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LUIGI DE CANIO
Eravamo pronti, molto motivati e carichi, ma ci è capitato spesso di farci sorprendere all’inizio ed è successo anche oggi. Quando prendi gol da una squadra come la Juventus diventa difficile, se non impossibile, recuperare, così la partita di oggi si è svolta come quella dell’andata.
Le critiche della settimana non ci hanno tolto la concentrazione, siamo riusciti, comunque, a preparare bene la partita di oggi.
Le illazioni della settimana ci hanno infastidito sul lato umano, ma non ci hanno condizionato. Basta con la politica del sospetto!
Come si fa a pensare che la Juventus, che ha 50 punti più di noi, abbia bisogno del nostro aiuto?
Come si fa a pensare che il Siena, che deve salvarsi, possa pensare di regalare qualcosa.
Come ha detto il presidente, tra noi e la Juventus esiste una collaborazione, come esiste con altre società e come esiste tra le altre squadre.
Posso capire l’amarezza: all’inizio di stagione ci si aspettava un campionato diverso ma da qui a pensare che noi abbiamo un atteggiamento dimesso nei confronti della Juventus c’è una grande differenza.
Quello che mi colpisce è la sconfitta di oggi: avere preso 3 gol in 8 minuti.
Non ho parlato ancora con nessuno, né con il Presidente, né con Perinetti, ma è chiaro che il mio rapporto con il Siena finisce con la scadenza del contratto il 30 giugno.
E’ dall’inizio dell’anno che ci sono polemiche: sono stato “esonerato” l’anno scorso prima della fine del campionato, quest’anno già durante la preparazione e poi alla fine di ogni partita persa o pareggiata.
E’ stata una situazione difficile e che poteva diventare molto pericolosa se non avessi avuto vicino i giocatori e Perinetti. L’ho già fatto personalmente, ma voglio ancora ringraziare tutti i giocatori per come si sono comportati durante tutto l’anno, per la loro serietà e per la loro professionalità. Il risultato di quest’anno per me è un risultato soddisfacente, abbiamo raggiunto l’obiettivo prefisso. Sono sereno e tranquillo, ho fatto il mio lavoro. Faccio un grande in bocca al lupo a tutti.I cori dei tifosi? La mia scelta non dipende dai cori dei tifosi. Io, come tutti gli allenatori, non lavoro per piacere al pubblico ma per la squadra e la società. In queste condizioni non vedo la possibilità di continuare a lavorare qui.
ENRICO CHIESA
Dolce-amaro? E’ nella realtà del Siena. Sono 3 anni che ci salviamo alla fine. Oggi è stata una giornata particolare. Quando andremo a casa saremo contenti della salvezza e spero lo stesso valga per il nostro pubblico. Da parte nostra c’è grande gioia per la salvezza raggiunta anche se in maniera diversa rispetto agli altri anni.
Ci dispiace per quanto abbiamo letto in settimana, ma non ha cambiato niente per la nostra preparazione e per la nostra concentrazione per la partita di oggi. Certo che quando ti trovi davanti una Juventus che in 8 minuti ti fa 3 gol diventa tutto più difficile.
Sono 3 anni che sono a Siena e mi sono tolto molto soddisfazioni. Se la società riterrà di avere ancora bisogno di me, io sono disponibile come sanno. Spetta alla società fare il primo passo.
MARCO FORTIN
La giornata mi lascia l’amaro in bocca per i cori che abbiamo sentito.
Abbiamo giocato contro la Juventus, dobbiamo ricordarlo. Abbiamo preso 3 gol in 8 minuti per colpa nostra e per merito dell’avversario. Ci dispiace molto perché avevamo preparato bene la partita e abbiamo cercato di giocarcela, forse anche in modo un po’ troppo spregiudicato.
Spero che i fischi che ho sentito, siano soltanto per la prestazione di oggi e non per tutto il campionato. Siamo un gruppo di professionisti e abbiamo sempre tenuto a dimostrarlo.
Abbiamo raggiunto la salvezza con 3 giornate di anticipo e per una città come Siena 4 anni consecutivi in Serie A sono importanti. Non ci siamo mai goduti la salvezza: 2 anni fa c’è stato la vicenda del calcio scommesse, l’anno scorso ci siamo salvati a 6 minuti dalla fine e quest’anno che ci potevamo godere la meritata salvezza, una salvezza conquistata alla fine di aprile, c’è l’amarezza della prestazione odierna e delle critiche del nostro pubblico.
CHRISTIAN MOLINARO
Sono d’accordo con quanto ha detto Marco. Nonostante tutto quello che è stato detto in settimana, abbiamo preparato con molta attenzione la partita di oggi, volevamo fare bene. Dobbiamo essere felici della salvezza raggiunta anche se resta la delusione per la partita di oggi.
NICOLA LEGROTTAGLIE
Salvezza amara: speravamo di salvarci in maniera diversa non con una sconfitta pesante come quella di oggi. L’importante, al momento, è aver raggiunto l’obiettivo. Dobbiamo valutare i nostri errori e ripartire da qui per fare bene l’anno prossimo.
Le contestazioni sono sempre molto spiacevoli. Capisco che quando per tutta la settimana sente fare certe illazioni, il pubblico finisca per crederci e per comportarsi di conseguenza. I cori di oggi ce lo dimostrano. Bisogna però considerare che siamo delle persone. Il pubblico ha offeso le persone prima dei professionisti. Sono rimasto veramente male, è la prima volta che mi succede di ricevere cori del genere dalla tifoseria locale. C’è qualcosa che non va se allo stadio il pubblico si comporta così, poi non dobbiamo lamentarci se i giocatori non vogliono più giocare in Italia. E’ troppo facile tifare quando tutto va bene. I tifosi debbono stare vicino alla squadra proprio quando le cose vanno male. Capisco la delusione. All’inizio dell’anno, forse vedendo la rosa, le premesse erano diverse, si parlava anche di zona Uefa.
Non cerco giustificazioni, so che i gol che abbiamo preso oggi, sono gli stessi che abbiamo incassato durante tutto il campionato. Sono il primo a riconoscere che quest’anno non siamo riusciti a migliorare le nostre prestazioni. Mi dispiace molto ma è andata così.
Dobbiamo cercare di continuare a dare il massimo e fare più punti possibile. Dobbiamo andare a San Siro per vincere, sarebbe bellissimo farlo in quello stadio.
