticipa Terzi e balla. La sua danza dura poco: all'11' la Robur trova il pareggio con Terzi, che, di testa, si fa perdonare l'errore precedente. Il Siena tira fuori le unghie e al 12' costringe a un miracoloso salvataggio sulla linea un difensore ospite. La paura se ne va: dopo aver rimontato per due volte i bianconeri inseguono la vittoria. Al 13' Ekdal vede Paolucci in area, crossa in mezzo, ma non è il suo momento. Momento che, però, arriva al 17': non esulta, ma va bene lo stesso, la Robur è invantaggio. Al 22' senza troppa gentilezza Maccarone recupera palla sulla linea di fondo, si accentra, guadagna un angolo. Al 25' Curci respinge il tiro ravvicinato di Ricchiuti. La sfida si gioca tutta nei pressi dell'area bianconera: spazzar via, l'ordinario lavoro della retroguardia. Al 39' debole il tiro ancora di Ricchiuti. La risposta di Paolucci poco dopo: supera due avversari e tira di sinistro: alta la palla sulla traversa. Buono lo scambio, senza fortuna, di Maccarone e Jarolim, fuorigioco per Calaiò al 41'. La grande sofferenza dei minuti finali (più i quattro di recupero) esplode in gioia al triplice fischio. Tra le nuvole il sole, a Siena, cerca di fare capolino (Angela Gorellini)
Fonte: Fedelissimo on line

Il Siena rimonta e spera
3-2 al Catania: decide Paolucci

I bianconeri giocano un primo tempo pessimo, in cui vengono infilati da Martinez e graziati più volte, poi nella ripresa segnano Calaiò, ancora Martinez, Terzi e Paolucci, l'ex di turno. Seconda vittoria stagionale dei toscani, che agganciano proprio i siciliani in classifica
SIENA, 6 dicembre 2009 - Il Siena batte il Catania, lo agguanta in classifica e torna a sperare nella salvezza. Grazie al 3-2 in rimonta con cui regala la prima vittoria a Malesani, la seconda in assoluto per i toscani: mancava dalla seconda giornata, a Cagliari. Decidono i gol di Calaiò, Terzi e Paolucci, l'ex, che vanificano la doppietta di Martinez. Il Siena dimostra di avere un'anima e, dopo il pari, quando il morale torna al livello del mare, da sottoterra, anche un discreto gioco. Graziato da un Catania sprecone, che nel primo tempo ha fatto e disfatto (dalle parti di Curci) a suo piacimento, avendo il torto di chiudere sopra di un solo gol. Poi nella ripresa il Siena a trazione anteriore, con Calaiò e Paolucci davanti, ha dimostrato forza d'urto con cui ha speronato una difesa, quella del Catania, cha ha mostrato falle per stasera inaggiustabili. Nei minuti finali si è sentito anche un potente coro "Siena, Siena": la squadra bianconera ha forse "riconquistato" i suoi tifosi, delusi dalle ultime sconfortanti prestazioni. Il quartultimo posto è distante solo 3 punti.
solo catania — Il primo tempo è dominato dagli ospiti. Che entrano in campo con il piglio giusto, decisi da guadagnarsi punti chiave in prospettiva salvezza. Il Siena invece è apatico, sembrerebbe quasi rassegnato se non fosse possibile, a nemmeno metà campionato. Morimoto e Spolli sfiorano il vantaggio, trovato poi da Martinez, con una deviazione al volo di sinistro su una punizione calciata a centroarea. Difesa bianconera imbambolata: 0-1. il Catania insiste. Per mozz'ora sembra quasi giocare da solo, perchè il Siena sembra un osservatore esterno, che prova a salvare il salvabile. Come fa Curci, con un colpo di reni, quando alza sopra la traversa il pallonetto morbido di Ledesma. Nel finale di tempo il Siena perlomeno si sveglia, ma non riesce a sporcare i guantoni di Andujar. All'intervallo rossazzurri avanti 1-0. Risicato, per quanto si è visto.
fuochi d'artificio — Quelli di inizio ripresa. Da Capodanno anticipato. Malesani azzecca i cambi, gli ingressi di Paolucci per Ghezzal e Calaiò per Fini. Maccarone si allarga a sinistra, i due centravanti si schierano uno accanto all'altro là davanti. Il Siena sulla destra ha pure la spinta di Reginaldo, attaccante esterno schierato questo pomeriggio da terzino destro. Insomma, Siena tutto avanti. Il pareggio, in mischia, è di Calaiò, che segna da opportunista d'area dopo uno svarione difensivo. Dopo un quasi gol di Spolli, arriva l'1-2 di testa di Martinez, che anticipa Terzi sul cross dalla destra di Bellusci. Ma la replica del Siena è immedaita: Terzi si fa perdonare pareggiando proprio di testa, solissimo a centroarea dopo un inserimento offensivo. Insomma, 2-2. Con tre reti nei 13' di inizio secondo tempo.
decide paolucci — Ma non è mica finita. Perchè il Siena si rianima, scatenato, mentre il Catania accusa il colpo. Al 17' la squadra toscana segna il gol partita. Con Paolucci, di sinistro, sottoporta, sull'assist di Maccarone da sinistra. Da non crederci, per chi fosse andato via dopo il primo tempo. Ma la differenza è data tutta dall'aspetto psicologico. Siena e Catania sono trasformati, invertendosi quasi le parti, anche se il Catania della ripresa, che pure imbarca acqua in difesa, non è comunque mai arrendevole. E prova un forcing finale, alla ricerca di un pari che ci starebbe tutto, ma che non arriva. Il Siena mostra cuore, vince e torna a sperare nella salvezza.
Riccardo Pratesi gazzetta.it


