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22-04-2007 18:26
Dalla sala stampa: gli allenatori
MARIO BERETTA
Peccato per la sconfitta di oggi, siamo veramente rammaricati. Abbiamo avuto due occasioni importanti: prima non siamo riusciti ad andare sul 2 a 1 e poi non siamo riusciti a pareggiare. Abbiamo giocato tutta la partita ad altissimo livello, creando diverse occasioni. Ripeto, oggi, per come è andata la partita, rimane l’amaro in bocca perché a noi anche soltanto 1 punto avrebbe fatto comodo.
Devo fare i complimenti a tutti i ragazzi che hanno giocato, hanno fatto tutti bene, sappiamo di avere un buon organico e lo dobbiamo usare in tutte le prossime partite.
Non ho rivisto l’azione del rigore. Qualcuno dice che il fallo è avvenuto dentro l’area di rigore, per altri è stato commesso fuori. So soltanto che c’è stata una palla indietro di Gastaldello che forse pensava di avere il portiere lì vicino.
Gli altri fanno bene a fare festa, hanno vinto uno scudetto con largo anticipo e avrebbero potuto farlo anche prima, ma io devo pensare soltanto alla mia squadra e a fare punti come avremmo dovuto fare oggi e come dovremo fare contro la Sampdoria domenica prossima.
La partita con la Sampdoria, come ho detto per quella con il Torino, è molto importante: fare 3 punti ci consentirebbe di fare un gran balzo avanti in classifica. Da martedì ci concentreremo per cercare di vincere questa importante sfida.
ROBERTO MANCINI
Mercoledì tutti se l’aspettavano e sono rimasti male, oggi ce lo aspettavamo di meno ed è arrivata la vittoria. Materazzi ha iniziato la stagione con il mondiale e l’ha finita con lo scudetto. Ma non vorrei parlare dei singoli, tutti i ragazzi hanno fatto bene e hanno meritato la grande gioia di oggi. Per quanto riguarda le polemiche per la vittoria dello scudetto in assenza della Juventus posso soltanto dire che su questo scudetto non ci sono intercettazioni telefoniche. Se fossi approdato all’Inter come giocatore, come sembrava potesse accadere, avremmo vinto prima lo scudetto. Il derby ci ha dato una grande forza per come l’abbiamo vinto, l’abbiamo dominato. Novembre e dicembre sono stati mesi importantissimi per noi. Abbiamo vinto lo scudetto e speriamo di continuare a fare bene e credo che si possano centrare obiettivi anche nei prossimi anni. Tutte le partite sono state dure e anche oggi è stata dura. Nei campionati italiani ogni partita è dura. Questo scudetto oltre ad avere un valore sportivo e tecnico ha anche un valore morale. Io faccio l’allenatore perché mi diverte farlo, avrei potuto decidere di fare altro. Ed essere riusciti a vincere per me è molto importante perché è il coronamento di un lavoro molto duro. Giacinto Facchetti è stato l’emblema dell’Inter. Anche a me lo scudetto fa pensare a lui. Ci è sempre stato vicino anche nei momenti difficili e ci dispiace che non sia qui con noi. E’ senz’altro la prima persona a cui ho pensato. Se poi vinceremo la coppa dei campioni penserò a qualcun altro.
PAOLO NEGRO
La sconfitta brucia perché avevamo disputato una buona partita e non meritavamo di perdere. Abbiamo avuto le nostre occasioni, ma siamo stati sfortunati e alla fine hanno vinto loro. Un punto oggi ci sarebbe servito e ce lo eravamo meritato. Spero che il mio prossimo gol ci faccia guadagnare qualche punto e spero che tornino a segnare anche gli attaccanti.
LEANDRO RINAUDO
Abbiamo disputato una buona partita contro un’ottima squadra. L’Inter ha vinto uno scudetto meritatissimo ma è un peccato che lo abbia fatto proprio oggi vincendo contro di noi, perché un punto ci avrebbe fatto fare un salto in avanti e sarebbe stato bello farlo contro l’Inter.