Bisogna ricordare che oggi avevamo davanti la Juventus e la Juventus di oggi mi è sembrata tonica e in forma.
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CALCIO- Il Siena perde in casa 3 a 0 contro una juve agguerrita in chiave scudetto. I bianconeri restano in serie A, grazie alla sconfitta del Messina a Reggio. Giornata grigia e piovosa per l’attesa sfida del Franchi tra Siena e Juventus. Un clima che rievoca brutti ricordi di “acquazzoni perugini”, per una Juventus che arriva a Siena con la speranza di continuare senza ulteriori scossoni la corsa verso la scudetto. Per il Siena la possibilità di festeggiare già da oggi, una salvezza già troppo sofferta rispetto alle aspettative. Serve una grande prova con un orecchio rivolto al risultato del derby dello Stretto tra Reggina e Messina. De Canio schiera il modulo tipo con Locatelli alle spalle di Bogdani e Chiesa, sulla sinistra confermato Molinaro dopo l’ottima prova di Parma. Capello, sciolti i dubbi della vigilia, manda in campo Del Piero e Balzaretti e lascia in panchina Ibrahimovic e Zebina. La Juventus, in maglia rossa, imprime subito un ritmo alto alla gara spingendo con tutti gli effettivi e con i due esterni Balzaretti e Zambrotta molto avanzati. Al 3’ gli uomini di Capello vanno in vantaggio con un bel colpo di testa di Vieira su calcio d’angolo di Nedved. Il gigante francese è bravo ad andare in cielo e a battere l’incolpevole Fortin. L’inizio della Juventus è impressionante e al 5’ Trezeguet raddoppia concludendo in goal con un preciso destro un’azione di contropiede, sugli sviluppi di un angolo a favore del Siena. Non c’è neanche il tempo di reagire per i toscani che arriva la terza rete degli uomini di Capello con Mutu, bravo a segnare a porta vuota dopo una splendida azione di contropiede architettata da Del Piero e Vieira. Il modulo offensivo di De Canio non regge e gli avanti juventini si inseriscono come il coltello nel burro nella difesa senese. La squadra di casa riesce ad impensierire i torinesi con una punizione dal limite di Chiesa che va a sbattere contro la barriera formata da Buffon. Il Siena prova a scuotersi e al 16’ Chiesa tenta una difficile conclusione dal vertice sinistro dell’area, ma la palla finisce abbondantemente sopra la traversa di Buffon. Al 22’ è ancora Chiesa a svegliare dal torpore Buffon con un tiro a girare dal limite che il portiere della nazionale devia con grande prontezza. Al 27’ è ancora Siena con Locatelli che colpisce un palo deviando un altro tiro di Chiesa dal limite dell’area. Al 30’ è lo stesso fantasista bianconero Locatelli ad esaltare le doti di Buffon, bravissimo a deviare in angolo, con un gran tiro dal limite dell’area. Il Siena, dopo lo shock iniziale, tiene bene il campo e prova ad impensierire una Juve comunque attenta anche in fase difensiva. Al 35’ ottimo assist di Locatelli per Bogdani che tira da posizione non facile e coglie l’esterno della rete. Nella ripresa i due tecnici non cambiano niente e la partita riparte con gli stessi ventidue in campo. La partita non regala emozioni e per scaldare il pubblico senese ci vuole il goal dell’ex Cozza (per la verità ancora di proprietà del Siena ndr) a Reggio Calabria, in caso di vittoria della Reggina il Siena sarebbe salvo. Al 9’ è ancora Chiesa a provare la conclusione alla Del Piero, ma la palla finisce lontana dalla porta di Buffon. Il raddoppio di Amoroso a Reggio Calabria regala un’altra ovazione al pubblico di casa che vede vicina la salvezza nonostante la sconfitta. La ripresa vive soprattutto dei risultati che arrivano dagli altri campi, poche occasioni e una sola emozione, regalata dal solito Chiesa, al 23’ con una bella punizione dal limite che va a stamparsi sulla traversa. La Juventus risponde al 25’ con una combinazione Zebina-Del Piero, conclusa con un bel sinistro dal capitano juventino, al quale risponde da campione Fortin deviando in angolo. Dopo le polemiche della settimana c’è spazio anche per Ibrahimovic, che entra ad un quarto d’ora dal termine per Del Piero. Terzo boato per il pubblico di casa per la terza rete della Reggina con il tabellone luminoso che continua ad essere protagonista della ripresa. Non succede più niente e le ultime emozioni le regalano i tifosi del Siena inneggiando ironicamente ai vecchi componenti della rosa (Argilli, Cirillo e Ardito ndr) e all’ex tecnico Papadopulo, chiara la contestazione per De Canio e la squadra al termine di una partita incolore con una salvezza raggiunta grazie ai risultati degli altri campi. Il pomeriggio finisce con i fischi dei tifosi senesi, un brutto modo di festeggiare la salvezza.
www.gazzetta.it
Juventus, tutto facile a Siena
La capolista torna alla vittoria, battendo il Siena 3-0, dopo 5 pareggi di fila in campionato. Gara chiusa dopo soli 8': a segno Vieira, Trezeguet e Mutu. Il Milan resta a -3, Siena salvo
Il sorriso di David Trezeguet, a segno. Reuters
SIENA, 30 aprile 2006 - La Juventus torna alla vittoria. Mancava da cinque gare di campionato, da sette complessive, compreso il disgraziato doppio confronto di Champions contro l'Arsenal. Il successo arriva nel momento più importante, a Siena, con un rotondo 3-0, quando la squadra di Capello non poteva più farne a meno per inseguire lo scudetto. Arriva facile facile, perchè gli episodi che negli ultimi due mesi avevano più volte condannato i bianconeri stavolta favoriscono la capolista, che in 8' chiude la pratica dell'Artemio Franchi. Segnano in rapida successione Vieira, Trezeguet e Mutu. Tre occasioni, tre gol, partita chiusa e grande paura scacciata, perlomeno per adesso. Il Milan resta lontano tre punti, ora a due giornate dal termine. Il Siena crolla ancora in casa, ed è la nona volta, rimedia una figuraccia ma può festeggiare la salvezza: i punti di vantaggio sul Messina sono sei, ma i confronti diretti premiano la banda De Canio in caso di arrivo a pari punti. Missione compiuta, ma nel modo meno glorioso. La serie di sconfitte contro la Juventus tocca infatti quota sei su altrettanti confronti diretti in serie A. Ci saranno polemiche per le proporzioni e le modalità della batosta. I tifosi toscani hanno contestato la squadra dopo l'inizio sciagurato, però il Siena (o Juve 2, secondo i maligni) aveva tutti gli occhi adesso, e non è ipotizzabile una gara al risparmio. E in ogni caso, ammesso e non concesso che non avesse stimoli enormi ( la salvezza non era assicurata), mai avrebbe sbracato volontariamente in maniera così plateale e clamorosa.