Siena-Catania 3-2: Martinez fa il BOMBER, ma la gioia è tutta TOSCANA
La doppietta di Martinez è ribaltata dai goal di Calaiò, Terzi e Paolucci.

06/dic/2009 16.58.22
Rocambolesca vittoria del Siena all’Artemio Franchi ai danni del Catania. Il 3-2 finale consente ai bianconeri di raggiungere gli etnei a quota 12 punti in classifica, mettendo i rossazzuri in guai seri. Un’autentica boccata d’ossigeno, invece, per gli uomini di Malesani.
In campo – Sfida salvezza tra bianconeri e rossazzurri. In casa Toscana, mister Malesani propone in avanti Maccarone supportato alle spalle da Ghezzal. Centrocampo a quattro in cui spicca la presenza dell’ex etneo Michele Fini (in panchina anche altri due ex: Genevier e Paolucci). Sul fronte catanese, in difesa Bellusci preferito ad Alvarez, in mezzo al campo Ledesma torna titolare dal primo minuto, Llama si accomoda in panchina. Reparto avanzato composto da Mascara, Martinez e Morimoto.
Si gioca – Prima emozione al 9’, il sinistro di Morimoto, su assist di Biagianti, è respinto di piede da Curci. Tre minuti più tardi è sempre l’attaccante giapponese ad impensierire il numero uno bianconero, il suo colpo di testa è deviato in corner. Sugli sviluppi del calcio d’angolo, Spolli manda alto il pallone da favorevole posizione. Buon inizio di gara da parte del Catania che al minuto numero 14 trova il goal del vantaggio: calcio di punizione di Mascara, sullo spiovente si fionda Martinez che al volo batte Curci. Al 21’ tiro-cross di Ledesma, colpo di reni di Curci che si salva in corner. Proprio allo scadere prima opportunità per i padroni di casa con Ghezzal che di testa, su cross di Fini, manda la sfera sul fondo.
In avvio di ripresa il tecnico bianconero Malesani cerca di correre ai ripari, in campo Paolucci e Calaiò al posto di Ghezzal e Fini. E la mossa si rivela azzeccata: al 50’ pasticcio della difesa etnea, palla che giunge sui piedi di Calaiò che batte agevolmente Andujar. 1-1, e confronto che si riapre. Al 53’ il Catania si rituffa in avanti, colpo di testa di Spolli che non centra il bersaglio. Ed al 55’ gli ospiti trovano il nuovo vantaggio: a colpire è ancora Martinez a firmare la marcatura con un perentorio colpo di testa su cross di Bellusci. Passano solo pochi secondi ed i toscani pareggiano i conti grazie ad un preciso colpo di testa di Terzi su assist di Del Grosso. Il Catania entra il confusione, il Siena ne approfitta ed al minuto 62 Paolucci porta in vantaggio i bianconeri: cross di Maccarone, disattenzione di Andujar e Capuano che lasciano scorrere il pallone per l’ex attaccante rossazzurro che non spreca l’opportunità e firma il terzo goal dei padroni di casa. Al 70’ è il nuovo entrato Ricchiuti che di sinistro impegna Curci.
La chiave – Nella prima frazione di gioco netta la superiorità del Catania che, però, non riesce a chiudere definitivamente il match; nella ripresa il risultato scaturisce dalle decisive mosse tattiche di Malesani e dalle disattenzioni della difesa del Catania.
La chicca – Il tempismo di Martinez e la correttezza di Paolucci. In primo piano i due attaccanti protagonisti della sfida dell’Artemio Franchi. Davvero pregevole la scelta di tempo mostrata dall’attaccante uruguaiano in entrambe le reti messe a segno: la prima di sinistro, la seconda con un colpo di testa. Lodevole anche il gesto di Paolucci che dopo aver segnato la marcatura che decide il confronto, memore dei suoi trascorsi alle falde dell’Etna, non esulta in segno di rispetto nei confronti dell’ex squadra.
Top&Flop – Sul fronte bianconero decisive le prove di Calaiò e Paolucci, entrati nella ripresa. Da rivedere, invece, le prestazioni di Ghezzal e Maccarone. In casa Catania pesano come un macigno le disattenzioni dell’intero reparto difensivo, unica nota positiva la performance di Martinez, condita da una doppietta personale.
Antonio Longo
TABELLINO
SIENA-CATANIA 3-2
MARCATORI: 14' Martinez (C), 50' Calaiò (S), 55' Martinez (C), 56' Terzi (S), 62' Paolucci (S)
SIENA (4-3-3): Curci 6; Reginaldo 6, Terzi 6.5, Brandao 6, Del Grosso 6; Codrea 6, Vergassola 6, Ekdal 6 (79’ Jarolim s.v.); Fini 6 (46’ Calaiò 7), Ghezzal 5 (46’ Paolucci 7), Maccarone 5.5. A disposizione: Pegolo, Genevier, Rossi, Jajalo. All. Malesani 6.5
CATANIA (4-3-3): Andujar 4.5; Bellusci 5, Spolli 4.5, Silvestre 5, Capuano 4.5; Carboni 6, Biagianti 5.5, Ledesma 6 (65’ Ricchiuti 5.5); Martinez 7, Mascara 5.5, Morimoto 5 (77’ Llama s.v.). A disposizione: Campagnolo, Izco, Moretti, Augustyn, Alvarez. All. Atzori 5.5
ARBITRO: Tagliavento 6
AMMONITI: Codrea (S), Ledesma (C), Silvestre (C), Bellusci (C)
fonte goal.com