Dobbiamo pensare subito alla Sampdoria, se facciamo punti con la loro la salvezza sarà più vicina.
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Inter campione d'Italia
Battendo il Siena 2-1 i nerazzurri conquistano il 15° scudetto della loro storia.
MILANO, 18 aprile 2007 - L'Inter è campione d'Italia. Per la quindicesima volta nella sua storia. Uno scudetto conquistato con cinque giornate di anticipo, con una sola sconfitta. Lo scudetto dei record. Come e più di quello del 1988-89, l'ultimo tricolore conquistato sul campo. Prima di quello dell'anno scorso, arrivato a tavolino. Un dominio assoluto. Il cielo è nerazzurro.
È lo scudetto di Massimo Moratti. Presidente, magnate, papà nerazzurro. Ma soprattutto tifoso. Ha speso tanto, dal 1995. Soldi, emozioni. Tutto per arrivare alle 16.45 di stasera, al triplice fischio finale di Siena-Inter. Per godersi un trionfo strameritato. Perchè chi ha sofferto tanto sa gustare più profondamente la vittoria. Per guardare tutti dall'alto. Per vedere San Siro vestito di nerazzurro. Per continuare la tradizione familiare di successi.
È lo scudetto di Roberto Mancini. Un passato da grande giocatore. Un presente da grande allenatore. Invidiato. Discusso. Ma capace di vincere, anzi di stravincere, e di farlo con il gioco sempre come filo conduttore. Forte nel gestire un gruppo di tanti campioni, ma capace di tendere la mano a chi ha sbagliato (vero Adriano?) senza anteporre l'orgoglio al buon senso. Forte delle proprie idee. Capace di parlare senza dover per forza usare il "politichese".
È lo scudetto dei giocatori. Perchè in campo ci vanno loro. E quindi merito alla vecchia guardia, a Zanetti, a Materazzi, che in campo ci hanno messo l'esempio, e fuori la faccia. E non da oggi. Merito ai nuovi acquisti, decisivi per compiere il salto di qualità. Alle sorprese come Maicon, alle conferme come Vieira, e al campione consacrato in nerazzurro. Indovinato: parliamo di Ibrahimovic. Talento cristallino diventato continuo, genio che ha saputo ridurre la sregolatezza, attaccante illuminato diventato spietato goleador.
È lo scudetto dei tifosi. Innamorati. A prescindere. Nelle gioie e nei (passati) dolori. Si sono cementati nelle delusioni, sfogati in pomeriggi e serate amare. È l'ora del riscatto. Della liberazione. Dell'orgoglio. Della gioia sfrenata. Perchè è scudetto. Perchè per loro nerazzurro è sempre stato sinonimo di bello. Ma da stasera lo è ancora di più. C'è più gusto ad essere interisti.
Materazzi, doppietta da scudetto
L'Inter conquista il titolo con cinque giornate di anticipo battendo 2-1 il Siena. L'eroe del tricolore è il campione del mondo che apre le marcature e chiude su rigore dopo il pareggio di Negro
Marco Materazzi, campione del Mondo e d'Italia. Delias.
SIENA, 22 aprile 2007 - L’Inter è campione d’Italia. Per la 15a volta nella sua storia. Il tricolore, un capolavoro, si perfeziona non a caso in una città d’arte, Siena. Arriva con cinque giornate di anticipo, al termine di un campionato stradominato. Ma al termine di un pomeriggio di passione per i tifosi nerazzurri, che hanno dovuto soffrire fino al 90’, perché il Siena non ha regalato niente e perché l’ufficialità doveva arrivare da Bergamo, dove era impegnata la Roma, seconda della classe sconfitta. Forse era destino che l’epilogo dovesse essere sofferto come nel dna nerazzurro, persino al termine di un torneo condotto in solitaria, alla Soldini.