LA GARA - Capello preferisce Kovac a Thuram in difesa, come contro l'Arsenal al Delle Alpi, e, per una volta, Del Piero, ed era l'ora, ad Ibrahimovic. De Canio si affida alla difesa a tre, Locatelli trequartista dietro Bogdani e Chiesa. Si comincia con il botto: angolo di Nedved e Vieira, tutto solo, salta altissimo e di prepotenza batte Fortin con un colpo di testa imperioso. Palla al centro, e Trezeguet indovina appena dentro l'area un destro secco che trafigge Fortin per il 2-0. Palla al centro, e Mutu finalizza in rete un contropiede rifinito da Vieira. Gara chiusa. La Juve gioca sul velluto, facendo girar bene palla, finalmente rinfrancata nello spirito, e con immensi spazi a disposizione in contropiede. Il Siena prova a salvare la faccia attaccando generosamente, Locatelli sfiora due volte il gol, colpendo anche un palo di tacco, ma sono azioni che fanno coreografia, poco più. Il secondo tempo è una formalità. Chiesa dimostra una volta di più di essere micidiale sui calci piazzati: una sua punizione tagliata finisce sulla traversa. Difficile fare classifiche di merito, per la Juve è stata una gara tutta in discesa. Note positive per Vieira, in ripresa, e per il tonico Del Piero, ma le gare contro Palermo e Reggina saranno più probanti. Quello che conta oggi, per Capello sono i tre punti: mancavano dal 18 marzo, dal successo sul Livorno.
www.goal.com
Siena-Juventus 0-3: la cronaca Bastano 10 minuti Trezeguet e compagni per chiudere la pratica Siena.
A meno tre giornate dal termine del campionato, la Juventus va a far visita al Siena, squadra formata da molti prestiti proprio dei campioni di Italia in carica. In settimana molte voci hanno fatto da eco a questa partita, accusando le due compagini bianconere di combine. Ovviamente sono arrivate puntuali le smentite. A quest’incontro decisivo per lo sprint scudetto, la Juventus si presenta senza lo squalificato Camoranesi, sostituito dal rumeno Adrian Mutu, desideroso di riscattare le ultime prestazioni non troppo esaltanti. Per il Siena sono tre gli indisponibili, D’Aversa, Volpato e Tudor, quest’ultimo non ancora recuperato dopo la distrazione del legamento deltoideo della caviglia destra che si è procurato una settimana fa a Parma.
Nello schieramento delle due formazioni ci sono pochi dubbi, riguardano per lo più l’attacco juventino, con il solito tormentone “Ibrahimovic o Del Piero”, spuntato dal numero dieci. In difesa Kovac e non Thuram e Balzaretti a destra. Confermato, per i senesi, Fortin e Chiesa dal primo minuto.
La Juve, che non vinceva da sette partite tra Campionato e Champions, inizia come meglio non avrebbe potuto, soprattutto grazie all’atteggiamento con il quale gli undici di Capello sono scesi in campo. La partita si è chiusa virtualmente all’8’ del primo tempo, quando già i bianconeri di Torino conducevano per 3 a 0.
Per il vantaggio bisogna aspettare solo il 3’. Segna Vieira, che stacca di testa sfruttando un corner battuto da Nedved. Il secondo e il terzo gol arrivano pochi minuti più tardi, tutti e due nello spazio di 120 secondi. Trafiggono Fortin prima Trezeguet, con un tiro nell’angolino basso, e poi Mutu, dopo un’azione di contropiede fatta da scambi rapidi tra Vieira e Del Piero. Dal quarto d’ora in avanti il Siena, che era rimasta sempre rintanata nella propria area subendo il gioco, inizia ad affacciarsi nella metà campo avversaria, impensierendo in qualche occasione la retroguardia juventina. Al 16’ ci prova Chiesa da posizione decentrata al limite dell’area, ma la palla sorvola la traversa. Al 26’ i senesi sfiorano il gol: Chiesa va al tiro sfruttando un calcio d’angolo dalla destra e trova la correzione di Locatelli, con la palla che va a sbattere contro il palo, sorprendendo Buffon. Fino alla fine del primo tempo c’è ancora spazio per qualche sussulto dei padroni di casa, ben diretti da un ispirato Locatelli e da un volenteroso Chiesa. Proprio i due, al 36’, confezionano una palla d’oro per Bogdani, che taglia la difesa ospite, ma spreca tutto tirando sull’esterno della rete. Al duplice fischio, si sente la delusione dei tifosi sugli spalti, che accompagnano i giocatori negli spogliatoi al grido di “meritiamo di più”.
Il secondo tempo è un’altra partita. Non c’è più in campo il Siena rinunciatario del primo tempo, ma una squadra che cerca il gol e soprattutto prova a contrastare il centrocampo della Juventus, da cui passano tutti i palloni. La Juventus, forte dell’ampio vantaggio, non fa altro che controllare la partita senza osare più di tanto e lasciando l’iniziativa agli avversari. Al 54’ Chiesa scambia con Vergassola in spazi molto stretti e ci prova dal vertice sinistro, ma anche in questa occasione la conclusione finisce alta sopra la traversa. Il capitano bianconero non è fortunato nemmeno al 68’ quando, su calcio di punizione dal limite dell’area, colpisce in pieno la traversa, portando a due il computo dei “legni” colpiti. Mentre i padroni di casa cercano il gol della bandiera, si riaffaccia la Juve con Del Piero che, su assist rasoterra del neo entrato Zebina, colpisce a botta sicura ma Fortin alza sopra la traversa mettendo in angolo. Questa è l’ultima occasione per Alex che viene sostituito un Ibrahimovic al centro di mille polemiche, che non riesce, suo malgrado, a mettersi in mostra nel quarto d’ora rimanente. Intento all’Artemio Franchi arriva la notizia più attesa, la Reggina è in vantaggio sul Messina e quindi il Siena è matematicamente salvo. Da qui in avanti la partita ha avuto davvero poco da dire, le squadre si sono limitate a non farsi male a vicenda e a fare possesso facendo trascorrere i minuti. Ultimo guizzo al 92’ da parte del Siena, con l’ex Guzman che, appena entrato, scarta un paio di difensori juventini e ci prova da fuori, ma la palla finisce direttamente in tribuna.