Promossi&Bocciati di Siena-Catania: Andujar è un DISASTRO, Paolucci pugnala da ex!
La fortuna aiuta gli audaci, come Malesani. La difesa del Catania è da incubo!

06/dic/2009 17.48.44
L
Reginaldo: Curiosa soluzione adottata da Malesani, che schiera l’attaccante brasiliano come terzino destro “con licenza di spingere”. La scelta, motivata con un lapidario “se proprio dobbiamo affondare, io voglio provarle tutte” si rivela invece azzeccata: Reginaldo mostra un’insospettabile naturalezza nello svolgere compiti difensivi, e copre l’intera fascia tanto come marcatore che come fluidificante.
Sorprendente la lucidità nell’anticipare le decisioni degli avversari, e nel recuperare palloni importanti trasformando le azioni degli avversari in possibili contropiedi: Reginaldo al debutto nel nuovo ruolo convince, e permette a Malesani di guadagnare molti punti di fronte ai colleghi, ai tifosi ed ai propri giocatori. Voto 7
Martinez: Non c’è dubbio riguarda al fatto che il Catania meriti una migliore posizione in classifica. La qualità del gioco prodotto dalla squadra siciliana e la quantità di occasioni sfornate dovrebbero garantire agli isolani molti più punti, e fino ad ora Atzori poteva scusare i suoi tirando in ballo l’assenza di un terminale offensivo come Martinez.
Purtroppo per il tecnico del Catania adesso la scusa non regge più, perché l’attaccante si è comportato benissimo ed ha realizzato due gol di elevata caratura (uno di testa e uno d’esterno), ma i siciliani hanno perso comunque evidenziando carenze nuove ed ancora più allarmanti. Voto 7.5
Paolucci: Entrato subito dopo l’intervallo l’attaccante ha contribuito molto a rovesciare l’esito della partita, che appariva scontato. Lo stesso ha mostrato nervi d’acciaio ed una grande grinta, andando a lottare su tutti i palloni e sfruttando abilmente il grande lavoro di Calaiò al centro dell’area. La soddisfazione personale dell’aver realizzato il gol del 3 a 2 non ha pesato sulla prestazione del medesimo negli ultimi minuti, attivo fino allo scadere e bravissimo nello scuotere i suoi con interessanti iniziative personali. Voto 7
Morimoto: Assente anche nel momento migliore del Catania. Poco movimento senza palla, poche fughe sulla fascia: il giapponese appare tutt’altro che imprevedibile, e non è certo un giocatore capace di risultare decisivo senza l’apporto di un’ottima condizione mentale ed atletica. Morimoto è un giocatore troppo poco costante, un lusso per la squadra di Aztori, che ora necessita di punte più concrete e di risultati veri. Voto 5
Maccarone: Assente nel primo tempo, inarrestabile nel secondo. Durante la prima frazione l’attaccante appariva tra i più demotivati in assoluto, e si è reso protagonista di alcune disattenzioni clamorose. Poi, con l’ingresso di Paolucci e Calaiò ed il gol realizzato da quest’ultimo, Massimo ha saputo farsi forza volando sulle ali dell’entusiasmo; prima efficace, poi decisivo, quindi inarrestabile: in occasione del gol del definitivo vantaggio per il Siena l’attaccante era marcato addirittura da tre uomini. Non è probabilmente conseguenza del cambio di ruolo il fatto che la sua prestazione sia nettamente migliorata tra il primo ed il secondo tempo; sono fattori emotivi quelli che hanno inciso sulla partita di Maccarone, e non sempre si può contare su motivazioni importanti come quelle che hanno spinto Massimo in questa occasione. Voto 6
Mascara: Si sacrifica nel tentativo di collegare centrocampo ed attacco. Pochissimi nell’odierna Serie A possono risultare tanto pericolosi nei calci piazzati. Mascara è un giocatore a tutto tondo ed un capitano vero, che corre ed inventa, non patendo a livello emotivo il fatto di non dover curare solamente la fase offensiva. Il miglior Mascara, comunque, è quello che viene lasciato libero di inventare. Prestazione altalenante la sua, ma non certo per demeriti propri. Voto 6
Malesani: Finalmente ce l’ha fatta. Malesani è riuscito a spronare i suoi, aiutato anche da una serie di episodi favorevoli, mentre il clamoroso successo della doppia sostituzione tra primo e secondo tempo va al di là dei suoi meriti. Poche altre le decisioni importanti prese dal tecnico, che certo ci ha preso nell’inserire delle punte di ruolo all’interno del tridente, svelando la finora celata inconsistenza della difesa del Catania. Voto 6,5
Andujar: Impalpabile. Si distingue per alcuni interventi spericolati, ma non sa offrire garanzie ai suoi. Paolucci, Calaiò e Terzi sono completamente smarcati in occasione dei tre gol, ma paiono contare su un portiere già battuto prima ancora di essere giunti al tiro. Avrebbe potuto far qualcosa per evitare il vistoso crollo della difesa catanese. Voto 4.5
Calaiò: Suo il gol che cambia completamente la partita. Dopodiché, tanto lavoro in silenzio: fornisce spessissimo linee di passaggio a Maccarone e Paolucci, difende la palla attendendo che le due ali si smarchino, porta via l’uomo in molte occasioni. Insomma, svolge il ruolo di attaccante centrale nel tridente disegnato da Malesani molto meglio rispetto a Maccarone. Voto 7
Spolli: Si fa vedere più in attacco che in difesa. I pochi palloni toccati rivelano un giocatore nervoso. Sparisce insieme ad i colleghi di reparto quando i tre attaccanti del Siena cominciano a spingersi in avanti.
Voto 4.5
Andrea Tagliabue
fonte goal