Così l’Inter ha frenato contro Reggina, Palermo e soprattutto Roma, si è scoperta umana e non soprannaturale, qui a Siena ha patito più la pressione che gli avversari. Finendo in 10 uomini, con Maicon infortunato. Ma, alla fine, vincendo 2-1. È campione d’Italia. I tifosi in trasferta possono urlare tutta la loro gioia, Moratti e Mancini possono sorridere. Così come Materazzi, simbolo e braccio armato, decisivo con una doppietta. Come tutti i giocatori. Come un popolo che aspettava da 18 anni. Inter prima, davanti a tutti, la migliore.
BOTTA E RISPOSTA - Il primo tempo è combattuto. L’Inter fa la partita, c’è uno scudetto da vincere. I ragazzi di Mancini, che iniziano con il 4-3-1-2, ma poi allargano Solari sulla sinistra in un più classico 4-4-2, non incantano, ma costruiscono comunque palle gol a raffica. Giocano frenetici, senza grande lucidità, la tensione si fa sentire, ma quando accelerano mettono alle corde la difesa del Siena, senza tre titolari, squalificati. I bianconeri non demeritano, dinamici a centrocampo con Vergassola e pericolosi in avanti grazie ai piedi buoni di Chiesa. Meno vellutati sono quelli di Alberto, pur un brasiliano, che spreca in avvio con un destro debole da buona posizione: facile la presa di Julio Cesar. La reazione dell’Inter è firmata dal capitano: Zanetti spedisce di poco a lato un interno destro. Ibrahimovic non è al meglio, accende e spegne, un suo pallonetto abortito è parato a terra Manninger. Poi arriva il vantaggio. Il preambolo è l’angolo da sinistra di Stankovic, colpo di testa di Cordoba, ottimo riflesso di Manninger. Ancora angolo. Sul "replay" arriva il gol. Altro corner di Stankovic da sinistra, stavolta irrompe Maicon, Vergassola salva sulla linea, Materazzi segna di sinistro anticipando Ibrahimovic. È il settimo gol in campionato del difensore azzurro, il secondo consecutivo. Immediata la risposta del Siena. Di carattere. Cross da sinistra di Galloppa, sponda aerea di Rinaudo, gol di testa di Negro, già a segno il 7 aprile contro l’Udinese per il 2-2 finale. Tutto da rifare per gli ospiti. Che però da Bergamo ricevono buone notizie: l’Atalanta va prima in vantaggio con Doni, poi raddoppia con Zampagna. L’Inter prova a cucirsi sul petto lo scudetto già in chiusura di tempo, ma Cambiasso è impreciso sottomisura e Manninger miracoloso su un colpo di testa di Ibrahimovic. All’intervallo è 1-1.
GOL SCUDETTO - Il Siena sfiora il vantaggio con un colpo di tacco di Negro, strepitosa parata di piede di Julio Cesar. Esce Burdisso, infortunato, dentro Maxwell, recuperato dell’ultimora. Poi Gastaldello combina il patatrac. Sbaglia il retropassaggio, Cruz si inserisce e ruba palla. Manninger lo stende. Dentro o fuori area? Per Ayroldi in area. Rigore. Materazzi segna. Ayroldi fa ripetere. Materazzi segna ancora. È il gol scudetto. Il Siena ha il merito di non arrendersi ad un destino che pare segnato. Si butta in avanti, alla ricerca di un punto salvezza. Beretta inserisce Frick, gioca a tre punte. Si fa male Ibra, dentro Dacourt. Il Siena si fa pericoloso prima con Corvia, poi ancora con Negro, questo pomeriggio l’attaccante più pericoloso dei bianconeri. I nerazzurri hanno spazi in contropiede, il Siena si sbilancia, Galloppa fa gridare al gol. Ma finisce 1-2. L’Inter è sul tetto d’Italia.
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Siena-Inter 1-2, il dopopartita. Negro:“L’Inter è la migliore di un campionato anomalo”. Beretta:“Peccato, meritavamo il pari”
Le dichiarazioni del dopopartita di Siena-Inter 1-2. Grande festa in casa nerazzurra per il quindicesimo scudetto, amarezza in casa Siena per un mancato pareggio che sarebbe stato meritato. Le parole dei giocatori Negro, Rinaudo e degli allenatori Mancini (nella foto FDL 71) e Beretta.