Al triplice fischio tutti si possono dire soddisfatti, infatti la Juve mantiene invariato il distacco di tre punti dal Milan vincitore sul Livorno, mentre il Siena, grazie alla vittoria della Reggina sul Messina, si assicura la permanenza in serie A per il prossimo anno. Ora mancano due partite al termine dei giochi, e la Juventus può tirare un sospiro di sollievo perché la crisi sembra essere passata, soprattutto se Vieira confermerà questa forma strepitosa, anche se c’è ancora un Ibrahimovic da recuperare.
Andrea Abbattista
TABELLINO
SIENA-JUVENTUS 0-3
MARCATORI: 3' Vieira, 5' Trezeguet, 8' Mutu
SIENA (4-3-1-2): Fortin 5 – Colonnese 5.5 (77’ Falsini s.v.) – Legrottaglie 5.5 – Portanova 5.5 – Molinaro 5.5 – Alberto 5 – Paro 6 – Vergassola 6 – Locatelli 6.5 (87’ Gastaldello s.v.) – Bogdani 5.5 – Chiesa 6.5 (91’ Guzman s.v.)
ALLENATORE: De Canio 5
JUVENTUS (4-4-2): Buffon 7 – Balzaretti 6.5 – Kovac 6.5 – Cannavaro 7 – Zambrotta 6 – Mutu 7 (57’ Zebina 6.5) – Emerson 6.5 (80’ Giannichedda s.v.) – Vieira 7.5 – Nedved 7 – Trezeguet 6.5 – Del Piero 6.5 (74’ Ibrahimovic s.v.)
ALLENATORE: Capello 7
ARBITRO: Tombolino 7
AMMONITI: 31’ Foglio (S)
Promossi&Bocciati di Siena-Juventus Vieira si sveglia e la Juve mette il turbo. Chiesa meriterebbe il gol.
Vieira: Come la fenice, risorge dalle proprie ceneri e scuote la Juve con una prestazione finalmente all’altezza. Segna il gol d’apertura con un preciso colpo di testa, confermandosi goleador solo lontano dal Delle Alpi (5 reti, tutte in trasferta). Emerson gli copre le spalle, lui ne approfitta per sostenere gli attaccanti con i suoi inserimenti. Suo l’assist in contropiede per il tris di Mutu. Voto 7,5
Chiesa: Ci prova e ci riprova, ma la palla non vuole proprio saperne di entrare. Una conclusione respinta, una traversa e tanto movimento lungo tutto il fronte d’attacco. Strano che uno come lui debba aspettare la terza punizione dal limite, conquistata dalla propria squadra, per provare la battuta. Voto 6,5
Trezeguet: Ancora decisivo con un gol che non rientra esattamente nel suo repertorio: destro vincente dal limite dell’area. Sarà la vicinanza di Del Piero, ma David sembra proprio muoversi con maggiore scioltezza anche lontano dalla porta. Con la rete di oggi, raggiunge quota 28 gol in stagione e conserva intatto il secondo posto nella classifica cannonieri (22). Voto 6,5
Locatelli: Riesce sempre a smarcarsi, operando alle spalle di Emerson e costringendo a turno Cannavaro e Kovac a chiudere su di lui. Centra un palo deviando un tiro del solito Chiesa e subito dopo calcia col destro sotto la traversa, ma Buffon si rifugia in corner. Voto 6,5
Buffon: Dimostra di essersi ripreso alla grande dopo il fastidio alla spalla sinistra che lo aveva costretto a saltare la gara con la Lazio. Almeno tre gli interventi decisivi che sbarrano al Siena la via del gol. Voto 7
De Canio: Il 4-3-1-2 è il suo credo tattico, ma riuscire a interpretarlo in modo più prudente spesso non guasterebbe, specie se hai di fronte una squadra affamata come la Juve di questi tempi. Ha voluto giocarsela a viso aperto, dimenticando a quanto pare com’era finita all’Ascoli di Giampaolo che, in casa, aveva avuto la stessa “intuizione”. Se ti difendi in cinque, inevitabilmente ti esponi al contropiede avversario, e allora sono dolori. Voto 5
www.yahoo.it
Siena: dopo i gol della Juventus pubblico contesta
Dom 30 Apr, 3:33 PM
I tifosi del Siena dopo le tre reti della Juventus in pochi minuti hanno espresso con cori il loro disappunto . Ai supporter della squadra di Luigi De Canio non e` piaciuto l`atteggiamento dei propri beniamini di fronte alla formazione di Fabio Capello.
Al momento del terzo gol ospite buona parte del pubblico ha sfogato la sua rabbia levando il coro `Buffoni, Buffoni` ai propri giocatori. Grida e cori di scherno anche nei confronti della dirigenza juventina
Serie A: Siena-Juventus 0-3
Dom 30 Apr, 6:39 PM
Ritorna alla vittoria la Juventus che al “Franchi” piega il Siena con un rotondo 3-0.
Sfida decisiva per i bianconeri che devono ritrovare assolutamente la vittoria sia per il morale che per la classifica. Capello recupera in extremis Emerson, mentre in difesa Thuram si accomoda in panchina a beneficio di Kovac. In avanti, come annunciato, Del Piero affianca Trezeguet. De Canio risponde con Foglio al posto dell’acciaccato Negro, mentre in avanti non rinuncia al tridente Locatelli-Chiesa-Bogdani.
Un violento acquazzone colpisce il “Franchi” all’inizio della partita, ma ancora piu` forte e` il ciclone che travolge i toscani nei primi minuti di gara. La Juventus vuole chiudere subito la gara e alla prima occasione passa in vantaggio. Corner dalla sinistra di Nedved, la palla va sulla testa di Vieira che tutto solo insacca. Neanche il tempo di rimettere la palla al centro e i bianconeri raddoppiano. Al 6’ bell’azione personale di del Piero, assist a Trezeguet che dal limite infila l’angolino con un rasoterra. I padroni di casa, tramortiti, provano la reazione. Vergassola al 7’ chiama Buffon alla parata, ma sul ribaltamento di fronte, Del Piero lancia Vieira che serve Mutu, il rumeno, tutto solo, mette a segno il terzo gol. Messo al sicuro il risultato gli ospiti tirano i remi in barca, mentre i toscani ritrovano coraggio e per tutto il resto del tempo assaltano la porta di Buffon. Al 26’ Locatelli colpisce il palo deviando in maniera istintiva una conclusione di Chiesa. Ancora il trequartista ha la palla buona al 29’, ma Buffon con un riflesso felino alza il pallone sopra la traversa. Chiude la sagra di occasioni dei padroni di casa un tiro a girare di Chiesa, ma Buffon e` sempre presente e mette in corner.