A Malesani piace la MISSION IMPOSSIBLE Siena: "Vittoria importante per ridare FIDUCIA"
Il tecnico del Siena Malesani commenta la vittoria col Catania.

06/dic/2009 19.32.48
La "super sfida-salvezza" tra Siena e Catania, ultime della classe, si è concluso per 3-2 in favore dei padroni di casa che hanno ripreso in classifica i siciliani. Malesani, decisivo con le sostituzioni in corso nel reparto offensivo, è parso molto contento a fine gara: "Era una vita che mancava la vittoria in casa, sono felice perchè è un'iniezone di fiducia importantissima. L'impresa è dura ci vorrà l'entusiasmo di tutti, spero in parte di averlo ritrovato oggi, dovevamo fare risultato".
Continuando a parlare ai microfoni di Dhalia Sport, il tecnico del Siena ha parlato di eventuali mosse in sede di mercato da parte della società: "Abbiamo anche buoni difensori in difesa, ma manca l'uomo che aiuti i giovani a crescere, perchè non sono espertissimi. A centrocampo penso che siamo a posto, nel secondo tempo mi sono piaciuti. Vedremo se intervenire a gennaio. Nel primo tempo abbiamo rischiato che si chiudesse la partita, poi per fortuna abbiamo reagito. Qui ci sono grandi pressioni ma mi piacciono le sfide impossibili."
fonte goal