Ecco le dichiarazioni in sala stampa dei protagonisti di Siena-Inter 1-2:
Negro:“Dispiace la sconfitta perché abbiamo giocato bene, se avessimo pareggiato non avremmo rubato niente, peccato davvero…Spero che il mio prossimo goal ci regali punti, purtroppo oggi non è servito, spero che tornino a segnare anche gli attaccanti…L’Inter è stata la migliore di un campionato anomalo, mi dispiace che abbiamo festeggiato la vittoria qui…Rinnovo? Ancora non ne abbiamo parlato”.
Rinaudo:“Abbiamo disputato una buona gara contro una grande squadra, siamo rammaricati perché non abbiamo raggiunto il pareggio, un punto sarebbe stato fondamentale…Dobbiamo fare punti con la Samp, una vittoria sarebbe importantissima”.
Beretta:“Ci credevamo, peccato, non siamo riusciti a pareggiare, abbiamo giocato veramente ad altissimo livello…C’è amaro in bocca, questo punto avrebbe fatto molto comodo…Sul rigore c’è stato un errore di comunicazione tra Gastaldello e Manninger…L’Inter giustamente festeggia, dobbiamo fargli i complimenti, ma io penso al Siena e alla prossima partita…Sappiamo di avere un organico importante, oggi tutti hanno fatto una buona gara…La Samp? Partita molto importante”.
Il Siena non ferma l’Inter ed è scudetto
I nerazzurri battono i bianconeri per due a uno e grazie alla sconfitta della Roma a Bergamo possono festeggiare il quindicesimo scudetto. Decide una doppietta di Materazzi (nella foto Massimiliano Pratelli - un goal per tempo, uno su rigore), per il Siena il momentaneo pareggio di Negro. Buona partita per i bianconeri, ma l’Inter è stata più cinica e da oggi è campione d’Italia.
SIENA-INTER 1-2
SIENA (4-4-2): Manninger 7, Negro 6,5, Gastaldello 5, Rinaudo 6, Rossi 6, Alberto 6 (20’ s.t. Frick 6), Eremenko 6, Vergassola 6, Galloppa 6,5 (30’ s.t. Antonini 6), Corvia 5,5, Chiesa 5,5 (35’ s.t. Cozza 6). A disp.: Benussi, Brevi, Codrea, Bartolucci. All. Beretta
INTER (4-4-2): Julio Cesar 6, Cordoba 6, Burdisso 6 (5’ s.t. Maxwell 6), Materazzi 7, Maicon 6,5, Zanetti 6,5, Stankovic 6, Cambiasso 6, Solari 5,5 (16’ s.t. Recoba 5,5), Cruz 6, Ibrahimovic 5 (25’ s.t. Dacourt 6). A disp.: Toldo, Grosso, Andreolli, Gonzalez. All. Mancini
ARBITRO: Ayroldi di Molfetta
MARCATORI: 17’ p.t. Materazzi (I), 21’ p.t. Negro (S), 16’ s.t. Materazzi (I) su rig.