La ripresa ha poco da dire. I toscani cercano con insistenza la rete della bandiera, ma la squadra di Capello non e` in vena di regali. Ci si mette anche la sfortuna al 68’ quando Chiesa su punizione dal limite colpisce la parte bassa della traversa, ma la palla schizza via senza entrare. Sull’altro fronte Del Piero ha la palla per rimpinguare ulteriormente il bottino, ma il suo diagonale sottomisura viene intercettato da Fortin. Nel finale entra Ibrahimovic al posto di Del Piero. Lo svedese prova qualche numero dei suoi, dimostrando ancora una volta di essere lontano anni luce da uno stato di forma accettabile.
Con questi importanti tre punti i bianconeri tengono a distanza i rossoneri, in attesa della sfida di domenica prossima col Palermo. Sconfitta indolore per il Siena che grazie alla de`bacle del Messina a Reggio Calabria conquista la matematica permanenza in serie A con due turni di anticipo.
"Hannibal" Juve ha finito la dieta: Siena divorato in 8 minuti
Dom 30 Apr, 6:41 PM
Quanto tempo ci mette un uomo digiuno da un mese a mangiare un piatto di tenere crocchette di patate? Probabilmente otto minuti.
Dopo cinque partite senza vincere, "Hannibal" Juve e'' tornata a "mangiare" al Franchi, con il Siena a fare la parte delle crocchette.
E'' stato talmente facile per la squadra di Capello che sembra impossibile pensare a una combine. In genere le partite sospette si "accomodano" con una certa trama. Per esempio: va in vantaggio subito la squadra X, la squadra Y pareggia a fine primo tempo, poi a meta'' ripresa passa in vantaggio di nuovo la squadra X e vince come da pronostico.
Invece l''andamento di Siena-Juve, gara che per tutta la settimana ha destato sospetti e illazioni per via della presunta sudditanza dei toscani nei confronti dei campioni d''Italia, e'' stato troppo lampante.
Otto minuti per fare tre gol al Siena, mettere al sicuro il risultato, tornare alla vittoria e tenere a distanza il Milan.
Dopo cinque pareggi consecutivi che hanno avvicinato i rossoneri alla Vecchia Signora riaprendo il discorso scudetto, la squadra di Capello aveva un bisogno disperato di conquistare tre punti. Con il piglio della grande squadra la Juve ha cominciato a spingere a spron battuto trovando subito il vantaggio con Vieira. Il raddoppio e poi il tris sono arrivati nell''arco di 5 minuti grazie a Trezeguet e Mutu. Da quel momento in poi e'' stato poco piu'' che un incontro amichevole, con i bianconeri a controllare il vantaggio e i toscani a cercare il gol della bandiera, sfiorato peraltro in piu'' occasioni e in particolare con due legni colpiti da Locatelli e Chiesa (traversa).
Il campionato intanto emetteva i suoi verdetti, con la Reggina che affondava il Messina e faceva "tana libera tutti" per le squadre invischiate nella lotta per non retrocedere. Cosi'' i tifosi toscani, avviliti per il pesante e immediato ko (contestazioni e fischi a De Canio e tutta la squadra accusati di essere troppo molli nei confronti della Juve), sono usciti dal Franchi comunque contenti. Nonostante lo 0-3 il Siena e'' infatti salvo con due giornate d''anticipo.
La Juve nel frattempo mantiene 3 punti di vantaggio sul Milan. Appuntamento a domenica prossima, con Juve-Palermo e Parma-Milan, e poi al 14 maggio, con Reggina-Juve e Milan-Roma, perche'' la lotta scudetto e'' ancora aperta e si decidera'' probabilmente all''ultima giornata.
La Juve spera di mangiare ancora crocchette; il Milan che Palermo e Reggina siano ali di pollo: con quegli ossicini che se non stai attento ti vanno di traverso.
www.kataweb.it
Juve, altro passo verso lo scudetto
Il Siena resiste solo 8': finisce 0-3
La capolista torna al successo dopo 5 turni, chiudendo la contesa nelle fasi iniziali con Vieira, Trezeguet e Mutu. Pessimo approccio tattico e mentale dei toscani alla gara, il che non smorzerà di certo le polemiche sorte in settimana
SIENA - Tre reti nei primi minuti in una trasferta in provincia: per la Juve non sono una novità, ricordiamo ad esempio una recente situazione del genere in quel di Ascoli. La storia si ripete a Siena per il più comodo dei successi, quello che – anche se il Milan non molla - avvicina lo scudetto dopo 5 pari consecutivi. Una gara durata di fatto 8’, giocati in maniera diametralmente opposta: Juve vibrante, agonisticamente tonica, Siena semplicemente sconcertante. Dopo una settimana di insinuazioni più o meno velate sui rapporti tra le due società (ma i prestiti di giocatori dalle grandi alle piccole ci sono sempre stati), vedi il presidente De Luca che dà caldi baci ai suoi giocatori all’arrivo allo stadio, magari ti aspetti un Siena sospinto dal sacro fuoco dell’onore.
Invece niente, l’approccio è stonato, sia psicologicamente che – ancor più – tatticamente, e succede che la Juve, destinata comunque a vincere in virtù di una schiacciante superiorità, si faccia una rilassante passeggiata sul velluto. Dicevamo della povertà tattica dei toscani. Tutto sommato, con una Juve costretta alla caccia ai 3 punti, la soluzione più logica sarebbe un bel traffico in mediana, magari con una sola punta, insomma ‘palla lunga e pedalare’. Invece De Canio fa lo spavaldo, mettendo Locatelli alle spalle del duo offensivo Chiesa-Bogdani, con il risultato di abbandonare il giovin Paro tra le grinfie di due vecchi leoni come Emerson e Vieira.