Serie A - L'orgoglio senese affonda il Catania
Eurosport - dom, 06 dic
Partita di grandi emozioni al Franchi di Siena, dove i padroni di casa si impngono 3-2 rimontando per due volte lo svantaggio. Decisive le mosse di Malesani, che nella ripresa manda in campo Calaiò e Paolucci rischiando il tutto per tutto.
Promesse mantenute. Pur essendo in calendario a dicembre, il match tra Siena e Catania assomigliava già tanto a un'ultima spiaggia, con le due ultime della classe costrette a vincere. Alla fine ha vinto il Siena, al termine di una partita di grandi emozioni, in cui gli uomini di Malesani (all'esordio casalingo) sono risuciti a risalire per due volte dall'abisso.
Proprio il tecnico è stato uno dei protagonisti principali del successo senese. La prima scommessa, davvero sorprendente, è all'annuncio delle formazioni ufficiali. Dopo tanti esperimenti durante il ritiro alla Borghesiana, Malesani decide infatti di schierare Reginaldo in una posizione del tutto inedita: esterno destro nella linea difensiva a 4. Scommessa che si può dire vinta, al termine di una partita in cui il brasiliano non è stato decisivo, ma ha comunque tenuto botta, impensierendo con la sua sola presenza un Mascara molto umile e pronto al sacrificio in copertura, ma troppo lontano dall'area avversaria per incidere davvero sul match. Nonostante questo, il Catania parte meglio, molto aggressivo e bravo a pressare gli avversari nella loro metà campo. Il risultato è il vantaggio, che arriva grazie a Martinez: comoda la deviazione su una punizione di Mascara, con la difesa senese incredibilmente distratta e immobile sul taglio centrale dell'uruguaiano. Nel primo tempo succede poco altro perchè il Siena non riesce a riorganizzarsi, mentre i siciliani, ben guidati a centrocampo dal rientrante Ledesma, controllano senza affani e senza rinunciare a ripartire. Proprio l'argentino va vicino al raddoppio con un pallonetto insidioso dal limite, su cui Curci è però bravo a recuperare e a tenere a galla i suoi.
Nell'intervallo, l'altra mossa di Malesani cui facevamo riferimento: il tecnico richiama le due ali a sostegno di Maccarone, Fini e Ghezzal, spostando proprio Big Mac a sinistra e inserendo due punte di ruolo come Calaiò e Paolucci. I toscani cambiano decisamente ritmo e dopo 6 minuti trovano il pareggio, grazie proprio a Calaiò, bravo e fortunato a ribattere in rete al termine di una piccola mischia nata da un'incursione di Maccarone. Nei 10 minuti che seguono succede di tutto: al 10' infatti la difesa concede ancora spazio a Martinez, che di testa fa 1-2, ma passa un solo minuto e la difesa di Atzori fa peggio di quella di Malesani, restando a guardare un cross dalla sinistra su cui sbuca Terzi per il nuovo pareggio. E al 17esimo ancora Maccarone, incontenibile, sfonda a sinistra in mezzo a tre avversari e mette in mezzo un cross basso su cui Andujar non esce, consentendo a Paolucci il comdo tap-in del 3-2 finale.
Il Catania prova ovviamente a reagire, ma fatica motlo più che nel primo tempo a trovare i ritmi del pressing, mentre il Siena con il nuovo assetto trova paradossalmente maggior equilibrio. Succede quindi ben poco fino al fischio finale di Tagliavento, che decreta il secondo successo stagionale per i bianconeri, sempre ultimi ma ora a pari punti con i rivali rossoazzurri. Un successo che per ora non sembra però aver placato l'ira dei tifosi senesi: una trentina di loro, all'uscita dello stadio, ha insultato e minacciato il segretario generale bianconero Gian Piero Persichetti, che è stato poi accompagnato fino a casa da una volante della polizia. Persichetti viene contestato dai tifosi perché ritenuto tra i responsabili della gestione societaria criticata già da questa estate, con la vendita dei gioielli Kharja, Zuniga e Galloppa, e tornata nell'occhio del ciclone dopo la clamorosa eliminazione in Coppa Italia contro il Novara. I tifosi chiedono con forza il passaggio della proprietà ora in mano a Giovanni Lombardi Stronati, in questi giorni si è fatto tra l'altro concreto l' interesse dell' imprenditore romano Massimo Mezzaroma. Vedremo cosa accadrà, ma ci si penserà in ogni caso da domani. Oggi è il momento di gustarsi la vittoria.
Guido Guenci / Eurosport


Siena, Malesani 'Un'iniezione di fiducia'
dom, 06 dic 18:02:00 2009
Il tecnico del Siena, Alberto Malesani si gode la vittoria "Era una vita che mancava una vittoria in casa, un'iniezione di fiducia in termini psicologici. Ci voleva il risultato, quando c'è entusiasmo si possono fare cose impensabili, spero di averlo ritrovato in parte. Abbiamo qualche buon giocatore anche dietro ma non una difesa espertissima, manca un giocatore che faccia crescere i giovani che abbiamo. A centrocampo siamo messi bene, nel secondo tempo abbiamo fornito un buon rendimento. Poi a gennaio vedremo se intervenire. Nel primo tempo abbiamo rischiato di finire la partita, meno male che nella ripresa abbiamo saputo reagire. Ci sono pressioni enormi ma a me piacciono le sfide impossibili".
fonte yahoo

Malesani: "Vittoria
che ci galvanizza"