AMMONITI: 2’ s.t. Burdisso (I), 41’ s.t. Vergassola (S)
ANGOLI: 6 a 7
Giornata estiva e termometro che sfiora i 30 gradi per la partita tra Siena ed Inter allo stadio Franchi. Ancora una sfida interna per la formazione di mister Beretta dopo la boccata d’ossigeno dei tre punti conquistati contro il Torino. Per l’Inter il secondo match-ball per conquistare lo scudetto dopo il bruciante stop interno contro la Roma. Ai nerazzurri serve una vittoria in contemporanea con una sconfitta della Roma a Bergamo per festeggiare il tricolore. Per questo sono accorsi a Siena tantissimi tifosi, molti provenienti dalla Toscana. Non c’è il tutto esaurito, ma finalmente il Franchi presenta un bel colpo d’occhio. Beretta presenta un 4-4-2 con la coppia del momento Corvia-Chiesa in attacco e con Eremenko e Galloppa novità di centrocampo. Mancini risponde con un modulo speculare con Ibrahimovic e Cruz in attacco e Adriano fuori per squalifica. Il Siena parte bene e dopo pochi minuti ha subito una bella occasione con Alberto, che in area non riesci a coordinarsi al meglio e calcia debolmente tra le braccia di Julio Cesar. L’Inter risponde con un tiro da fuori di Zanetti di poco a lato. Al 17’ doppio calcio d’angolo per l’Inter: sul primo Cordoba colpisce di testa ed è bravo Manninger a respingere, sul secondo l’Inter passa in vantaggio con Materazzi, che in mischia risolve un batti e ribatti anticipando il compagno di squadra Ibrahimovic. Il Siena non ci sta e al 21’ pareggia con Negro, particolarmente ispirato in zona goal nelle ultime settimane. Il difensore di Beretta realizza di testa dopo un cross di Galloppa e la torre di Rinaudo. Il Siena gioca bene, ma l’Inter è sempre pericolosa sui calci piazzati e sui colpi di testa: al 32’ è Ibrahimovic a tentare la deviazione aerea, ma è straordinaria la risposta di Manninger. Il primo tempo finisce con il boato dei tifosi nerazzurri alla notizia dell’Atalanta che sta vincendo sulla Roma. Il secondo tempo inizia bene per il Siena che ha subito una grande occasione con il solito Negro di tacco, sventata molto bene di piede da Julio Cesar. Al 14’ Gastaldello s’inventa un passaggio all’indietro assurdo che mette in difficoltà Manninger, anticipato da Cruz e costretto a mettere giù l’attaccante argentino, per Ayroldi è rigore. Materazzi, ancora lui, lo calcia due volte spiazzando prima da una parte, poi dall’altra Manninger e andando ad esultare sotto la curva nerazzurra. Un vantaggio sicuramente immeritato tra l’altro in un momento positivo del match per il Siena. Beretta inserisce Frick per Alberto e tenta il tutto per tutto per raggiungere il pareggio. Al 26’ grande mischia in area nerazzurra, ma Rinaudo non riesce a deviare in rete dopo un batti e ribatti. Al 29’, prima di essere sostituito da Antonini, Galloppa fallisce una buona occasione a tu per tu con Julio Cesar. Un tiro da fuori per Antonini, uno per Dacourt, poi, nonostante cinque minuti di recupero, non succede più niente e l’Inter può festeggiare il quindicesimo scudetto. Per il Siena zero punti, nonostante una buona prestazione, e salvezza da trovare in altre partite ad iniziare dalla prossima gara, ancora al Franchi, contro la Sampdoria. Per gli uomini di Mancini inizia oggi una lunga serie di festeggiamenti.
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L'Inter vince lo scudetto, festa in Piazza Duomo
Dom 22 Apr, 5:41 PM
MILANO (Reuters) - L'Inter ha battuto per 2-1 il Siena in trasferta e ha vinto lo scudetto 2006-2007 visto che contemporaneamente la Roma è stata sconfitta dall'Atalanta a Bergamo per 2-1.
Si tratta del quindicesimo scudetto per i nerazzurri, che avevano dovuto rimandare di una giornata la festa per la sconfitta casalinga per 3-1 nello scorso turno ad opera proprio della Roma.
Marco Materazzi è stato l'eroe della giornata interista, segnando la doppietta che ha dato ai nerazzurri il secondo scudetto di seguito, dopo quello assegnato a tavolino la scorsa stagione in seguito al terremoto di Calciopoli. A cinque giornate dal termine il vantaggio del club milanese sulla Roma è di 16 punti, quindi incolmabile.
Co-protagonisti sono stati però anche i nero-blu dell'Atalanta che hanno battuto a sorpresa i giallorossi.