Una situazione di disagio acuita da Vieira, lasciato solo a pochi metri da Fortin e prepotente nell’insaccare con un preciso colpo di testa. A quel punto i toscani diventano una barchetta nel mezzo di una tempesta. Nedved serve Del Piero (preferito a Ibra), i centrali lo chiudono lasciando libero Trezeguet di piazzare la zampata. Descritto così sembra che la Juve giochi da sola, e nel tris poco ci manca: Del Piero prende l’autostrada e verticalizza per Vieira, il francese può anche tirare ma serve Mutu che a porta vuota chiude i giochi.
Mancano 82’, ma c’è poco altro da dire. Nel Siena c’è chi non si arrende: Locatelli con un tocco ravvicinato coglie un palo, Chiesa con una punizione la traversa, Buffon è molto reattivo su un paio di conclusioni di Foglio e dello stesso Locatelli. Ma per riaprire una gara così ci vuole altro. La scena quindi se la prende la cara vecchia radiolina: alla Juve dice che per far festa c’è ancora tempo, mentre autorizza i sostenitori del Siena a tirare un sospirone di sollievo. Almeno questo in una giornata del genere…
SIENA-JUVENTUS 0-3 (0-3)
Siena (4-3-1-2): Fortin 5, Portanova 5, Legrottaglie 5, Colonnese 5 (33' st Falsini sv), Molinaro 5, Foglio 6, Paro 4.5, Vergassola 6, Locatelli 6.5 (43' st Gastaldello sv), Chiesa 6.5 (45' st Guzman sv), Bogdani 4.5 (83 Mirante, 2 Negro, 75 Alberto, 18 Iadaresta). All: De Canio 4
Juventus (4-4-2): Buffon 6.5, Balzaretti 6, Kovac 6,5, Cannavaro 6.5, Zambrotta 6, Mutu 6 (13' st Zebina 6), Emerson 6.5 (35' st Giannichedda sv), Vieira 6.5, Nedved 6, Del Piero 6.5 (29' st Ibrahimovic sv), Trezeguet 6.5 (32 Abbiati, 21 Thuram, 20 Blasi, 25 Zalayeta). All: Capello 6.5
Arbitro: Tombolini di Ancona 6
Reti: nel pt 3' Vieira, 6' Trezeguet, 8' Mutu
Ammoniti: Foglio per gioco falloso.
Angoli: 5 a 3 per la Juventus.
Recupero: 0' e 3'.
Spettatori: 15 mila
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Siena, la Juventus passeggia al Franchi, ma il Siena si salva grazie al tabellone
La squadra di Capello chiude la pratica con tre goal in otto minuti e torna alla vittoria superando la “pareggite” dell’ultimo periodo. Di Vieira, Trezeguet e Mutu le reti che nel primo tempo regalano la vittoria alla capolista. Il Siena supera lo shock e impensierisce Buffon soprattutto con le iniziative di Chiesa e Locatelli. Nella ripresa il tabellone del Franchi è il vero protagonista con i tifosi bianconeri che esultano ai goal della Reggina. La vittoria degli amaranto sul Messina regala la salvezza anticipata alla squadra di De Canio, che esce dal campo comunque tra i mugugni e i cori ironici dei suoi tifosi. Foto FDL 71
SIENA-JUVENTUS 0-3
SIENA (4-3-1-2): Fortin, Colonnese (33’ s.t. Falsini), Portanova, Legrottaglie, Molinaro, Foglio, Paro, Vergassola, Locatelli (42’ s.t. Gastaldello), Bogdani, Chiesa (45’ s.t. Guzman). A disp.: Mirante, Negro, Iadaresta, Alberto. All. De Canio
JUVENTUS (4-4-2): Buffon, Balzaretti, Kovac, Cannavaro, Zambrotta, Mutu (12’ s.t. Zebina), Emerson (35’ s.t. Giannichedda), Vieira, Nedved, Trezeguet, Del Piero (29’ s.t. Ibrahimovic). A disp.: Abbiati, Blasi, Thuram, Zalayeta, Zebina. All. Capello
ARBITRO: Tombolini di Ancona
MARCATORI: 3’ p.t. Vieira (J), 5’ p.t. Trezeguet (J), 8’ p.t. Mutu (J)
AMMONITI: 34’ p.t. Foglio (S)
ANGOLI: 5 a 5
Giornata grigia e piovosa per l’attesa sfida del Franchi tra Siena e Juventus. Un clima che rievoca brutti ricordi di “acquazzoni perugini”, per una Juventus che arriva a Siena con la speranza di continuare senza ulteriori scossoni la corsa verso la scudetto. Per il Siena la possibilità di festeggiare già da oggi, una salvezza già troppo sofferta rispetto alle aspettative. Serve una grande prova con un orecchio rivolto al risultato del derby dello Stretto tra Reggina e Messina. De Canio schiera il modulo tipo con Locatelli alle spalle di Bogdani e Chiesa, sulla sinistra confermato Molinaro dopo l’ottima prova di Parma. Capello, sciolti i dubbi della vigilia, manda in campo Del Piero e Balzaretti e lascia in panchina Ibrahimovic e Zebina. La Juventus, in maglia rossa, imprime subito un ritmo alto alla gara spingendo con tutti gli effettivi e con i due esterni Balzaretti e Zambrotta molto avanzati. Al 3’ gli uomini di Capello vanno in vantaggio con un bel colpo di testa di Vieira su calcio d’angolo di Nedved. Il gigante francese è bravo ad andare in cielo e a battere l’incolpevole Fortin. L’inizio della Juventus è impressionante e al 5’ Trezeguet raddoppia concludendo in goal con un preciso destro un’azione di contropiede, sugli sviluppi di un angolo a favore del Siena. Non c’è neanche il tempo di reagire per i toscani che arriva la terza rete degli uomini di Capello con Mutu, bravo a segnare a porta vuota dopo una splendida azione di contropiede architettata da Del Piero e Vieira. Il modulo offensivo di De Canio non regge e gli avanti juventini si inseriscono come il coltello nel burro nella difesa senese. La squadra di casa riesce ad impensierire i torinesi con una punizione dal limite di Chiesa che va a sbattere contro la barriera formata da Buffon. Il Siena prova a scuotersi e al 16’ Chiesa tenta una difficile conclusione dal vertice sinistro dell’area, ma la palla finisce abbondantemente sopra la traversa di Buffon. Al 22’ è ancora Chiesa a svegliare dal torpore Buffon con un tiro a girare dal limite che il portiere della nazionale devia con grande prontezza. Al 27’ è ancora Siena con Locatelli che colpisce un palo deviando un altro tiro di Chiesa dal limite dell’area. Al 30’ è lo stesso fantasista bianconero Locatelli ad esaltare le doti di Buffon, bravissimo a deviare in angolo, con un gran tiro dal limite dell’area. Il Siena, dopo lo shock iniziale, tiene bene il campo e prova ad impensierire una Juve comunque attenta