Primo successo interno per il Siena, che aggancia il Catania in coda battendo gli etnei per 3-2. Il tecnico bianconero: "Entusiasmo può portare a grandi risultati". Atzori: "Avremmo dovuto chiuderla, responsabilità è mia" di ARMANDO OSSORIO
SIENA - Alberto Malesani guida il Siena al primo successo interno e centra l'aggancio al Catania a quota 9: l'allenatore bianconero azzecca i cambi all'intervallo e raddrizza una partita cominciata male. Gli uomini di Atzori, infatti, partono meglio e convincono nella prima frazione. Dinamismo e aggressività per gli etnei che trovano presto il gol con un delizioso tocco in acrobazia firmato da Martinez. Sono i rosso-azzurri a rendersi più pericolosi, impalpabile la reazione del Siena che non approfitta del rilassamento degli ospiti. Il Catania, dal canto suo, non chiude la partita e avrà di che rammaricarsene nella ripresa.
CAMBIA IL COPIONE - All'intervallo Malesani stravolge l'attacco, inserendo Paolucci e Calaiò al posto di Fini e Ghezzal e cambiando di fatto volto alla partita. Bastano cinque minuti per mettere a nudo le pecche della difesa del Catania e siglare l'1-1 con Calaiò. Gli ospiti reagiscono riportandosi avanti ancora con Martinez ma è l'ultima fiammata degli etnei: Terzi li raggiunge nuovamente prima che l'ex Paolucci vada a siglare il 3-2 finale. Resta ancora mezz'ora da giocare ma ora è il Siena a controllare agevolmente la situazione, la squadra di Atzori è però stanca e senza idee, lontana parente di quella del primo tempo. Neanche l'ingresso di Ricchiuti, pur volitivo, porta i risultati sperati.
MALESANI: ENTUSIASMO FA FARE GRANDI COSE - Gioisce Alberto Malesani, conscio del peso di una vittoria che non cambia la classifica dei bianconeri ma restituisce loro la speranza: "Era una vita che il Siena non vinceva in casa - sottolinea l'allenatore - e questo risultato ci voleva dopo il ko di Bari, che è stato una brutta botta per noi. La partita sarebbe potuta finire nel primo tempo se il Catania fosse riuscito a trovare il secondo gol. All'intervallo forse ero il più sereno di tutti e ho provato a comunicare la mia calma ai ragazzi. Poi in campo ci vanno i calciatori, chi c'era già ha giocato meglio e chi è subentrato ha dato il suo contributo. Speriamo che questo risultato ci galvanizzi, l'entusiasmo può portare ad imprese impensabili".
ATZORI: AVREMMO DOVUTO CHIUDERLA - Gianluca Atzori non cerca alibi e analizza con lucidità i nei del suo Catania: "Abbiamo sbagliato a non chiudere la partita - ammette il tecnico etneo - soprattutto non colpendo il Siena in quei frangenti in cui era in evidente difficoltà. Così abbiamo rianimato una partita che stavamo dominando. Loro sono stati bravi a reagire, hanno creduto di più nella vittoria ed è dura vincere le partite concedendo quanto abbiamo concesso noi. Cosa cambia per noi ora? Che siamo ultimi in classifica e dobbiamo assumerci tutti le nostre responsabilità, io per primo. Sono sconfitte che fanno male, avremmo dovuto portare a casa un altro risultato".
fonte republica


Siena-Catania Le voci dallo spogliatoio
dom, 06 dic 18:24:00 2009
Torna alla vittoria il Siena, evento che in casa in questa stagione non si era mai materializzato. Ne fa le spese un Catania a due facce, tanto ottimo e meritatamente in vantaggio all'intervallo, quanto timoroso e molle nella ripresa. Nella prima frazione infatti Martinez aveva evidenziato tutti i limiti di una squadra che sembrava in confusione, assorta nella paura di sbagliare. Gli ingressi di Paolucci e Calaiò hanno scosso i compagni e cambiato il corso di una gara che sembrava ormai persa. Dopo una manciata di minuti l'arciere ex Napoli pareggiava in mischia. Neanche il tempo di esultare che ancora uno scatenato Martinez riportava avanti i suoi. Ma i colpi di scena non erano finiti: 60 secondi dopo infatti Terzi metteva dentro il suo primo gol in bianconero e ridava linfa alle speranza di Malesani. Speranze che Paolucci concretizzava poco dopo con il più classico dei gol dell'ex. Nonostante un generoso forcing dei siciliani il risultato non cambierà più. Con questo 3-2 arriva una boccata d'ossigeno fondamentale per le speranze del Siena, mentre in casa Catania sembra in pericolo la panchina di mister Atzori, e le prossime ore potrebbero essere decisive. SIENA Finalmente protagonista Michele Paolucci, autore del gol che ha affossato la sua ex squadra: 'L'anno scorso è stata una bella annata in Sicilia, e ho ottimi ricordi. Oggi però sono felice di come è andata e di come sono arrivati i tre punti. Tutti sono stati bravi e hanno dato tutto. Le voci di un interessamento della Fiorentina? Io sono venuto qui pensando di giocare di più, invece le cose sono andate diversamente. Comunque ora vediamo con questo nuovo mister. Ora non è il momento di parlare del futuro. Adesso dobbiamo solo lavorare per migliorare. La soluzione del tridente pesante con Maccarone e Calaiò? È molto rischiosa, non sono un esterno ma ci provo'. CATANIA Molta amarezza per Cristian Llama, per una sconfitta bruciante: 'E' stata una partita incredibile, divertente e bella a tratti. Peccato che però l'abbiamo persa, visto come si era messa e che eravamo venuti qui per vincere. Abbiamo fatto un gran primo tempo, e meritavamo il vantaggio. Poi loro sono venuti fuori e sono stati bravi. Le voci sul mister? Spero non siano vere e che Atzori rimanga con noi'.
fonte calciomercato