Mentre a Siena il presidente Massimo Moratti scendeva sul terreno del Franchi per concedersi un bagno di folla fra i suoi giocatori davanti agli spalti gremiti di tifosi nerazzurri, e l'allenatore Roberto Mancini, indossando sul campo una maglia da gioco, davanti alle telecamere dedicava lo scudetto "a tutti gli interisti del mondo", a Milano cominciavano a risuonare i clacson mentre Piazza Duomo iniziava a riempirsi per la festa che andrà avanti per tutta la sera.
Questi, intanto, gli altri risultati della giornata: Chievo-Livorno 2-1, Empoli-Torino 0-0, Lazio-Fiorentina 0-1, Reggina-Udinese 1-1, Catania-Ascoli rinviata. Giocate ieri: Milan-Cagliari 3-1, Sampdoria-Messina 3-1. Palermo-Parma si giocherà alle 20,30.
Serie A: le pagelle di Siena-Inter
Dom 22 Apr, 6:11 PM
SIENA
Manninger 6 - Decisivo in molte uscite come al 34`, quando ferma Ibrahimovic, e al 39`, quando si oppone a Materazzi. L`uscita su Cruz nella ripresa e` una grossa pecca, perche` procura il calcio di rigore che porta in vantaggio gli avversari. Sulla prima rete interista, nata da una mischia in area, non ha grosse colpe.
Gastaldello 6 - Buona partita, chiude bene sugli spunti offensivi avversari. In qualche occasione si fa vedere anche in avanti.
Negro 7 - Il gol e` il coronamento di una partita positiva. Si rende pericoloso in parecchie occasioni, anche nel finale. Tutto reparto non subisce piu` di tanto il pressing interista e lui e` preciso come serve. Al 78` ferma Recoba lanciato palla al piede.
Cozza s.v. - Gioca poco e non e` tra i piu` incisivi.
Vergassola 6.5 - Un altro perno importante del centrocampo senese. Magari non crea occasioni a ripetizione ma da` spunti per i contropiedi pericolosi della squadra.
Rossi 6 - E` attento, magari si sacrifica meno dei compagni ma da` il suo contributo. Il reparto in generale gioca bene.
Eremenko 6.5 - Si vede meno che in altre occasioni, ma e` una delle anime del centrocampo senese, che tiene nonostante tutto.
Rinaudo 6.5 - Suo l`assist per la rete del pareggio di Negro. Importante nel mettere l`Inter in difficolta` nelle numerose ripartenze della squadra.
Galloppa 7 - Tra i migliori in campo per il Siena. Suo il cross che innesca l`azione del gol di Negro, ma e` solo una delle tante occasioni in cui si mette in mostra. Cross, assist e buon lavoro sull fascia per una partita di grande sostanza.
Alberto 6.5 - Le sue corse sulla fascia sono tra i pensieri dell`Inter nel corso dell`incontro. Partita vivace e di qualita`, spinge bene e fa lavorare la difesa interista.
Antonini 6.5 - Sta in campo quanto basta per dimostrare voglia di fare: sul finale e` tra i piu` pericolosi del Siena ma l`imprecisione non gli consente di andare in rete.
Frick 6 - Si mette subito in luce, poi la sua prestazione tende a calare. Non sostituisce al meglio Alberto.
Corvia 7.5 - Si rende pericoloso gia` in avvio, quando il Siena prova a mordere. Le occasioni non gli mancano, al 68` arriva anche vicino al pareggio agganciando una palla al volo. Il tiro, poco preciso, finisce fuori.
Chiesa 5.5 - Fa la sua parte ma in modo quasi silenzioso, perche` si vede molto meno di Corvia in fase offensiva. Si vede che vorrebbe fare di piu`, ma la difesa interista e forse una mancanza di spunti non glielo permettono.
INTER
Julio Cesar 6 - Almeno due volte salva la porta dell`Inter, ma non e` una partita particolarmente impegnativa per lui. Il gol di Negro nasce da una mezza dormita della difesa interista.