anche in fase difensiva. Al 35’ ottimo assist di Locatelli per Bogdani che tira da posizione non facile e coglie l’esterno della rete. Nella ripresa i due tecnici non cambiano niente e la partita riparte con gli stessi ventidue in campo. La partita non regala emozioni e per scaldare il pubblico senese ci vuole il goal dell’ex Cozza (per la verità ancora di proprietà del Siena ndr) a Reggio Calabria, in caso di vittoria della Reggina il Siena sarebbe salvo. Al 9’ è ancora Chiesa a provare la conclusione alla Del Piero, ma la palla finisce lontana dalla porta di Buffon. Il raddoppio di Amoroso a Reggio Calabria regala un’altra ovazione al pubblico di casa che vede vicina la salvezza nonostante la sconfitta. La ripresa vive soprattutto dei risultati che arrivano dagli altri campi, poche occasioni e una sola emozione, regalata dal solito Chiesa, al 23’ con una bella punizione dal limite che va a stamparsi sulla traversa. La Juventus risponde al 25’ con una combinazione Zebina-Del Piero, conclusa con un bel sinistro dal capitano juventino, al quale risponde da campione Fortin deviando in angolo. Dopo le polemiche della settimana c’è spazio anche per Ibrahimovic, che entra ad un quarto d’ora dal termine per Del Piero. Terzo boato per il pubblico di casa per la terza rete della Reggina con il tabellone luminoso che continua ad essere protagonista della ripresa. Non succede più niente e le ultime emozioni le regalano i tifosi del Siena inneggiando ironicamente ai vecchi componenti della rosa (Argilli, Cirillo e Ardito ndr) e all’ex tecnico Papadopulo, chiara la contestazione per De Canio e la squadra al termine di una partita incolore con una salvezza raggiunta grazie ai risultati degli altri campi. Il pomeriggio finisce con i fischi dei tifosi senesi, un brutto modo di festeggiare la salvezza.
Siena-Juventus 0-3, le pagelle
Ecco come sono andati i protagonisti della sfida del Franchi: grande delusione per la partita dei bianconeri, soddisfazione per gli juventini oggi in rosso. Nel Siena si salvano Chiesa (nella foto massimiliano Pratelli) e Locatelli, pericolosi in più occasioni. Nella Juventus buona prova del gruppo con Mutu e Vieira su tutti.
SIENA:
Fortin 6: Incolpevole sui goal, si esalta nel secondo tempo su un tiro ravvicinato di Del Piero.
Portanova 5,5: Gioca sulla destra e si vede che non è la sua posizione ideale. Soffre come tutta la squadra i contropiedi juventini.
Legrottaglie 5,5: Così così come tutta la difesa, non gioca una grande partita da ex.
Colonnese 6: E’ sempre l’ultimo a smettere di lottare, il pubblico lo vede e gli regala un bel applauso al momento della sostituzione.
Molinaro 5: Si vede pochissimo e soffre Mutu dalla sua parte, un altro rispetto alla buona gara di Parma.
Foglio 5: Soffre le avanzate di Nedved e non riesce mai ad entrare nel vivo del gioco.
Vergassola 5,5: La Juve domina a centrocampo, lui come sempre lotta e ci prova anche con qualche tiro da fuori area.
Paro 5,5: Sognava una partita diversa contro la “sua” Juventus, il risveglio è brusco, sarà per il prossimo anno.
Locatelli 6,5: Insieme a Chiesa è l’unico che prova a mettere in difficoltà la Juve. Impegna Buffon in varie occasioni e colpisce un palo.
Bogdani 5,5: Corre e sgomita, ma è impreciso nel tiro e nei suggerimenti per i compagni.
Chiesa 6,5: Gioca una buona partita ed è con Locatelli l’unico pericolo per la Juve. Colpisce una traversa su punizione nella ripresa.
Falsini s.v.: Entra nel finale e non incide.
Gastaldello, Guzman n.g.
JUVENTUS:
Buffon 6,5: Il Siena lo impegna in poche occasioni, ma quando succede lui si fa trovare prontissimo. Bella la parata sul tiro da fuori di Locatelli.
Balzaretti 6,5: Nel primo tempo spinge molto, la sua freschezza ha fatto bene ai bianconeri. Nella ripresa cala il ritmo e lui agisce di conseguenza.
Cannavaro 6: Ordinaria amministrazione, stringe i denti e con Kovac respinge senza tanti problemi gli attacchi del Siena.
Kovac 6: Copia incolla con il compagno di reparto.
Zambrotta 6: Come sempre non fa mancare il suo apporto di corsa e qualità, non ha molti problemi con Foglio dalla sua parte.
Mutu 6,5: Segna il goal che chiude la partita dopo otto minuti, poi colleziona azioni pericolose dettando con Del Piero e Trezeguet.
Emerson 6: Gioca in non perfette condizioni fisiche, ma come sempre è fondamentale per le geometrie bianconere.
Vieira 6,5: Segna il goal del vantaggio con un bel colpo di testa, poi dà ordine al centrocampo e serve assist continui agli attaccanti.
Nedved 6: Come Emerson è un pò affaticato, ma serve l’assist per il goal di Vieira e spinge molto sulla sua corsia di centrocampo.
Trezeguet 6,5: Come sempre timbra il cartellino, per il resto è più mobile del solito e duetta spesso sia con Del Piero che con Mutu.
Del Piero 6: la notizia è che non è riuscito a segnare al Siena, ma il capitano gioca una partita non esaltante ma utile alla causa di una squadra che aveva bisogno di vincere.
Zebina 6: Entra in campo per Mutu e crea almeno tre occasioni pericolose.
Giannichedda, Ibrahimovic s.v.
Aggiornato 30 Apr 2006 - 18:25 Scritto da Francesco Di Costanzo
Siena-Juventus 0-3, dopopartita “rovente”. De Canio annuncia l'addio:“A giugno finisce il mio rapporto con Siena”
Mentre la vincente Juventus se ne va continuando il silenzio stampa imposto dalla società, il Siena vive una giornata di fuoco nonostante l'obiettivo salvezza raggiunto. De Canio (nella foto Massimiliano Pratelli) annuncia il suo addio:"E' dalla preparazione che mi vogliono esonerare, ora, con l'obiettivo raggiunto posso considerare chiusa la mia esperienza a Siena, a giugno me ne vado". Per il tecnico bianconero anche una polemica in diretta tv con l'ex Argilli. Le parole di Fortin, Molinaro, Legrottaglie e Chiesa.