DALLA SALA STAMPA: MALESANI E ATZORI 06/12/2009
Alberto Malesani: “Mi mancava la vittoria, proprio come al Siena (l'ultimo successo in serie A del mister è stato sulla panchina dell'Empoli proprio contro il Catania). Da qualche anno, soffro e basta, mentre prima ero abituato a vincere. Ma sono sfide belle anche queste, la mia passione per il calcio è inalterata. Oggi abbiamo messo un piccolo mattoncino, speriamo che ogni paura si sia dissolta. Abbiamo giocato malissimo nel primo tempo, il Catania non ne ha approfittato, poi nel secondo tempo i ragazzi sono stati devastanti. Dico grazie a loro, strepitosi, ai tifosi, alla società. Ora è giusto che ci godiamo questa vittoria, con grande entusiasmo per poi riprendere martedì con maggiore serenità. Mi aspettavo già nel primo tempo una prestazione come quella del secondo perché in settimana i ragazzi sono andati come missili. Invece mi sono trovato in campo dei carro attrezzi e si sono sbloccati soltanto più tardi: il positivo è venuto dal negativo. Tra il primo e il secondo tempo non ho detto loro niente. Ho solo sostituito i due più bloccati. Volevo togliere anche Ekdal, ma non potevo fare tre cambi. Meglio così: nel secondo tempo è venuto fuori alla grande. Mi aveva convinto in settimana, è un ragazzo dalle qualità straordinarie. Ma, cosa che gli succede spesso, non parte bene. Probabilmente avverte la tensione, è giovane e caratterialmente timoroso. Reginaldo terzino? Mi è già ricapitato di spostare un attaccante dietro: l'ho fatto con Antonini che in un altro ruolo non avrebbe vestito la maglia del Milan e con lo stesso Abate. Sono sincero, non vedo un grande futuro per il Reginaldo attaccante, credo che possa fare molto meglio dietro. Sono convinto che se riesce a convincersi può fare bene, molto, davvero: sa difendere e sa andare. Mi è piaciuto da morire, stasera. Già con il Novara, da quinto di centrocampo, mi era piaciuto. Il tridente? La squadra era equilibrata, sfatiamo ogni perplessità: ho giocato anni con le tre punte, pur prendendo pochi gol. Dipende dai giocatori: se sono bravi e rientrano sei devastante. Non dico che si possa sempre partire con il tridente, ma è una cosa su cui sto lavorando. Oggi prevale l'individualismo, invece se una squadra vuol far bene, gli attaccanti devono essere i primi a difendere. Il mercato? Almeno tre interventi vanno fatti. Dietro ho ottimi giocatori, ma giovani. Va colmato il vuoto lasciato da Portanova, esclusivamente in fatto di esperienza. Poi dovremo mandare qualche giovane a farsi le ossa. A gennaio non possiamo sbagliare. Chi arriva deve dare esperienza”.
Gianluca Atzori: “Che è successo? Che abbiamo rianimato il Siena invece che sferrare il colpo del ko. Abbiamo dato coraggio agli avversari, non siamo stati capaci di chiudere la partita quando loro erano in difficoltà. Non mi va di valutare l'errore del singolo, il primo responsabile sono io, sono io che decido chi va in campo: mi prendo tutte le colpe. Avevamo preparato bene la partita, l'abbiamo giocata bene. Non siamo riusciti a passare di nuovo in vantaggio e siamo capitolati. Non mi attacco alle assenze, a chi non potevo avere a disposizione. Ci dispiace aver fallito in questa partita anche perché si trattava di uno scontro diretto. Questi scivoloni non ci aiutano, ma ora più che mai dobbiamo continuare a lavorare, ho fiducia nella mia squadra. I ragazzi mettono in pratica quello che dico. Nei nostri rapporti non ci sono crepe. Fino a dieci minuti fa sentivo la fiducia nei miei confronti da parte della società, da dopo la partita non lo so, anche se nelle facce dei vertici societari ho visto molta delusione. Sono consapevole di essere arrivato al limite, anche se se fossi in loro non mi esonererei: un mister deve essere mandato via quando non viene più ascoltato dalla squadra. Questo non è il mio caso”.
Emanuele Calaiò: "Vincere con il Catania, da palermitano, è proprio una bella soddisfazione. Loro mi hanno lasciato un occhio nero, io un bel regalino... Tante volte abbiamo giocato meglio ed è andata male, oggi, nel primo tempo, siamo stati condizionati dalle solite paure. Nel secondo, invece, abbiamo messo in campo la giusta determinazione, pur rischiandoo sulle palle inattive. Alla fine è andata bene. Intanto abbiamo agganciato il Catania, poi piano piano vediamo di riprendere anche le altre: se vinci domenica, già cambia la classifica... Nel secondo tempo abbiamo visto il vero Siena, quello dell'anno scorso, con cuore, con anima. La stagione passata abbiamo costruito la salvezza in casa... Credo che questi tre punti siano arruvati grazie al nostro spirito di sacrificio, prendete come esempio Reginaldo: è un attaccante, ma si è messo a disposizione e ha giocato terzino. Si è fatto un mezzo, per il Siena. Per quanto mi riguarda, mi prendo le mie responsabilità, come sempre, come quando si vince e quando si perde. Devi essere forte a livello di carattere, superare le critiche, farti trovare sempre pronto. Non è facile quando cambi tre allenatori in un mese e mezzo: ogni mister ha le sue caratteristiche, tu devi dare il massimo per conquistarti il posto. Malesani vede Massimo punta centrale, ma non è detto che già dalla prossima settimana qualcosa possa cambiare. Io mi metto a sua disposizione”.