Materazzi 8 - Protagonista assoluto della partita che fa vincere lo scudetto all`Inter. Firma la doppietta della vittoria, due volte con il sinistro. Prima risolve una mischia in area e spedisce dentro una palla, realizzando quello che non era riuscito a Maicon. Poi si prende la responsabilita` di calciare il rigore e lo fa in sicurezza. Campionato da ricordare per lui.
Zanetti 6.5 - La difesa interista e` impensierita solo dal contropiede senese, che spesso permette agli avversari di arrivare sottoporta. Lui chiude bene e serve anche qualche buon pallone in fase offensiva.
Burdisso 5.5 - Sottotono rispetto ad altri incontri, perde il tempo qualche volta di troppo. Esce per infortunio dopo aver commesso un brutto fallo.
Maicon 7 - Ancora una partita aggressiva per lui, che vivacizza la manovra e si fa trovare sempre pronto e generoso nel servire le punte.
Cordoba 6 - Non e` al massimo e si vede in qualche imprecisione.
Stankovic 6.5 - Anche lui meno presente rispetto ad altre partite. Il fatto che stia in ombra non oscura del tutto la qualita` e concretezza del gioco.
Maxwell 6.5 - Entrando al posto di Burdisso fa salire un po` la squadra. Infatti si rende protagonista anche in avanti.
Dacourt 6.5 - Entra al posto di un Ibrahimovic un po` stanco. Gioca venti minuti e ha trova il tempo di procurarsi un`occasione da gol.
Solari 6 - All`inizio non e` all`altezza del ruolo: dovrebbe spingere ma non riesce. Piu` avanti si riprende e porta palla in avanti.
Cambiasso 7 - Da` sostanza al reparto: l`Inter fa la partita e a lungo domina nel possesso palla anche grazie alla buona regia del centrocampo.
Ibrahimovic 6 - Manninger gli nega due volte il piacere del gol. Continua a essere meno pericoloso e dirompente di qualche tempo fa, ma ci mette del suo a sufficienza.
Recoba 6.5 - Si vede che ha voglia di segnare, con la palla al piede si spinge in avanti con grinta. Le occasioni da gol non arrivano, ma e` da premiare lo sprint.
Cruz 7 - Partita decisamente positiva per lui, che si procura anche il calcio di rigore del vantaggio interista. In attacco e` mobile e arriva vicino alla rete. Paga un po` di imprecisione.
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Siena-Inter 1-2: Che la festa abbia inizio Con la vittoria di Siena e grazie alla sconfitta della Roma a Bergamo l’Inter conquista il suo quindicesimo scudetto.
A Siena l’Inter arriva con la voglia di riscatto dopo la batosta subita a S. Siro contro la Roma e trova con una prestazione tutto cuore i tre punti che gli consentono di vincere il suo quindicesimo scudetto. Il Siena dal canto suo ha disputato una buona partita ma alla fine la fame di scudetto dell’Inter ha avuto la meglio.
L’Inter gioca con l’ormai consueto rombo di centrocampo, in attacco agisce la coppia Ibrahimovic-Cruz; il Siena in emergenza in difesa (ben tre le assenze per Beretta) schiera un classico 4-4-2 con Chiesa e Corvia in avanti. La partita come ci si aspettava la fa l’Inter, e dopo un primo affondo dei senesi con Alberto al secondo minuto, la squadra nerazzurra inizia a spingere e a rendersi più volte pericolosa prima con Zanetti con un bel destro dal limite al 5’ minuto e poi soprattutto su palle da fermo. E’ in queste occasioni infatti che l’Inter punge grazie alle numerose disattenzioni dei difensori avversari, salvati diverse volte dall’ottimo Manninger, come al 17’ su perfetto stacco di Cordoba. Ma il gol è nell’aria e arriva un minuto più tardi: su angolo di Stankovic Maicon da due passi trova il salvataggio sulla linea di Vergassola, la palla resta lì e Materazzi come un fulmine arriva anticipando tutti e mettendo in rete per l’1-0. Il vantaggio però dura pochissimo, dopo 3 minuti infatti il Siena trova il pareggio: su cross dalla sinistra di Galoppa Rinaudo con un grande stacco e approfittando dell’errata uscita di Julio Cesar rimette al centro dell’area dove trova Negro prontissimo a insaccare di testa. Il pareggio però non spegne gli animi dei nerazzurri che continuano a spingere e si trovano vicini al raddoppio con Ibrahimovic al 33’ su perfetto cross di Solari, sullo stacco di testa Manninger compie un miracolo mandando il pallone in angolo. Il primo tempo si chiude sul punteggio di 1-1.