Prima della consueta sala stampa del post partita l’ambiente bianconero, già abbastanza scosso dai fischi dei tifosi, ha dovuto subire anche la polemica, abbastanza fuori luogo dell’ex capitano Argilli (ora a Livorno). Il difensore amaranto ha sparato senza mezzi termini sulla società di De Luca intervenendo a Sky:“Combine? Non so, la cosa certa è che il Siena è in mano alla Gea e il mercato bianconero è diretto da Luciano Moggi”. Alle sue parole sono seguite quelle del tecnico De Canio sempre a Sky:“La società ha fatto bene a mandare via Argilli visto che ha cercato di ricattare la società aizzando i tifosi dopo il goal salvezza realizzato lo scorso anno”. Insomma clima non certo ideale per una squadra che si è appena salvata. Queste le altre dichiarazioni in sala stampa dei protagonisti del Siena, la Juventus continua il suo silenzio stampa:
Fortin:“Amaro in bocca per quello che abbiamo sentito alla fine...Vogliamo sgombrare tutti i dubbi, volevamo fare una bella partita, purtroppo abbiamo preso dei goal del cavolo. Spero che i fischi siano relativi a questa prestazione, ma per il resto siamo qui a commentare che a due giornate dalla fine siamo salvi…Spero che questa situazione non continui, oggi i fischi sono giusti per la brutta figura, ma i tifosi sanno che siamo qui a festeggiare la terza salvezza consecutiva…Siamo un gruppo di seri professionisti, speravamo di fare bella figura, volevamo giocare per fare punti, non ci rimane che gioire per la vittoria della Messina”.
Molinaro:“Brutta prestazione, ma dobbiamo gioire per la salvezza giunta a due giornate dalla fine…La Juventus ci è stata superiore dal punto di vista tecnico, è ovvio che avremmo voluto fare una partita diversa, ma l’importante è aver raggiunto la salvezza”.
Legrottaglie:“Speravamo di salvarci con una partita diversa, purtroppo invece ci arriviamo con una brutta prestazione. Viste tutte le illazioni della settimana è normale la reazione dei tifosi. E’ stata messa in discussione la nostra professionalità e lealtà, abbiamo fatto il massimo, purtroppo la Juventus ha vinto perché è stata più forte di noi. C’è stata una mancanza di rispetto per noi in settimana e soprattutto oggi con i nostri tifosi. Non mi era mai capitato di sentire cori così offensivi dal pubblico di casa, è normale che la gente possa dire la propria visto che paga il biglietti, ma così si fa solo il male del calcio. Poi si dice che i giocatori preferiscono andare all’estero, così non si può andare avanti. La Juve ha preparato la partita perfettamente e ci ha battuto colpendoci nei punti deboli. Quest’anno non abbiamo mantenuto le attese, qualcuno pensava di raggiungere traguardi migliori, la delusione sta qui ma è difficile non dare del ridicolo alle frasi sentite oggi dai tifosi. Siamo consapevoli di non aver fatto una bellissima annata, certo è che abbiamo raggiunto l’obiettivo. Gli errori di quest’anno serviranno per la squadra del prossimo anno. Adesso dobbiamo onorare il campionato cercando di non finire quart’ultimi. La Juventus l’ho vista bene, credo che vincerà questo scudetto”.
De Canio:“E’ dall’inizio del campionato che sono sotto accusa, mi avevano già esonerato prima dell’inizio, poi ogni settimana, quindi la contestazione di oggi non è stata una sorpresa.Le illazioni della settimana ci hanno infastidito sul piano umano, non avevano e non hanno ragione di esistere. Non è possibile alimentare sempre la cultura del sospetto, non si può pensare che la Juve abbia bisogno dei regali del Siena con 50 punti di differenza e che il Siena possa regalare qualcosa a qualcuno. Come ha detto il presidente ci sono ottimi rapporti come con altre squadre, ma tutto finisce lì. La Juve ha vinto perché è più forte ed è dallo scorso anno che è in testa al campionato. E’ una squadra cinica che approfitta di ogni occasione a favore. Che si parli di atteggiamento dimesso contro la Juve è ridicolo. Il mio futuro? Non ho parlato con nessuno della società, è chiaro che il mio rapporto con il Siena si chiude a giugno, è dall’inizio dell’anno che volevano esonerarmi, già dal periodo di preparazione. E’ una cosa che non mi fa piacere, è stata una situazione molto pericolosa se non ci fossero stati i correttissimi e professionali Perinetti e giocatori. Li ringrazio per la loro onestà, lealtà e correttezza, è stato un vanto per me lavorare con loro. Sono soddisfatto di quello che abbiamo fatto, potevamo fare qualcosa di più, ma questo è un successo personale e dei ragazzi. Tutto ciò non è determinato dai fischi dei tifosi, ogni allenatore lavora per la società senza pensare troppo ai tifosi, se non ci sono più le condizioni per lavorare in modo sereno è giusto chiudere il rapporto. Le condizioni di lavoro non sono state soddisfacenti e quindi dico basta. Quando si fanno delle scelte si può anche sbagliare, ma quello che conta è l’obiettivo raggiunto. Purtroppo vengono evidenziate solo le pecche del mio lavoro e non le cose positive. Bastava tre o quattro punti in più che potevamo avere con un pò di fortuna, ma il mio lavoro è da considerarsi molto positivamente. Il rapporto si conclude in modo sereno, ognuno guarderà al proprio futuro".
Chiesa:“Dispiace per la sconfitta, ma c’è grande gioia per aver raggiunto la salvezza in anticipo. Le voci della settimana non ci hanno toccato, la sconfitta non dipende certo da questo, con una Juve così era difficile. Il futuro? Sono disponibile a rinnovare, il passo lo deve fare la società. Sono tre anni che ci togliamo soddisfazioni insieme, se valuteranno che avranno bisogno di me la mia disponibilità è totale. Non entro nel merito della decisione del mister, risente sicuramente della brutta giornata di oggi, questa salvezza è merito di tutti, speriamo che questa situazione di contestazione passi nei prossimi giorni”.
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