Reginaldo: “Sapevo già martedì che il mister mi avrebbe fatto giocare in quel ruolo: mi ha chiesto se fossi disposto , io ho detto sì e per tutta la settimana mi sono allenato come terzino. E' un po' strano vedere un attaccante in difesa, che fa l'ultimo uomo negli angoli, ma sono contento, è andata bene, anche grazie all'aiuto dei miei compagni. Il primo tempo mi è servito per ritrovarmi, nella ripresa ero a mio agio. Il mio compito, in pratica, è stato riproporre in partita quanto provato nella preparazione. La partita è cambiata con l'ingresso di Calaiò e Paolucci: siamo saliti, siamo rimasti sempre alti e siamo rimasti vicini alla porta. Quello che dovremo riuscire a fare ogni domenica”.
Michele Paolucci: “Non ho esultato perché nutro un sentimento sincero nei confronti del Catania e dei catanesi. Sono molto legato alla città e alla sua gente: ho trascorso lì un solo anno, ma non me la sono sentita. Sono contento per il Siena, per i miei compagni. Era importante vincere, non il modo in cui sarebbe arrivata. Il tridente? Puoi giocarci solo se la squadra è disposta a sacrificarsi, è molto rischioso, aumenta il peso offensivo, ma richiede tanta fatica da parte di tutti. Faccio i miei complimenti a Malesani che ha optato per la scelta. Tutti ci siamo sacrificati, anche io, chi ha fatto gol non importa. Anche se sono contento per Calaiò e per Terzi che ha attraversato un periodo difficile. Il mio futuro? In quindici partite nom ho mai vestito la maglia titolare, non era certo nelle mie aspettative. Colpa mia, colpa di altri? Non lo so. Vediamo come vanno le prossime settimane, poi rifletteremo tutti su questa situazione. Sono venuto qua per giocare, non è facile vivere in una situazione altalenante, tra la panchina, la tribuna e il campo. Ripeto, vediamo queste prossime partite, poi decideremo cosa fare”.
Paul Codrea: “L'ammonizione (il centrocampista, diffidato, salterà per squalifica la gara Siena-Udinese ndr)? Mi sono arrabbiato tantissimo, perché non l'ho neanche toccato. Anche lui, dopo, lo ha ammesso. L'arbito, però, ha punito l'intezione non il gesto. Mi dispiace tantissimo. Sono comunque contento per la vittoria: siamo stati bravi a reagire, a condurre un secondo tempo ad alti livelli che ci ha regalato i tre punti”.
Massimo Maccarone: “Siamo molto, molto, molto felici per questo successo. Vogliamo godercelo tutto. Nel primo tempo non abbiamo giocato bene, nel secondo siamo scesi in campo con la voglia di vincere a tutti i costi. I gol sono arrivati grazie alla grande determinazione di Paolucci e Calaiò che hanno fatto salire la squadra. Speriamo di aver intrapreso la strada giusta. Non ho segnato, ma va benissimo così: ci sto se il Siena vince e se vengo premiato come il migliore in campo. Stasera ci godiamo i tre punti, liberi di testa, poi da martedì riprenderemo la preparazione. Domanica ci aspetta un'altra finale e non vogliamo fallire”.
Gianluca Curci: “Sono felice per la vittoria, questa volta è andata bene. Sono stato impegnato in diverse occasioni, per fortuna sono riuscito a sventare il pericolo. Guardando a quanto creato se il Catania avesse pareggiato non aavrebbe rubato niente. Per fortuna non è successo. Questa vittoria ci dà fiducia per le prossime partite. Ora possiamo anche permetterci di rischiare qualcosa in più grazie alla maggiore tranquillità”.
Lukas Jarolim: “Sono entrato nel secondo tempo, quando dovevamo assolutamente difendere il risultato. Ci siamo riusciti: finalmente abbiamo conquistato tre punti e mosso la classifica. Il successo è arrivato tardi, ma è arrivato...”.
Ezequiel Llama: “Ci dispiace per la sconfitta, soprattutto per il modo in cui è maturata. Nel primo tempo abbiamo fatto molto bene, abbiamo dato tutto. Purtroppo non siamo riusciti a chiudere quando il Siena era in difficoltà. Nella ripresa loro erano meglio messi in campo, abbiamo sofferto di più e siamo stati puniti”. (a.go.)
(Angela Gorellini)
Fonte: Fedelissimo on line



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