All’inizio della ripresa Mancini deve fare a meno di Burdisso che si infortuna nei primi minuti e lascia il posto a Maxwell. Il Siena entra in campo con uno spirito diverso e già dopo pochi minuti si rende pericoloso ancora con Negro con un bel colpo di tacco su un cross dalla destra, messo però in angolo da Julio Cesar. Al 13’ però Gastaldello commette una grossissima ingenuità effettuando un retropassaggio dalla sinistra a Manninger che viene anticipato da Cruz ed è costretto a metterlo giù in area: calcio di rigore. L’esecuzione di Materazzi è perfetta, ma l’arbitro fa ripetere a causa dell’ingresso in area di rigore di dicersi giocatori nerazzurri. Il difensore interista cambia angolo e segna il 2-1. A questo punto la partita, pur mantenendosi su ritmi molto alti, regala poche occasioni, il Siena va vicino al pareggio due volte prima con Corvia, con un sinistro troppo angolato da dentro l’area di rigore al 23’ e con Galoppa, che però al 31 su liscio difensivo di Stankovic prende in pieno Maicon. Dopo non accade più niente, causa gli errori in fase offensiva degli interisti e la troppa stanchezza dei senesi. La partita si conclude così con il 2-1 dei nerazzurri che possono così dare inizio ai festeggiamenti.
Fabio La Spina
Marcatori: 17’p.t.Materazzi,21’p.t. Negro, 15’ s.t. Materazzi(rig)
Ammoniti: Manninger(S), Materazzi(I), Burdisso(I),Vergassola(S)
Inter: Julio Cesar 5,5, Cordoba 6, Materazzi 7,5, Burdisso 5,5(6’s.t. Maxwell 6), Zanetti 7, Cambiasso 6, Stankovic 6,5, Solari 6(16’s.t. recoba6), Ibrahimovic 5 (25s.t. dacourt 6), Cruz 6. All: Mancini 6
Siena: Manninger 6,5, Negro 6,5,Rinaudo 6, Gastaldello 5, Rossi 6, Alberto 5,5(21s.t. Frick 5,5), Galoppa 6,5(31s.t. Antonimi 6 ), Vergassola 6, Eremenko 5,5, Corvia 5,5, Chiesa 6(35s.t. Cozza s.v.) Allenatore Beretta 6
Arbitro: Ayroldi di Molfetta 6,5.
Beretta contesta il risultato “Il Siena meritava di vincere” “Oggi l’Inter non ha meritato”.
Il tecnico del Siena Mario Beretta recrimina per la sconfitta di questa sera della sua squadra contro l’Inter che ha conquistato il titolo di Campione d’Italia: “Potevano già vincerlo in precedenza, oggi non hanno meritato perchè meritava il Siena – poi ha aggiunto - Per noi erano punti importanti, abbiamo avuto tante occasioni, poi per un rigore abbiamo perso, un rigore fra l'altro dubbio, che vorrei rivedere”.
L’allenatore dei toscani ha poi concluso: "Dobbiamo salvarci, non abbiamo nessuna tabella, speriamo di arrivare a 40 punti e chiuderemo questo discorso. Speriamo di riprenderci, squadra ha disputato oggi una gara di alto spessore mettendo in difficoltà l'Inter
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